Campagna di boicottaggio Coca-Cola

LIVE OLYMPIC - DON'T KILL COLOMBIAN UNIONISTS


VENEZIA
BOICOTTA COCA-COLA

SPONSOR DELLA FIACCOLA OLIMPICA...
E DEGLI SQUADRONI DELLA MORTE COLOMBIANI
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VENEZIA, 17 GENNAIO 2006

MARTEDI' 17 GENNAIO 'BOYCOTT KILLER-COKE IN VENICE (C.S.O.A. ZONABANDITA)
BLOCCO ED AZIONI DI INSUBORDINAZIONE CREATIVA!
NON LASCIAMO USARE VENEZIA COME VETRINA PUBBLICITARIA A CHI VIOLA SISTEMATICAMENTE I DIRITTI UMANI!
RECLAIM THE CITY



VENEZIA: BLOCCATA IN PIAZZALE ROMA LA FARSA OLIMPICA (GLOBAL PROJECT)
Anche a Venezia, dopo Verona e Padova, è stato bloccato per qualche minuto il corteo che accompagna il tedoforo con la fiaccola olimpica.
La polizia ha dovuto spostare con la forza e manganellando i manifestanti, che con uno striscione avevano bloccato l’accesso a Piazzale Roma, sedendosi anche sul manto stradale.
La "farsa" olimpica, per la seconda volta oggi, è stata costretta a scappare scortata dalla polizia, passando di soppiatto a lato del Piazzale; quasi si vergognasse di quello che oggi rappresenta: speculazione edilizia, devastazione ambientale, spreco di risorse e vetrina per le multinazionai in testa la Coca-Cola Killer; tutto tranne che rappresentare l’originario spirito olimpico di pace e fratellanza tra i popoli della Terra.
la protesta degli attivisti dei centri sociali Morion e Rivolta, dell’Ass. Ya Basta! è iniziata intorno alle 14.00 di oggi mentre anche i lavoratori metalmeccanici, manifestavano per il rinnovo del contratto, bloccando la strada che conduce a Piazzale Roma dove si trova la Fincantieri.
No al Mose, No alla Tav - queste le parole d’ordine della mobilitazione. 

Acolta la cronaca nelle corrisponenze di Beatrice, Global Project Marghera.
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Leggi il comunicato 
Rassegna stampa: Olimpiadi, bloccata la fiaccola Chiamparino: "Ora basta"
- Fonte Repubblica.it



VENEZIA: OLIMPIADI, FIACCOLA BLOCCATA. CHIAMPARINO: 'ADESSO BASTA' (REPUBBLICA.IT)
Anche a Venezia un centinaio di no global ferma e contesta
il simbolo olimpico. Il sindaco di Torino: "Facciamo brutta figura"
Olimpiadi, bloccata la fiaccola
Chiamparino: "Ora basta"


Le contestazioni alla fiaccola 


VENEZIA - Dopo Bologna, Mantova, Modena, Parma anche a Venezia i no global ed il movimento che boicotta la Coca Cola, sponsor dei Giochi Olimpici di Torino 2006 hanno bloccato il percorso della fiaccola che doveva entrare nel capoluogo veneto ed arrivare in piazza San Marco intorno alle 17.30. E il sindaco di Torino sbotta: "Ora basta, l'Italia fa una pessima figura".

Dopo uno stop di una mezzora in mattinata a Padova, il simbolo delle Olimpiadi continua il suo percorso che, in particolare nel nord est, è diventato un vero e proprio percorso ad ostacoli. In piazza Roma a Venezia, così come era successo a Bologna, Modena Mantova e Parma durante la scorsa settimana, un centinaio di attivisti dei centri sociali hanno accolto la carovana tirando uova sui pullman e gridando slogan contro la Coca Cola, la Tav ed il Mose.

Una situazione che ha avuto attimi di tensione quando la celere, che presidiava in forze la piazza, è intervenuta per sgobrare i manifestanti che comunque non hanno opposto resistenza. Ritiratisi i no global la fiaccola ha potuto concludere il proprio percorso.

Ma le contestazioni di questi giorni hanno fatto infuriare il sindaco di Torino Sergio Chiamparino. "La fiaccola olimpica è da sempre un segno di pace - dice il sindaco diessino - l'immagine che stiamo dando dell'Italia interrompendone il cammino non è bella". "Se uno vuole alzare un cartello con su scritto 'abbasso la Coca Cola' - dice Chiamparino - lo faccia pure, ma bloccare la fiamma proprio no. Dovremo farci sentire tutti quanti, compresi i partiti più vicini a queste frange, per evitare che questi 'imbecilli' si facciano pubblicità a danno dell'immagine olimpica".


ATTIVISTI DEI CENTRI SOCIALI BLOCCANO LA FIACCOLA OLIMPICA A VENEZIA (La Nuova Venezia - 18.01.2006)

Manifestazione dei “no global” in Piazzale Roma

L’attesa sotto la neve è stata scandita da slogan contro la Coca Cola, la Tav e il Mose. 
I tre elementi colante della protesta dei “no global” in occasione dell’arrivo in centro storico della fiaccola olimpica. 
Qualche piccolo tafferuglio, ma l’intento della quarantina di giovani guidati da Luca Casarini, cioè quella di bloccare il corteo è fallito. 
Non ci sono riusciti. Infatti come ha detto Luca Casarini: “Oggi siamo cinque a uno: cinque poliziotti per ognuno di noi. Una sproporzione inaudita. Ma alla fine l’attenzione l’abbiamo attirata lo stesso. Quindi vittoria. Qualcuno in più sa delle nefandezze della multinazionale sa che otto sindacalisti colombiani che lavoravano all’interno degli stabilimenti della Coca Cola sono stati uccisi”, sottolinea il portavoce dei “no global”. 

L’attesa in Piazzale Roma è iniziata verso le 13.30. L’arrivo dei tedofori era previsto per le 14.30, ma il traffico e qualche problema a Padova hanno comportato un’ora di ritardo. Musica, slogan e volantinaggio hanno accompagnato la protesta davanti a pendolari che attendevano di partire con i pullman per tornare in terraferma, turisti che fotografavano i ragazzi, lo schieramento di forze dell’ordine e qualcuno che discuteva sull’utilità della manifestazione. La minaccia, fatta trapelare come veritiera dai ragazzi, era quella del lancio di uova alla vernice.

Naturalmente non sarebbe stata tollerata dalle forze dell’ordine. Non c’è stato nessun lancio. Solo una scritta su un mezzo dell’organizzazione. Quindi l’arrivo della carovana. Lancio di fumogeni, la polizia che spintona e toglie dalla strada i ragazzi e poi la fiaccola entra senza intoppi in centro storico. (c.m.)


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