Campagna di boicottaggio Coca-Cola

Dall'ANSA...


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TORINO 2006:RETE BOICOTTAGGIO COCA COLA,CLIMA DI REPRESSIONE


FORZE ORDINE VIETANO PRESIDIO A ROMA (ANSA) - ROMA, 8 DIC - La Rete di Boicottaggio della Coca Cola (Reboc) denuncia un ''clima di repressione in tutta Italia'' dopo che oggi, riporta l'associazione, le forze dell'ordine hanno vietato il presidio indetto a Piazza Venezia dalla stessa Reboc in solidarieta' con i Comitati No Tav ''contro la Coca-Cola sponsor delle Olimpiadi e del massacro del sindacato colombiano''.
Il presidio, spiega Reboc, ''era stato autorizzato dal Comune di Roma e vietato dalla Questura ma non appena i manifestanti hanno montato il gazebo ed esposto gli striscioni, le forze dell'ordine sono intervenute in massa, su ordine di un nervosissimo responsabile di piazza, intimando di sciogliere il presidio e creando un clima esageratamente teso''. Nonostante una trattativa durata piu' di un'ora, spiega la Rete , ''condotta da esponenti degli enti locali e deputati direttamente con la Questura , il presidio e' stato sgomberato da Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri, che hanno identificato i presenti e vietato anche qualsiasi volantinaggio nelle aree adiacenti al percorso della fiaccola, con un atteggiamento in perfetta linea con quanto avvenuto negli ultimi giorni in Val di Susa''.
A questo punto, sciolto il presidio, alcuni gruppi si sono riuniti a Piazza della Repubblica, dove, al passaggio della fiaccola e della carovana di sponsor con bandierine e lattine, sono stati distribuiti volantini ed esposti striscioni e le sagome dei sindacalisti colombiani fatti assassinare dalla Coca-Cola. Un altro gruppo, all'altezza del Colosseo, aggiunge Reboc, ''e' riuscito ad esporre, sempre al passaggio del tedoforo, un mega-striscione con scritto 'Coca-Cola sponsor delle Olimpiadi e degli Squadroni della Morte colombiani', suscitando la curiosita' del pubblico di turisti portato li' dalla stessa organizzazione del Viaggio della Fiaccola Olimpica''.
La Reboc ''visto il clima di totale repressione diffuso in tutta Italia, dalla Val di Susa a Roma, e considerata la completa inagibilita' democratica negli eventi in cui sono in gioco i grandi interessi economici, siano quelli della Coca-Cola, delle Olimpiadi o dell'Alta Velocita', si riserva, per le future iniziative, di valutare il passaggio a forme meno convenzionali, seppur non violente, di manifestazione, e questo a partire dalle ulteriori iniziative che saranno effettuate in tutta Italia lungo il percorso di Torcia-Cola''. (ANSA).
FEL 08-DIC-05 21:25 NNNN

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