LETTERA
APERTA DEL SINALTRAINAL A TUTTI COLORO CHE SOSTENGONO LA CAMPAGNA DI
BOICOTTAGGIO DELLA COCA-COLA
Data: Agosto 2005
Versione originale in spagnolo: http://www.sinaltrainal.org/Textos/segundoanio.htm
Traduzione in italiano: REBOC
SECONDO
ANNO DELLA CAMPAGNA MONDIALE CONTRO COCA-COLA
NON CONSUMO
COCA-COLA, PERCHE’ AMO LA VITA
NON CONSUMO COCA-COLA, PERCHE’ FINANZIA LA MORTE
NON COMPRO COCA-COLA, NON FINANZIO LA MORTE
Prima
di tutto ricevete un forte abbraccio e un saluto fraterno dai
lavoratori e dalle comunità della Colombia colpite dalla politica
violenta della multinazionale Coca-Cola. Grazie perché credete in
noi, perché legittimate la nostra lotta e perché ci accompagnate
nel convincimento che il futuro è nostro, dei popoli del mondo.
Grazie
perché ci aiutate a vivere per lottare per un domani migliore per
il nostro popolo.
Sono
passati due anni dal lancio della campagna mondiale contro
Coca-Cola. Molte organizzazioni sociali, difensori dei diritti
umani, collettivi di base e migliaia di uomini e donne, coscienti
della difficile situazione che attraversano i lavoratori di questa
multinazionale in Colombia, si sono sommate a questo torrente di
dignità, che esige dalla azienda americana Verità, Giustizia e
Riparazione Integrale per i crimini commessi in suo beneficio; che
rispetti i diritti umani e che non contamini oltremodo il pianeta
con gli scarichi dei suoi impianti di produzione e con i suoi motti
e i suoi fondi ingannevoli di democrazia e libertà.
Migliaia
di iniziative pubbliche, mobilitazioni, manifestazioni, dibattiti e
conferenze realizzate nei molti angoli del pianeta, hanno svelato
davanti alla comunità internazionale gli orrori commessi da, e in
beneficio di, Coca-Cola, non solo contro i suoi lavoratori ma anche
contro le comunità in Colombia e negli altri paesi ugualmente
soggiogati e impoveriti dalla multinazionale. Allo stesso modo,
abbiamo evidenziato lo stato di impunità in cui lo Stato mantiene i
crimini che quotidianamente denunciamo.
Con
la campagna mondiale abbiamo rafforzato le lotte di resistenza del
popolo colombiano contro la violenza e il saccheggio delle
multinazionali, dei monopoli nazionali e dello stato suddito degli
interessi dei potenti.
Siamo
riusciti a mantenere viva l’organizzazione sindacale e abbiamo
fatto passi in avanti nell’esigibilità del rispetto dei nostri
diritti umani e della vita, tuttavia non abbiamo ottenuto che la
Coca-Cola mitighi il dolore delle vittime e individui i responsabili
dei crimini perché siano giudicati e condannati.
Per
questo processo di resistenza è stato molto importante per noi aver
incontrato le comunità dell’India, del Chiapas, del Perù, della
Repubblica bolivariana del Venezuela e degli altri popoli del mondo,
che ugualmente lottano contro la violenza della multinazionale. Così
abbiamo fatto passi in avanti nella globalizzazione delle lotte, dei
sogni e delle speranze.
Ottenere
Verità, Giustizia e Riparazione Integrale delle vittime è uno
degli obiettivi più importanti della campagna. Non abbiamo
rinunciato a questo legittimo diritto, né abbiamo abbandonato il
nostro anelito di dignità e benessere.
Ognuno
di voi ha trascorso per mano con noi questi due anni esigendo
giustizia; il vostro irrinunciabile appoggio e sostegno permanente
ci permettono di dirvi che continueremo ancor più convinti che il
futuro è nostro e che la costruzione di un altro mondo possibile è
realtà e abbiamo già cominciato, rafforzando i nostri legami di
lotta, fratellanza e solidarietà.
Coca-Cola
ha risposto alla campagna con nuovi attentati, con offensive di
discredito internazionali, con contributi economici ingannevoli e
con messaggi immorali. La multinazionale vuole distruggere il nostro
anelito di giustizia e continuare con il suo passo vorace di vite e
culture.
Il
secondo anno della fase di esigibilità è iniaziato il 22 Luglio
2004, con sit-in, proteste e atti di solidarietà in tutto il mondo.
