Campagna di boicottaggio Coca-Cola

IL SECONDO ANNO DI CAMPAGNA NEL MONDO


LETTERA APERTA DEL SINALTRAINAL A TUTTI COLORO CHE SOSTENGONO LA CAMPAGNA DI BOICOTTAGGIO DELLA COCA-COLA

Data: Agosto 2005
Versione originale in spagnolo:
http://www.sinaltrainal.org/Textos/segundoanio.htm
Traduzione in italiano: REBOC

SECONDO ANNO DELLA CAMPAGNA MONDIALE CONTRO COCA-COLA

NON CONSUMO COCA-COLA, PERCHE’ AMO LA VITA
NON CONSUMO COCA-COLA, PERCHE’ FINANZIA LA MORTE
NON COMPRO COCA-COLA, NON FINANZIO LA MORTE

Prima di tutto ricevete un forte abbraccio e un saluto fraterno dai lavoratori e dalle comunità della Colombia colpite dalla politica violenta della multinazionale Coca-Cola. Grazie perché credete in noi, perché legittimate la nostra lotta e perché ci accompagnate nel convincimento che il futuro è nostro, dei popoli del mondo.

Grazie perché ci aiutate a vivere per lottare per un domani migliore per il nostro popolo.

Sono passati due anni dal lancio della campagna mondiale contro Coca-Cola. Molte organizzazioni sociali, difensori dei diritti umani, collettivi di base e migliaia di uomini e donne, coscienti della difficile situazione che attraversano i lavoratori di questa multinazionale in Colombia, si sono sommate a questo torrente di dignità, che esige dalla azienda americana Verità, Giustizia e Riparazione Integrale per i crimini commessi in suo beneficio; che rispetti i diritti umani e che non contamini oltremodo il pianeta con gli scarichi dei suoi impianti di produzione e con i suoi motti e i suoi fondi ingannevoli di democrazia e libertà.

Migliaia di iniziative pubbliche, mobilitazioni, manifestazioni, dibattiti e conferenze realizzate nei molti angoli del pianeta, hanno svelato davanti alla comunità internazionale gli orrori commessi da, e in beneficio di, Coca-Cola, non solo contro i suoi lavoratori ma anche contro le comunità in Colombia e negli altri paesi ugualmente soggiogati e impoveriti dalla multinazionale. Allo stesso modo, abbiamo evidenziato lo stato di impunità in cui lo Stato mantiene i crimini che quotidianamente denunciamo.

Con la campagna mondiale abbiamo rafforzato le lotte di resistenza del popolo colombiano contro la violenza e il saccheggio delle multinazionali, dei monopoli nazionali e dello stato suddito degli interessi dei potenti.

Siamo riusciti a mantenere viva l’organizzazione sindacale e abbiamo fatto passi in avanti nell’esigibilità del rispetto dei nostri diritti umani e della vita, tuttavia non abbiamo ottenuto che la Coca-Cola mitighi il dolore delle vittime e individui i responsabili dei crimini perché siano giudicati e condannati.

Per questo processo di resistenza è stato molto importante per noi aver incontrato le comunità dell’India, del Chiapas, del Perù, della Repubblica bolivariana del Venezuela e degli altri popoli del mondo, che ugualmente lottano contro la violenza della multinazionale. Così abbiamo fatto passi in avanti nella globalizzazione delle lotte, dei sogni e delle speranze.

Ottenere Verità, Giustizia e Riparazione Integrale delle vittime è uno degli obiettivi più importanti della campagna. Non abbiamo rinunciato a questo legittimo diritto, né abbiamo abbandonato il nostro anelito di dignità e benessere.

Ognuno di voi ha trascorso per mano con noi questi due anni esigendo giustizia; il vostro irrinunciabile appoggio e sostegno permanente ci permettono di dirvi che continueremo ancor più convinti che il futuro è nostro e che la costruzione di un altro mondo possibile è realtà e abbiamo già cominciato, rafforzando i nostri legami di lotta, fratellanza e solidarietà.

Coca-Cola ha risposto alla campagna con nuovi attentati, con offensive di discredito internazionali, con contributi economici ingannevoli e con messaggi immorali. La multinazionale vuole distruggere il nostro anelito di giustizia e continuare con il suo passo vorace di vite e culture.

Il secondo anno della fase di esigibilità è iniaziato il 22 Luglio 2004, con sit-in, proteste e atti di solidarietà in tutto il mondo. Ricordiamo in particolare le azioni realizzate in Gran Bretagna, Stati Uniti, Irlanda, Spagna, Italia, Germania e Colombia tra le molte altre, dove i manifestanti hanno appoggiato totalmente il SINALTRAINAL e hanno denunciato ancora una volta le violazioni dei diritti umani e la politica repressiva della multinazionale Coca-Cola.

Con l’appoggio della Rete di Solidarietà Internazionale e del Sindacato dei Chimici Unificati del Brasile, siamo stati presenti a Porto Alegre, in Brasile, durante il Forum Sociale Mondiale di quest’anno. Più di 500 attivisti di tutto il mondo hanno assistito al nostro incontro organizzato e patrocinato dalla Campaign to Stop Killer Coke (USA), Coca-Cola Virudha Samara Samiti (India), Colombia Solidarity Campaign (UK),Global Resistance (Internazionale),India Resource Center (India, USA), Indigenous Environmental Network (Americhe), International Labor Rights Fund (USA), Lok Samiti (India), Plachimada Solidarity Committee (India), Polaris Institute (Canada), SINALTRAINAL (Colombia), la Red de Solidaridad Internacional (RSI) e United Steelworkers of América (USA). In questo Forum abbiamo potuto ascoltare, raccontare e stringere alleanze con attivisti e organizzazioni che portano avanti la campagna contro questa multinazionale in India, Chiapas, Porto Rico e Canada.

Nel corso del Forum Sociale, non solo abbiamo contribuito alla costruzione della campagna contro questa multinazionale, ma vi è stato un grande spazio per il consolidamento della campagna contro la Nestlé ed il lancio della campagna contro le società petrolifere Occidental Petroleum Company e Repsol, all’interno della strategia di lotta contro l’impunità e per la costruzione di una grande movimento delle vittime del terrorismo di Stato in Colombia.

I paesi in cui sono presenti collettivi e organizzazioni che appoggiano la campagna sono, tra gli altri, Stati Uniti, Venezuela, Cuba, Brasile, Australia, Spagna, Svissera, Francia, Inghilterra, Irlanda, Scozia, Galles, Argentina, Bolivia, Ecuador, Perú, Guatemala, Messico, Italia, Belgio, Canada, Germania, Turchia, India, Irak, Palestina e Colombia.

Queste sono alcune delle attività realizzate durante il secondo anno in diversi paesi del mondo.

