Coca Cola live: musica, proteste, arresti e feriti |
IL TEMPO MARTEDI 6 SETTEMBRE 2005 |
Serata movimentata alla Marina in occasione del tour musicale. Notevoli problemi per i cumuli d’immondizia |
CI
SAREBBE da chiedere i danni agli organizzatori del Coca
Cola-Mtv Live: ai quattro giorni di Marina
occupata, senza peraltro possibilità di accesso a chi non avesse già vinto i
biglietti in promozione con la bevanda, si sono infatti aggiunti i disagi per
i cumuli d’immondizia che ancora questa mattina, nonostante l’enorme sforzo
di Etruria Servizi, facevano "bella” mostra di
sé nella ex location di questo concerto. Durante il quale,
peraltro, la folla di ragazzetti richiamata da tutta Italia dal tam-tam
pubblicitario scandito dai guru delle nuove generazioni ha pensato bene di
sommergere a suon di fischi e bottigliate persino uno dei gruppi
internazionali invitati, i finlandesi The Rasmus.
Motivo? Musica troppo "morbida”, e i suonatori sono stati letteralmente
costretti alla fuga dopo qualche pezzo. I fischiatori e tiratori erano lì
invece per i Korn, band
statunitense specializzata in rock duro. Per loro tutto bene, nonostante una
performance che qualche palato fine ha giudicato al di
sotto della loro fama, peraltro mondiale. Applausi anche per i Linea
77 e per i Super Elastic Bubbole Plastic,
formazioni italiane partecipanti a questa data del Tour targato Coca Cola,
che in città ha lasciato fin troppi segni: pessima l’organizzazione, con file
e confusione davanti alle transenne, pessimo il livello di chi è giunto a Civitavecchia per questo evento.
Alberghi e simili erano pieni, d’accordo, a fronte
di presenze stimate in trentamila unità, ma assistere ai bivacchi in mezzo ai
rifiuti è stato un colpo al cuore per una città che ha ospitato eventi ben
più affollati senza problemi, e che alla fine ha messo a disposizione un’area
pubblica a due grosse aziende che in compenso si sono fatte, rumorosamente,
pubblicità. La ciliegina sulla torta è stata messa da un piccolo gruppo di aderenti alla rete di boicottaggio Coca Cola. Il grosso
dei manifestanti si è comportato in maniera irreprensibile, stazionando a largo Galli e informando sulle ragioni della loro
protesta: quattro o cinque invece sono andati a cercare l’occhio delle
telecamere con uno striscione alla Terrazza Guglielmi,
come noto inagibile. Quando due vigilesse
hanno intimato loro di scendere è partita la reazione scomposta che si è
fatta violentissima all’arrivo di due carabinieri. Presi a calci e pugni, i
militi hanno comunque arrestato un ventottenne di
Roma. Quindici giorni di prognosi a causa delle ferite
rimediate da uno dei carabinieri nell’occasione. Ro.
Vi. |
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