Campagna di boicottaggio Coca-Cola

Anche negli USA i lavoratori Coca-Cola ricorrono al boicottaggio


SI RAFFORZA LO SCIOPERO DEI LAVORATORI COCA-COLA NEGLI STATI UNITI

Autore: Edgar Paez Melo, SINALTRAINAL, Direzione Nazionale - Responsabile Relazioni Internazionali
Data: 30 Maggio 2005
Versione originale in spagnolo: http://www.sinaltrainal.org/textos/huelgacceu.htm 
Versione in inglese: http://www.sinaltrainal.org/textos/huelgacceu.htm#oc 
Traduzione in italiano: REBOC


Dallo scorso 23 Maggio 2005, cresce lo sciopero dei lavoratori della multinazionale coca-Cola negli Stati Uniti.

Gli operai degli impianti di imbottigliamento in California e Connecticut hanno fermato la produzione di bevande gassose proprio prima dell’estate, il periodo più importante per l’industria di bevande.

Con il passare dei giorni nuovi lavoratori partecipano alla lotta sindacale; da Los Angeles ai Municipi di Orange ed Hartford nel Connecticut, si rafforza la lotta in difesa della salute e della vita dei lavoratori. Si ritiene che lo sciopero possa arrivare ad estendersi a tutta la nazione.

I lavoratori, in massima parte dei settori produttivo e distributivo, erano in fase di negoziazione con l’impresa per quanto riguarda i 46 impianti negli Stati Uniti. Non hanno accettato la proposta dell’impresa di dover pagare per l’assistenza sanitaria, a danno delle proprie entrate e del benessere familiare.

La principale protesta degli scioperanti è relativa al fatto che la impresa vuole coprire ai lavoratori solo il 50% delle spese per l’assistenza sanitaria, il che per una famiglia può arrivare a costare diverse centinaia di dollari ogni mese. Attualmente non pagano nulla.

Per ora le trattative sono ferme, dopo che la multinazionale ha abbandonato il tavolo e ha rotto il dialogo. Coca-Cola non dialoga con i suoi lavoratori, mentre lo fa con i paramilitari delle Autodefensas Unidas de Colombia (terroristi compresi nelle liste del governo statunitense), Gruppi di El Venado ed El diamante nel Sud dello Stato di Cordoba in Colombia (Rivista Cambio dell’8 Febbraio del 1999).

La violenza, la diminuzione dei diritti sindacali, la violazione dei diritti umani e la precarizzazione dei lavoratori costituiscono la politica mondiale della multinazionale. Prima in Guatemala, poi in Perù, Venezuela e Colombia; ora anche nel proprio paese d’origine, nella Casa Madre, cioè negli Stati Uniti.

Dalla Colombia salutiamo fraternamente ed esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori della multinazionale che portano avanti la loro lotta per la difesa dei loro diritti e della loro vita. Dalle nostre terre contribuiremo alla denuncia di questi nuovi misfatti dell’azienda e contribuiremo al rafforzamento della denuncia della fame e della miseria che Coca-Cola genera in ogni angolo del pianeta.

Salutiamo con grande affetto la loro organizzazione sindacale, la TEAMSTERS e il Sindacato Internazionale dei lavoratori del settore alimentare – IUF-UITA – per la sua ferma decisione in difesa del diritto alla salute e alla vita dei compagni.

Allo stesso modo salutiamo e appoggiamo la richiesta dei lavoratori in sciopero di NON CONSUMARE i prodotti Coca-Cola come atto di rifiuto della politica della multinazionale.

Questa ferma decisione dei lavoratori statunitensi rafforza le lotte che nel mondo si stanno conducendo contro la multinazionale. Da parte nostra manteniamo ferma la nostra decisione di proseguire la campagna Mondiale contro la Coca-Cola e li invitiamo ad accompagnarci in questa battaglia degna e giusta.


Dalla Colombia ricevano un grande abbraccio e tutto il nostro rispetto ed affetto.

 

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