Del restante gruppo di chi aumenta i
prezzi, inquina le acque, attacca i sindacati, circuisce i
dittatori, insomma dei truffatori, avvelenatori, ingannatori, e
malfattori in genere, abbiamo stilato, in ordine alfabetico, il
seguente elenco delle 10 peggiori società del 2004.
ABBOTT LABORATORIES: Abbott fa
parte dell’elenco perché ha aumentato del 400 per cento il
prezzo del Norvir, un importante farmaco anti Aids, sviluppato con
un ingente aiuto governativo. L’aumento però non si applica se
il farmaco viene acquistato con un altro prodotto Abbott, creando
così concorrenza sleale nei confronti di altri produttori e
inducendo il consumatore a scegliere i prodotti Abbott sulla base
del prezzo.
AIG. La più grande società
assicuratrice del mondo. American International Group Inc. è
stata accusata di avere istigato la PNF Financial Services a
compiere una transazione fraudolenta di circa 750 milioni di
dollari, per escludere dai propri libri contabili una serie di
prestiti e capitali a rischio delle proprie succursali. AIG ha
accettato di pagare 126 milioni di dollari per far cadere le
denunce, ma se l’è cavata a poco prezzo, avendo concluso un
accordo per il “rinvio del processo”, con ciò si intende che
le accuse cadranno entro 12 mesi se verranno rispettati i termini
dell’accordo.
COCA-COLA. I
lavoratori della Coca-Cola di una fabbrica in Colombia sono stati
terrorizzati per anni dalle forze para-militari di destra. Una
commissione inviata per indagare, con a capo un membro del Comune
di New York, ha scoperto che, fra gli altri abusi, “ci sono
state 179 violazioni gravi dei diritti umani contro i lavoratori
della Coca-Cola, compresi nove omicidi. Alcuni famigliari di
sindacalisti sono stati rapiti e torturati.” La Coca-Cola
afferma di essere contraria alla violenza anti sindacale ma che,
in ogni caso, essa non era responsabile della conduzione
dell’impianto di imbottigliamento (anche se ora lo è, avendo
acquistato la società colombiana che lo deteneva). Nel 2004 si
sono dimessi, in parte perché non hanno appoggiato una inchiesta
indipendente sulle accuse colombiane, sia l’ex consulente legale
sia l’ex Procuratore Generale Deval Patrick.
DOW CHEMICAL. Il più grande
produttore di plastica, la Dow ha acquistato la Union Carbide nel
1999. Nella mezzanotte del 2 dicembre 1984, 27 tonnellate di gas
letale fuoriuscì da una fabbrica della U.C. a Bophal, in India,
causando la morte immediata di 8.000 persone e l’avvelenamento
di altre migliaia. Oggi a Bophal, almeno 150.000 persone, compresi
bambini nati da parenti sopravvissuti al disastro, soffrono per
gli effetti correlati all’incidente come cancro, danni
neurologici disturbi mestruali e malattie mentali. Dow respinge
ogni responsabilità. In una dichiarazione si afferma “Anche se
Dow non è mai stata proprietaria della fabbrica, abbiamo tratto
lezione, come il resto dell’industria, da questo tragico
accaduto, e abbiamo cercato di fare del nostro meglio perché
simili fatti non si ripetino più.”
GLAXOSMITHKLINE. A seguito di
alcune rivelazioni e azioni intraprese in Gran Bretagna nel 2003 e
2004, si è finalmente appreso, anche negli USA, la storia dei
gravi effetti collaterali derivanti dall’uso del Glaxo Paxil ( e
altri farmaci della stessa famiglia) in particolare l’effetto
dipendenza e l’aumento della tendenza al suicidio fra i giovani.
A giugno il Procuratore Generale Eliot Spitzer ha presentato una
denuncia contro la Glaxo, accusando il gigante farmaceutico di
aver soppresso le prove della nocività del Paxil contro i
giovani, e di aver indotto in errore i medici. Glaxo ha respinto
le accuse, ma ha accettato una nuova linea di condotta, in base
alla quale saranno resi pubblici tutti i risultati delle loro
ricerche. A ottobre la U.S. Food and Drug Administration, ha
ordinato alla Glaxo ed ai fabbricanti di farmaci rientranti nella
classe Paxil di fornire i loro prodotti con una avvertenza di
massima evidenza.
HARDEE’S: Il grande produttore
di fast-food si sta vantando al massimo come sia poco salubre il
suo ultimo prodotto, il Monster Thickburger. “Prima c’erano i
burgers, poi vennero i Thick burgers,. Ora Hardee’s vi presente
la madre di tutti i burgers—il Mostro Thickburger.. Con un peso
di circa 3 etti questo 100 per cento manzo Angus è un monumento
alla decadenza.” Il Mostro Thickburger è un sandwich di circa
1.420 calorie. Ingerire un Thickburger è come ingerire due Big
Mac o cinque MacDonald’s. Aggiungete 600 calorie di patate e
avrete più di 2.000 calorie, che per la maggior parte della gente
dovrebbero bastare per un’intera giornata, come afferma Michael
Jacobson del Centro per la scienza nell’interesse pubblico, il
quale definisce il Thickburger “porno cibo.”
