COCA-COLA
TRATTA, BOICOTTAGGIO SOSPESO?
L'annuncio dal sindacato colombiano Sinaltrainal. Incontri in corso a New York, la multinazionale pronta a riconoscere i risarcimenti alle famiglie delle vittime. In cambio di una sospensione del boicottaggio nel mondo
Testata: IL MANIFESTO
Autore: Marina Zenobio
Data: 23 settembre 2006
La notizia ha del clamoroso: la Coca Cola accetta di scendere a patti con il sindacato colombiano Sinaltrainal, promotore di una campagna mondiale di boicottaggio per vedere rispettati i diritti
dei lavoratori
negli stabilimenti andini, e in cambio lo stesso sindacato si
appresta a sospendere il boicottaggio. Luis Javier Correa Suarez,
presidente del Sinaltrainal, ha annunciato ieri che a New York è in
corso una serrata trattativa tra il sindacato colombiano - che da
tre anni e due mesi porta avanti il boicottaggio con l'appoggio di
organizzazioni internazionali - e la company di Atlanta, accusata di
una feroce strategia antisindacale nel paese andino, attuata nche
con la complicità degli squadroni della morte paramilitari, che
avrebbe causato dal 1990 ad oggi l'assassinio di 8 sindacalisti e
179 gravi violazioni dei diritti umani. L'ultima, in ordine di
tempo, l'uccisione il 19 settembre di Alejandro Uribe, membro della
Federazione agromineraria del Sur del Bolivar, che lo scorso agosto
aveva accompagnato una delegazione della Reboc (Rete italiana
Boicottaggio Coca-Cola) in una visita della zona mineraria sotto
controllo della multinazionale Anglo Gold Ashanti-Kedahda s.a. Il
pre-accordo sottoscritto dalle parti, e i cui punti essenziali sono
stati resi noti dallo stesso Sinaltrainal, parla di una strategia
generale per risolvere l'annosa disputa e afferma che le trattative
riguardano, in primo luogo, una politica generale sui diritti nei
luoghi di lavoro della Coca-Cola Company, non solo in Colombia ma in
tutto il mondo. C'è poi a ricerca di trovare forme di risarcimento
per i sindacalisti e per i loro familiari che dal 1990 ad oggi hanno
subito violazioni dei diritti umani e sindacali; infine un accordo
generale per la creazione di un processo che consenta alla Coca-Cola
e alla ong statunitense International Labor Rights Fund di trattare
le questioni relative al rispetto dei diritti sindacali che
dovessero presentarsi all'interno del Coca-Cola System. Da
parte sua, il Sinaltrainal deve assicurare la sospensione del
boicottaggio in corso, almeno per il tempo necessario alla company
di dimostrare la sua buona fede sull'accordo sosttoscritto. La Reboc,
che ha organizzato il boicottaggio in Italia fin dal luglio del
2003, commentando questa notizia ha dichiarato: 'Abbiamo dimostrato
ancora una volta che la solidarietà internazionale tra lavoratori e
consumatori critici può battere anche un gigante come la Coca-Cola
e dare un contributo essenziale per la globalizzazione dei diritti.
Da parte nostra siamo pronti a fermare definitivamente il
boicottaggio se e quando si arriverà ad un accordo soddisfacente'.
Sempre ieri, a Roma, si è tenuta la riunione del Comitato Verità e
Giustizia su Coca-Cola in Colombia, che si appresta ad inviare una
commissione d'inchiesta nel paese. Fim-Cisl, Cobas, Arci e Centro
Nuovo Modello di Sviluppo pensano che la notizia del pre-accordo sia
un importante passo avanti.
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