tratto
da http://www.sinaltrainal.org/textos/nycdel.htm
LA
VISITA IN COLOMBIA RICHIAMA LA COCA-COLA AD ASSICURARE IL RISPETTO
DELLA CARTA DI AZIENDA CITTADINA AI CONSUMATORI NEWYORKESI, COLOMBIANI
E LATINOAMERICANI
29
GEN 2004, CITY HALL, NY Hiram Monserrate, membro del Consiglio
Cittadino di New York, e gli altri rappresentanti della Commissione
dInchiesta hanno svolto una conferenza stampa per presentare
il rapporto preliminare relativo al loro recente viaggio in Colombia,
nel corso del quale hanno incontrato gli operai della multinazionale
Coca-Cola per accertare le accuse di omicidi e violenze perpretate
a danno dei dipendenti.
La
delegazione è stata concepita per assicurare che la Coca-Cola
sia rispettosa delle norme di buon comportamento cittadino non solo
negli Stati Uniti ma anche a livello del mercato mondiale
ha affermato il consigliere Hiram Monserrate, che è il rappresentante
del gruppo latino-afro-americano-asiatico e quindi di una delle
comunità colombiane più ampie ed in crescita al di
fuori della Colombia Voglio assicurarmi che non si abusi
dei diritti delle famiglie della mia comunità allombra
della bandiera di una azienda americana e che i dollari dei consumatori
della città di New York non stiano finanziando abusi sui
diritti umani in altri paesi.
La
delegazione ha passato 10 giorni in Colombia, intervistando i lavoratori
della Coca-Cola, oltre a dirigenti, politici, attivisti e religiosi.
Linformativa della delegazione include un appello ad una indagine
più approfondita e alla predisposizione di misure di responsabilità
per dissipare la correlazione evidente tra le denunce di violenza
ed il rifiuto di indagare da parte dellazienda, che daltra
parte in numerose occasioni ha denunciato i dipendenti che hanno
fatto ricorso al giudice per avere giustizia.
I
nostri risultati preliminari segnalano una tendenza negativa: gli
attivisti del sindacato sono stati perseguitati, torturati e in
alcuni casi uccisi per lesercizio dei diritti umani riconosciuti
internazionalmente - ha detto Dorothee Benz, Direttore delle Comunicazioni
della CWA la correlazione tra il profitto e la violazione
dei diritti umani in Colombia è profonda, molto profonda
ed esige spiegazioni.
A
causa della sostanza pericolosa delle accuse, la delegazione ha
fatto appello perché siano portate avanti le seguenti iniziative
urgenti presso il mercato dei consumatori e la comunità colombiana
della città di New York perché non continuino ad essere
violati i diritti umani e sindacali presso gli impianti colombiani
della Coca-Cola:
1
provvedimenti severi nei confronti dei criminali che reprimono i
dipendenti;
2
una dichiarazione pubblica della Coca-Cola che sostenga i diritti
internazionali del lavoro in Colombia e che denunci la repressione
anti-sindacale, oltre allindagine sulle denunce fatte dai
lavoratori colpiti;
3
una commissione indipendente in difesa dei diritti umani composta
da rappresentanti sindacali, funzionari dellazienda e ONG
attive in materia di diritti umani.
Le
nostre interviste hanno verificato che la vita di studenti, lavoratori,
donne e di chiunque lotti per la giustizia in Colombia è
una vita di paura quotidiana ha affermato Lenore Palladino,
coordinatrice nazionale degli Studenti uniti contro le fabbriche
dello sfruttamento Il terrore incredibile testimoniato in
Colombia è ragione sufficiente per chiedere alla Coca-Cola
di assicurare agli studenti e ai residenti negli Stati Uniti che
acquistano i suoi prodotti che lazienda stia facendo tutto
il possibile per proteggere i suoi lavoratori colombiani dalla violenza
e dagli omicidi.