Ricordiamo in particolare le azioni realizzate in Gran Bretagna,
Stati Uniti, Irlanda, Spagna, Italia, Germania e Colombia tra le
molte altre, dove i manifestanti hanno appoggiato totalmente il
SINALTRAINAL e hanno denunciato ancora una volta le violazioni dei
diritti umani e la politica repressiva della multinazionale
Coca-Cola.
Con
l’appoggio della Rete di Solidarietà Internazionale e del
Sindacato dei Chimici Unificati del Brasile, siamo stati presenti a
Porto Alegre, in Brasile, durante il Forum Sociale Mondiale di
quest’anno. Più di 500 attivisti di tutto il mondo hanno
assistito al nostro incontro organizzato e patrocinato dalla
Campaign to Stop Killer Coke (USA), Coca-Cola Virudha Samara Samiti
(India), Colombia Solidarity Campaign (UK),Global Resistance
(Internazionale),India Resource Center (India, USA), Indigenous
Environmental Network (Americhe), International Labor Rights Fund
(USA), Lok Samiti (India), Plachimada Solidarity Committee (India),
Polaris Institute (Canada), SINALTRAINAL (Colombia), la Red de
Solidaridad Internacional (RSI) e United Steelworkers of América
(USA). In questo Forum abbiamo potuto ascoltare, raccontare e
stringere alleanze con attivisti e organizzazioni che portano avanti
la campagna contro questa multinazionale in India, Chiapas, Porto
Rico e Canada.
Nel
corso del Forum Sociale, non solo abbiamo contribuito alla
costruzione della campagna contro questa multinazionale, ma vi è
stato un grande spazio per il consolidamento della campagna contro
la Nestlé ed il lancio della campagna contro le società
petrolifere Occidental Petroleum Company e Repsol, all’interno
della strategia di lotta contro l’impunità e per la costruzione
di una grande movimento delle vittime del terrorismo di Stato in
Colombia.
I
paesi in cui sono presenti collettivi e organizzazioni che
appoggiano la campagna sono, tra gli altri, Stati Uniti, Venezuela,
Cuba, Brasile, Australia, Spagna, Svissera, Francia, Inghilterra,
Irlanda, Scozia, Galles, Argentina, Bolivia, Ecuador, Perú,
Guatemala, Messico, Italia, Belgio, Canada, Germania, Turchia,
India, Irak, Palestina e Colombia.
Queste
sono alcune delle attività realizzate durante il secondo anno in
diversi paesi del mondo.
GRAN
BRETAGNA
- http://www.colombiasolidarity.org.uk/cocacolacampaign.html
La
organizzazione nostra sorella in Gran Bretagna, Colombia Solidarity
Campaign” (CSC), ha organizzato, nel mese di Ottobre, un giro nel
Regno Unito con il SINALTRAINAL e l’India Resource Center (ONG che
rappresenta le comunità indiane colpite da Coca-Cola). Il giro ha
avuto un grande successo ed è stato possibile costruire una grande
alleanza tra le comunità colpite in Colombia, in India e un gran
numero di attivisti, studenti e università britanniche.
Alla
fine di questo giro si è costituita UK Students Against Coke”
(Studenti britannici contro Coca-Cola). Gli studenti affiliati al
Sindacato Nazionale delgi Studenti hanno approvato una mozione per
formare un comitato di appoggio e di indagine sulla compagnia, per
informare tutti i consumatori nelle Università delle accuse contro
Coca-Cola.
La
compagnia ha contratti in esclusiva con la maggioranza delle
università, che arriveranno al rinnovo nel 2006. Il comitato di
appoggio e di indagine sulla compagnia si impegnerà a pubblicare i
suoi risultati e a convincere i suoi membri prima della Conferenza
dell’anno venturo, in modo che Coca-Cola sarà boicottata da più
di 5,2 milioni di studenti in Gran Bretagna a partire dal prossimo
anno.
Cacciare la multinazionale dai centri educativi della Gran Bretagna
è un grande obiettivo da raggiungere.
A
Giugno gli studenti del Baillo College dell’Università di Oxford
hanno approvato una risoluzione per mettere fuori dall’area tutti
i prodotti di Coca-Cola.
A
Ottobre abbiamo partecipato al Foro Sociale Europeo celebrato a
Londra, dove siamo rimasti sorpresi per la gran quantità di
Coca-Cola che si vendeva all’interno. Dopo il primo giorno abbiamo
ottenuto di escluderla dall’evento. Abbiamo realizzato due
incontri molto partecipati con i nostri compagni delle comunità
dell’India, del Venezuela e della Bolivia.