GRAN BRETAGNA - http://www.colombiasolidarity.org.uk/cocacolacampaign.html 

La organizzazione nostra sorella in Gran Bretagna, Colombia Solidarity Campaign” (CSC), ha organizzato, nel mese di Ottobre, un giro nel Regno Unito con il SINALTRAINAL e l’India Resource Center (ONG che rappresenta le comunità indiane colpite da Coca-Cola). Il giro ha avuto un grande successo ed è stato possibile costruire una grande alleanza tra le comunità colpite in Colombia, in India e un gran numero di attivisti, studenti e università britanniche.

Alla fine di questo giro si è costituita UK Students Against Coke” (Studenti britannici contro Coca-Cola). Gli studenti affiliati al Sindacato Nazionale delgi Studenti hanno approvato una mozione per formare un comitato di appoggio e di indagine sulla compagnia, per informare tutti i consumatori nelle Università delle accuse contro Coca-Cola.

La compagnia ha contratti in esclusiva con la maggioranza delle università, che arriveranno al rinnovo nel 2006. Il comitato di appoggio e di indagine sulla compagnia si impegnerà a pubblicare i suoi risultati e a convincere i suoi membri prima della Conferenza dell’anno venturo, in modo che Coca-Cola sarà boicottata da più di 5,2 milioni di studenti in Gran Bretagna a partire dal prossimo anno.
Cacciare la multinazionale dai centri educativi della Gran Bretagna è un grande obiettivo da raggiungere.

A Giugno gli studenti del Baillo College dell’Università di Oxford hanno approvato una risoluzione per mettere fuori dall’area tutti i prodotti di Coca-Cola.

A Ottobre abbiamo partecipato al Foro Sociale Europeo celebrato a Londra, dove siamo rimasti sorpresi per la gran quantità di Coca-Cola che si vendeva all’interno. Dopo il primo giorno abbiamo ottenuto di escluderla dall’evento. Abbiamo realizzato due incontri molto partecipati con i nostri compagni delle comunità dell’India, del Venezuela e della Bolivia.

Nel mese di Novembre si è tenuto un dibattito pubblico tra Coca-Cola, gli studenti e CSC. La multinazionale, nel corso del confronto con gli attivisti, in mancanza di argomenti, ha terminato accusando pubblicamente il SINALTRAINAL di sabotaggio economico e terrorismo.

Il 4 Marzo gli attivisti si sono recati all’impianto situato nel Nord di Londra e si sono incatenati all’ingresso principale come atto di solidarietà con il SINALTRAINAL e le comunità indiane. Alcuni lavoratori hanno mostrato il loro appoggio agli attivisti e hanno dichiarato che anche lì si stanno licenziando lavoratori con contratto a tempo indeterminato per impiegare lavoratori temporanei e farli lavorare più ore per meno soldi.

C’è stata un’altra protesta degli attivisti inglesi quando il Vicepresidente della Repubblica (colombiana, NdT) ha visitato l’Università di Bristol. Francisco Santos, all’ingresso, ha dovuto saltare sopra 9 corpi macchiati di sangue e con i nomi dei nostri compagni del SINALTRAINAL assassinati.

Dopo la sua visita in Colombia con lo spettacolo “le reclame naziste della Coca-Cola” il famoso attore inglese Mark Thomas ha realizzato un tour in tutto il paese, denunciando in tono umoristico la violenza di questa multinazionale, dalla Germania nazista, all’India, alla Colombia.

Inoltre c’è stata una protesta davanti all’unico stabilimento scozzese della Coca-Cola, ad East Kilbridge. La protesta è stata appoggiata dal Partito Socialista Scozzese, Global Resistence e CSC.

SINALTRAINAL inoltre è stato presente durante le proteste che si sono celebrate in Scozia contro il G8 a Luglio e Agosto. Coca-Cola ha tentato di sponsorizzare un concerto di massa contro il summit per tentare di ripulire la sua immagine. Grazie alla pressione delle organizzazioni sociali, Coca-Cola è stata esclusa da questo concerto. Il Partito Socialista Scozzese ha presentato in Parlamento una mozione di appoggio al SINALTRAINAL e contro il G8. In questi giorni si potevano vedere in lungo e in largo per la Scozia manifesti contro la Killer Cola. SINALTRAINAL è stato presente in un convegno su come lottare contro le multinazionali, all’interno del Forum alternativo al G8.

Ancora, il sindacato Public Commercial Services (PCS) si è unito alla campagna alla fine di Giugno, così come The European Young Socialists (ECOSY) (Giovani Socialisti Europei). C’è stato anche l’appoggio di UNISON, il maggior sindacato del Regno Unito, con 1,3 milioni di iscritti, che ha effettuato una settimana di azione contro Coca-Cola tra il 10 e il 16 Aprile.

Il Partito Socialista Scozzese con 6 rappresentanti e la coalizione “Stop The War” continuano ad appoggiare massicciamente la campagna.

Da noatere che questi risultati sono stati raggiunti nonostante una controcampagna guidata da “Justice for Colombia” e dalla TUC (Confederazione dei Lavoratori del Regno Unito). Come risposta a questa controcampagna è stat prodotta la pubblicazione “Anti-Coke Manifesto: Why You Should Boycott Coca-Cola" (Manifesto anti Coke: Perché si dovrebbe boicottare la Coca-Cola?)

IRLANDA - http://www.lasc.ie/activities/campaigns/lasc-campaigns/cocacola-sued.html

Northern Ireland Public Service Alliance (Nipsa), il maggior sindacato dell’Irlanda del Nord, con più di 40.000 iscritti, ha approvato una mozione in cui condanna la violazione dei diritti umani da parte delle imbottigliatrici della Coca-Cola in Colombia e aderisce all’appello al boicottaggio.

Un’altra vittoria della campagna è il voto favorevole nel Congresso Annuale degli studenti irlandesi che appoggia l’appello al boicottaggio di tutti i prodotti Coca-Cola. E’ importante menzionare che, dopo Coca-Cola, si inizierà a boicottare la Nestlé.

Anche a Belfast, la Queens University si è unita alla campagna finché (Coca-Cola, NdT) non cambierà la sua politica di violazione dei diritti umani e sindacali in Colombia.

I delegati dell’ Irish National Teachers Organization INTO, la cui conferenza dell’anno scorso fu sponsorizzata da Coca-Cola, hanno votato per sciogliere tutti i contratti e unirsi alla campagna. Anche il Sindacato Nazionale degli Studenti USI ha approvato la mozione per non accettare sponsorizzazioni da Coca-Cola. Il Sindacato dei Professori di Irlanda TUI ha riconfermato il suo appoggio alla campagna mondiale nella sua ultima convention.

Continuano ad appoggiare la campagna l’University College Dublin, il Trinity College Dublin e il National College of Art and Desing, il Latin American Solidarity Center (LASCC), l’ospedale Royal Victoria e i pub Sandino e John Hewitt.

Il Partito Laburista con i suoi 21 deputati nel Congresso ha dichiarato il suo appoggio alla campagna mondiale; allo stesso modo, lo Sinn Fein, con i suoi 6 deputati e 5 senatori. Anche due senatori indipendenti ci appoggiano nella nostra giusta lotta contro la multinazionale.

