LA
STORIA NERA DELL'ACQUA NERA
Autori: Gustavo Castro Soto
Testata: CIEPAC (MEX)
Parte I: ITA - ESP
- DEU
- FRA
Parte II: ITA - ESP
- ENG
Parte III: ESP
- ENG
Parte IV: ESP
- ENG
Parte V: ESP
- ENG
Traduzione in italiano: Bianca Chiappino
PARTE
I
La
compagnia Coca-Cola e alcuni dei suoi dirigenti, a partire da molti
anni fa, sono stati accusati di essere immischiati in evasione
fiscale, frodi, assassini, torture, minacce e ricatti a lavoratori,
sindacalisti, governie imprese. Sono stati accusati anche di
allearsi con eserci e gruppi paramilitari in America latina. Amnesty
internacional e altre organizzazioni per i diritti umani a livello
mondiale hanno seguito da vicino questi casi. Da più di cento anni
la compagnia Coca-cola incide sulla realtà dei contadini e indigeni
coltivatori di canna comprando o smettendo di comprare lo zucchero
di canna per sostituirlo con il fruttosio proveniente dal mais
transgenico degli Stati Uniti. Si, le bibite della marca Coca-Cola
sono transgenici, così come i prdotti di qualsiasi industria che
usa fruttosio. Hai mai fatto attenzione agli ingredienti scritti
sulle confezioni dei prodotti indistrializzati?
La
Coca-Cola ha anche inciso sulla vita dei produttori di coca; è
anche responsabile della mancanza d'acqua in alcuni luoghi o dei
cambiamenti nella politica pubblica per privatizzare questo licquido
vitale. La Coca-Cola incide sull'economia di molti paesi,
sull'industria del vetro e della plastica e sulla produzione di
altri componenti della formula. Inoltre, dopo la politica e
l'economia, ha agito direttamente nel trasformare le culture
tradizionali, da Chamula in Chiapas fino in Giappone o in Cina,
passando per la Russia. La Coca-Cola è la bibita più conosciuta
del mondo, il prodotto più ampiamente distribuito nel mondo e
acquistabile in 232 paesi, molti più di quelli che formano l'Onu. I
suoi profitti possono superare il bilancio di molti paesi poveri.
L'impresa
pressiona, estorce e minaccia i piccoli commercianti con contratti
di esclusiva. Minaccia la signora del negozietto all'angolo se vuole
vendere altri tipi di bibite oltre alla Coca. Succhia grandi quantità
di acqua di fonte e si arricchisce a scapito delle terre ejidali,
comunali, municipali, federali e quelle dei contadini e degli
indigeni. In Chiapas si appropria delle acque dello stato e regala
scuole e dipinge campi da basket per mantenersi in buoni rapporti
con la popolazione. Ciò nonostante gli indigeni, gli zapatisti e i
più "sinistroidi" del mondo bevono moltissima Coca-cola,
mentre altri settori della popolazione mondiale stanno portando
avanti una resistenza e forme di boicottaggi contro i prodotti delle
industrie Coca-Cola. In alcune delle comunità indigene del Chiapas,
alcune anche zapatiste, si sono dichiarate zone libere dalla
Coca-cola o hanno vietato di consumare i prodotti dei questa
industria. Però c'è un problema: qual'è l'alternativa se in molte
aree rurali non esistono acquedotti e non si trova l'acqua
purificata? Arriveremo alle problematiche locali e alle possibili
alternative, però prima vediamo qual è la storia di questa impresa
transnazionale che è allo stesso tempo la più controversa e la più
consumata al mondo.
PRIMA
DELLA COCA-COLA
La
pianta Erythroxylon coca, da dove attualmente si estrae la cocaina,
sostanza che produce effetti psicoattivi, si coltivò principalmente
nella cordigliera andina (in Sudamerica). Per più di mille anni la
foglia di coca è stata usata dalla popolazione indigena della
regione, anche se, comparata con la sostanza pura chiamata cocaina,
la foglia di coca masticata dagli indigeni produce gli stessi
effetti però nell'ordine dell'1%. Per gli Incas del Perù le foglie
della pianta avevano una grande importanza rituale e religiosa.
Inoltre gli permettevano di sopportare gli estenuanti lavori.
Venti
anni prima che si inventi la Coca-Cola, nel 1860, in Germania, un
chimico riuscì ad estrarre dalla foglia di coca peruviana, la
cocaina pura. Si chiamava Albert Niemman. E così si dimostrò che
gli effetti della foglia provenivano dalla cocaina. Sigmund Freud,
nato in Austria allora aveva solo quattro anni. Anni dopo, compiendo
studi di medicina, cominciò ad analizzare gli effetti que produceva
la cocaina che in seguito venne usata molto come medicina per
aleviare l'ansia, la depressione e la dipendenza da morfina. Un
medico amico di Freud, Ernst Fleisch, cominciò a prenderla per
diminuire il dolore causato dall'amputazione del suo dito pollice e
piano piano la sua dipendenza da cocaina crebbe costringendolo ad
assumere dosi ogni volta maggiori. Questo fu uno dei primi casi di
psicosi causata dallac ocaina. Più tardi, nel 1905, si scoprì la
procaina, utilizzata come anestetico locale simile alla cocaina.
Gli
effetti medicinali della foglia di coca causarono un aumento enorme
della sua domanda nel contesto della guerra e della depressione
sociale. Durante la seconda metà del secolo XIX si consumò di più
in Europa, grazie alle sue relazioni coloniali con il Sudamerica, e
in seguito sempre di più anche negli Stati Uniti. Tredici anni
prima dell'invenzione della Coca-Cola, nel 1863, il chimico e
impresario Angelo Mariani, inventò il "Vino Mariani".
Subito brevettò la sua formula che consisteva nell'estratto della
foglia di coca diluita con il vino e immediatamente si trasformò
nella bevanda più popolare d'Europa.Curava dolori, dispepsia e
altri malanni comuni. Anni dopo, nel 1876, un cuacchero di
Philadelphia lanciò sul mercato la sua Hires Root Beer, una miscela
di bacche e radici selvatiche. Nel frattempo in America Latiba e nel
Caribe si spargeva molto sangue, e i popoli indigeni si dibattevano
nel loro processo di indipendenza dalla colonizzazione europea.
L'ORIGINE
DELLA COCA-COLA
Correva
l'anno 1831 quando nacque a Knoxville, nello stato della Georgia
(USA). A diciassette anni già studiava alla Scuola di Medicina
Botanica, dello stesso stato. Più tardi, John Pemberton vendeva
diversi prodotti medicinali brevettati, tra i quali si trovavano il
"Gran Rinvigorizante del dott. Sandrof" o "Eureka
Oil". Come inventore, impresario, chimico e farmaceutico,
Pemberton aveva accesso diretto al mondo delle droghe come la
cocaina importata dal Perù, la morfina e la marihuana. Alcune
biografie lo
descrivono come un medico dell'esercito del sud degli USA
"drogato forte" di morfina.
Nel
1880 Pemberton brevettò ufficialmente un vino di coca molto
stimolante ispirato all'invenzione di Angelo Mariani.