Nel
mese di Novembre si è tenuto un dibattito pubblico tra Coca-Cola,
gli studenti e CSC. La multinazionale, nel corso del confronto con
gli attivisti, in mancanza di argomenti, ha terminato accusando
pubblicamente il SINALTRAINAL di sabotaggio economico e terrorismo.
Il 4
Marzo gli attivisti si sono recati all’impianto situato nel Nord
di Londra e si sono incatenati all’ingresso principale come atto
di solidarietà con il SINALTRAINAL e le comunità indiane. Alcuni
lavoratori hanno mostrato il loro appoggio agli attivisti e hanno
dichiarato che anche lì si stanno licenziando lavoratori con
contratto a tempo indeterminato per impiegare lavoratori temporanei
e farli lavorare più ore per meno soldi.
C’è
stata un’altra protesta degli attivisti inglesi quando il
Vicepresidente della Repubblica (colombiana, NdT) ha visitato
l’Università di Bristol. Francisco Santos, all’ingresso, ha
dovuto saltare sopra 9 corpi macchiati di sangue e con i nomi dei
nostri compagni del SINALTRAINAL assassinati.
Dopo
la sua visita in Colombia con lo spettacolo “le reclame naziste
della Coca-Cola” il famoso attore inglese Mark Thomas ha
realizzato un tour in tutto il paese, denunciando in tono umoristico
la violenza di questa multinazionale, dalla Germania nazista,
all’India, alla Colombia.
Inoltre
c’è stata una protesta davanti all’unico stabilimento scozzese
della Coca-Cola, ad East Kilbridge. La protesta è stata appoggiata
dal Partito Socialista Scozzese, Global Resistence e CSC.
SINALTRAINAL
inoltre è stato presente durante le proteste che si sono celebrate
in Scozia contro il G8 a Luglio e Agosto. Coca-Cola ha tentato di
sponsorizzare un concerto di massa contro il summit per tentare di
ripulire la sua immagine. Grazie alla pressione delle organizzazioni
sociali, Coca-Cola è stata esclusa da questo concerto. Il Partito
Socialista Scozzese ha presentato in Parlamento una mozione di
appoggio al SINALTRAINAL e contro il G8. In questi giorni si
potevano vedere in lungo e in largo per la Scozia manifesti contro
la Killer Cola. SINALTRAINAL è stato presente in un convegno su
come lottare contro le multinazionali, all’interno del Forum
alternativo al G8.
Ancora,
il sindacato Public Commercial Services (PCS) si è unito alla
campagna alla fine di Giugno, così come The European Young
Socialists (ECOSY) (Giovani Socialisti Europei). C’è stato anche
l’appoggio di UNISON, il maggior sindacato del Regno Unito, con
1,3 milioni di iscritti, che ha effettuato una settimana di azione
contro Coca-Cola tra il 10 e il 16 Aprile.
Il
Partito Socialista Scozzese con 6 rappresentanti e la coalizione
“Stop The War” continuano ad appoggiare massicciamente la
campagna.
Da
noatere che questi risultati sono stati raggiunti nonostante una
controcampagna guidata da “Justice for Colombia” e dalla TUC
(Confederazione dei Lavoratori del Regno Unito). Come risposta a
questa controcampagna è stat prodotta la pubblicazione “Anti-Coke
Manifesto: Why You Should Boycott Coca-Cola" (Manifesto anti
Coke: Perché si dovrebbe boicottare la Coca-Cola?)
IRLANDA
- http://www.lasc.ie/activities/campaigns/lasc-campaigns/cocacola-sued.html
Northern
Ireland Public Service Alliance (Nipsa), il maggior sindacato
dell’Irlanda del Nord, con più di 40.000 iscritti, ha approvato
una mozione in cui condanna la violazione dei diritti umani da parte
delle imbottigliatrici della Coca-Cola in Colombia e aderisce
all’appello al boicottaggio.
Un’altra
vittoria della campagna è il voto favorevole nel Congresso Annuale
degli studenti irlandesi che appoggia l’appello al boicottaggio di
tutti i prodotti Coca-Cola. E’ importante menzionare che, dopo
Coca-Cola, si inizierà a boicottare la Nestlé.
Anche
a Belfast, la Queens University si è unita alla campagna finché
(Coca-Cola, NdT) non cambierà la sua politica di violazione dei
diritti umani e sindacali in Colombia.