Mentre Coca-Cola ha annunciato che chiuderà l’impianto di Naas a Dublino e altri impianti nel paese per costruire un mega-impianto in luogo ancora da determinare, fatti simili sono avvenuti in Colombia e in altri paesi del mondo, con il licenziamento di centinaia di lavoratori e la precarizzazione della vita dei popoli.

CANADA - www.polarisinstitute.org

"The Student School" a Toronto ha votato a Giugno per boicottare tutti i prodotti di Coca-Cola e lo stesso è accaduto nell’Università di Toronto, Guelph Student Union, dove hanno iniziato a boicottare la compagnia. Anche l’Associazione del Magistero di Vancouver si è impegnata a promuovere il boicottaggio in tutte le scuole della città.

A Gennaio e Febbraio c’è stato un giro di SINALTRAINAL per Vancouver, Surrey, Fraser Valley, Nanaimo, Victoria Island, tra le altre, con cui si è ottenuto l’appoggio studentesco e l’impegno a lavorare per il boicottaggio contro la multinazionale. Lo stesso si è ottenuto dai membri della Chiesa Unitaria del Canada.

Il 7 Maggio si è tenuta una protesta di massa a Toronto per denunciare i crimini di Coca-Cola in Colombia.

Il Comitato delle Campagne anti-globalizzazione, la CASA Colombia Action Solidarity Alliance, Canadian Colombian Association, Polaris Institute e Alianza Solidaria de Acción por Colombia (gruppo di persone canadesi, colombiane, altinoaemricane, rifugiati e migranti) continuano a sviluppare il lavoro.

Si è ottenuto anche l’impegno del Colettivo The Latin American Canadian Solidarity Association LA CASA, composto da colombiani e gente di altri popoli latinoamericani.

In questo paese ci sono difficoltà nello sviluppo della campagna. Il sindacato CAW (Canadian Auto Workers), che in principio non ha appoggiato la campagna, mantiene oggi una discussione interna che ha portato tra le altre cose ad una sanzione al nostro compagno e amico Larry Wells per aver promosso la campagna all’interno del suo sindacato.

ITALIA - www.nococacola.info

In questo secondo anno di campagna si sono svolti due incontri pubblici con la partecipazione di Reboc, Coca-Cola Italia e membri del SINALTRAINAL. In ambedue gli incontri la multinazionale si è trovata senza argomentazioni per far fronte alle accuse che gli sono state rivolte e che sono motivo della campagna.

Alla fine del 2004 si è tenuta a Roma una riunione tra UITA (IUF), Coca-Cola Atlanta e Italia, i sindacati di Coca-Cola in Europa, Reboc e SINALTRAINAL. Si è trattato di uno spazio molto importante che ha permesso di chiarire ancora una volta i motivi della campagna e i suoi obiettivi. E’ stata una riunione molto cordiale che ha rafforzato la campagna, non è stata sufficiente la difesa che Sinaltrainbec (Carlos Ortiz) ha fatto della politica della multinazionale in Colombia, poiché le persone intervenute hanno accettato che esiste un conflitto importante con l’impresa per le violazioni denunciate.

Queste sono state le iniziative sviluppate in Italia nell’ambito della campagna mondiale e le organizzazioni che fanno parte della Reboc.

Comité Carlos Fonseca (Roma)
COCS - comitato cambia lo sponsor (Roma)
C.S.A. ex-SNIA Viscosa (Roma)
C.S.A. La Torre (Roma)
COBAS (Italia)
Carta (Italia)
Il Manifesto (Italia)
C.S.O.A. Ricomincio dal Faro (Roma)
Malamurga (Roma)
Ass. Tatavasco (Pessano con Bornago-MI)
Coordinamento Lombardo Nord-Sud del mondo (Milano)
C.S.O.A. Intifada (Empoli)
Rete Lilliput (Italia)
Rifondazione Comunista - Federazione Romana (Roma)
Firenze Social Forum (Firenze)
Arezzo Social Forum (Arezzo)
Terre Libere (Messina)
NEXUS CGIL Emilia (Emilia)
Studenti Medi Antifascisti (Bari)
Bisceglie Social Forum (Bisceglie-BA)
Coop. La Rondine (Verona)
Ass. La Talpa (Nettuno-RM)
C.S. La Skoletta (Perugia)
Laboratorio sociale Centocelle (Roma)
Comitato di Quartiere Centocelle (Roma)
Filca CISL Marche (Pesaro)
Roma Nord-Est Social Forum (Roma)
C.S. Casale Podere Rosa (Roma)
Ass. Nientetroppo (Roma)
Ass. Partinico Antagonista (Partinico-PA)
Circolo Borderline (Sassari)
Movimento Omosessuale Sadro (Sassari)
C.S.O.A. Ex Mattatoio (Civitavecchia-RM)
Ass. Patchanka (Chieri-TO)
Gruppo di attenzione Superciuk ACEA
Ass. Bottega del Sole (Iglesias-CA)
Circolo Nievski (Catania)
Centro Tutela Consumatori Utenti onlus (Bolzano)
Movimento dei Senza Voce (Lugano-SVIZZERA)
ARCI mah-nà mah-nà (Galatina-LE)
Casa per la Pace (Molfetta)
Scuola di Pace Don Tonino (Molfetta)
Bar autogestito Facoltà di Lettere e Filosofia (Firenze)
Coop. Enghera (Acireale-CT)
Gruppo Vita Animale (Milano)
Merano Social Forum (Merano-BZ)
Tavolo per la Pace di Pianoro (Pianoro-BO)
Ass Pablo Neruda Aversa (Caserta)
Ass Su la testa - Laltralombardia (Milano)
Centro Omar Moheissi Guagnano (Lecce)
Rete Radié Resch (Firenze)
Coop Commercio Equo e Solidale (Lecce)
Rete Radié Resch Mogliano Veneto (Treviso)
ZetaLab (Palermo)
Attac Italia (Italia)
GAN Trentino (Rovereto-TN)
L'Ulivo Associazione per l'ambiente - (Calci-PI)
European Consumer (Roma)
Associazione Volontari Il Cavallo Bianco (Roma)
Associazione Il Piccolo Popolo (Milano)
Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani (Palermo)
C.S. Leoncavallo (Milano)
Radio Onda d'Urto (Brescia)
FIM - CISL (Italia)
OEW (Bressanone - BZ)
Municipio Roma XI (Roma)
Rete del Nuovo Municipio (Italia)
Associazione Duesicilie - Abruzzo (Pescara)
RdB/CUB Tesoro (Roma)
Social Forum Pontedera (Pontedera - PI)
CSOA Ex Carcere (Palermo)
Bottega del Mondo Tutti giù per terra (Roma)
Tenda della Pace (Udine)
Associazione Socio-Culturale Emide (Torre S. Susanna - BR)
Gruppo Oltre (Vernante - CN)
Partito dei Comunisti Italiani e FGCI - Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani (Italia) - federazioni di Molise, Umbria, Liguria, Calabria, Trentino Alto-Adige, Lombardia, Puglia, Toscana, Emilia Romagna, Veneto, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Massarosa, Novara, Montevarchi, Benevento, Napoli, Padova, Milano, Grosseto, Torino
Collettivo Guevara (Gorizia)
Mani Tese (Italia)
REeS - Roma Equa e Solidale onlus (Roma)
Municipio Roma IV (Roma)
Comune di Empoli (Empoli - FI)
Comuni dell' Empolese - Valdelsa (Toscana) - Comune di Capraia e Limite, Comune di Castelfiorentino, Comune di Cerreto Guidi, Comune di Certaldo, Comune di Empoli, Comune di Fucecchio, Comune di Gambassi Terme, Comune di Montaione, Comune di Montelupo Fiorentino, Comune di Montespertoli, Comune di Vinci
Circolo ARCI Malanga Amarilla (Cinisello Balsamo - MI)
Associazione Le Tribù (Torre del Greco - NA)
Circolo ARCI Accatà (San Giovanni in Persiceto - BO)
Comune di Fiano Romano (Roma)
Circolo ARCI Island (Perugia)
PACIFISTAT (Roma)
Circolo Vela Flash (Sanremo)
Gruppo PRC Regione Lazio (Roma)
Sinistra Giovanile - Sezione Gramsci (Francavilla al Mare - CH)
Associazione Promiseland.it
Arci Roma

