Campagna di boicottaggio Coca-Cola

Gravissime dichiarazioni del vicepresidente colombiano sulle campagne contro le multinazionali


IL GOVERNO COLOMBIANO STENDE UNA CORTINA DI FUMO PER SVIARE LO SCANDALO DEI LEGAMI CON IL PARAMILITARISMO

Autore: Sinaltrainal 
Data: 18 Dicembre 2006
Versione originale in spagnolo: http://www.sinaltrainal.org/Textos/amenazasbquilla.htm
Traduzione: REBOC


Con preoccupazione abbiamo ricevuto la dichiarazione che il Vicepresidente della Colombia, Francisco Santos, ha fatto a Caracol Noticias il 12 dicembre 2006, quando parlando dell’ispezione che la Procura Generale della Nazione ha fatto sulle finanze delle squadre di calcio colombiane, ha parlato anche delle cosiddette campagne di discredito contro la Coca Cola e la Nestlé ed altre imprese private, ed è molto grave l'affermazione secondo cui questi atti sono stimolati da “settori dell’estrema sinistra radicale, infiltrati in settori del sindacato, che stanno portando avanti campagne del tutto assurde contro le aziende„. 

Ci sembra che il governo nazionale stia provando a sviare l'attenzione di fronte allo scandalo, venuto a conoscenza del popolo colombiano, sui presunti legami dei paramilitari con le differenti istituzioni del governo colombiano, come nel caso dei membri del Congresso, del DAS, tra gli altri, e a sua volta stende un velo di dubbi sul movimento sindacale, forse, per continuare a giustificare la penalizzazione del diritto di associazione e la protesta, tali dichiarazioni costituiscono di per sé un imminente rischio per la vita dei sindacalisti.

Questo tipo di dichiarazioni è particolarmente pericoloso per noi, provenendo dalla Vice-presidenza della Repubblica di Colombia, che è l'istituzione incaricata di proteggere i diritti umani. Per questo sollecitiamo il Vicepresidente Francisco Santos affinché punisca secondo la legge i responsabili materiali ed intellettuali del genocidio dei sindacalisti, che riconosca che la impunità ha permesso che continui la politica di sterminio dei sindacalisti, e per questo il SINALTRAINAL, nella ricerca di verità, giustizia e riparazione, ha dovuto ricorrere alla Corte degli Stati Uniti, che realizzi atti di governo in difesa dei consumatori, così come il SINALTRAINAL ha sollecitato nella lettera del 30 giugno 2006, affinché si estenda alla Colombia l'Accordo che la Coca Cola ha fatto, durante la campagna per una alimentazione sana, con la fondazione dell’ex presidente Bill Clinton per ritirare alcuni dei suoi prodotti dalle scuole e proteggere la popolazione infantile. 

Chiediamo al Governo della Colombia che si proceda ad investigare l’esistenza di legami del paramilitarismo con le imprese; che i paramilitari dicano la verità su come hanno commesso i crimini contro i sindacalisti, a favore di chi e chi sono i mandanti; che le aziende transnazionali restituiscano alla Colombia le ricchezze che hanno portato nei loro paesi di origine creando disuguaglianza e povertà; che si intraprenda una politica di lavoro degno, attaccando a fondo la precarizzazione del lavoro, ristabilendo i diritti strappati agli operai; che si applichi al capitale straniero una nuova legislazione che protegga l'economia nazionale; che si dichiari l'intenzione di non pagare il debito estero poiché è uno dei più gravi problemi che ha il paese; che si aumentino gli investimenti sociali dello stato; che si elimini la politica monetaria neoliberale; che si proibiscano gli investimenti stranieri per l'acquisto di aziende nazionali e si nazionalizzino quelle già consegnate al capitale privato; che si eliminino le tasse al consumo e si riscuotano tasse sull'esportazione di capitali; che si costruisca una economia sociale per i lavoratori ed il popolo.

Non condividiamo il modo in cui il Vicepresidente della Repubblica di Colombia ha inteso demonizzare i sindacati, come vittime abbiamo diritto a reclamare verità, giustizia e riparazione, e chi di noi si oppone all’attuale politica del governo, non deve continuare ad essere perseguitato e giustificato attraverso queste dichiarazioni, noi pensiamo che, come già lo hanno espresso varie personalità colombiane, Alvaro Uribe ed i suoi alleati dovrebbero dimettersi di fronte alla crisi ed alla vergogna della legalizzazione del paramilitarismo.

Di fronte a questa situazione rendiamo il Governo responsabile della vita e dell'integrità fisica dei sindacalisti colombiani.

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