GIUDICE COLOMBIANO CONDANNA COCA-COLA PER L'INGIUSTA SOSPENSIONE DI
UN DIRIGENTE SINALTRAINAL
Autore: Sinaltrainal
Data: 15 Settembre 2007
Traduzione: REBOC
Originale in spagnolo:
http://www.sinaltrainal.org/Textos/cokecondenada.htm
Il giudice LUIS JAVIER AVILA CABALLERO del tribunale civile di
Bucaramanga, il 6 giugno 2007, ha condannato l'imbottigliatrice
della Coca Cola a pagare i salari per avere sospeso illegalmente il
contratto di lavoro del dirigente del SINALTRAINAL, Efraín Guerriero
Beltrán, e dichiara nulla l'interruzione del contratto di lavoro che
l'impresa ha unilateralmente attuato, violando delle procedure
previste nell'accordo collettivo firmato con il SINALTRAINAL.
La sospensione del contratto di lavoro del dirigente del
SINALTRAINAL fu decisa dalla imbottigliatrice della Coca Cola dopo
che l’ 11 febbraio 2003 lei stessa ordinò di fermare la produzione
pretendendo di addebitare una sospensione illegale dell’attività al
SINALTRAINAL ed ai lavoratori, al fine di poter effettuare massicci
licenziamenti, solo perché Efraín Guerriero aveva collocato un
cartoncino sul “muletto”, con una scritta che diceva ¨ESIGIAMO UNA
SOLUZIONE ALLE RIVENDICAZIONI 280 GIORNI SENZA AUMENTO DI SALARIO¨.
L'organizzazione sindacale scoprendo questo tentativo di montatura
che stava realizzando la Coca Cola, sollecitò il Ministero del
Lavoro a constatare ciò che stava accadendo ed, alla presenza del
SINALTRAINAL, fu verificato che i lavoratori si trovavano ai loro
posti e che la produzione era bloccata per ordine dell'impresa e che
l'amministrazione dell'imbottigliatrice aveva alterato alcuni
registri per giustificare questa sporca montatura.
L'imbottigliatrice della Coca Cola non avendo potuto creare un falso
caso per giustificare la montatura, chiamò a discolparsi il
dirigente del SINALTRAINAL, violandolo tutte le procedure previste
nell'accordo collettivo e senza la presenza del lavoratore e del
SINALTRAINAL procedette ad impiegare alcuni falsi testimoni, come
d’abitudine, e procedette a sospendergli il contratto di lavoro e a
non pagargli i salari.
Esigiamo che la Coca Cola, di fronte a queste prove, chieda
pubblicamente scusa, ripari il danno morale ed economico causato al
lavoratore ed al SINALTRAINAL, si impegni a che questi fatti non si
ripetano, e che i funzionari che parteciparono siano destituiti
immediatamente e che cessi ogni persecuzione contro i lavoratori.
Distintamente,
LUIS JAVIER CORREA SUAREZ
Presidente.
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