Successivamente fondò la Pemberton Chemical Company. Inizialmente
le sue bevande contenevano un succo alcolico che descriveva come
"vino francese di coca, il tonico ideale" . Nel 1886 nella
città di Atalanta, l'alcol era al suo apogeo e gli ubriachi
cadevano da tutti i lati. L'industrializzazione del paese e le
trasformazioni vertiginose dell'economia e degli stili di vita,
causarono
molti problemi sociali. Si inventarono molti rimedi per aleviare i
sintomi della modernità nordamericana. Al dottore quindi conveniva
inventare una bevanda non alcolica ma che fosse anche medicinale,
con l'estratto di coca importato dal Perù. Aveva 54 anni quando
inventò il famoso sciroppo. Secondo alcuni biografi accidentalmente
lo scuiroppo fù mescolato con acqua carbonata al posto che acqua
pura e così si creò la miscela effervescente.
La
bevanda si cominciò a vendere nella città di Atalanta con un buon
esito e si pubblicizzò come "un tònico reale per il cervello
e per i nervi". Nello stesso anno la farmacia Jacobs di
Atalanta mise in vendita il primo bicchiere di Coca-Cola, bevanda
preparata con fpglie di coca, noci di cola, caffeina, alcune esenze
e alcuni olii. Nel suo primo annuncio uscito sul quotidiano Atalanta
Journal il 27 maggio del 1886, la bevanda veniva annunciata come
"Delziosa, rinfrescante, stimolante e rinvigorizzante".
Tuttavia, Frank Robinson, fu chi inventò il logo e il nome
"Coca-Cola" usando la combinazione dei suoi ingredienti e
fu così pubblicizzata nel 1887, anno in cui si depositò il
brevetto dei suoi ingredienti. Però non fu registrata la marca.
All'inizio,
per le sue caratteristiche medicinali, la Coca-Cola si vendette per
la prima vola nei bar che non vendevano bevande alcoliche e che
nella maggior parte dei casi facevano parte delle farmacie
dell'epoca. Il prodotto è descritto come una bibita da bar e come
un trattamento per curare la tisi. Però John Pemberton non riuscì
a sfruttare molto la sua invenzione perché morì il 16 agosto del
1888 a 57 anni. I giornali lo definirono "il più antico
farmacista di Atalanta e uno dei suoi cittadini più stimati".
Poco prima della sua morte vendette la sua formula al signor Asa
Candler che rapidamente si trasformerà non solo in uno degli uomini
più ricchi di Atalanta e degli Stati uniti, ma in uno dei più
ricchi del mondo.
IL
SECONDO PADRONE, L'UOMO PIU' RICCO
Sembra
che pagò 2.300 dollari per l'impresa, però non è chiaro come
acquisì i diritti della Coca-Cola. L'avvocato Price Gilbert che
lavorò per Asa Candler, raccontò ad un amico "Se io
raccontassi quello che so sugli inizi della Coca-Cola, il mio
racconto sarebbe molto compromettente". Comunque, già nel 1889
Asa Candler è l'unico proprietario della Coca-Cola. La sua
ambizione fu terribile. Alla vedova dell'inventore della Coca-Cola,
Cliff Pemberton, negò persino una pensione di 50 dollari mensili,
quando nello stesso anno Candler annotava che "La domanda dei
prodotti ha superato la nostra capacità di offerta (.) Le vendite
raggiungono un quantitativo giornaliero di 7.580 litri, dei quali
Atlanta riceve 3.790". Quindi aveva investito in materie prime
22.500 dollari e i guadagni erano molto più considerevoli. Alla
fine dell'anno la situazione della compagnia fù così descritta:
"poche organizzazioni possono mostrare una situazione così
soddisfacente", segnalando che le vendite avevano superato i
1.061.200 litri di sciroppo all'anno. "Questo significa che
abbiamo venduto 36 milioni di bottiglie Coca-Cola. Abbiamo così un
effettivo di 200 milioni di dollari e
abbiamo messo buone radici per un valore di 50 milioni di dollari. E
tutto questo senza contare che abbiamo investito 48 milioni di
dollari in pubblicità e 38 milioni in bonifici e 11 milioni in
imposte obbligatorie a causa dellla guerra. Speriamo di recuperare
queste spese ingiustificate e ricorreremo al tribunale per
ottenerlo".
Nel
1891 la pubblicità diventa più aggressiva. Nei calendari e nei
cartelloni pubblicitari apparirono le "Coca-Cola Girls".
Le ragazze
attraenti e seminude aiutarono a incrementare la vendita della
bibita nella popolazione maschile, soprattutto nei periodi di
guerra. Nel 1892 Candler intravvide una miniera d'oro e decise di
registrare la marca. Però quando arrivò nell'ufficio incontrò una
brutta sorpresa: qualcuno, Benjamin A. Kent, del New Jersey, aveva
già registrato il nome "Coca-Cola" nove anni prima. La
sua bevanda era a base di foglie di coca e cola, un tonico
"ricostituente" che conteneva caffeina, cocaina e whisky
conosciuto con ilo nome di "spirito di cereali". Candler
si alnciò ferocemente contro Kent in un processo che lo vide
vincitore. Sarà quindi nel 1893 che si registrerà il marchio
Coca-Cola e l'impresa comincerà i suoi incredibili guadagni.
Per
Asa Candler parte dell'attrattività della bevanda si doveva in
parte al fatto che aiutava la digestione e in parte alla sua
pubblicità: "deliziosa, rinfrescante, sensazionale",
tonico ideale per il cervello", rende allegro il melanconico e
forte il più debole". Quando il consumo aumentò anche nella
popolazione infantile la pubblicità autilizzò immagini di bambini
con la scritta "Noi beviamo Coca-Cola".
La formula segreta della Coca-Cola si identifica con il codice 7x
che ancora si conserva con segretezza negli uffici di Atlanta. Il
consumo di Coca-Cola era così alto che si parlava già di
dipendenza da questa bibita una volta eliminata la dipendenza
dall'alcol. Un collaboratore suggerì: "Non potremmo
semplicemente eliminare la cocaina? E' così importante?" e
Candler rispose "Come può pensare di cambiare la formula della
bevanda più popolare del mondo per le chiacchere di qualche
donnetta isterica? Mai! Non c'è nulla di male nella
Coca-Cola!" . E la sua ambizione aumentò.
Si
utilizzavano i tram di Atlanta per collocare le pubblicità. Nel
1894 si mandavano per posta tagliandi che si potevano utilizzare per
una coca-cola gratis nei locali e bar che si adornavano con la
pubblicità dell'impresa. I padroni pensavano di rendere più belli
i locali adornandoli con le pubblicità coca-cola. In questo anno e
nel seguente si spesero più di 7 milioni di dollari equivalenti a
140 mila bevande gratis. E così cominciava con grande furore la
coca-cola dipendenza. Nel 1894 Mary Gah Humpreys raccontava che il
maggior merito della Coca-cola era il suo carattere democratico:
".un povero beve birra, un milionario champagne, però
sicuramente entrambi bevono Coca-Cola". In quello stesso anno
Caleb Bradham inventò la Pepsi, un tonico prodotto con pepsina, un
enzima che aiutava la digestione delle proteine. Però non gli andò
molto bene e nel 1922 cercherà di vendere l'impresa alla Coca-Cola
quando ancora possedeva solo due impianti di imbottigliamento negli
Usa. L'impresacoca-Cola commise un grande
errore: rifiutò l'offerta e adesso la Pepsi è il suo più forte
concorrente.
La
nostra storia giunge nel 1895 quando Candler annunciava che la
Coca-Cola si vendeva in tutto il territorio degli Stati Uniti.
Quattro anni più tardi per la prima volta il prodotto viene
esportato: in Cuba. Nel 1897 si comincia a venderlo anche nelle
Hawai e Canadà. Nel 1898 si distribuirono più di un milione di
oggetti e articoli pubblicitari con lo slogan "Bevi Coca-Cola.
