MODENA
BOICOTTA
COCA-COLA
SPONSOR DELLA FIACCOLA OLIMPICA...
E DEGLI SQUADRONI DELLA MORTE COLOMBIANI
MODENA,
14 GENNAIO 2006
BLOCCATA
LA FIACCOLA A MODENA (COLLETTIVO AUTOGESTITO MODENESE)
Anche a Modena
contestata la carovana degli sponsor olimpici.
Oggi, 14 gennaio 2005, il C.A.M. (Collettivo Autogestito Modenese)
ha bloccato il passaggio della fiaccola olimpica in via Emilia
Centro a Modena. L’azione dimostrativa è stata compiuta per
interrompere il siparietto pubblicitario montato intorno al
passaggio del teodoforo, trasformato in una passerella di marchi che
infanga i valori di Pace e Solidarietà che da più di duemila anni
contraddistinguono le Olimpiadi. Inoltre l’azione si inserisce nel
contesto nazionale del movimento per il boicottaggio della
Coca-Cola, accusata principalmente di essere la mandante
dell’omicidio di otto sindacalisti colombiani. Ci tenevamo inoltre
ad esprimere la nostra solidarietà agli abitanti della Val di Susa,
la cui protesta contro la devastazione ambientale procurata dal
traforo per il passaggio del Tav viene forzatamente oscurata dalla
strategia di Legge e Ordine adottata per proteggere la vetrina
olimpionica.
cam.splinder.com
MODENA,
FIAMMA OLIMPICA, PROTESTANO I NO GLOBAL (ANSA)
MODENA, 14 GENNAIO 2006 - Come ieri sera nel centro di Bologna,
anche a Modena stamane un gruppo di giovani ha manifestato durante
il passaggio della fiamma olimpica contro la Coca Cola e quella che
e' stata definita ''la mercificazione dello sport'': i manifestanti
hanno innalzato striscioni e hanno cercato di bloccare il percorso
del tedoforo lungo via Emilia centro, ma tutto si e' risolto
pacificamente.
I manifestanti hanno simbolicamente occupato la via Emilia per
qualche minuto, poi hanno liberato il percorso, e il tedoforo e'
potuto passare, pur se e' volato anche qualche fischio. Sulla
manifestazione di protesta sono intervenuti Enrico Aimi, capogruppo
An in Regione, e Luca Caselli, consigliere provinciale di An: ''Un
episodio vergognoso - affermano - L' estrema sinistra modenese non
perde occasione per dimostrare la propria intolleranza e il proprio
atteggiamento prevaricatore addirittura nei confronti di
manifestazioni di prestigio per la città.
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