La procura
della Georgia ha avviato un'inchiesta per frode sulla Coca Cola Co.
in seguito alla denuncia di un ex dipendente, Matthew Whitley. L'elenco
delle accuse è lungo e va dalle macchine distributrici che
inquinavano con residui metallici le bevande erogate fino alle irregolarità
contabili. La Coca Cola avrebbe infatti inserito in bilancio vendite
fantasma di concentrati per bibite, per giustificare la buona riuscita
della vendita della «Frozen Coke», prodotto fallimentare
oggetto di una campagna da 65 milioni di dollari. La multinazionale
con sede ad Atlanta ha dichiarato che collaborerà alle indagini.
Ma intanto ha ammesso che tre anni fa i suoi impiegati hanno «aggiustato»
un test di mercato per vincere un appalto presso la catena di fast
food Burger King.
Nel
frattempo ha avviato una campagna di diffamazione contro il suo
accusatore, un ex dirigente che nel marzo scorso è stato
licenziato dall'azienda insieme ad altre centinaia di dipendenti.
In
questo contesto, può essere utile ricordare la campagna di
boicottaggio della multinazionale, che partirà ufficialmente
il prossimo 22 luglio ed è promossa dal sindacato colombiano
Sinaltrainal (Sindacato lavoratori industrie alimentari che organizza
i lavoratori delle imprese imbottigliatrici della Coca Cola colombiana
e quelli della Nestlé). La Coca Cola è accusata di
crimini di lesa umanità. Il sindacato colombiano ha depositato
l'anno scorso presso il Tribunale di Atlanta la richiesta per l'incriminazione
ufficiale della Coca Cola sulla base di una vecchia legge del Congresso
Usa. Il 31 marzo scorso il giudice della Corte federale di Atlanta,
Josè Martinez, ha deciso che il procedimento può andare
avanti. (Informazioni più approfondite sulla campagna su
www.tmcrew.orgkillamulticocacola).
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