Deliziosa e rinfrescante." Tra il 1894 e il 1899 Candler aprì
cinque nuove succursali e fabbriche di produzione dello scirippo a
Dallas, Chicago, Los Angeles, Filadelfia e un ufficio in New York.
Le città di Philadelphia e Chicago all'inizio del XX secolo
sembravano "città Coca_Cola" o succursali dell'azienda.
La sua pubblicità era da tutte le parti. Non solo la cultura,
l'ambizione per il guadagno e la pubblicità favorirono lo sviluppo
dell'impresa. Anche la religione, i riti, il sentimento della
religiosità popolare locale e universale giocarono un ruolo
importante. Dalla presenza della Coca-Cola nei riti indigeni Chamula
in Chiapas, fino a Babbo Natale diffuso in tutto il mondo. Per
questo ebbe un grande alleato: suo fratello, il vescovo della Chiesa
Metodista, warren Candler, che lo aiutò a identificare il
capitalismo con la religione e il patriottosmo tipico della cultura
nordamericana. Partendo da Bush e ripercorrendo la
storia a ritroso, tutti i presidenti nordamericani sono riusciti ad
accendere la passinoe unendo il patriottismo con Dio e la religione.
Il
28 dicembre 1899 si riunirono per la prima volta tutti gli impiegati
della compagnia. Un totale di venti persone. Il vescovo presiedeva
la riunione con il personale per impartire l'indottrinamento: la
Coca-Cola era "una bevanda mandata dal cielo"! Come
"un missionario che va in terra straniera ad insegnare i
rudimenti della fede, così l'uomo Coca-Cola deve essere un
individuo pratico e imprenditore". Nel 1904 scrisse un libro
dove affermava che gli Stati Uniti erano destinati a comandare il
mondo grazie alla loro religione rinnovatrice: "Il
cattolicesimo ha fatto dell'America latina e del sud dell'Europa
quello che sono; il protestantesimo ha ottenuto qualcosa di diverso
in Inghilterra, Germania, Olanda e Nord America. In altre parole Dio
è dalla nostra parte, o almeno sorride ai Nordamericani che si
stanno arricchendo." Tra le argomentazioni preferite del
vescovo Candler c'era che "le discrepanze tra capitale e mano
d'opera sono state più frequenti in quelle industrie in cui i
lavoratori non erano evangelizzati".
Assicurava che i pastori erano essenziali nell'era industriale:
"Quello che (loro) sono riusciti a fare per conciliare
l'antagonismo del sistema sociale e far retrocedere, se non evitare,
un maggior disordine, difficilmente può essere valutato nella sua
giusta misura". Per questo gli impiegati della Coca-Cola di
Atlanta non si sono mai afiliati ad un sindacato. Durante il primo
ventennio, almeno fino al 1910, i suoi dipendenti non diminuirono
mai sotto le trenta persone e non parteciparono mai ad alcun
sindacato. Da sempre i sindacati sono acerrimi nemici dalla
Compagnia Coca-Cola, che è arrivata anche ad essere accusata di
assassinii di leader sindacali, come vedremo più avanti.
Consigliato
da suo fratello Warren, Asa donò un milione di dollari all'
Università di Emory que più tardi fu trasferita da Oxford ad
Atlanta. Prima della sua morte, Candler contribuì con più di otto
milioni di dollari a questocentro universitario. Tra il 1900 e il
1910 Candler incrementò i suoi negozi imprenditoriali. La sua
ambizione e il suo potere furono smisurati. Creò la compagnia di
investimenti Candler e cominciò ad acquistare beni immobili ad
Atlanta. Costruì l'Edificio Candler con 17 piani, 6 ascensori,
decorazioni artistiche, marmi, legno di caoba, bronzi e grandi
candelabri di cristallo. Al primero piano c'era la banca da lui
creata: la Central Bank and Trust Corporation. Nella pietra angolare
dell'edificio mise una statua con la sua immagine e una bottiglia
della Coca-Cola. Si procurò l' immortalità. Impose il suo nome e
la sua presenza in tutti gli Stati Uniti costruendo grattacieli a
Kansas City, Baltimora e New York, tutti chiamati Edificio Candler.
La torre in New York che si affacciava sulla strada 42 aveva 25
piani.
Attraverso
i suoi consorzi ferroviari viaggiava gratis su qualsiasi linea e
faceva in modo che in tutti i vagoni ristoranti si vendesse
Coca-Cola. Quando crollò il prezzo del cotone costruì un enorme
deposito e comprò dai produttori le eccedenze a basso prezzo e
quando il prezzo tornò a salire lo vendette aumentando i suoi
guadagni. Durante la crisi del 1907 comprò quante più proprietà
possibili e resistette alla crisi. Nello stesso anno resistette alla
campagna capeggiata dall'Associazione delle donne cristiane per
l'astinenza che argomentavono che un soldato che beve sei bottiglie
di coca-coal al giorno, ingerisce la stessa quantità di alcool.
Questa campagnà portò a far si che l'esercito proibisse il consumo
di coca-cola. Ma l' impresa si mantenne in piedi e le sue vendite
continuarono ad incrementarsi. Candler era considerato un grande
impresario visionario e anche un eroe.
Però
per i lavoratori e i leader sindacali Candler era un malvivente. Nel
1908 la Commissione nazionale del lavoro minorile si riunì in
Atlanta per protestare contra le pessime condizioni dei suoi
lavoratori nei laboratori di cotone, dove le donne e i minori
lavoravano più di 14 ore guadagnando 50 centesimi di dollaro al
giorno. Però Candler era presidente della Camera di Commercio di
Atlanta e li pronunciò un cinico discorso: "Il lavoro minorile
opportunamento maneggiato, in condizioni e ambienti adeguati possono
essere
motivo di successo per qualsiasi nazione (.) Lo spettacolo migliore
possiamo vedere è il lavoro dei più giovani. In realtà quanto
prima cominci a lavorare un giovane tanto più bella e proficua sarà
la sua vita". Terminò dicendo che la missione della
Commissione era assicurarsi che il lavoro dei minori permettesse
loro di diventare degli adulti onorati e lavorativamente competenti.
Nel
1904 la Coca-Cola vende il suo primero milione di galloni (3785
milioni di litri). Per dare un'idea se una persona consumasse due
litri di acqua al giorno questa quantità equvarrebbe al consumo di
acqua in un giorno di 1892500000 persone. Da un altro punto di vista
equvarrebbe al consumo giornaliero di una persona per 5184931 anni,
se li potesse vivere.
Nel
1910 la Compagnia Coca-cola traslocò in uno spazio più grande e
Asa candler ordinò che si bruciassero i primi registri della
Coca-Cola. Nel 1914 Candler già non sapeva cosa fare con gli altri
produttori di bibite che volevano fargli concorrenza e decise di
cambiare la bottiglia. Nel 1915 mette sotto contratto l'impresa
Root-Glass che per ispirarsi cerca nell' Enciclopedia Britannica
illustrazioni degli ingredienti della bibita per disegnare la nova
confezione. Però confusero le fogli di coca con quelle del cacao e
decisero di copiare la forma di questo grano. Misero nel forno le
bottiglie e senza volerlo uscirono quelle che oggi conosciamo. La
compagnia accettò il nuovo disegno nel 1916. Secondo altri biografi
la storia fu differente e fa riferimento all'uso che la Coca-Cola
fece della figura femminile come oggetto sessuale nella pubblicità
e sul mercato. Secondo loro una sola cosa doveva essere realizzata
attraverso il nuovo disegno: che fosse riconoscibile subito, anche
all'oscurità, da un cieco e persino rotta. Doveva essere ispirata
al corpo di una donna, e precisamente a quello della famosa attrice
del perido Mae West. Le sue curve avrebbero dovuto essere quelle
della Coca-Cola. Questa ipotesi diede allabottiglia la fama di
"Gran Dama".
