COCA-COLA
E' DIVENTATA IL NUOVO MCDONALD?
Colombia,
India, Nicaragua, Guatemala, Nigeria, Uzbekistan, Italia e Stati
Uniti: tutti i problemi di immagine della multinazionale
Testata: Mail & Guardian, è il primo giornale on line africano
Data: 18 Agosto 2006
Versione originale in inglese: http://www.mg.co.za/articlepage.aspx?area=/breaking_news/breaking_news__business/&articleid=281167
Traduzione: REBOC
La linea telefonica disturbata rende la voce dal Lagos piccola e distante, ma non ci sono dubbi sul senso della conversazione. Ebun-Olu Adegboruwa, avvocato nigeriano, sta spiegando come intende procedere nei confronti di Coca-Cola, la prima compagnia di bevande a livello mondiale.
Dichiara che sta agendo per conto di circa 4000 persone dell’area portuale di Apapa, molti dei quali poveri ed analfabeti, che ritengono che un impianto di imbottigliamento locale abbia rubato i loro mezzi di sostentamento. E’ pronta una denuncia che accusa la compagnia di inquinare la laguna pompando nell’acqua rifiuti non trattati che uccidono i pesci.
“Come molte compagnie multinazionali che operano in Africa, Coca-Cola è colpevole di doppi standard”, ha affermato. “Fanno ciò che non possono fare in America ed Europa. Ci sentiamo ingannati. La gente vaga per la strada senza i mezzi per sopravvivere.”
Welcome to the Coke side of life
L’azione legale pianificata è solo l’ultima di una litania di accuse di violazioni dei diritti umani e dell’ambiente nello sviluppo dei mercati che ha reso celebre Coca-Cola. Quando i sedicenti anarchici hanno interrotto il percorso della Torcia Olimpica sulla strada dei Giochi invernali di Torino di quest’anno, non sono state le scarpe dei tedofori sotto accusa, ma la presenza della Coca-Cola, che ha speso 66 milioni di dollari per diventare lo sponsor principale. Coca-Cola è la nuova Nike.
L’ultima vicenda su cui è inciampata la compagnia è la reiterata accusa secondo cui la sua bevanda portabandiera in India contiene 27 volte il massimo quantitativo di pesticidi permesso. Uno studio pubblicato da un’agenzia del Dipartimento britannico per l’Ambiente, il Cibo e le questioni rurali questa settimana, afferma di non aver rinvenuto nessuna delle tossine trovate da un’organizzazione di Nuova Delhi. Ad ogni modo, finora un quarto degli Stati indiani ha imposto un bando totale o parziale.
I difensori della Coca-Cola affermano che questi bandi hanno un’origine politica.
Sciopero della fame
Le accuse, da lungo tempo in ebollizione, di ignorare comportamenti antisindacali in Colombia sono anche la macchia di fango più grande che insudicia Coca-Cola, così come le questioni ambientali in India. Lo scorso mese è stato riportato uno sciopero della fame all’esterno dell’impianto Coca-Cola di Mehdiganj, nell’ Uttar Pradesh, che è terminato quando il governo statale ha accettato di verificare le accuse di inquinamento e di esaurimento delle falde acquifere.
Ulteriori accuse riguardano la persecuzione antisindacale in Pakistan, Guatemala e Nicaragua, e l’esaurimento delle fonti idriche in El Salvador. In Turchia lo scorso anno è stata presentata una denuncia secondo cui Coca-Cola ha ignorato l’intimidazione e le percosse a danno di attivisti sindacali. Durante l’estate, Coca-Cola ha dovuto fronteggiare un’azione legale di diverso tipo, da parte di uno scontento ex socio d’affari in Uzbekistan, che ha accusato la compagnia di loschi rapporti con il governo autoritario del paese. Tutte le accuse vengono respinte.
In definitiva, Coca-Cola ha un problema di immagine. Studenti di circa 10 università americane hanno bandito le bevande della Coca-Cola, molti di loro animati da un veterano degli attivisti sindacali, Ray Rogers, e dalla sua campagna “Killer Coke”. Rogers ha puntato sulle università con una strategia volta a suscitare indignazione per le denunce contro il marchio sui diritti umani e ambientali. Un boicottaggio individuale “può impallidire in confronto ai profitti che faranno, ma gli studenti in particolare sono importanti”, ha affermato. “Se uno studente si aggancia ad un prodotto, loro hanno agganciato un consumatore per i prossimi 40 o 50 anni”.
