EDITORIALE
Cari boicottatori,
bentrovati!
Mancano pochi giorni alla fine
di Marzo, e la Coca-Cola non ha fatto neppure un passo concreto per rispettare
l'accordo firmato a Novembre, che la impegnava entro questo mese a consentire
una Commissione d'inchiesta indipendente nei suoi impianti di imbottigliamento
colombiani. Il Corriere della Sera di domenica scorsa dedica alla
vicenda un lungo articolo (se ve lo siete perso, lo trovate in basso
insieme alla rassegna stampa di Marzo).
La multinazionale rifiuta tutti
i processi veramente indipendenti, che porterebbero ancor più alla luce i suoi
comportamenti inaccettabili, e si dedica ad operazioni di pura immagine, come
l'adesione al Global Compact dell'ONU, un'iniziativa volontaria con cui
l'impresa dichiara di impegnarsi per la responsabilità sociale, con iniziative
che nessuno mai verificherà.
Le denunce che arrivano con
forza e voce sempre maggiori dalla Colombia costringono invece il sindacato
internazionale del settore alimentare, da sempre piuttosto freddo nei confronti
della campagna di boicottaggio, a richiedere l'intervento dell'Organizzazione
Internazionale del lavoro (l'agenzia dell'ONU dedicata al rispetto dei diritti
sindacali) per un'ispezione in Colombia.
Quasi mai l'OIL interviene su
casi relativi a singole imprese, in genere relaziona sullo stato dei diritti
sindacali in un determinato paese.
Il fatto che il sindacato
internazionale richieda un intervento specifico, non fa che testimoniare la
gravità dei fatti che la campagna di boicottaggio denuncia da anni.
Intanto Coca-Cola continua ad
essere contestata in tutto il mondo.
In Messico viene contestato il
fatto che Coca-Cola sponsorizzi il Global Water Forum, cioé un incontro
internazionale per risolvere il problema della mancanza d'acqua, problema che la
Coca-Cola contribuisce a creare, in particolare in India.
A Londra viene contestata il
tour della Coppa del Mondo di calcio, che Coca-Cola sponsorizza in base ad un
accordo con la FIFA. La ONG War on Want estrae il 'cartellino rosso' nei
confronti della multinazionale, accusata di 'giocare sporco', soprattutto
nei confronti dei sindacati, non solo in Colombia, ma anche in Pakistan,
Turchia, Russia, Perù, Cile, Guatemala e Nicaragua (v. rapporto).
A Roma la Coppa del Mondo
sponsorizzata arriva il 9 e 10 Aprile e ci prepariamo ad accogliere lo sponsor
come si merita. A presto per gli aggiornamenti!
REBOC