Arriviamo
infine al 1916. La Coca-Cola già era una leggenda. Tuttavia si apre
un nuovo episodio quando, dopo diciotto anni, Asa Candler si dimette
da presidente della Compagnia. Un anno dopo, nel 1917 prima della
fine della Prima Guerra Mondiale, crolla la produzione e il consumo
de Coca-Cola per il razionamento dello zucchero. E' quando Ernest
Woodruff, presidente del Banco
di deposito della Georgia, e il sindacato di banchieri che
includevano i direttivi della Banca Nazionale Chasse e il Banco di
deposito di finanze di New York, cominciarono a pianificarer il modo
di impadronirsi della Compagnia Coca-Cola con quello che sarà
chiamato "il golpe maestro della sua carriera"
imprenditoriale ottenendo "la maggior transazione mai riuscita
nel Sud" degli Stati Uniti. Nel 1919 la famiglia di Candler
vende la Compagnia alla banca e un anno dopo la Coca-Cola vince una
causa contro la Compagnia
KOKE perché Coke fu considerato sinonimo di Coca-Cola. E così si
liberò il cammino per la crescita dell'impresaq nelle decadi
future.
CURIOSITA'.
* Il figlio di Asa Candler aveva nella sua fattoria quattro elefanti
i cui nomi erano: Coca, Cola, Refrescante e Deliciosa.
* Dopo l'espressione americana "Okey", Coca-Cola è la
parola più conosciuta nel mondo.
* Il primo uomo che vendette un bicchiere di Coca-Cola fu Willy
Venable. Comprò il diritto di fabbricarla e una copia della formula
originale della bibita.
* Nel 1888 già si era tentato l'imbottigliamento però il licquido
non si manteneva stabile e si deteriorava per effetto della luce.
Nel 1899 si firmò il primo contratto per l'imbottigliamento.
* Coca-Cola News si editò per la prima volta nell'anno 1890.
* All'inizio del XX secolo già si vendevano chicles, caramelle e
sigarette con il marchio Coca-Cola.
* L'Inghilterra fù il primo paese d'Europa e ricevere una
spedizione di sciroppo di Coca-Cola (4 litri). Altri dicono che fù
la Germania.
* Nel 1901 secondo il "Atlanta Constitution" la Coca-Cola
era un tentativo di imbottigliare il piacere.
* Nel 1906 si costruirono i primi impianti di imbottigliamento fuori
dagli USA: a Cuba e Panamà.
* Fino al 1908 Sam Dobbs, responsabile delle vendite e nipote di
Candler si oppose all'utilizzo dei grandi cartelloni pubblicitari
elettrici perché pericolosi; non riteneva neanche necessario
collocare cartelloni in lingua yiddish all'interno dei getti ebraici
per non incentivare il consumo della bevanda da parte degli
stranieri.
* Nel 1914 la Compagnia possedeva più di 2300000 metri quadrati di
muri dipinti con il logo della marca. Il più antico fù dipinto a
Casterville, Georgia, nel 1894 ed esiste tuttora.
* Nel 1923 muore Frank Robinson, inventore del nome Coca-Cola.
* Tra le molte bibite comparse con nomi simili alla Coca-Cola
esistono: Afri-Kola, Cafe-Kola, Candy-Cola, Carbo-Cola, Celery-Cola,
CocaBeta, Coke-Ola, Cola-Coke, Cold-Cola, Four-Cola, Cherry-Cola,
Hayo-Cola, Jacob's-Cola, King-Cola, Koka-Nola, Koke, Kola-Kola,
Loco-Kola, Mexicola, Nerv-Ola, Nifti-Cola, PauPau-Cola, Penn-Cola,
Pepsi-Cola, Prince-Cola, QuaKola, Rococola, Roxa-Cola, Sherry-Cola,
Silver-Cola, Sola Cola, Star-Cola, Taka-Cola, Toka-Tona, True-Cola,
Vani-Cola, Vine-Cola, Wine-Cola, Big Cola, e molti altri.
* Secondo alcune fonti consultate solo due persone, in teoria,
conoscono esattamente la formula e la maniera di mescolare in
maniera corretta tutti gli ingredienti. Mai viaggiano insieme nè
coincidono negli stessi luoghi nè mangiano gli stessi piatti né
dormono nello stesso hotel.
La formula originale e segreta 7x della Coca-Cola, suppostamente
selezionata dai libri di formule del suo inventore, Jhon s.
Pemberton, contiene i seguenti ingredienti fondamentali per ogni
gallone (4,546 litri): zucchero 2.400 gr in sufficiente acqua per
scioglierlo; caramello: 37 gr; caffeína: 3,1 gr; ácido fosfórico:
11 gr; foglie di coca descocainizzate: 1,1 gr; noci di cola: 0,37 gr.
Le istruzioni dicevano di mettere in ammollo le foglie di coca e le
noci di cola in 22 gr de alcohol al 20%, dopo di chè filtrare e
aggregare il liquido allo sciroppo. Dopo aggiungere succo di lime:
30 gr; glicerina: 19 gr; estracto de vainilla: 1,5 gr; essenza di
arancia: 0,47 gr; essenza di limone: 0,88 gr; essenza di noce
moscata: 0,07 gr; essenza di casi (canela de la China): 0,20 gr;
essenza di coriandolo: una pizca; essenza di nerolí: una pizca;
essenza di lime: 0,27 gr. Per fabbricarla mescolare 4,9 gr. di
alcohol al 95%, aggiungere 2,7 gr. di acqua e lasciar riposare 24
ore a 60 gradi fahrenheit perchè si separi lo strato torbido.
Successivamente si filtra la parte chiara del licquido e si aggrega
allo sciroppo. Aggiungere sufficente acqua per preparare un gallone
di sciroppo.
Infine si mescola una oncia di sciroppo con acqua carbonata per
preparare 6,5 once di bibita.
PARTE
II
La
compagnia Coca-Cola prestò alcune sue strutture per torturare gli
oppositori politici durante alcune dittature militari o leader
sindacali in Guatemala, Argentina, Colombia e molti altri paesi.
Alcuni dicono che dopo la parola "okey", Coca-Cola è il
termine più conosciuto a livello mondiale. Sulla coca-Cola si sono
persino girati dei film. E' il simbolo della società nordamericana
e di un impero che, come in Irak e in altre parti del mondo, rovina
strade e cammini però non li ripara. Secondo Jack Schofield,
ingeniere britannico, una certa quantità di Coca-Cola mescolata
alla benzina prolunga di quattro volte la vita di un motore, produce
il 20% in più di
potenza e riduce il consumo di olio. In ogni modo la gente la usa
come fosse acqua purificata là dove non c'è acqua intubata, o per
rinfrescarsi. Inoltre si consiglia per coloro che hanno la pressione
bassa, per aleviare il mal di testa, per curare un'indigestione o
per qulasiasi problema di stomaco. Alcuni medici la consigliano
persino come medicamento, mentre altri affermano che devono passare
72ore prima che lo stomaco smetta di essere nero per la sua
ingestione. Però in molte comunità rurali è la principale
causa di gastriti e persino di risse nella comunità indigena di
Chamula per la rivalità tra la Coca-Cola e la Pepsi. E questa è la
chiave: il punto debole di ogni transnazionale è la volontà dei
consumatori. Alcune comunità indigene del Chiapas e dell'Honduras
hanno lanciato una campagna di boicottaggio di questa bevanda;
questa campagna è tanto cosciente che anche se sta morendo di sete,
Josh, un contadino honduregno, non si serve di una bottiglia di
Coca-Cola per dissetarsi. Tuttavia si presenta un dilemma: qual
è l'alternativa?