Lavoratori delle Poste
La New York University (NYU) è il maggiore tra I gravi problemi della Coca-Cola – I suoi 40.000 studenti hanno votato a Dicembre per rimuovere tutti I suoi prodotti dai distributori automatici e dai banconi delle caffetterie. "C’è una parte della popolazione studentesca che si è impegnata fortemente per questo”, ha dichiarato Josh Taylor, un portavoce dell’univeristà. "Abbiamo eliminato la Coca-Cola da tutte le nostre mense.” Le proteste hanno raggiunto anche l’Europa e il Canada, sebbene il Sindacato Nazionale degli Studenti britannici abbia recentemente votato contro una simile messa al bando.
Ma la campagna contro la Coca-Cola si è diffusa oltre gli studenti. I lavoratori delle poste negli Stati Uniti hanno sollecitato la rimozione dei distributori automatici dagli uffici postali, e i sindacati degli insegnanti a New York e in California hanno votato risoluzioni per la rimozione dalle scuole.
In Bretagna, la Coca-Cola sta promuovendo il lancio della sua ultima estensione del marchio, Coke Zero, una versione senza zucchero per uomini apparentemente troppo virili per acquistare qualcosa con la parola Diet nel nome. La compagnia spera che il marchio avrà risultati un po’ migliori del suo ultimo grande lancio negli Stati Uniti: C2, una versione della Coca-Cola a basso contenuto di anidride carbonica che è arrivata sul mercato proprio quando la moda anti-carbonati stata iniziando a svanire.
Coca-Cola, a causa di bassi investimenti, ha accumulato drastici tagli del personale e radicali cambiamenti nel management. Dal 2000 ha già perso quasi un terzo del suo mercato e, simbolicamente, a Dicembre è stata superata dalla PepsiCo in termini di capitalizzazione di mercato.
La compagnia è stata tradita dalle mode di consumo dopo anni in cui quello delle bevande era il mercato più remunerativo del mondo. Le vendite delle bevande frizzanti sono stagnanti nei mercati sviluppati, ma mentre il suo storico rivale Pepsi ha lanciato gli energy-drink, l’acqua in bottiglia e i succhi di frutta per piacere ad una nuova specie di consumatori salutisti, la Coca-Cola è rimasta indietro.
Il marchio si basa ancora su bevande addizionate di anidride carbonica per l’85% delle sue vendite. Il successo nei mercati in via di sviluppo – Coca-Cola dichiara di essere venduta in più di 200 paesi - è cruciale per la crescita.
I critici della Coca-Cola sono in larga parte gruppuscoli di gentaglia, ma la compagnia è stata incapace di coprire il rumore di fondo, nonostante una spesa annuale in pubblicità di 2 miliardi di dollari. E’ iniziata una campagna per controbattere a ciò che la compagnia respinge come dicerie, calunnie e mitologia urbana. Ma probabilmente non aiuta il fatto che Coca-Cola sia un simbolo dell’America, il cui ruolo di superpotenza mondiale viene messo sempre più sotto osservazione.
Ed Potter, il capo di Coca-Cola per le relazioni sindacali, ha dichiarato: “Siamo probabilmente il marchio più conosciuto al mondo e per questo diventiamo un obiettivo (…) Se chiedete perché non fanno lo stesso con Pepsi, è perché non ha cachet. I ben conosciuti esempi di Colombia e Turchia rientrano in quella categoria. Le accuse non hanno sostanza, ma il mito urbano è più attraente che voler sapere quali sono i fatti”.
Egli ha affermato che la compagnia è “impegnata molto attivamente” con gli studenti, compreso l’incontro dello scorso anno a Washington D.C., e sta cercando di rispondere più rapidamente alle questioni in giro per il mondo, quando esse emergono. (La compagnia) ha pubblicato il suo secondo rapporto sulla responsabilità sociale.
Nello sforzo di azzittire il rullo di tamburi delle critiche, Coca-Cola ha ingaggiato l’Organizzazione Internazionale del Lavoro per accertare le sue pratiche in Colombia. Ha anche commissionato uno studio dei suoi affari in India, da parte di un’organizzazione no profit, l’ Energy and Resources Institute. Ha messo la pubblicità sulla stampa studentesca americana e sottoscritto a Marzo il Global Compact delle Nazioni Unite – l’iniziativa volontaria di responsabilità d’impresa più grande del mondo. “La campagna studentesca è in fase di stallo”, ha dichiarato Ed Potter. “Non ci sono che alcuni individui coinvolti – ma fanno molto rumore.”
