VEGLIA
PERMANENTE CONTRO COCA-COLA IN INDIA
La comunità chiede l’immediata chiusura dell’impianto di imbottigliamento della Coca-Cola
Autore:
India Resourch Center
Data: 23 Marzo 2006
Versione originale in inglese: http://www.indiaresource.org
Traduzione in italiano: REBOC
Contatti:
Nandlal Master, Lok Samiti (Hindi only) +91 94153 00520 (India)
Amit Srivastava, India Resource Center +1 415 336 7584 (US) E: info@IndiaResource.org
San Francisco (23 Marzo 2006) - La comunità di Mehdiganj nell’India settentrionale ha lanciato oggi una veglia permanente contro l’impianto di imbottigliamento della Coca-Cola, chiedendo che venga permanentemente chiuso.
Circa 500 membri della comunità hanno montato una grande tenda di fronte all’impianto di imbottigliamento della Coca-Cola, vicino alla città santa indiana di Benares. I manifestanti hanno dichiarato che porteranno avanti la protesta notte e giorno finché l’impianto non verrà chiuso.
Accusando la compagnia di creare una grave crisi di approvvigionamento idrico e di inquinare l’acqua e il terreno intorno all’impianto, la comunità sta chiedendo la chiusura dello stabilimento prima dei mesi estivi, quando si ritiene che l’impianto raggiungerà il picco di produzione.
”Le comunità stanno sperimentando già una grave scarsità di acqua e non può es’sere consentito ad una compagnia come Coca-Cola di estrarre acqua dalle falde acquifere, in particolare in estate quando l’acuq è scarsa. Il governo dovrebbe intervenire immediatamente e ordinare la chiusura dell’impianto”, ha affermato Nandlal Master dell’organizzazione locale Lok Samiti, promotrice delle proteste.
Secondo i membri della comunità, I livelli delle falde sono scesi di più di 12 metri da quando Coca-Cola ha iniziato le attività. I risultati sono stati di gravi mancanze di acqua che hanno danneggiato almeno 20 villaggi intorno all’impianto di Coca-Cola. Le comunità ritengono Coca-Cola responsabile per l’inquinamento di acqua e terra, che ha danneggiato la produzione agricola così come la salute pubblica nell’area. Le autorità governative e le corti hanno anche accertato che Coca-Cola ha acquisito il terreno agricolo illegalmente ed evaso le tasse nell’area.
L’impianto di imbottigliamento di Mehdiganj, che estrae circa 250.000 litri di acqua al giorno secondo alcune stime, è stato l’obiettivo della comunità per quasi cinque anni. Migliaia di persone hanno protestato contro l’impianto in passato, compresa una grande protesta il 24 novembre 2004, quando la polizia rispose con violenza e più di 300 persone furono arrestate.
Curiosamente, un funzionario della Coca-Cola, Mr. Kalyan Ranjan, ha annunciate il 6 Gennaio 2006 che “Non c’è alcuna protesta a Mehdiganj" e che "Coca-Cola è parte integrante del tessuto sociale di Mehdiganj." I funzionari della Coca-Cola Company hanno riconosciuto la presenza di una dura campagna contro l’impianto di imbottigliamento in passato, e la recente dichiarazione che nega la presenza di una opposizione della comunità va visto come una nuova strategia di pubbliche relazioni da parte della compagnia.
“Respingiamo l’idea secondo cui una strategia di pubbliche relazioni da parte di Coca-Cola risolverà la crisi crescente in India” ha affermato Amit Srivastava dell’India Resource Center, un’organizzazione internazionale di campagne che lavora direttamente con i gruppi locali danneggiati dalle pratiche della Coca-Cola in India.
“Limitarsi a dire che non esiste una campagna contro di loro non la farà scomparire. La campagna internazionale per fare pressione sulla compagnia continuerà a crescere finché Coca-Cola non ammetterà le responsabilità che continua ad assumere in India”.
La Coca-Cola Company è l’obiettivo di molte comunità in India che l’hanno dichiarata colpevole per aver provocato grave penuria d’acqua e inquinamento. Uno dei maggiori impianti di imbottigliamento della Coca-Cola in India, quello di Plachimada nella parte meridionale del paese, è stato chiuso sin dal Marzo 2004 grazie alla pressione della comunità.
Le campagne indiane godono del supporto internazionale e la sponsorizzazione da parte di Coca-Cola dell’appena concluso World Water Forum in Messico è stata oggetto di proteste a parte degli attivisti come una mossa pubblicitaria. La relazione di Coca-Cola con l’acqua viene definita come “insostenibile”.
Anche college e università negli Stati Uniti e Gran Bretagna stanno facendo campagne per revocare i contratti con la Coca-Cola Company finché essa non soddisferà le richieste delle comunità in India. Il primo Gennaio 2006 l’Università del Michigan ha sospeso il suo contratto con la Coca-Cola.
Spacciare iniziative per la raccolta delle acque piovane è centrale nella strategia di pubbliche relazioni della Coca-Cola in India. Sebbene Coca-Cola affermi che la raccolta di acqua piovane restituisce una parte “sostanziale” dell’acqua utilizzata, quando gli è stato chiesto quanta acqua piovana è stata raccolta a Medhiganj, Mr. Kalayan Ranjan of Coca-Cola ha annunciato che lo scorso anno sono stati raccolti 7 milioni di litri d’acqua. Già prendendo una stima cauta di 250.000 litri d’acqua al giorno che Coca-Cola estrae, la cifra del ricarico fornita dalla Coca-Cola non sarebbe sufficiente alle necessità idriche della compagnia neppure per un mese. “L’affermazione della Coca-Cola di restituire la maggior parte dell’acqua che utilizza attraverso la raccolta di acqua piovana è semplicemente ridicola”, ha dichiarato Amit Srivastava dell’ India Resource Center.
In passato Coca-Cola ha affermato che le sue operazioni a Mehdiganj hanno addirittura provocato la crescita dei livelli di acqua.
"La raccolta di acqua piovana semplicemente non è abbastanza per bilanciare le necessità di acqua della Coca-Cola. Se credono a ciò che dicono, lasciamo che utilizzino acqua piovana per le loro necessità” ha affermato Nandlal Master di Lok Samiti.
Gli abitanti di più di 30 villaggi continuano a prenotare i turni per mantenere la veglia permanente fuori dall’impianto di imbottigliamento della Coca-Cola.
Per maggiori informazioni, visita http://www.IndiaResource.org
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