Campagna di boicottaggio Coca-Cola

Da IL MANIFESTO


NO COKE CONTRO LA COPPA

Testata: IL MANIFESTO
Data: 9 Aprile 2006
Versione originale: http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/09-Aprile-2006/art58.html 

Quindici persone identificate e un po' di trambusto ieri pomeriggio, all'Auditorium di Roma, durante il breefing riservato ai giornalisti per ammirare la Coppa del mondo durante la breve tappa capitolina del trofeo. L'evento, organizzato dalla Coca cola, sponsor ufficiale dei prossimi campionati di calcio in Germania, come per la fiaccola olimpica ha trovato sul suo percorso le contestazioni della Reboc che da tre anni chiama al boicottaggio del prodotti Coca Cola, accusata dai sindacalisti colombiani del Sinaltrainal di violazioni dei diritti umani e sindacali. Già a Londra i rappresentanti dell'ong War on want avevano accolto il trofeo al grido «E' ora che la Coca cola giochi pulito». A Roma l'azione dei militanti di Reboc voleva raggiungere i giornalisti per consegnargli un dossier sulla storia delle violazioni di cui è accusata la company di Atlanta, ma l'intervento di carabinieri e poliziotti li ha bloccati, identificandoli tutti perchè privi dell'autorizzazione necessaria. La Reboc si difende dicendo che la Questura era stata avvisata, anche se all'ultimo momento, e comunque precisa che a tutti i giornalisti e ad alcune personalità presenti, tra cui l'arbitro per eccellenza Pierluigi Collina e il grande José Altafini, è stato consegnato il dossier informativo contro la Coca cola.
 

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