I
delegati dell’ Irish National Teachers Organization INTO, la cui
conferenza dell’anno scorso fu sponsorizzata da Coca-Cola, hanno
votato per sciogliere tutti i contratti e unirsi alla campagna.
Anche il Sindacato Nazionale degli Studenti USI ha approvato la
mozione per non accettare sponsorizzazioni da Coca-Cola. Il
Sindacato dei Professori di Irlanda TUI ha riconfermato il suo
appoggio alla campagna mondiale nella sua ultima convention.
Continuano
ad appoggiare la campagna l’University College Dublin, il Trinity
College Dublin e il National College of Art and Desing, il Latin
American Solidarity Center (LASCC), l’ospedale Royal Victoria e i
pub Sandino e John Hewitt.
Il
Partito Laburista con i suoi 21 deputati nel Congresso ha dichiarato
il suo appoggio alla campagna mondiale; allo stesso modo, lo Sinn
Fein, con i suoi 6 deputati e 5 senatori. Anche due senatori
indipendenti ci appoggiano nella nostra giusta lotta contro la
multinazionale.
Mentre
Coca-Cola ha annunciato che chiuderà l’impianto di Naas a Dublino
e altri impianti nel paese per costruire un mega-impianto in luogo
ancora da determinare, fatti simili sono avvenuti in Colombia e in
altri paesi del mondo, con il licenziamento di centinaia di
lavoratori e la precarizzazione della vita dei popoli.
CANADA
- www.polarisinstitute.org
"The
Student School" a Toronto ha votato a Giugno per boicottare
tutti i prodotti di Coca-Cola e lo stesso è accaduto
nell’Università di Toronto, Guelph Student Union, dove hanno
iniziato a boicottare la compagnia. Anche l’Associazione del
Magistero di Vancouver si è impegnata a promuovere il boicottaggio
in tutte le scuole della città.
A
Gennaio e Febbraio c’è stato un giro di SINALTRAINAL per
Vancouver, Surrey, Fraser Valley, Nanaimo, Victoria Island, tra le
altre, con cui si è ottenuto l’appoggio studentesco e l’impegno
a lavorare per il boicottaggio contro la multinazionale. Lo stesso
si è ottenuto dai membri della Chiesa Unitaria del Canada.
Il 7
Maggio si è tenuta una protesta di massa a Toronto per denunciare i
crimini di Coca-Cola in Colombia.
Il
Comitato delle Campagne anti-globalizzazione, la CASA Colombia
Action Solidarity Alliance, Canadian Colombian Association, Polaris
Institute e Alianza Solidaria de Acción por Colombia (gruppo di
persone canadesi, colombiane, altinoaemricane, rifugiati e migranti)
continuano a sviluppare il lavoro.
Si
è ottenuto anche l’impegno del Colettivo The Latin American
Canadian Solidarity Association LA CASA, composto da colombiani e
gente di altri popoli latinoamericani.
In
questo paese ci sono difficoltà nello sviluppo della campagna. Il
sindacato CAW (Canadian Auto Workers), che in principio non ha
appoggiato la campagna, mantiene oggi una discussione interna che ha
portato tra le altre cose ad una sanzione al nostro compagno e amico
Larry Wells per aver promosso la campagna all’interno del suo
sindacato.
ITALIA
- www.nococacola.info
In
questo secondo anno di campagna si sono svolti due incontri pubblici
con la partecipazione di Reboc, Coca-Cola Italia e membri del
SINALTRAINAL. In ambedue gli incontri la multinazionale si è
trovata senza argomentazioni per far fronte alle accuse che gli sono
state rivolte e che sono motivo della campagna.
Alla
fine del 2004 si è tenuta a Roma una riunione tra UITA (IUF),
Coca-Cola Atlanta e Italia, i sindacati di Coca-Cola in Europa,
Reboc e SINALTRAINAL. Si è trattato di uno spazio molto importante
che ha permesso di chiarire ancora una volta i motivi della campagna
e i suoi obiettivi. E’ stata una riunione molto cordiale che ha
rafforzato la campagna, non è stata sufficiente la difesa che
Sinaltrainbec (Carlos Ortiz) ha fatto della politica della
multinazionale in Colombia, poiché le persone intervenute hanno
accettato che esiste un conflitto importante con l’impresa per le
violazioni denunciate.
Queste
sono state le iniziative sviluppate in Italia nell’ambito della
campagna mondiale e le organizzazioni che fanno parte della Reboc.
