I
GIOCHI CINESI DELLA COCA-COLA?
Autore: Mei Fong
Testata: Wall Street Journal
Data: 28 aprile 2008
Traduzione: Reboc
Originale in inglese:
http://blogs.wsj.com/chinajournal/2008/04/29/the-coca-cola-china-games/
L’ultima volta che la Coca-Cola è stata identificata strettamente
con i Giochi Olimpici è stato ad Atlanta, la sua casa-base, dodici
anni fa. Ora sembra che Coca-Cola, tra tutte le dozzine di sponsor
olimpici, venga sempre più prescelta da coloro che protestano contro
i giochi di Pechino.
Sabato, gli attivisti che cercavano di attirare l’attenzione sugli
investimenti cinesi in Sudan e sulle atrocità commesse nel Darfur
hanno manifestato ad Atlanta proprio fuori dal Coke Museum, mentre
gli studenti del New Jersey hanno protestato domenica nella Quinta
Strada di New York. Secondo la ABC News, gli studenti ad Atlanta
hanno intonato cori come “Hey, Cina, non puoi nasconderti, aiutaci a
mettere fine a questo genocidio”. Anche altri attivisti, compresi
quelli tibetani, hanno preso di mira l’assemblea degli azionisti
della compagnia, all’inizio del mese.
Tradizionalmente, coloro che protestano contro i Giochi hanno preso
di mira la nazione ospite o il Comitato Olimpico Internazionale, ma
organizzazioni non governative con reti sempre più sofisticate
stanno puntando in maniera sempre più convinta contro le
multinazionali sponsor.
Coca-Cola è particolarmente vulnerabile perché sponsorizza sia i
Giochi di Pechino che il controverso percorso della Torcia Olimpica,
che in pochi giorni toccherà le terre cinesi. Fino ad ora le
proteste hanno costretto la compagnia a cancellare la prevista
sponsorizzazione del percorso in Giappone, come il Wall Street
Journal ha riportato recentemente. La compagnia è stata anche
pubblicamente snobbata da alcuni dei suoi tedofori accuratamente
selezionati, che le hanno rifiutato l'onore, come il premio nobel Wangari Maathai.
La Coca-Cola ha ribadito il suo sostegno ai Giochi e ha lanciato in
Cina una campagna pubblicitaria che si basa sul forte supporto
locale ai Giochi. La campagna è stata intitolata – forse
ironicamente – ‘Rosso intorno al mondo’. “Crediamo che le Olimpiadi
siano una fonte di energia positiva”, ha dichiarato la portavoce
Christina Lau, che ha fatto appello agli attivisti perché ‘si
confrontino positivamente con il mondo, piuttosto che scagliarsi
contro uno dei pochi eventi che lo unificano”.
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