In
alcune fonti troviamo che una lattina di Coca-Cola contiene
l'equivalente di dieci cucchiaini da te di zucchero, la terza parte
di caffeina di una tazza di caffè e la stessa quantità di acido
fosforico che un succo di arancia. Fino a poco tempo fa era il
principale consumatore di zucchero; attualmente distrugge la
produzione perché per dolcificare lo sciroppo utilizza fruttosio
proveniente dal mais transgenico degli Stati Uniti. La Compagnia
Coca-Cola è anche segnalata come una delle imprese a livello
mondiale che consuma la più alta quantità di foglie di coca. Per
completare l'elaborazione della famosa formula 7x necessita
importare ogni anno più di 500 tonnellate di questo prodotto dal
Perù e dalla Bolivia; è uno dei motivi per cui si dice che un
consumo eccessivo della bevanda provoca dipendenza. L'espansione
mondiale della Coca-Cola è stata possibile grazie al comportamento
aggressivo della compagnia che ha imposto il consumo al di sopra di
qualsiasi ambito culturale anche sostituendo bevande tradizionali
con la coca-Cola, come avviene nelle feste più comuni delle culture
occidentali e orientali. Vediamo come avvenne questo processo di
espansione all'inizio del secolo ventesimo.
LA
TERZA EPOCA DELLA COCA-COLA
Ricominiciamo
dal 1919. Nel mese di agosto la Banca di depositi della Georgia
propone ai suoi soci di comprare un'azione della Coca-Cola per ogni
azione posseduta all'interno della banca e così nell'arco di cinque
giorni si depositarono 195 dollari per azione con la promessa di
devolverne 190 il mese successivo. Le azioni si vendevanoi a 40
dollari l'una e la maggioranza vennero acquistate in Atlanta. Il
periodico "Atlanta constitution" annunciò sulla prima
pagina: "Coca-Cola comprata da una società di Atlanta. La
Banca di depositi della Georgia acquisisce la bevanda
nazionale." I Candler all' improvviso divennero ricchissimi,
ricevettero 15 milioni di dollari in denaro e 10 milioni in azioni.
Tuttavia, Asa Candler non seppe nulla fino a che i suoi figli
firmarono l'opzione e si rifiutò di presenziare alle riunioni della
giunta dove si approvò la vendita. Era affondato nella tristezza.
Sua moglie Lucy era morta di cancro alcuni mesi prima e adesso il
magnate, spogliato della Coca-Cola, si sentiva tradito. La storia
nera si fa più oscura.
L'mpresa
continuava a crescere. Una azione originale del 1919 equivale a
152mila azioni nel 1991, e per di più produce un dividendo
accumulativo di 10000dollari. Se i dividendi di un'azione originale
si fossero reinvestiti nella Coca-Cola o anche solo cinque dollari
per i membri del sindacato, avrebbero reso oggi quasi due milioni di
dollari. Con una delle azioni da 100 dollari di candler nel 1892,
oggi avremmo 2000 milioni di dollari.
Arriviamo
agli anni '20, momento in cui l'impresa utilizza per la prima volta
cartelloni pubblicitari per le strade e la pubblicità via radio. La
sua espansione è tale che crea il Dipartimento Esportazioni per
coordinare le vendite negli altri paesi. Allora la Coca-Cola già si
vendeva in Cina e arrivava per la prima volta in Spagna. Nel 1920
arriva ad Atlanta il più grosso carico di zucchero mai arrivato in
georgia: 4100 tonnellate. Nel 1921 la Coca-Cola ebbe una brutta
esperienza in Europa perché la bibita provocava intossicazioni
infatti non avvisarono gli imbottigliatori che i tappi di sughero
andavano sterilizzati e che bisognava utilizzare acqua pura e non
alcalina perché i batteri contenuti nello sciroppo reazionavano
rapidamente a contatto con il sughero e producevano una bevanda
tossica. Però nel 1923 si commise l'errore imprenditoriale più
grave. La Compagnia Pepsi-Cola era in bancarotta e torna ad offrire
tutte le sue azioni alla Coca-Cola. Ancora una volta si rifiuta
l'offerta. La Pepsi si risollevo dalla crisi e passarono altri dieci
anni per la terza ed ultima offerta alla Coca-Cola che ancora una
volta venne respinta. In questo stesso anno venne eletto presidente
della Compagnia Coca-Cola Robert W. Woodruff. Durante la sua
gestione fu criticato per i bassi salri pagati agli impiegati mentre
la sua
fortuna continuava a crescere.
Nel
Natale 1925 la Coca-Cola modifica la sua strategia nelle politiche
del lavoro. Per "motivare" i suoi venditori, li licenzia.
La marca si vendeva da sola. All'inizio del 1926 li riassume questa
volta come "assistenti di servizio". Sempre nel 1926 la
Compagnia assume la compagnia di investigazioni Detectives Pinkerton
per investigare nei locali e prendere dei campioni del prodotto
servito da analizzare per individuare le possibili falsificazioni.
Dicono che incontrarono più di sette mila falsi. Quando la
Coca-Cola intenta un processo, lo vince.
Nel
1927, dopo cinque anni di sua gestione, Woodruff informava che le
vendite erano state notevolmente incrementate, passando da 64
milioni di litri nel 1923, a 87 milioni di litri nel 1927. Con il
denaro che entrava in abbondanza ritirò dalla circolazione le
azioni preferenziali che ancora circolavano lasciando la Coca-Cola
libera dai debiti. Dai 65 dollari del 1923 le azioni erano arrivate
nel 1927 a 200 dollari. Nello stesso anno muore Asa Candler, il
secondo proprietario della Coca-Cola.
Arriviamo
all'anno 1928 che segnò un momentospeciale della Compagnia
Coca-Cola nel mondo. Nello stesso momento in cui il volume di
vendita di bibite in bottiglia si incrementa attraverso distributori
automatici, la Coca-Cola si marchia come un tatuaggio sul Movimento
Olimpico, con finanziamenti e pubblicità. Nella pubblicità
ufficiale della coca Cola "Red Barrel" (la lattina rossa),
annunciava che già era presente in 78 paesi anche se si
imbottigliava solo in 28 di essi. Nella sua edizione speciale si
leggeva: "Pochi americani sanno che si può incontraree
Coca-Cola nelle arene di Spagna e Messico; in Olanda, la terra dei
canali, in cima alla Torre Eiffel, dietro al tempio buddista di
Ranghin, nella remota Birmania e vicino al Colosseo nella storica
Roma". Coca-Cola si trovava nel momento di massiam espansuione
con lo slogan "La pausa che rinfresca" e si installò il
primo cartellone elettrico in Times Square, in New York. Nel 1929
Woodruff possedeva una fattoria di 12 mila ettari nel sud est della
Georgia e frequentemente viaggiava dalla sua casa ad Atlanta, al suo
attico in new York o al suo rancho nel Wyoming.