Comité
Carlos Fonseca (Roma)
COCS - comitato cambia lo sponsor (Roma)
C.S.A. ex-SNIA Viscosa (Roma)
C.S.A. La Torre (Roma)
COBAS (Italia)
Carta (Italia)
Il Manifesto (Italia)
C.S.O.A. Ricomincio dal Faro (Roma)
Malamurga (Roma)
Ass. Tatavasco (Pessano con Bornago-MI)
Coordinamento Lombardo Nord-Sud del mondo (Milano)
C.S.O.A. Intifada (Empoli)
Rete Lilliput (Italia)
Rifondazione Comunista - Federazione Romana (Roma)
Firenze Social Forum (Firenze)
Arezzo Social Forum (Arezzo)
Terre Libere (Messina)
NEXUS CGIL Emilia (Emilia)
Studenti Medi Antifascisti (Bari)
Bisceglie Social Forum (Bisceglie-BA)
Coop. La Rondine (Verona)
Ass. La Talpa (Nettuno-RM)
C.S. La Skoletta (Perugia)
Laboratorio sociale Centocelle (Roma)
Comitato di Quartiere Centocelle (Roma)
Filca CISL Marche (Pesaro)
Roma Nord-Est Social Forum (Roma)
C.S. Casale Podere Rosa (Roma)
Ass. Nientetroppo (Roma)
Ass. Partinico Antagonista (Partinico-PA)
Circolo Borderline (Sassari)
Movimento Omosessuale Sadro (Sassari)
C.S.O.A. Ex Mattatoio (Civitavecchia-RM)
Ass. Patchanka (Chieri-TO)
Gruppo di attenzione Superciuk ACEA
Ass. Bottega del Sole (Iglesias-CA)
Circolo Nievski (Catania)
Centro Tutela Consumatori Utenti onlus (Bolzano)
Movimento dei Senza Voce (Lugano-SVIZZERA)
ARCI mah-nà mah-nà (Galatina-LE)
Casa per la Pace (Molfetta)
Scuola di Pace Don Tonino (Molfetta)
Bar autogestito Facoltà di Lettere e Filosofia (Firenze)
Coop. Enghera (Acireale-CT)
Gruppo Vita Animale (Milano)
Merano Social Forum (Merano-BZ)
Tavolo per la Pace di Pianoro (Pianoro-BO)
Ass Pablo Neruda Aversa (Caserta)
Ass Su la testa - Laltralombardia (Milano)
Centro Omar Moheissi Guagnano (Lecce)
Rete Radié Resch (Firenze)
Coop Commercio Equo e Solidale (Lecce)
Rete Radié Resch Mogliano Veneto (Treviso)
ZetaLab (Palermo)
Attac Italia (Italia)
GAN Trentino (Rovereto-TN)
L'Ulivo Associazione per l'ambiente - (Calci-PI)
European Consumer (Roma)
Associazione Volontari Il Cavallo Bianco (Roma)
Associazione Il Piccolo Popolo (Milano)
Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani (Palermo)
C.S. Leoncavallo (Milano)
Radio Onda d'Urto (Brescia)
FIM - CISL (Italia)
OEW (Bressanone - BZ)
Municipio Roma XI (Roma)
Rete del Nuovo Municipio (Italia)
Associazione Duesicilie - Abruzzo (Pescara)
RdB/CUB Tesoro (Roma)
Social Forum Pontedera (Pontedera - PI)
CSOA Ex Carcere (Palermo)
Bottega del Mondo Tutti giù per terra (Roma)
Tenda della Pace (Udine)
Associazione Socio-Culturale Emide (Torre S. Susanna - BR)
Gruppo Oltre (Vernante - CN)
Partito dei Comunisti Italiani e FGCI - Federazione Giovanile dei
Comunisti Italiani (Italia) - federazioni di Molise, Umbria,
Liguria, Calabria, Trentino Alto-Adige, Lombardia, Puglia, Toscana,
Emilia Romagna, Veneto, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Massarosa,
Novara, Montevarchi, Benevento, Napoli, Padova, Milano, Grosseto,
Torino
Collettivo Guevara (Gorizia)
Mani Tese (Italia)
REeS - Roma Equa e Solidale onlus (Roma)
Municipio Roma IV (Roma)
Comune di Empoli (Empoli - FI)
Comuni dell' Empolese - Valdelsa (Toscana) - Comune di Capraia e
Limite, Comune di Castelfiorentino, Comune di Cerreto Guidi, Comune
di Certaldo, Comune di Empoli, Comune di Fucecchio, Comune di
Gambassi Terme, Comune di Montaione, Comune di Montelupo Fiorentino,
Comune di Montespertoli, Comune di Vinci
Circolo ARCI Malanga Amarilla (Cinisello Balsamo - MI)
Associazione Le Tribù (Torre del Greco - NA)
Circolo ARCI Accatà (San Giovanni in Persiceto - BO)
Comune di Fiano Romano (Roma)
Circolo ARCI Island (Perugia)
PACIFISTAT (Roma)
Circolo Vela Flash (Sanremo)
Gruppo PRC Regione Lazio (Roma)
Sinistra Giovanile - Sezione Gramsci (Francavilla al Mare - CH)
Associazione Promiseland.it
Arci Roma
EVENTI
nel 2004-2005:
22
Luglio 2004 – Seconda Giornata Mondiale di Boicottaggio della
Coca-Cola. Azioni di protesta e di solidarietà con il SINALTRAINAL
con mobilitazioni, concerti, raccolta di firme di appoggio alla
campagna nelle città di Roma, Torino, Bologna, Modena, Palermo,
Empoli.