Dal
9 al 18 Gennaio 2004 la delegazione ha visitato Bogotà, Barranquilla,
Barrancabermeja, Cali e Bugalagrande. In ogni città la delegazione
si è informata sulla situazione locale rispetto al comportamento
aziendale e alle relazioni tra la compagnia e i lavoratori. I lavoratori
che sono stati intervistati hanno denunciato collegamenti tra le
multinazionali, i governi locali, le forze dellordine dello
Stato e i paramilitari.
La
delegazione ha sollecitato varie riunioni con i funzionari della
Coca-Cola per visitare gli impianti di imbottigliamento implicati,
ma è stato concesso solo un incontro negli uffici di Bogotà.
I
funzionari della Coca-Cola hanno negato qualsiasi implicazione in
tali episodi di violenza, tuttavia hanno riconociuto che cè
la possibilità che persone assunte dalla compagnia, agendo
senza autorizzazione, possano aver lavorato o avuto contatti con
i paramilitari. Anche i funzionari dellambasciata nordamericana
a Bogotà hanno riconosciuto questa possibilità.
Gli
avvocati della compagnia a Bogotà hanno affermato che le
denunce (nei confronti dei sindacalisti, NdT) presso le corti colombiane
sono state una conseguenza delle denunce dei lavoratori
contro lazienda presso le corti statunitensi per una supposta
campagna di repressione e assassinii contro la forza-lavoro sindacalizzata,
attraverso luso di truppe paramilitari delle Autodefensas
Unidas de Colombia (AUC). La delegazione ha interpretato questa
affermazione come se la Coca-Cola abbia considerato le denunce un
atto di rappresaglia.
Abbiamo
ascoltato tante storie di tortura e ingiustizia. La gran quantità
di queste testimonianze era angosciante ha detto segundo
Pantoja, direttore del Centro per gli Studi Etnici nel Borough
of manatthan Community college e membro del congresso dei
professionisti delUniversità di New York - Dopo aver
ascoltato quello che hanno dovuto sopportare queste famiglie, restiamo
sorpresi nellascoltare i dirigenti locali della Coca-Cola,
che non soltanto non hanno indagato sulla situazione, ma stanno
processando quelli che, dopo essere stati accusati e minacciati,
hanno fatto ricorso alla giustizia.
Dopo
aver saputo dellomicidio di nove lavoratori della Coca-Cola
e delle numerose testimonianze relative a atti di violenza contro
impiegati delle organizzazioni sindacali americane e dei loro componenti
colombiani, Monserrate ha sollecitato allAmministratore della
multinazionale una missione esplorativa al fine di verificare la
smentita dellazienda, che afferma di non essere assolutamente
implicata nella vicenda.
Quando
i funzionari della Coca-Cola hanno rifiutato, Monserrate ha organizzato
una delegazione esplorativa di New York sulla Coca-Cola in Colombia
come commissione di controllo indipendente per dare un riconoscimento
internazionale alle accuse di abusi da parte dei sindacati colombiani.
Dopo
aver ascoltato tutte le testimonianze e le risposte della Coca-Cola,
attraverso i suoi rappresentanti in Colombia, i nostri risultati
preliminari lasciano dubbi sufficienti per affermare la necessità
di unindagine più approfondita afferma José
Schiffino, il coordinatore della CSEA e del Comitato per la Giustizia
Sociale in Colombia. - è nostra speranza che la Coca-Cola
lavori al nostro fianco per assicurarsi che questi abusi non siano
più tollerati.
Oltre
a Monserrate, la delegazione includeva: Benz de Dorothee, direttore
delle comunicazione dei lavoratori delle telecomunicazioni di America
(CWA) Sezione 1180; Luis Castro, assistente del consigliere Monserrate;
Lenore Paladino, coordinatrice nazionale di Studenti Uniti
contro le fabbriche del sudore; Segundo Pantoja, direttore
del programma di studi etnici del Manhattan Community College e
rappresentante del congresso dei professionisti (PSC); José
Schiffino, coordinatore e rappresentante delle associazioni degli
impiegati pubblici (CSEA).
Pantoja
e Schiffino sono di nazionalità colombiana.
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