Nel
1929, 74 anni anni fa, arrivò la grande depressione mondiale. Nel
crollo della borsa valori il 29 ottobre di quell'anno la Coca-Cola
resistette bene e le sua azioni variarono di molto poco, tra i 134 e
i 137 dollari, e da li il suo valore continuò ad aumentare poco a
poco arrivando a 200 dollari per azione nel 1935, affermandosi come
le azioni industriali più alte. Intanto i governi non sapevano da
dove tirare fuori il denaro, come i nostri governi attuali, e il
governatore della Georgia propose di resucitare una vecchia imposta
sui profitti. Woodruff minacciò di trasferire l'indutria in un
altro stato prima di pagere queste imposte. E così fece, si trasferì
nel Dalewere per una decina di anni, fino a che non si modificò la
legislazione della Georgia. Una bibita della compagnia ricorda
questo momento: il "Delawere Punch". E in tutto quel
periodo pagò una giornalista affinchè scrivesse due colonne
settimanali contro questa imposta. Articoli che venivano pubblicati
in quasi ciento periodici rurali. E ovviamente si inviavano copie
dei periodici a influenti uomini d'affari e a membri dell'Assemblea
Generale.
La
pressione politica della Compagnia si faceva più forte. Per la sua
espansione l'impresa necessitava importare più foglie di coca ma il
congresso degli Stati uniti permetteva solo l'ingresso di 90
tonnellate l' anno. Nel 1931 Woodruff si dedica a pressionare il
congresso e con l'aiuto del senatore della Georgia, Walter George,
ottiene l'approvazione di un progetto che permetteva l'importazione
addizionale di foglie di coca se la compagnia si incaricava di
distruggere l'alcaloide. Per questo Woodruff viaggiava sovente in
perù cercando di installare li una fabbrica e con la sua pressione
e i disccreti aiuti alle organizzazzioni antinarcotici e del
congresso, raggiunse il suo obiettivo.
Più
profitti, pagaree meno imposte, permettere più consumo di coca,
pagare poco gli operai e legarsi per sempre con i giochi olimpici
non era sufficiente. Sempre nel 1931 riuscì ad entrare nel cuore
religioso di tutto il mondo occidentale e la commercializzazione si
radicava fino nelle culture più lontane. Ci riferiamo alla figura
di Santa Claus o Papa Noel o Babbo Natale. Già nessuno se lo
ricorda però un tempo questo personaggio si raffigurava con colori
quali il verde, il blu, il nero e il giallo. La
reinvenzione di Babbo Natale si deve a Haddom Sundblom, di origine
svedese, che per molti anni fu disegnatore della Coca-Cola, anche se
non gli piaceva la bibita. Sundblom rappresentò il personaggio come
un vecchio gioviale e simpatico, con uuna gran barba, bonaccione,
grasso e felice, vestito con un cinturone, berretto e stivali neri.
Ma soprattutto con i colori del marchio Coca-Cola. Qualsiasi bambino
aspetta che Babbo Natale scenda nel camino della casa, se ce
l'hanno, se no se la immaginano, perché gli lasci qualche regalo.
Da molti decenni è stato difficle per molti settori della società
concepire il Natale senza questo personaggio e senza Coca-Cola.
Bambini ricchi o poveri, dal nord al sud, cattolici o evangelisti se
possono si fanno fotografare seduti sulle ginocchia del Babbo Natale
che circola per le strade di New York o davanti all'albero di natale
Coca-Cola che l'impresa installa davanti alla Cattedrale di San
Cristobal de Las Casas, in Chiapas, dove l'impresa installa anche
una natività del bambin Gesù con la sua stella rossa Coca-Cola,
senza che il vescovo possa fare nulla.
Torniamo
adesso agli anni '30. La giunta direttiva della Coca-Cola non era
soddisfatta della presidenza di Howard Candler, figlio di Asa
Candler, il secondo proprietario della marca. Così la offrirono a
Robert Woodruff, figlio di Ernest Woodruff, padrone in quel momento
dell'industria, anche se quest'ultimo non era d'accordo. Però
Robert, come vicepresidente della compagnia White Motor guadagnava
75 mila dollari all'anno più commissioni, mentre la coca-Cola
offriva uno stipendio di 39 mila dollari annuali e Walter Teagle gli
stava offrendo la presidenza di Standard Oil con uno stipendio di
250 mila dollari annuali. Robert, che in quel momento aveva 33 anni
ma non era per niente stupido, decise di quotare bene i suoi servizi
e fece una contro offerta alla Coca-Cola: avrebbe accettato la
presidenza sulla base di uno stipendio più il 5% di tutto
l'incremento annuale delle vendite dell'impresa e che gli fosse
lasciato pieno potere senza l' opposizione di suo padre. Ovviamente
il padre rifutò la sua offerta ma la compagnia la accettò e Robert
Woodruff assunse la presidenza della Coca-Cola nel 1932 e la
mantenne per decenni. Durante la sua gestione trasformò l'impresa
in una delle multinazionali più grandi del mondo. Nel 1933
Pepsi-Cola, per la terza e ultima volta prova a vendere l'impresa
alla Coca-Cola ma ancora una volta la risposta fu un no. Se ne
pentono ancora adesso.
Robert
Woodruff inizia l'espansione della multinazionale. Fece in modo che
la Coca-Cola penetrasse nel settore educativo, in tutte le scuole.
Un imbottigliatore del texas diceva con orgoglio che "i bambini
giocano a basket nell'intervallo con palloni Coca-Cola, utilizzano
gomme da cancellare Coca-Cola, consultano il termometro Coca-Cola e
prendono appunti su quaderni Coca-Cola". Tuttavia alcuni
presidi non erano tanto disposti ad accettare pubblicità gratuita.
Woodruff in una cena speciale per i suoi dirigenti
disse che il successo ddella Coca-Cola era teso a raggiungere
"l' indipendenza finanziaria" (caratteristica delle
multinazionali). Uno di loro pronunciò un breve discorso intitolato
"Domani": "Ci saranno afflizioni, gli uomini si
sentiranno profondamente irritati e i loro sentimenti saranno messi
alla prova (.) potranno nascere delle guerre. Ma noi potremmo
sopravvivere ad esse. Potranno avvenire rivoluzioni. E noi
continueremo ad esistere. I quattro cavalieri dell'apocalisse
potranno cavalcare sulla Terra e Coca-Cola continuerà ad esistere.
Il motto di perdurare, concluse, era che la Coca-Cola non era il
passato, era il futuro". Coca-Cola arrivò a radicarsi tanto
profondamente nella cultura americana che nel 1939 venive ddefinita
"la bibita americana per eccellenza".
Però
l'abilità di Robert Woodruff arrivava anche più in là. Burlava
con facilità i governi e le imprese concorrenti. Poco a poco
acquistò le compagnie imbottigliatrici una ad una. Tuttavia si
scontrò con il suo storico errore. Dovranno passare più di
quarant'anni perché la Compagnia Pepsi-Cola, dopo essere stata
offerta per la prima volta alla Coca-Cola, riuscirà ad affermarsi
sul mercato. Negli anni '30 si consolidò e da quel momento si trovò
in questioni legali con Coca-Cola. Nel 1939 si trovava in questioni
legali in 24 paesi. Pepsi iniziò una causa presso l'ufficio
brevetti adducendo che "Coca" e "Cola" erano
termini descrittivi e non potevano essere registrati con esclusività.