10
Agosto 2004 – Concerto e informazione sulla campagna di
boicottaggio nel Salento, zona della Regione Puglia.
15
Agosto 2004 – A Firenze, nella annuale Festa Nazionale dei
Democratici di Sinistra, viene esclusa la vendita e la distribuzione
di Coca-Cola. La direzione della Festa aderisce alla campagna di
boicottaggio promossa dal SINALTRAINAL.
4
Settembre 2004 – Azioni di boicottaggio e protesta durante uno dei
concerti organizzati a Firenze da Coca-Cola e dal canale televisivo
musicale MTV. Azioni simili in molte altre città.
Dal
4 all’11 Settembre 2004 azioni di protesta e attività di
solidarietà con il SINALTRAINAL con mobilitazioni, concerti,
raccolta di firme di appoggio alla campagna nella città di Modena.
24
Settembre 2004 – Azioni di boicottaggio della Coca-Cola nella città
di Pordenone.
22
Ottobre 2004 – Il Municipio “Roma XI ” annuncia l’esclusione
dei prodotti Coca-Cola dai suoi uffici e scuole, in appoggio alla
Campagna Mondiale di boicottaggio della Coca-Cola promossa dal
SINALTRAINAL.
28
Ottobre 2004 – Un Assessore della Regione Molise presenta un
Ordine del Giorno in appoggio alla Campagna Internazionale di
boicottaggio della Coca-Cola.
1-13
Novembre 2004 – Settimana Nazionale di appoggio della Campagna
Internazionale di boicottaggio della Coca-Cola. Azioni di protesta e
solidarietà con il SINALTRAINAL, mobilitazioni, concerti, raccolta
di firme in appoggio alla campagna nelle città di Modena, Bologna,
Roma, San Giuliano Terme, Pontedera, Empoli, Firenze, Napoli.
8
Dicembre 2004 – Il Comune di Foggia apre un dibattito sulla
possibilità di aderire alla campagna di boicottaggio della
Coca-Cola.
14
Dicembre 2004 – REBOC presenta le prime 10.000 firme di protesta
nella sede della Coca-Cola Italia. L’impresa rifiuta la
Commissione di inchiesta indipendente. Il boicottaggio prosegue.
28
Gennaio 2005 – Anche il Comune di San Giuliano Terme appoggia la
campagna di boicottaggio.
13
Gennaio 2005 – Undici Comuni della zona dell’empolese-valdelsa
votano il boicottaggio della Coca-Cola.
18, 22, 27 Gennaio 2005 – A Udine Reboc e Commercio Equo e
Solidale organizzano colazioni solidali, proiezioni di video e
mostre fotografiche sulla Colombia e la campagna di boicottaggio
della Coca-Cola.
10
Febbraio 2005 – Azioni di protesta e di solidarietà con il
SINALTRAINAL con mobilitazioni, raccolta di firme di appoggio alla
campagna nella città di Monfalcone.
4
– 11 Febbraio 2005 – Mostra di “Artisti contro Coca Cola”
nel Centro Sociale “Forte Prenestino”. Nel corso della settimana
di attività organizzate da Reboc e dal Centro Sociale si sono
svolti concerti, raccolta di firme di appoggio al boicottaggio,
proiezioni di video sulla Carovana Sindacale Internazionale in
Colombia e lo spettacolo teatrale « El señor Monserrat e coniugi
Coca Cola ».
20
Febbraio 2005 – Azioni di informazione e raccolta firme contro
Coca-Cola nella città di Montebelluna.