EVENTI nel 2004-2005:

22 Luglio 2004 – Seconda Giornata Mondiale di Boicottaggio della Coca-Cola. Azioni di protesta e di solidarietà con il SINALTRAINAL con mobilitazioni, concerti, raccolta di firme di appoggio alla campagna nelle città di Roma, Torino, Bologna, Modena, Palermo, Empoli.

10 Agosto 2004 – Concerto e informazione sulla campagna di boicottaggio nel Salento, zona della Regione Puglia.

15 Agosto 2004 – A Firenze, nella annuale Festa Nazionale dei Democratici di Sinistra, viene esclusa la vendita e la distribuzione di Coca-Cola. La direzione della Festa aderisce alla campagna di boicottaggio promossa dal SINALTRAINAL.

4 Settembre 2004 – Azioni di boicottaggio e protesta durante uno dei concerti organizzati a Firenze da Coca-Cola e dal canale televisivo musicale MTV. Azioni simili in molte altre città.

Dal 4 all’11 Settembre 2004 azioni di protesta e attività di solidarietà con il SINALTRAINAL con mobilitazioni, concerti, raccolta di firme di appoggio alla campagna nella città di Modena.

24 Settembre 2004 – Azioni di boicottaggio della Coca-Cola nella città di Pordenone.

22 Ottobre 2004 – Il Municipio “Roma XI ” annuncia l’esclusione dei prodotti Coca-Cola dai suoi uffici e scuole, in appoggio alla Campagna Mondiale di boicottaggio della Coca-Cola promossa dal SINALTRAINAL.

28 Ottobre 2004 – Un Assessore della Regione Molise presenta un Ordine del Giorno in appoggio alla Campagna Internazionale di boicottaggio della Coca-Cola.

1-13 Novembre 2004 – Settimana Nazionale di appoggio della Campagna Internazionale di boicottaggio della Coca-Cola. Azioni di protesta e solidarietà con il SINALTRAINAL, mobilitazioni, concerti, raccolta di firme in appoggio alla campagna nelle città di Modena, Bologna, Roma, San Giuliano Terme, Pontedera, Empoli, Firenze, Napoli.

8 Dicembre 2004 – Il Comune di Foggia apre un dibattito sulla possibilità di aderire alla campagna di boicottaggio della Coca-Cola.

14 Dicembre 2004 – REBOC presenta le prime 10.000 firme di protesta nella sede della Coca-Cola Italia. L’impresa rifiuta la Commissione di inchiesta indipendente. Il boicottaggio prosegue.

28 Gennaio 2005 – Anche il Comune di San Giuliano Terme appoggia la campagna di boicottaggio.

13 Gennaio 2005 – Undici Comuni della zona dell’empolese-valdelsa votano il boicottaggio della Coca-Cola.

18, 22, 27 Gennaio 2005 – A Udine Reboc e Commercio Equo e Solidale organizzano colazioni solidali, proiezioni di video e mostre fotografiche sulla Colombia e la campagna di boicottaggio della Coca-Cola.

10 Febbraio 2005 – Azioni di protesta e di solidarietà con il SINALTRAINAL con mobilitazioni, raccolta di firme di appoggio alla campagna nella città di Monfalcone.

4 – 11 Febbraio 2005 – Mostra di “Artisti contro Coca Cola” nel Centro Sociale “Forte Prenestino”. Nel corso della settimana di attività organizzate da Reboc e dal Centro Sociale si sono svolti concerti, raccolta di firme di appoggio al boicottaggio, proiezioni di video sulla Carovana Sindacale Internazionale in Colombia e lo spettacolo teatrale « El señor Monserrat e coniugi Coca Cola ».

20 Febbraio 2005 – Azioni di informazione e raccolta firme contro Coca-Cola nella città di Montebelluna.

9 Marzo 2005 – A Roma 15 Botteghe del “Comercio Equo e Solidale” aderiscono alla Campagna di boicottaggio della Coca-Cola promossa in Italia da Reboc.

9 Marzo 2005 – A Roma l’Università “Roma Tre” dibatte sulle mobilitazioni studentesche per boicottare la vendita dei prodotti Coca-Cola nell’area universitaria.

25 Marzo 2005 – A Roma anche il Municipio “Roma IV” aderisce alla Campagna Internazionale di boicottaggio della Coca-Cola, escludendo la vendita e la distribuzione e la vendita in tutte le sue installazioni.

11 Aprile 2005 – A Milano, proteste e mobilitazioni del gruppo Reboc Milano contro la catena di supermercati COOP che, nonostante affermino di impegnarsi socialmente, continuano a vendere prodotti Coca-Cola.

15 Aprile 2005 – A Foggia, primo incontro “vis a vis” tra Reboc e Coca-Cola Italia. L’evento organizzato dal Comune di Foggia al fine di chiarire le accuse di violazione dei diritti sindacali e umani da parte di Coca-Cola in Colombia e come passo necessario per aderire alla campagna di boicottaggio.

20 Aprile 2005 – A Roma si susseguono una serie di eventi e attività informative di Reboc con le Botteghe del Commercio Equo e Solidale, su Colombia, Diritti Umani e multinazionali.

29 Aprile 2005 – A Santa Marinella (Roma) incontro pubblico di REBOC su Colombia, Diritti Umani e multinazionali.

13 Maggio 2005 – Nell’Università “Roma Tre”, REBOC organizza dibattito su: “Dietro al marchio…verso un codice etico di ateneo”

13 Maggio 2005 – Anche il Comune di Fiano Romano aderisce alla campagna di boicottaggio.

14 Maggio 2005 – REBOC è invitata a esporre gli sviluppi e gli obiettivi della campagna di boicottaggio nel Foro Sociale Provinciale di Savona.