Walter Marck, presidente della Pepsi, ricevette la telefonata della
vedova di un imitatore della Coca-Cola, gli disse: "Coca-Cola
lo eliminerà dall'industria. Mio marito aveva ragione ma lo
eliminarono lo stesso. Però ho la fotocopia dell'assegno che gli
diedero". Mack le chiese in prestito la fotocopia la quale
rivelava che Coca-Cola attraverso la corruzione aveva ottenuto una
vittoria da 35 mila dollari. Davanti a questa prova gli avvocati
della Coca-Cola sollecitarono una sospensione di tre giorni e Robert
Woodruff invitò a colazione Walter Mack. Il magnate della Coca-Cola
gli disse "Ho pensato molto e penso che queste cause tra di noi
non giovini a nessuno (.) Non pensa che dovremmo arrivare ad un
accordo?" E così fù. Woodruff firmò un accordo dove
Coca-Cola riconosceva la marca Pepsi negli Stati Uniti, dal momento
che la Compagnia era già prprietaria di tutti i nomi che
contenevano la parola "cola".
Nel
1939 inzia la Seconda Guerra Mondiale e mentre l'Europa si dibatteva
nella guerra, la Comapgnai Coca-Cola si rafforzava determinando
l'economia, la politica e persino la cultura di altri paesi. In
questa data gli uomini Coca-Cola in Germaniza vendevano quasi 4,5
milioni di bottiglie all'anno. Erano in funzionamento 43 fabbriche e
altre 9 erano in fase di costruzione. Il generale Goering permetteva
l'importazione dell'ingrediente segreto 7x per l'elaborazione della
bibita, anche se in fondo in fondo voleva nazionalizzare l'impresa e
appropriarsi della formula. In quel periodo il pubblicitario William
C.D'Arcy (1942) suggerì: "La Coca-Cola non è una necessità
fondamentale, come ci piacerebbe che fosse. E' un'idea, è un
simbolo, è la marca che distingue un talento inspirato". La
guerra univa la politica e il commercio. Al principio del 1940 il
governatore della Georgia sollecita un accordo speciale con le
compagnie di bibite che si approva con voto unanime: "Ciò che
è buono per Coca-Cola, diceva il governo, è buono per la
Georgia". Così la Coca-Cola ritornò dal Delawere alla sua
città natale dopo essere stata esentata dalle imposte che la fecero
fuggire; nello stesso anno l'impresa contava in un investimento per
la pubblicità pari a 10 milioni di dollari. Tuttavia, ci furono
altri problemi. Il Congresso degli Stati Uniti aveva approvato un
progetto per proibire l'importazione della foglia di coca il cui
utilizzo non fosse medicinale. Però la guerra risolse tutti i
problemi di Coca-Cola.
QUARTA
TAPPA: COCA-COLA SUL FRONTE DI GUERRA
I
paesi alleati erano disperati e volevano gli amerciani dalla loro
parte, con il loro denaro e il loro aiuto per sconfiggere Hitler e
le truppe tedesche. Il bombardamento giapponese sull'isola americana
di Pearl Harbor nel 1941, non solo fece sì che gli Stati Uniti
entrassere nella seconda Guerra Mondiale e con questo atto uscissero
dalla depressione cominiciata nel 1929 mediante l ariattivazioen
dell'economia basata sulla crescita dell' industria militare ma quel
momento fù anche un momento chiave per la
diffusione della transnazionale Coca-Cola che raggiunse persino il
soldato più ritirato nel più sperduto fronte di guerra. Il
presidente della compagnia Robert Woodruff, "Il Capo",
decise quindi di lanciare una campagna patriottica e commerciale per
la marca: "Facciamo in modo ceh tutti gli umoni in uniforme
ricevano una bottiglia di Coca-Cola ovunque siano e qualsiasi sia il
costo per la nostra compagnia". In questo modo Coca-Cola
cominciò il piano più ambizioso con il fine di costruire fabbriche
di imbottigliamento che rifornissero l'esercito degli Stati Uniti.
Tra i militari, il personale dell'impresa era conosciuto come i
"colonnelli della Coca-Cola", dal momento che si vestivano
con la divisa militare e avevano un rango militare pari al loro
ruolo nell'impresa.
Così,
Coca-Cola distribuì il suo personale in tutti i fronti di guerra.
Dalla Nuova Guinea al Mediterraneo, la Comapgnia seguiva i militari
nordamericani attraverso tutti i continenti, eccetto l'Antartide,
somministrando loro più di 10.000.000 bottiglie e installando 64
fabbriche. Le spese del montaggio erano a carico del governo.
Coca-Cola dispiegò un contingente di 248 uomini in tutto il mondo.
I tecnici che insatllavano le fabbriche a ridosso delle linee di
fronte erano considerati tanto indispensabili come i meccanici che
riparavo i carriarmati e gli aerei. Nel 1941 un ispettore della
Sanità dell'Esercito sollecitava i suoi superiori a inviare più
Coca-Cola per i suoi soldati, dal momento che la mancanza di questa
bibita era considerata la calamità più grave che potesse soffrire
la
truppa. Sembra esagerato e invece no. Anche un francese non può
vivere lontano dal paese senza il suo vino, un messicano senza la
sua tequila e un indigeno chiapaneco senza il suo posh, un
uruguayano senza il suo mate, un boliviano senza la sua chicha, un
ruso senza la sua vodka o uno scozzese senza il suo whisky. Così un
soldato americano non poteva vivere senza la
Coca-Cola. Di fatto, nelle lettere dei soldati nordamericani al
fronte, si leggono cose incredibili. Per esempio: ".Oggi è un
giorno speciale. Tutti nella compagnia abbiamo ricevuto una
bottiglia di Coca-Cola. Questo può sembrare di poca importanza però
se aveste visto tutti questi individui che hanno passato più di
venti mesi navigando stringere contro il loro petto la bottiglia,
correre verso la loro tenda.e fermarsi a rimirarla.non sapevano cosa
fare. Nessuno beveva la sua bottiglia di Coca-Cola perché dopo
tutto
sarebbe finito, tutto sarebbe già passato (.)" (Soldato Dave
Edwards, in una lettera a suo fratello dall'Italia 1944).
Un
altro scriveva: ".Se qualcuno ci domanda per che cosa
combattiamo, credo che la metà di noi risponderebbe: per il diritto
di comprare Coca-Cola in pace". (Soldato Tim Dorsey, in una
lettera indirizzata alla Compagnia. Francia, Luglio 1944). Nello
stesso anno, un'altra lettera diceva: ".penseranno che vostro
figlio avrà tenuto per troppo tempo la testa al sole, però due
giorni fa camminammo per 16 km per comprare una cassa di Coca-Cola e
dopo la trasportammo per altri 16 km per ritornare alla compagnia.
Mai avremmo pensato che fosse tanto buona." (soldato Allan
Davidson ai suoi genitori. Normandia 1944). Tuttavia per alcuni
storici
della compagnia, il vero drogato di Coca-Cola era Ike Eisenhower,
che prima di essere presidente degli Usa fù presidente di un
impianto di imbottigliamento Coca-Cola. Una strada simile a quella
percorsa dall'attuale presidente messicano, Vicente Fox.
Nel
1941 la Coca-Cola crea la sua bibita Sprite. Un anno dopo, quando la
guerra si intesifica, la Coca-Cola abbandona l'importazione in
Germania. Gli impresari tedeschi, proprietari degli stabilimenti,
tra loro Max Schmeling, campinone mondiale di box, dovettero trovare
un altro modo di mantenere in attività le prprie fabbriche. Dopo
mille tentativi inventarono una nuova bibita che oggi conosciamo
come Fanta, nata sotto il regime nazista. Sul territorio controllato
dai nazisti, in pieno combattimento ed essendo
Coca-Cola una marca non grata, le industrie di imbottigliamento si
azzardarono a inserire la frase "E' un prodotto di Coca-Cola
Gmbh" sulle etichette, in modo da avere una certa garanzia di
qualità di fronte al consumatore nazionale.