9
Marzo 2005 – A Roma 15 Botteghe del “Comercio Equo e Solidale”
aderiscono alla Campagna di boicottaggio della Coca-Cola promossa in
Italia da Reboc.
9
Marzo 2005 – A Roma l’Università “Roma Tre” dibatte sulle
mobilitazioni studentesche per boicottare la vendita dei prodotti
Coca-Cola nell’area universitaria.
25
Marzo 2005 – A Roma anche il Municipio “Roma IV” aderisce alla
Campagna Internazionale di boicottaggio della Coca-Cola, escludendo
la vendita e la distribuzione e la vendita in tutte le sue
installazioni.
11
Aprile 2005 – A Milano, proteste e mobilitazioni del gruppo Reboc
Milano contro la catena di supermercati COOP che, nonostante
affermino di impegnarsi socialmente, continuano a vendere prodotti
Coca-Cola.
15
Aprile 2005 – A Foggia, primo incontro “vis a vis” tra Reboc e
Coca-Cola Italia. L’evento organizzato dal Comune di Foggia al
fine di chiarire le accuse di violazione dei diritti sindacali e
umani da parte di Coca-Cola in Colombia e come passo necessario per
aderire alla campagna di boicottaggio.
20
Aprile 2005 – A Roma si susseguono una serie di eventi e attività
informative di Reboc con le Botteghe del Commercio Equo e Solidale,
su Colombia, Diritti Umani e multinazionali.
29
Aprile 2005 – A Santa Marinella (Roma) incontro pubblico di REBOC
su Colombia, Diritti Umani e multinazionali.
13
Maggio 2005 – Nell’Università “Roma Tre”, REBOC organizza
dibattito su: “Dietro al marchio…verso un codice etico di
ateneo”
13
Maggio 2005 – Anche il Comune di Fiano Romano aderisce alla
campagna di boicottaggio.
14
Maggio 2005 – REBOC è invitata a esporre gli sviluppi e gli
obiettivi della campagna di boicottaggio nel Foro Sociale
Provinciale di Savona.
22
Giugno 2005 – Presso il Tribunale di Roma inizia la prima udienza
del Processo contro 11 militanti di Reboc e altri manifestanti che
un anno e mezzo prima avevano manifestato contro un concerto
organizzato da Coca-Cola. La protesta non potè essere evitata dalle
telecamere della diretta di MTV che mostrarono enormi striscioni che
alludevano al boicottaggio sostenuti in aria da enormi palloni ad
elio.
22
giugno 2005 – Incontro e dibattito con Reboc alla Festa annuale
dell’Altraeconomia, che si tiene a Roma. Presso lo stesso evento
l’anno prima ci fu per la prima volta un incontro faccia a faccia
tra Edgar Paez del Sinaltrainal e Nicola Raffa, rappresentante di
Coca-Cola Company in Italia.
25
Giugno 2005 – Juan Carlos Galvis del Sinaltrainal incontra
rappresentanti della Regione Lazio e Comune di Roma, dove si elabora
e presenta una proposta per una Commissione d’inchiesta
indipendente a cui delegati della Regione Lazio, del Comune di Roma
di Amnesty International, del Sinaltrainal e della stessa Coca-Cola,
possano prender parte per chiarire la verità sulle accuse
presentate dalla Campagna Internazionale di Boicottaggio. A seguito
della successiva conferenza stampa, quasi tutti i mezzi di
informazione nazionali riprendono la notizia con una certa enfasi.
25
Giugno 2005 – Nella sede della Casa Internazionale delle Donne di
Roma, alla presenza di Juan Carlos Galvis del Sinaltrainal, si versa
in terra pubblicamente l’ultima lattina di Coca-Cola venduta dal
ristorante presente all’interno dell’associazione. Nello stesso
momento la Reboc presenta la Rete dei Ristoratori No Coca-Cola.
25
Giugno 2005 – Juan Carlos Galvis fa un breve ma significativo
intervento in apertura di un grande concerto nell’ambito della
Festa dell’Altraeconomia, alla presenza di 3.000 persone circa.
22
Giugno 2005 – La Regione Lazio presenta un Ordine del Giorno di
solidarietà con il Sinaltrainal “…il Governo italiano promuova
una Commissione di Verifica Indipendente in Colombia…”.
FRANCIA
La
Confederazione Nazionale del Lavoro (CNT) ha invitato il
SINALTRAINAL nel mese di Luglio al suo congresso, nell’ambito del
quale è stata approvata l’adesione alla campagna da parte dell’anarcosindacalismo
francese. Il Collettivo TIO Francia continua nel suo lavoro di
appoggio alla campagna e di sostegno delle iniziative di resistenza
che si sviluppano nel paese.