22 Giugno 2005 – Presso il Tribunale di Roma inizia la prima udienza del Processo contro 11 militanti di Reboc e altri manifestanti che un anno e mezzo prima avevano manifestato contro un concerto organizzato da Coca-Cola. La protesta non potè essere evitata dalle telecamere della diretta di MTV che mostrarono enormi striscioni che alludevano al boicottaggio sostenuti in aria da enormi palloni ad elio.

22 giugno 2005 – Incontro e dibattito con Reboc alla Festa annuale dell’Altraeconomia, che si tiene a Roma. Presso lo stesso evento l’anno prima ci fu per la prima volta un incontro faccia a faccia tra Edgar Paez del Sinaltrainal e Nicola Raffa, rappresentante di Coca-Cola Company in Italia.

25 Giugno 2005 – Juan Carlos Galvis del Sinaltrainal incontra rappresentanti della Regione Lazio e Comune di Roma, dove si elabora e presenta una proposta per una Commissione d’inchiesta indipendente a cui delegati della Regione Lazio, del Comune di Roma di Amnesty International, del Sinaltrainal e della stessa Coca-Cola, possano prender parte per chiarire la verità sulle accuse presentate dalla Campagna Internazionale di Boicottaggio. A seguito della successiva conferenza stampa, quasi tutti i mezzi di informazione nazionali riprendono la notizia con una certa enfasi.

25 Giugno 2005 – Nella sede della Casa Internazionale delle Donne di Roma, alla presenza di Juan Carlos Galvis del Sinaltrainal, si versa in terra pubblicamente l’ultima lattina di Coca-Cola venduta dal ristorante presente all’interno dell’associazione. Nello stesso momento la Reboc presenta la Rete dei Ristoratori No Coca-Cola.

25 Giugno 2005 – Juan Carlos Galvis fa un breve ma significativo intervento in apertura di un grande concerto nell’ambito della Festa dell’Altraeconomia, alla presenza di 3.000 persone circa.

22 Giugno 2005 – La Regione Lazio presenta un Ordine del Giorno di solidarietà con il Sinaltrainal “…il Governo italiano promuova una Commissione di Verifica Indipendente in Colombia…”.

FRANCIA

La Confederazione Nazionale del Lavoro (CNT) ha invitato il SINALTRAINAL nel mese di Luglio al suo congresso, nell’ambito del quale è stata approvata l’adesione alla campagna da parte dell’anarcosindacalismo francese. Il Collettivo TIO Francia continua nel suo lavoro di appoggio alla campagna e di sostegno delle iniziative di resistenza che si sviluppano nel paese.

STATI UNITI - www.killercoke.org

Dal 23 al 27 Agosto, i 270.000 membri del sindacato American Postal Workers Union (APWU) hanno celebrato la loro convention annuale con più di 3000 delegati e hanno approvato una risoluzione per eliminare tutti i prodotti Coca-Cola dai loro uffici postali.

Il 25 Agosto nella convention annuale del “Labor Council for Latin American Advancement’s (LCLAA) celebrata a Santa Ana Pueblo, nel New Mexico, si è scoperto che la conferenza era sponsorizzata da Coca-Cola. La campagna “KillerCoke è stata immediatamente contattata perché l’assemblea venisse informata sui crimini della Coca-Cola in Colombia. E’ stata approvata una mozione di emergenza, nella quale si è deciso di devolvere i 10.000 $ della sponsorizzazione e una petizione affinché la AFL-CIO finanzi una commissione indipendente in Colombia. La mozione è stata appoggiata da Santo Crespo, membro del  New York City Central Chapter del Consiglio Distrettuale 37 AFSCME,  da Ed Vargas di UNIT THERE e da Sonia Ivany, presidente del Capitolo Centrale del NYS AFL-CIO y LCLAA NYC.

La California Federation of Teachers (Federazione dei Professori della California) ha approvato una risoluzione per boicottare i prodotti di Coca-Cola nell’Ottobre 2004.

Presso l’Università del Montana si è realizzata una grande manifestazione di fronte agli Uffici dell’Amministrazione, per commemorare l’anniversario dell’assassinio di Isidro Segundo Gil, esigendo che si rescinda il contratto in esclusiva tra l’Università e la Coca-Cola e successivamente è stato occupato l’ufficio del rettore; quattro giorni prima gli studenti hanno scalato le torri del campus e hanno appeso un grande striscione che diceva “fai fuori il contratto con la Coca-Cola”.

Alla scadenza, il 15 novembre prossimo, il contratto tra le Scuole Pubbliche di Chicago e Coca-Cola non sarà rinnovato. Così avrà fine il monopolio che la compagnia ha avuto per più di 5 anni nella città del nord dell’Illinois.

Elizabeth Nadeu, studente e membro del sindacato metallurgico satunitense, è stata arrestata per aver protestato contro la Scuola delle Americhe a Fort Benning a Novembre. Elizabeth ha partecipato a queste azioni per esprimere solidarietà ai suoi fratelli e sorelle sindacalisti in Colombia e in particolare per richiamare l’attenzione sui lavoratori della Coca-Cola assassinati in Colombia dalle forze paramilitari.

L’Associazione degli Studenti Laureati dell’università di Rutgers, con più di 50.000 studenti, ha approvato una risoluzione per non distribuire più Coca-Cola nelle sue riunioni e ha suggerito al presidente di non rinnovare il contratto in esclusiva che Coca-Cola ha stipulato ocn l’Università. Un’altra Università che si è unita al boicottaggio è stata la Unión Theological Seminary di Manhattan, New York, una Università di teologia che forma gli studenti che vogliono diventare sacerdoti cristiani.

Aprile è stato scelto negli Stati Uniti come mese di azione contro la Coca-Cola per i suoi crimini in Colombia e in India. Come già avvenuto in Gran Bretagna, si è celebrato un tour congiunto tra le comunità colpite della Colombia e dell’India.

Dal 4 al 19 si sono celebrati eventi e conferenze negli Stati di  New York, New Jersey, Philadelphia e Massachusset, tra gli altri. Il tour è stato appoggiato da United Steel Workers of America, United Students Against Sweatshops, Campaign to Stop Killer Coke, International Labor Rights Fund, Indigenous Environmental Network, Global Resistance, Colombia Peace Project, Colombia Action Network, Public Citizen, North American Alliance for Fair Employment e India Resource Center e SINALTRAINAL.

Il Tour si è concluso con una protesta nel corso dell’assemblea generale degli azionisti di Coca-Cola celebrata il 19 Aprile a Wilmington, nel Delaware. Le accuse contro la compagnia per le sue politiche repressive in Colombia e India hanno dominato l’assemblea annuale di Coca-Cola. Circa 20 azionisti hanno parlato in nome della campagna internazionale e l’amministratore delegato della compagnia, Neville Isdell, ha terminato l’assemblea prima del tempo affinché altri 15 azionisti non potessero parlare in nome della campagna. Gli azionisti all’interno dell’assemblea sono stati accompagnati all’esterno da un gran numero di attivisti determinati e con enormi striscioni che dicevano “Coca-Cola: distrugge esistenze, stili di vita e comunità”.

