NUOVE MINACCE DI MORTE AL SINALTRAINAL
Autore: Sinaltrainal
Data: 14 febbraio 2008
Traduzione: REBOC
Originale in spagnolo:
http://www.sinaltrainal.org/index.php?option=com_content&task=view&id=194&Itemid=1
Il passato 12 febbraio, è stato lasciato a casa di José Domingo
Florez, un foglio giallo contenente la seguente minaccia contro i
lavoratori della Coca Cola ed i dirigenti del Sinaltrainal: "Aquile
Nero F.A.N - terroristi figli di puttana poiché non avete obbedito
al nostro ordine di uscire da Santander, ora aspettatevi le
conseguenze che saranno molto inumane, incominceremo con le vostre
famiglie e dopo con voi sindacalisti figli di puttana - la vostra
disgraziata ideologia non serve a questo paese, moriranno tutti i
figli di puttana terroristi come Javier Correa, Domingo Florez e
Luis Garcia, state attenti vi teniamo sotto controllo, sappiamo
quello che fate e che non fate aborti di merda, nessuno vi salverà
dal nostro gruppo aquile nere, non crediate che siete obiettivo
militare - caproni di merda... state attenti, penseremo a tutti.
Fronte aquile nere"
Due giorni dopo - il 14 febbraio -, nella stessa casa è stato
trovato un altro messaggio, questo su un cartoncino, con minacce
contro Domingo Florez, con il quale lo avvertivano che ora avrebbero
proceduto contro la sua famiglia, che togliessero la loro figlia
dalla scuola e abbandonassero e consegnassero la loro casa.
Queste minacce appaiono esattamente nel monento in cui le
imbottigliatrici della Coca Cola hanno deciso unilateralmente di non
pagare l'assistenza sociale ai lavoratori, i permessi remunerati ed
il tempo di convalescenza medica; inoltre, hanno trasferito a forza
vari lavoratori dai posti di lavoro, per precarizzarli di più.
Dal momento in cui abbiamo dichiarato al mondo che avremmo ripreso
la campagna mondiale contro la Coca Cola, che ci opponiamo al
trattato di libero commercio e che abbiamo presentato una denuncia
davanti all'Organizzazione Internazionale del Lavoro per fatti, che
violano il diritto di associazione e la libertà sindacale, commessi
dallo stato colombiano e dalla multinazionale Coca Cola, le minacce
ed il terrore contro i lavoratori e le loro famiglie si sono
intensificati.
Queste nuove minacce avvengono quando la delegazione dell'AFL CIO -
Centrale Sindacale degli Stati Uniti si trova in Colombia,
constatando il non rispetto della vita e dei diritti dei lavoratori.
Álvaro Uribe Vélez insiste nel dire che i paramilitari non esistono
e che il suo governo protegge la vita e l'esistenza dalle
organizzazioni sociali. La realtà è una sola, nel 2008 sono stati
assassinati 6 dirigenti sindacali ed il terrorismo di stato è
presente in tutto il territorio nazionale.
A Bucaramanga nel 2007 abbiamo ricevuto 10 minacce di morte, abbiamo
fatto le denunce alle rispettive autorità e fino ad oggi non c'è
NESSUN risultato delle "esaustive indagini" della giustizia
colombiana.
Esigiamo che lo Stato colombiano indaghi e trovi i responsabili
materiali ed intellettuali di queste minacce di morte e garantizzi
il diritto alla vita degli affiliati al SINALTRAINAL e delle nostre
famiglie. Dalla Coca Cola esigiamo il rispetto del diritto di
associazione e di libertà sindacale e la consegna dei responsabili
della violazione dei nostri diritti di giustizia.
Sollecitiamo urgentemente la solidarietà del movimento sociale
internazionale.
Direzione Nazionale
Sinaltrainal
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