Campagna di boicottaggio Coca-Cola

LIVE OLYMPIC - DON'T KILL COLOMBIAN UNIONISTS


CREMA
BOICOTTA COCA-COLA

SPONSOR DELLA FIACCOLA OLIMPICA...
E DEGLI SQUADRONI DELLA MORTE COLOMBIANI


CREMA, 29 GENNAIO 2006

A CREMA FIACCOLA OLIMPICA AD ALTA VELOCITA' (DA INDYMEDIA)

Crema, 29 gennaio 2006 

E' durato qualche minuto il passaggio della fiamma olimpica a Crema. 
Tutto questo anche perchè poco c'era da vedere, soltanto un insulso spettacolo fatto da musichette, teenager allegri, bandierine samsung cocacola e ovviamente TANTA MA TANTA SBIRRAGLIA a proteggere sta fiaccola. 
Tutti di fretta, ma chi era in piazza per protestare contro quello che rappresenta questo simbolo, le olimpiadi di Torino 2006, era lucido e determinato, nello sbeffeggiare e contestare questa ipocrita parata sportiva-pubblicitaria. 
Di fretta anche i signori tutori dell'ordine protagonisti,vi ricordiamo, di olimpiche cariche e manganellate contro i compagni cremonesi 2 settimane fa. 
Sembra che alla sonnolente popolazione (escludendo le poche decine di persone presenti e crediamo anche pagate per esserlo) di Crema questa pagliacciata non interessasse più di tanto. 
E per questo è andato bene a tutti. Un pò di scintillio olimpico nella nostra città, un pò di foto per i giornali di domani e poi tutti a casa ad aspettare il prossimo evento di fine valenza culturale. 

Volantino distribuito 

PANEM ET CIRCENSES 
(l’altra faccia della medaglia olimpica….) 

“Panem et circenses”, scriveva il poeta latino Giovenale satireggiando sulla politica degli imperatori romani. 
Pane e grandiosi spettacoli sportivi, per ammansire la plebe e distrarla dagli imbrogli istituiti a suoi danni nei palazzi del potere. Oggi i tempi sono cambiati ma gli strumenti con cui viene esercitato il dominio si sono solo evoluti nelle forme. 
I giochi olimpici, dicono, sono la massima espressione della fratellanza dei popoli. A noi sembra piuttosto che ben rappresentino l’universalità dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo e dell’uomo sulla natura. 
Non poteva essere infatti scelto simbolo migliore dei 5 anelli olimpici per rappresentare una catena di sfruttamento che unisce i lavoratori colombiani della Coca-Cola (sponsor ufficiale delle olimpiadi nonché responsabile di sequestri, omicidi e intimidazioni nei confronti di diversi sindacalisti colombiani) agli immigrati sottopagati e ricattabili impiegati nei cantieri del complesso olimpico di Torino e agli abitanti della Val di Susa impegnati nella lotta contro la devastazione ambientale del territorio. 

Questi sono i retroscena delle Olimpiadi invernali: 

- indelebili devastazioni territoriali che trovano la loro massima espressione nella costruzione di enormi complessi edilizi, destinati a rimanere vuoti e a riempire le tasche degli speculatori, mentre per molti la casa rimane un sogno. 

- un anno di militarizzazione e di repressione sfrenata nella città di Torino; rastrellamenti di immigrati, intensificazione delle deportazioni coatte, una decina di sgomberi di case occupate e spazi sociali seguiti da altrettanti arresti… 

Il tutto per garantire una sfarzosa vetrina “priva” di contraddizioni dove amministratori locali e grandi multinazionali possano inscenare la loro recita senza fastidiosi imprevisti. 

Purtroppo per loro nella furia di mettere ordine e pulizia hanno scostato troppa cenere e trovato brace ancora ardente. 

Il fastoso carrozzone che la fiaccola olimpica si sta trascinando in giro per l’Italia non ha infatti incontrato solo applausi ma anche aspre contestazioni. Genova, Padova, Cremona, Parma, Venezia, Trento, solo per citare alcune delle decine di città in cui la polizia è intervenuta brutalmente pur di garantire il regolare svolgimento di queste vergognose celebrazioni. 
Ciò dimostra che la solidarietà ai valligiani della Val Susa, che non hanno accettato le condizioni poste dal governo per la “tregua” olimpica, ai compagni colpiti dalla repressione e, in generale, tra tutti gli sfruttati, è più forte del finto ed ipocrita sentimento di “amicizia e fratellanza” con cui i media tentano di nascondere l’altra faccia della medaglia olimpica. 

NO ALLE OLIMPIADI DELLO SFRUTTAMENTO! 
SOLIDARIETA’ ALLA LOTTA NO-TAV DELLA VAL SUSA! 
LIBERTA’ PER TUTTI I COMPAGNI COLPITI DALLA REPRESSIONE! 
DANIELA, MASSIMO, JUAN, MIKE LIBERI SUBITO! 

compagni/e di Crema