Però
Coca-Cola non smette di aumentare i suoi guadagni. Nel 1943 si
vendettero più di tre milioni di casse, anche se la maggior parte
delle volte si utilizzava per dolcificare il the visto che lo
zucchero era rigorosamente razionato. Dall'altro lato, per mantenere
l'equilibrio con il governo nazista, gli industriali si sentivano in
dovere di prestare i propri camion per il trasporto e la
distribuzione dell'acqua. Per evitare che le bottiglie di Fanta
fossero distrutte nei continui raid aerei erano immagazzinate piene
d'acqua per evitare le vibrazioni in grotte e pozzi delle miniere.
Però nonostante gli sforzi per salvare le bottiglie, nulla poterono
fare per salvare le fabbriche. Le 43 fabbriche di imbottigliamento
furono distrutte. Alla fine della guerra il governo nazista obbliga
la compagnia, sotto la minaccia della deportazione nei campi di
concentramento, a cambiare il suo nome in due giorni al massimo.
Curiosamente Hitler si suicida il giorno dopo.
CURIOSITA'.
*
Nel 1923 Coca-Cola si vendeva in tutti i bar che non potevano
vendere alcool e secondo le norme imposte dalla Compagnia, si doveva
servire a 0 gradil, con ghiaccio triturato, in bicchieri dalla forma
particolare e con la marca che indicava il livello della bibita.
*
Nel 1924 si procede alla "standarizzazione" del prodotto e
della sua immagine esteriore. Gli impiegati vestivano con
l'uniforme, camicia bianca con strisce verde bottiglia e pantaloni
verdi; e i camion erano rossi e gialli con le rifiniture nere.
*
Durante gli anni '30 apparivanoi negli annunci Coca-Cola gli attori
più famosi: Claudet Corbert, Greta Garbo, Jean Harlow, Clark Gable,
Cary Grant, Carol Lombart, Loretta Young, il Tarzan dei film e
nuotatore olimpico Johnny Weismuller, Maureen O'Sullivan, Spencer
Tracy e Jhoan Crawford che anni dopo si sposerà con il presidente
di Pepsi-cola.
*
Negli anni '30 la compagnia aerea Delta Airlines fù la prima a
servire la bibita ai suoi passeggeri. I suoi aerei Fokker avevano
dipinto sulle ali il marchio Coca-Cola.
*
Tra i criteri per usare la marca nelle pubblicità negli anni '30:
mai dividere la marca Coca-Cola su due righe, la dicitura
"marchio resgistrato" deve sempre apparire nella prime C;
mai mostrare o insinuare che Coca-Cola possa essere bevuta da
bambini piccoli.
* Il
generale McArthur autografò la prima bottiglia prodotta negli
stabilimenti delle Filippine.
*
L'eroe di Battan, il generale Wainwright, si fece fotografare in
piena campagna con i tre simboli più americani: una mazza da
baisebool, una hamburger e una Coca-Cola.
*
Nel 1930 la Compagnia crea la Coca-Cola Export Corporation. Appare
il primo frigorifero Coca-Cola.
*
Nel 1935 si fabbrica il primo distributore automatico di bottiglie
per uffici e fabbriche.
*
Nel 1937 si presenta, alla Fiera mondiale di Chicago, la prima
spillatrice di Coca-Cola.
*
Nel 1942 l'Islanda fù il primo paese europeo in cui si installò un
impianto in tempo di guerra e si aggiudicò il record di consumo
pro-capite. Oggi gli Usa e il messico sono i maggiori consumatori di
Coca-Cola al mondo.
*
Nel 1942 Otto Dietrich, capo della stampa nazista, dichiarò che
"Gli americani non hanno apportato nulla alla civilizzazione
all'infuori della gomma da masticare e della Coca-Cola".
* I
soldati sovietici dicevano della Coca-Cola: "ETO ZDOROVO"
(E' grandiosa!).
*
Durante la guerra una bottiglia di Coca-Cola valeva 5 centesimi; però
arrivava a costare anche tra i 5 e i 40 dollari.
*
Dicono che Mary Churchill, figlia del primo ministro britannico,
battezzo una corazzata della Marina Reale con una bottiglia di
Coca-Cola e dicono anche che nella battaglia di Bulge un sacerdote,
vista la mancanz adi vino, consacrò con la Coca-Cola.
*
Nei primi mesi del 1945 un gruppo di prigionieri di guerra tedeschi,
arrivando a New York si sorpresero vedendo i cartelloni pubblicitari
della marca perché pensavano fosse tedesca.
* Le
trasmissioni radiofoniche dell'Impero Giapponese proclamavano che
"con la Coca-Cola abbiamo importato i germi del male della
società americana". Non molti anni più tardi il giappone
divenne il maggior consumatore della bevanda nel continente
asiatico.
*
Nel 1949, la Cina di Mao Tze-Tung, si isola dietro la "cortina
di bambù". Questo provocò panico nella Compagnia perché uno
degli ingrdienti fondamentali della formula segreta 7x è la casia o
cannella cinese. Tuttavia la Coca-Cola continua i suoi affari con la
Cina attraverso Londra.
Gustavo Castro Soto
CIEPAC, A.C.
E' membro di: la Red Mexicana de Acción Frente al Libre Comercio (RMALC;
< http://www.rmalc.org.mx/ >); de la Convergencia de
Movimientos de los Pueblos de las Américas (COMPA;
http://www.sitiocompa.org/ ); de la Red por la Paz en Chiapas; de la
Semana por la Diversidad Biológica y Cultural
<http://www.laneta.apc.org/biodiversidad>; del Foro
Internacional "Ante la Globalización, el Pueblo es Primero",
Alternativas contra el PPP, somos parte del Consejo Directivo del
Centro de Justicia Económica (CEJ)
<http://www.econjustice.net/>; del Programa Ecuménico para
Centro América y El Caribe (EPICA)< http://www.epica.org/ >;
miembro de la Alianza Mexicana por la Autodeterminación de los
Pueblos (AMAP) que es la red mexicana contra el PPP
<http://www.mesoamericaresiste.org/index.html>; Red por la Paz
de Chiapas.
Traduzione
e foto: Bianca Chiappino
(la foto sarà visibile a pubblicazione articolo sulla pagina web www.ipsnet.it/chiapas)
Fonti:
Luis Capilla, "Las Multinacionales, Voraces Pulpos Planetarios";
Coca-Cola Company; Joan Bonet; Tanga Word; CokeWatch; Polaris
Institute; Mark Pendergrast, "Dios, Patria y Coca-Cola";
Alison Gregor, "Coca-Cola: La religión global "Coca Cola,
una historia empresarial de terror y crimen", Sinaltrainal/Rebelión",
3 de septiembre del 2002; Grupo de Apoyo Suiza, "Colombia Nunca
Más"; SINALTRAINAL; Boletín Informativo Comercio y Desarrollo,
No.10, Abril 2002, Guatemala.
Nota:
Si usas la informacion, cita la fuente, asi como nuestro "buzon"
de
correo electronico. Te agradeceriamos mucho hacernos llegar tus
comentarios
sobre estos Boletines. CIEPAC, A.C., es una organizacion no
gubernamental y
no lucrativa, y tu apoyo es necesario para continuar ofreciendote
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servicio informativo y de analisis. Si deseas colaborar, con
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