Jeff Seabright, vicepresidente della Coca-Cola per le risorse ambientali e idriche, ha dichiarato di essere stato due volte nel Kerala quest’anno, presso uno stabilimento che è stato notoriamente chiuso due anni fa dopo le accuse secondo cui avrebbe abbassato i livelli locali di acqua. “L’Alta Corte del Kerala ha nominato uina commissione, che ha scoperto che la causa è la grave siccità e non la Coca-Cola” ha affermato, “in fatti, noi abbiamo investito nella raccolta di acqua piovana.” La questione, insiste, è di immagine.
Ha poi dichiarato che il volume di Coca-Cola è cresciuto del 35% dal 2000, ma che processi più efficienti hanno tagliato il livello di utilizzo di acqua dell’1%. Ha affermato anche che non è chiaro cosa abbia inquinato la laguna nel Lagos, ma ha aggiunto che la compagnia costruirà un impianto di trattamento dell’acqua di scarica non appena il governa lo permetterà.
Preoccupati
Gli attivisti sono critici con la campagna di pubbliche relazioni della Coca-Cola ed è improbabile che siano presto messi a tacere. Joe
Zacune di War on Want ha catalogato le violazioni in Coca-Cola: The Alternative Report e si è recato in India lo scorso anno ad esaminare le denunce. Di Kaladera, nel Rajasthan, ha dichiarato: “La gente è molto, molto arrabbiata. I contadini mi hanno portato nei loro campi e mi hanno mostrato come si sono abbassati i livelli di acqua. Sono molto preoccupati per la loro sopravvivenza e hanno iniziato ad usare il termine ‘zona nera’, hanno affermato che finiranno per abbandonare questa zona.”
Le persone del luogo lo hanno portato a vedere l’impianto che Coca-Cola ha installato per raccogliere l’acqua e riempire le falde acquifere. “Ce ne era uno nei terreni di un college. Hanno detto che Coca-Cola l’ha montato ma non c’è stata manutenzione e si è rotto. Gli studenti l’hanno smontato e le travi di metallo erano svitate. C’è rabbia, risentimento e una frustrazione completa. Non è roba che puoi trovare senza visitare questi luoghi remoti o inaccessibile,” ha dichiarato.
Jeremy Moon, professore di responsabilità sociale di impresa alla Nottingham University, ha suggerito che Coca-Cola forse sta sperimentando gli stessi problemi crescenti di altre multinazionali: “Essere una compagnia marchiata chiaramente porta infamia,” ha dichiarato. “Se guardi a Nike o Reebok, probabilmente hanno pratiche migliori di qualsiasi altro nelle loro catene prdttive, ma poiché sono marchiate, sono bersagliate.
"E’ un paradosso. In molti casi queste compagnie sono diventate leader nella responsabilità sociale di impresa… vengono criticate e quindi lavorano per dimostrare che stanno facendo la cosa giusta. Poi vengono nuovamente criticate e alzano ancora di più gli standard. L’ultimo rapporto sulla responsabilità sociale di impresa di Nike è una rivelazione per la quantità di informazioni che dà.”
Se tutta questa pubblicità negativa avrà qualche impatto sulle vendite della Coca-Cola, è un’altra questione. Rita Clifton, capo consulente di Interbrand, ha dei dubbi. Lei ritiene che Coca-Cola sia ancora il marchio che vale di più al mondo, davanti a Microsoft.
“Dipende da quante persone amano il marchio e quanto è seria la questione,” dice. “Se le persone apprezzano un prodotto e questo è conveniente, allora probabilmente saranno portati a comprarlo. Le persone sono radicali nelle indagini demoscopiche e reazionarie alla resa dei conti… Alle persone piace sostenere di fare ciò che amano fare.”
Problemi d’immagine
Nigeria
Accuse secondo cui Coca-Cola ha ucciso il pesce immettendo rifiuti non trattati in una laguna vicino Lagos
Italia
I manifestanti hanno interrotto il viaggio della Torcia Olimpica sulla strada dei giochi invernali di Torino
India
Accuse secondo cui le bevande contengono 27 volte i livelli di pesticidi consentiti e le risorse idriche sono state prosciugate
Colombia, Guatemala, Nicaragua
Denunce secondo cui Coca-Cola finge di non vedere le violazioni antisindacali
Stati Uniti
Università, lavoratori delle poste e insegnanti votano per rimuovere i prodotti
Turchia
Accuse di ignorare intimidazioni e percosse a danno di attivisti sindacali
Uzbekistan
Rapporti con il governo autoritario
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