Un’altra signifcativa vittoria della campagna negli Stati Uniti è stato il voto favorevole dell’Università di Hofstra nell’Hempstead, New York, per rescindere il suo contratto con la multinazionale a causa dei suoi crimini in Colombia e in India. Questo voto è giunto esattamente due settimane dopo che gli studenti dell’Università avevano votato a favore in un referendum per chiedere all’amministrazione di sciogliere il contratto con Coca-Cola.

Agli inizi di Giugno il Balliol College JCR ha approvato una mozione per vietare i prodotti Coca-Cola nei suoi uffici. La mozione segnalava che “Coca-Cola non è una compagnia né etica né con alcuna responsabilità sociale”. JCR stava già boicottando Nestlé da alcuni anni.

Ad ogni modo, una delle vittorie più importanti della campagna negli Stati Uniti, è quella che è stata ottenuta nell’Università del Michigan. Dopo più di 10 mesi di indagine su Coca-Cola da parte di una Commissione Universitaria sui crimini in Colombia e in India, è stato sancito che questa compagnia viola il codice di condotta che vige nell’Università nei confronti dei venditori di prodotti, a causa delle sue azioni in Colombia e in India. La Commissione “ha riscontrato che Coca-Cola può aver violato il codice di condotta per quanto riguarda i pesticidi in India e le pratiche di gestione del personale in Colombia.

La multinazionale è tenuta ad accettare per iscritto prima del Settembre 2005 un’indagine indipendente su questi fatti che le sono imputati in Colombia e in India. L’indagine dovrà essere completata prima del 31 marzo 2006. Si attende inoltre che “Coca-Cola proponga un piano di correzione di questi fatti prima del 31 Maggio del 2006”. La Commissione ha inoltre deciso che se Coca-Cola non si attiene alle decisioni prese e non viene riscontrato un progresso soddisfacente, le relazioni commerciali con Coca-Cola termineranno.

Questa azione dell’Università del Michigan è il risultato di una formidabile campagna da parte di una coalizione degli studenti di più di 20 differenti gruppi che rappresentano più di 5000 studenti nell’Università.

Coca-Cola ha cercato di inserirsi nella Commissione, ma la pressione degli studenti è riuscita ad escluderla e ci si è accordati sul fatto che si svolgeranno riunioni degli amministratori dell’Università con lgi studenti e delegati del Sinaltrainal e delle Comunità indiane, nei primi giorni del mese di Agosto.

Altri sindacati cotinuano ad appoggiare la campagna mondiale:

Service Employees International Union (SEIU), con 1,7 milioni di iscritti.
Communications Workers of America (CWA), 700,000 iscritti.
The American Federation of Teachers (AFT), con 1,3 milioni di iscritti.
The International Longshore and Warehouse Union, con 60,000 iscritti.

In questo secondo anno si è svolto un numero molto importante di riunioni e conferenze nelle Università da parte dei compagni che si preoccupano in questo paese per gli attentati e le minacce commesse in Colombia dai gruppi paramilitari. Il loro lavoro insieme ai gruppi di appoggio e solidarietà è stato determinante per la conquista degli obiettivi della campagna in questo secondo anno, riuscendo a raggiungere la grande maggioranza delle Università e dei College degli Stati Uniti. Esprimiamo immensa stima per l’appoggio dei compagni/e di United Students Againts Sweatshops –USAS-, Studenti Uniti per la Giustizia Sociale.

Il lavoro dei compagni ha contribuito anche alla relazione con le organizzazioni venezuelane, in particolar modo con i Circoli Bolivariani e in questi giorni ci prepariamo a partecipare ai convegni sull’impatto della politica delle multinazionali nel Congresso delle Gioventù a Caracas.

MESSICO - http://www.ciepac.org/otras%20temas/campanas/boicot-coca/index.html

Il Messico è uno dei principali consumatori di Coca-Cola a livello mondiale e il Chiapas è uno degli Stati che consumano più Coca-Cola nella Repubblica Messicana. In Chiapas, ci sono terribili lotte tra le comunità per l’utilizzo e la distribuzione dell’acqua, mentre in una comunità si ammazzano per un pozzo d’acqua e viene interrotto il servizio per debiti da 50 pesos. La Coca-Cola è l’impresa che maggiormente estrae l’acqua pubblica e si giova di tutti i benefici e le facilitazioni per farlo. Per questi motivi e in solidarietà con i lavoratori colombiani, è stata lanciata la campagna “Prendi coscienza, boicotta Coca-Cola”, condotta dal CIEPAC.

Per la diffusione ed il posizionamento della campagna in questo paese è stato molto importante l’apporto dei compagni del CASIFOP. L’invito a partecipare alla riunione “in difesa dell’acqua” con la partecipazione delle organizzazioni sociali dell’America e del Caribe e ad un giro per Città del Messico, è stata una grande opportunità per far conoscere la campagna e potersi relazionare con i membri della campagna contro questa multinazionale in Chiapas.

SPAGNA - http://www.cgt.es/aragon/NOCoke.htm 

Il sindacalismo libertario ha dato il suo appoggio alla campagna contro la Coca-Cola con l’adesione della Confederazione Generale dei Lavoratori (CGT). A saragozza, il Comitato di Solidarietà Internazionalista, il Collettivo Pedalea – collettivo cittadino/ecologista, il Collettivo Ikike – lavoratori dell’Università di Saragozza, il Collettivo autogestito degli studenti – studenti della UZ, il Foro Palestina Libera di Saragozza, Protesto – creazione per la resistenza globale e la Gioventù Comunista di Aragona. Le università di Saragozza e Teruel continuano i preparativi per organizzare un referendum per escludere prossimamente la Coca-Cola dai loro locali.

Nei Paesi Baschi LAB Sindikatua si è unito alla campagna,insieme al Komité Internazionalistak e CCREH-Bachué.

Il collettivo “Railes Verdes” di Madrid ha lanciato una pagina web sui crimini della Coca-Cola (www.cocacolanogracias.tk).

Ci sono altri gruppi attivi nella campagna in Valencia, Asturias e Catalogna come SERPAL, Servicio de Prensa Alternativa.Reus, Catalunya.

In questo secondo anno di campagna nuove organizzazioni, su impulso della CGT, si sono aggiunte a questa battaglia per la vita:

1. Sección sindical de CGT de limpiezas del Hospital Ramón y Cajal de Madrid
2. Colectivo de limpiezas del Hospital Clínico de Madrid
3. Colectivo de limpiezas del Hospital de la Paz de Madrid
4. Sección sindical de CGT de limpiezas del Hospital Puerta de Hierro de Madrid
5. Grupo Autogestionado de Consumo (GAK) del Caes de Madrid
6. Centro de Asesoría y Estudios Sindicales de Madrid
7. Sección sindical de CGT de Altamira. Artes Gráficas de Madrid
8. Colectivo de trabajadores de ABC. Prensa de Madrid
9. Colectivo de trabajadores de IBM. Metal de Madrid
10. Colectivo de trabajadores de Cymen. Metal de Madrid

GERMANIA - http://www.labournet.de./internationales/co/cocacola/

A Wuppertal è stato distribuito molto materiale sulla campagna e si sono realizzati dibattiti pubblici, il che ha fatto sì che molte persone abbiamo smesso di consumare Coca-Cola.