MERCK: Il dottor David Graham,
dipendente della Food and Drug Administration, lo chiama “forse
la più grave catastrofe per un solo prodotto farmaceutico di
questo paese.” Testimoniando a novembre di fronte a una
commissione del Senato il dottor Graham ha citato il numero di chi
ha subito negli Stati Uniti attacchi cardiaci o infarti, a causa
del farmaco Vioxx, nell’ordine di 88.000 e 139.000. Ha quindi
affermato che circa il 40 per cento dei colpiti, e cioè da 35.000
a 55.000 persone, sono deceduti. Secondo una ricerca condotta dal
periodico “Lancet” l’inaccettabile rischio cardiovascolare
rappresentato dal Vioxx era evidente sin dall’anno 2.000, cioè
ben quattro anni prima che il prodotto venisse ritirato dal
mercato dal suo produttore la Merck. La ditta afferma di avere
comunicato immediatamente tutto quanto scoperto sulla sicurezza
del Vioxx non appena ne è venuta a conoscenza, e di aver ritirato
il prodotto dalla vendita subito dopo avere avuto le prove
conclusive della sua pericolosità.
MCWANE: McWane Inc. è una grande
ditta privata, con sede in Alabama, che costruisce tubazioni
idriche e fognarie. Il New York Times, con una serie di articoli
devastanti, ha rivelato il dubbio grado di sicurezza sul lavoro
della ditta, e il continuo fallimento delle organizzazioni
preposte al controllo della pericolosità in cantiere. Nove
dipendenti hanno perso la vita in incidenti avvenuti dal 1995, di
cui tre dovuti alla deliberata volontà di non adeguarsi allo
standard di sicurezza previsti. Fra i 5.000 dipendenti sono state
riscontrati più di 4.600 infortuni. Secondo il Times la ditta ha
ostacolato gli ispettori nel loro lavoro trattenendoli ai
cancelli, mentre venivano nascoste le attrezzature fuori norma. In
violazione delle leggi federali sono stati manomessi i luoghi
degli incidenti, prima che gli ispettori potessero intervenire.
Quando infine gli ispettori hanno potuto contestare delle gravi
violazioni, secondo il Times: “la sanzione inflitta dalle
autorità era così ridotta che la ditta ha potuto considerarla un
semplice costo aziendale”.
RIGGS BANK: Secondo un clamoroso
rapporto redatto da un sottocomitato del senato USA, apparso a
luglio, è risultato che la Riggs Bank, con sede a Washington D.C.,
ha tenuto illegalmente conti bancari dell’ex dittatore cileno
Augusto Pinochet, ignorando correntemente prove di corruzione su
più di 60 conti del governo della Guinea equatoriale. Anche se
queste e altre attività sembrano violazioni delle regole bancarie
USA, l’ufficio competente (Comptroller of the currency) non ha
intrapreso nessuna azione contro la banca pur essendo venuto a
conoscenza già nel 2002 di quanto succedeva. Questo comportamento
presumibilmente non è estraneo al fatto che l’ispettore dell’OCC
sia passato successivamente a lavorare con la Riggs. Nel maggio
2004 la banca ha dovuto pagare 25 milioni di dollari come sanzione
per pratiche di riciclaggio di denaro sporco relative alla Guinea
e all’Arabia saudita. Attualmente è sotto inchiesta da parte
degli organi federali.
WAL-MART: Anche se oggi la
Wal-Mart si trova un po’ sulla difensiva dal lato delle
pubbliche relazioni, la società rimane comunque un colosso
americano della vendita al dettaglio, sia in America che, sempre
più, nel mondo. Il ricavato delle vendite supera un quarto di
trilioni di dollari. Le entrate rappresentano il 2% del PIL USA.
Per due anni di seguito è stata considerata da “Fortune” la
ditta più ammirata in America. Si può dire che oggi sia la ditta
più rappresentativa del momento attuale. Un fattore chiave,
probabilmente il principale, che distingue il suo modo di gestire
gli affari è costituito dalla pratica di sottopagare i dipendenti
e di passare ad altri i propri costi. Un rapporto del febbraio
2004, da parte del deputato democratico Gorge Miller, California,
ha elencato alcuni di questi costi. Il rapporto ha calcolato che
un punto vendita con 200 dipendenti può risultare in un costo per
i contribuenti di 420.750 dollari all’anno, circa 2.103 dollari
per dipendente. Questi costi, a carico della collettività,
comprendono pasti gratis o a prezzo ridotto per 50 famiglie della
Wal-Mart, assistenza per gli alloggi, crediti per tasse federali e
deduzioni per famiglie a basso reddito, oltre ai contributi
federali per l’assistenza sanitaria di bambini appartenenti a
famiglie a basso reddito.
Russell Mokhiber and Robert
Weissman