FUORICLASSE CUP A
PERUGIA
LA REBOC PROTESTA CONTRO COCA-COLA
PER I COMPORTAMENTI IN COLOMBIA
E PER IL MARKETING SUGLI STUDENTI
PERUGIA,
6 MAGGIO 2006
FUORICLASSE CUP A PERUGIA, STRISCIONI DI PROTESTA REBOC CONTRO COCA-COLA
PERUGIA, 8 MAG 06 – Fuoriclasse Cup è la campagna di marketing che Coca-Cola, con la collaborazione del Settore scolastico e giovanile della Federazione Italiana Gioco Calcio, organizza in Italia per aumentare le sue vendite tra gli studenti di scuole elementari, medie e superiori.
In occasione della finale cittadina di calcio a 5 che si è tenuta il 6 Maggio a Perugia, la REBOC è intervenuta con striscioni di protesta, per ribadire l’invito a Coca-Cola “a giocare pulito” in Colombia, dove la multinazionale è accusata di una grave campagna repressiva nei confronti del sindacato locale, che ha portato a 179 gravi violazioni dei diritti umani e all’assassinio di otto sindacalisti.
“Siamo qui – dichiara un rappresentante della REBOC - per raccontare agli studenti che partecipano alla Fuoriclasse Cup i gravi fatti di cui la Coca-Cola si è resa protagonista in Colombia, e per avvisarli sul reale obiettivo del torneo a cui stanno partecipando: vendergli più lattine”.
“Oltre alle accuse di comportamenti anti-sindacali provenienti dalla Colombia, - prosegue il rappresentante della REBOC - riteniamo che sia molto grave questa campagna di marketing rivolta ai ragazzi più giovani, con la complicità tra l’altro del Ministero dell’Università e addirittura dell’UNICEF. Infatti, proprio in questi giorni, la Coca-Cola ha firmato un accordo negli Stati Uniti, con cui si impegna a non vendere più le sue bevande nelle scuole, per porre un freno alla dilagante epidemia di obesità, che in America porterà entro il 2010 un bambino su due ad essere fortemente soprappeso con gravi conseguenze per la sua salute. Mentre negli Stati Uniti ammette le conseguenze negative delle sue bevande sulla salute dei giovani, in Italia Coca-Cola continua a promuovere la vendita delle sue bevande proprio a questa fascia di età”.
Gli striscioni di protesta sono stati esposti dagli attivisti della Rete di boicottaggio sia nel corso delle partite che durante la premiazione, e hanno attirato l’attenzione dei ragazzi e dei giornalisti presenti, oltre a quella del responsabile della multinazionale che li ha voluti fotografare per inviarli alla dirigenza.
“La campagna proseguirà – conclude il rappresentante della REBOC - nel corso della Fuoriclasse Cup e di tutti gli eventi sponsorizzati dalla multinazionale, quindi anche durante i Mondiali di calcio in Germania, perché Coca-Cola continua ad attuare comportamenti anti-sindacali in Colombia, Pakistan, Turchia, Russia, Perù, Cile, Guatemala e Nicaragua, e non si è neanche degnata di rispettare l’impegno preso a Roma, che prevedeva una Commissione d’inchiesta in Colombia entro il mese di Marzo”.
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