Si è ottenuta l’espulsione di questi prodotti dal Centro Bar Caribe, Autonomes Zentrum, Koehler Liesel, Café Hans, Club 45 RPM, Danhan, Studentencafe in Eingangshalle-Foyer der Uni am Haspel (presso l’Università di Wuppertal).

Alla campagna hanno aderito il Sindacato VERDI, la maggiore organizzazione di lavoratori del mondo. Allo stesso modo il sindacato metallurgico.

A Berlino il Comitato di Solidarietà con la Colombia ha realizzato campagne di diffusione e un buon numero di riunioni pubbliche con delegati del Sinaltrainal presenti in questo paese.

VENEZUELA

Il governo venezuelano ha chiuso temporaneamente 34 centri di distribuzioni e i 4 impianti di imbottigliamento della Coca-Cola FEMSA in questo paese per proseguire un’indagine sulla multinazionale per frode fiscale.

PERU

A seguito di infruttuose negoziazioni con l’impresa, che ha continuato a non applicare le risoluzioni del Ministero del Lavoro per reintegrare decine di lavoratori licenziati, il sindacato della filiale peruviana di Coca-Cola ha iniziato uno sciopero che è durato più di 15 giorni durante il mese di ottobre e nel corso del quale vari iscritti sono stati arrestati e perseguitati. Il ministero del Lavoro, l’impresa e il sindacato sono giunti ad un accordo per reintegrare i lavoratori. Tuttavia i lavoratori, stanchi delle manovre dell’impresa per non applicare le risoluzioni delle autorità lavorali peruviane, sono scesi di nuovo in sciopero nello scorso mese di Maggio.

INDIA - www.indiaresource.org

Più di 1500 persone hanno partecipato ad una marcia contro Coca-Cola il 24 Novembre a Mehdiganj. 350 persone sono state arrestate dopo un brutale attacco della polizia di fronte all’ingresso dell’imbottigliatrice della Coca-Cola in questa città. Più di 500 resistenti di Mehdiganj e della sua zona rurale hanno marciato di nuovo fino all’ingresso dell’impianto di imbottigliamento di Mehdiganj il 6 di Gennaio. I manifestanti hanno marciato tenendosi per mano e con la bocca tappata da fazzoletti di color nero per dimostrare la natura pacifica di questa marcia e protestare contro la brutalità della polizia manifestatasi nella marcia precedente. 300 metri prima di arrivare all’impianto sono stati nuovamente affrontati da più di 100 poliziorri che non gi hanno permesso di avvicinarsi allo stabilimento. Alcuni degli organizzatori di questa marcia sono stati arrestati e accusati di una serie di danni da incendio. Una volta in più è stato dimostrato come lo Stato indiano e la Coca-Cola collaborano per contrastare le organizzazioni sociali.

Il 15 di gennaio del 2005 migliaia di persone hanno marciato fino alla imbottigliatrice più grande della Coca-Cola in India, a Plachimada nello stato del Kerala, per chiedere la sua chiusura definitiva. In questo giorno la veglia che permane di fronte all’impianto di imbottigliamento del Kerala ha compiuto 1000 grioni. Da 1000 giorni una gran numero di persone stazionano fuori dagli impianti, in gran parte donne e indigeni, colpiti dal furto dell’acqua delle loro comunità da parte di Coca-Cola. Va ricordato che questo impianto è chiuso da più di un anno grazie alla pressione e all’azione delle comunità.

L’8 Giugno più di 700 membri delle comunità hanno marciato verso gli ingressi dello stabilimento di Plachimada per chiedere nuovamente la sua chiusura definitiva. 500 di loro sono stati brutalmente attaccati dalla polizia e arrestati. Nonostante gli arresti e l’intimidazione, le comunità colpite promettono di proseguire la lotta e di non permettere che l’impianto venga riaperto.

Il 14 Giugno le autorità locali (Perumatty panchayat) hanno rifiutato il sollecito di Coca-Cola a riaprire il suo impianto di imbottigliamento a Plachimada. Coca-Cola, come prova ulteriore delle sue politiche antidemocratiche, non riconosce il danno e cerca di delegittimare le autorità locali, affermando che lo stabilimento non si trova nella loro giurisdizione. Il caso sarà esaminato prossimamente dalla Corte suprema di giustizia indiana.

Un’altra comunità indiana, a Gangaikondan nel Tamil Nadu, ha deciso che non vuole un impianto della Coca-Cola. Ciononostante la compagnia lo sta costruendo, utilizzando una franchigia. La comunità chiede che la licenza non venga concessa.

Nel frattempo, il 19 Maggio, un carico di prodotti della Coca-Cola non è stato accettato dalla “US Food and Drug Administration” (Commissione di controllo sugli alimenti e i prodotti chimici degli Stati Uniti) negli  Stati Uniti, poiché non erano salutari e non rispettavano le leggi del mercato statunitense. Va ricordato che Coca-Cola ha continuato a vendere bevande gasate nel mercato indiano con presenza di pesticidi, compreso DDT,  e con una percentuale di prodotti chimici 30 volte più alta di quella permessa negli Stati Uniti. Il parlamento indiano ha proibito la vendita di Coca-Cola nella sua caffetteria, da quando gli studi hanno confermato la presenza di questa alta percentuale di residui tossici.

Il 30 Maggio il Dipartimento del Kerala ha multato la compagnia per 3 milioni di rupie ($70.000 più o meno) per evasione fiscale.

COLOMBIA - www.sinaltrainal.org

Nelle città in cui siamo presenti, la diffusione della campagna e la realizzazione di attività per diffonderla sono state permanenti.

L’appoggio delle organizzazioni sociale e dei difensori dei diritti umani all’iniziativa ci hanno sostenuto e questo continua ad essere un esempio di lotta e resistenza contro le politiche delle multinazionali.

Il lavoro nei centri formativi, nel club sociali, nei negozi e negli altri luoghi pubblici continua, ma non sono molti i luoghi da cui siamo in grado di cacciare la multinazionale. Contrariamente, è immensa la quantità di persone che hanno smesso di consumare prodotti della Coca-Cola, sia per i danni alla salute che per gli effetti devastanti del suo comportamento.

Gli organi della compagnia hanno riconosciuto gli effetti della campagna, vedendo scendere le vendite e quindi i profitti dell’affare. Per noi questo non è stato motivo di atteggiamenti trionfalistici, ma di soddisfazione, poiché l’apporto nella nostra gente è stato importante per i risultati della campagna.

L’impresa continua imperterrita ad annientare il sindacato ma i suoi sforzi non bastano per raggiungere lo scopo. Sinaltrainal, anche in mezzo a molte difficoltà, mantiene la sua decisione irrevocabile di far rispettare i diritti della popolazione e di ottenere la mitigazione del dolore delle vittime.

Coca-Cola mantiene la sua scelta di non riconoscere le cause della campagna e al contrario continua a penalizzare l’attività sindacale e a maltrattare i lavoratori. I processi giudiziari proseguono presso le Corti degli Stati Uniti e la campagna si rafforza giorno per giorno, tuttavia è urgente portarla ad un profilo che obblighi la multinazionale a dare una risposta soddisfacente alla proposta che le abbiamo presentato nel Gennaio del 2003.

Al fine di mantenere l’impunità rispetto alla violazione dei diritti umani dei lavoratori, continuare a rimanere in silenzio di fronte alla proposta di riparazione integrale che SINALTRAINAL ha presentato e quindi per far cadere nell’oblio questi fatti aberranti, ha creato la “Fondazione Colombia per l’educazione e l’opportunità”, che ha ricevuto una donazione iniziale di 10 milioni di dollari, con il pretesto di occuparsi della popolazione più sfavorita e dei desplazados, finanziare programmi accademici e di lavoro nei settori dove gli indici della violenza sono elevati; tuttavia, Coca-Cola non modifica la sua politica di violazione dei diritti umani dei lavoratori e delle comunità. Lamentiamo che persone come Carlos Rodriguez, presidente della Central Unitaria de Trabajadores de Colombia “CUT”, che ci è stato accanto nel lancio della campagna, oggi fa parte di questa fondazione il cui unico obiettivo è distrarre l’attenzione pubblica dalla realtà che hanno subito le vittime di questa violenza.

Il caso Coca-Cola Colombia sarà parte dell’Udienza Pubblica che si realizzerà nel mese di Marzo 2006 a Bogotà come parte del Tribunale Permanente dei Popoli; lì nuovamente legittimeremo la Campagna Mondiale con la presentazione di nuovi casi che attentato contro la sicurezza e la vita del nostro popolo. Le transnazionali Nestlè e Chiquita Brands saranno ugualmente giudicate per i benefici ottenuti dal terrorismo di Stato in Colombia.

E’ molto probabile che in questa breve informativa manchino numerose attività realizzate nei diversi angoli del mondo e i nomi di centinaia di organizzazioni che con il loro affetto per il nostro popolo hanno contribuito alla costruzione della campagna, gli chiediamo di scusarci e di farci pervenire le informazioni utili per parlarne e mostrare al mondo una volta in più che la globalizzazione della lotta e la solidarietà sono garanzia di vittoria e libertà. In questo modo proseguiamo nella costruzione di questo Altro Mondo Possibile che i popoli sognano.

Infine alcuni College e Università che appoggiano la Campagna Mondiale contro Coca-Cola


American University, Washington, DC
Amherst College, Massachusetts
Antioch College, Ohio
Bard College, New York*
Boston College, Massachusetts
Bowdoin College, Maine
Brandeis University, Massachusetts
Bristol University, England
California State University — Dominguez Hills, California
Carleton College, Minnesota *
Carnegie Mellon University, Pennsylvania
College of DuPage, Illinois *
Cordozo Law School, New York
DePaul University, Illinois
DePauw University, Indiana
Evergreen State College, Washington
Georgetown University, Washington, DC
Georgian Court University, New Jersey
Grinnell College, Iowa
Haverford College, Pennsylvania
Hofstra University, New York
Holyoke Community College, Massachusetts
Illinois State University, Illinois
Illinois University, Illinois
Indiana University, Indiana
Indiana University Northwest, Indiana
Iowa State University, Iowa
Kent State, Ohio
Lake Forest College, Illinois *
Leeds University, England
Loyola University, Illinois
Loyola University, Louisiana
Macalester College, Minnesota
Malaspina University College, Canada
Maynooth University, Ireland
McMaster University, Canada
Michigan State University, Michigan
Middlesex University, England
Mt. Holyoke College, Massachusetts
National College of Art and Design, Ireland *
National University of Ireland, Ireland
New College of Florida, Florida
New York University, New York
Northeastern Illinois University, Illinois
Northern Arizona University, Arizona
Northland College, Ashland, Wisconsin
Oberlin College, Ohio *
Oklahoma City University, Oklahoma
Purdue University — Calumet, Indiana
Purdue University — West Lafayette, Indiana
Queens University, Canada
Roma Tres, Rome, Italy *
Rutgers University, New Jersey *
St. Louis University, Missouri
Salem State College, Massachusetts *
San Francisco State University, California
Smith College, Massachusetts
SUNY Geneseo, New York
SUNY Oswego, New York
SUNY Stony Brook, New York
Swarthmore College, Pennsylvania
Trinity College, Ireland *
Truman State University, Missouri
Union Theological Seminary, New York*
University College Dublin, Ireland *
University of California — Berkeley, California
University of California — Santa Barbara, California
University of California — Santa Cruz, California
University of Chicago, Illinois
University of Detroit Mercy, Michigan
University of Edinburgh, Scotland
University of Guelph — Student Union, Canada *
University of Illinois at Chicago, Illinois
University of Illinois — Urbana-Champaign, Illinois
University of Iowa, Iowa
University of Massachusetts, Massachusetts
University of Michigan, Michigan
University of Missouri (Kansas City), Missouri
University of Montana, Montana
University of San Diego, California
University of San Francisco, California
University of Santa Clara, California
University of Toronto, Canada
University of Washington, Washington
University of Western Ontario, Canada
University of Wisconsin — Madison, Wisconsin
University of Wisconsin — Milwaukee, Wisconsin
West Virginia University, West Virginia
Western Michigan University
Universidad Distrital de Bogotá *
Universidad de Roma 3*
Ames High School, Iowa
Golden Valley School, Minnesota
Notre Dame High School, Canada
St. Peter's Prep, New Jersey *
The Student School, Canada *
* Campus che hanno sciolto I contratti con Coca-Cola a causa delle notizie di violazioni dei diritti umani in Colombia. Anche molti sindacati e altri come Park Slope Food Coop a Brooklin, NY (Cooperativa alimentare di New York) hanno sciolto i loro contratti e hanno eliminato i distributori automatici di questa compagnia dai loro locali .

Il comitato della Scuola Gill-Montague del Massachussets ha votate per non accettare un nuovo tabellone elettronico per la pista di atletica in cambio di un contratto di sette anni per vendere i prodotti Coca-Cola nella scuola. Gill e Montagne sono due piccole cittadine nell’est del Massachussets.

In ogni mobilitazione e riunione le nostre grida di ribellione e la nostra domanda di verità devono risuonare e ottenere che ci siano giustizia e libertà.

Globalizzando la lotta e l’unità... globalizziamo la speranza e la dignità.
Colombia: Mai più impunità. Verità, Giustizia e Riparazione!!!

Un forte abbraccio dalle nostre amate terre di Colombia.

EQUIPO CAMPAÑA MUNDIAL CONTRA COCA COLA

 

prendi coscienza