STATI
UNITI
- www.killercoke.org
Dal
23 al 27 Agosto, i 270.000 membri del sindacato American Postal
Workers Union (APWU) hanno celebrato la loro convention annuale con
più di 3000 delegati e hanno approvato una risoluzione per
eliminare tutti i prodotti Coca-Cola dai loro uffici postali.
Il
25 Agosto nella convention annuale del “Labor Council for Latin
American Advancement’s (LCLAA) celebrata a Santa Ana Pueblo, nel
New Mexico, si è scoperto che la conferenza era sponsorizzata da
Coca-Cola. La campagna “KillerCoke è stata immediatamente
contattata perché l’assemblea venisse informata sui crimini della
Coca-Cola in Colombia. E’ stata approvata una mozione di
emergenza, nella quale si è deciso di devolvere i 10.000 $ della
sponsorizzazione e una petizione affinché la AFL-CIO finanzi una
commissione indipendente in Colombia. La mozione è stata appoggiata
da Santo Crespo, membro del New York City Central Chapter del
Consiglio Distrettuale 37 AFSCME, da Ed Vargas di UNIT THERE e
da Sonia Ivany, presidente del Capitolo Centrale del NYS AFL-CIO y
LCLAA NYC.
La
California Federation of Teachers (Federazione dei Professori della
California) ha approvato una risoluzione per boicottare i prodotti
di Coca-Cola nell’Ottobre 2004.
Presso
l’Università del Montana si è realizzata una grande
manifestazione di fronte agli Uffici dell’Amministrazione, per
commemorare l’anniversario dell’assassinio di Isidro Segundo Gil,
esigendo che si rescinda il contratto in esclusiva tra l’Università
e la Coca-Cola e successivamente è stato occupato l’ufficio del
rettore; quattro giorni prima gli studenti hanno scalato le torri
del campus e hanno appeso un grande striscione che diceva “fai
fuori il contratto con la Coca-Cola”.
Alla
scadenza, il 15 novembre prossimo, il contratto tra le Scuole
Pubbliche di Chicago e Coca-Cola non sarà rinnovato. Così avrà
fine il monopolio che la compagnia ha avuto per più di 5 anni nella
città del nord dell’Illinois.
Elizabeth
Nadeu, studente e membro del sindacato metallurgico satunitense, è
stata arrestata per aver protestato contro la Scuola delle Americhe
a Fort Benning a Novembre. Elizabeth ha partecipato a queste azioni
per esprimere solidarietà ai suoi fratelli e sorelle sindacalisti
in Colombia e in particolare per richiamare l’attenzione sui
lavoratori della Coca-Cola assassinati in Colombia dalle forze
paramilitari.
L’Associazione
degli Studenti Laureati dell’università di Rutgers, con più di
50.000 studenti, ha approvato una risoluzione per non distribuire più
Coca-Cola nelle sue riunioni e ha suggerito al presidente di non
rinnovare il contratto in esclusiva che Coca-Cola ha stipulato ocn
l’Università. Un’altra Università che si è unita al
boicottaggio è stata la Unión Theological Seminary di Manhattan,
New York, una Università di teologia che forma gli studenti che
vogliono diventare sacerdoti cristiani.
Aprile
è stato scelto negli Stati Uniti come mese di azione contro la
Coca-Cola per i suoi crimini in Colombia e in India. Come già
avvenuto in Gran Bretagna, si è celebrato un tour congiunto tra le
comunità colpite della Colombia e dell’India.
Dal
4 al 19 si sono celebrati eventi e conferenze negli Stati di
New York, New Jersey, Philadelphia e Massachusset, tra gli altri. Il
tour è stato appoggiato da United Steel Workers of America, United
Students Against Sweatshops, Campaign to Stop Killer Coke,
International Labor Rights Fund, Indigenous Environmental Network,
Global Resistance, Colombia Peace Project, Colombia Action Network,
Public Citizen, North American Alliance for Fair Employment e India
Resource Center e SINALTRAINAL.
Il
Tour si è concluso con una protesta nel corso dell’assemblea
generale degli azionisti di Coca-Cola celebrata il 19 Aprile a
Wilmington, nel Delaware. Le accuse contro la compagnia per le sue
politiche repressive in Colombia e India hanno dominato
l’assemblea annuale di Coca-Cola. Circa 20 azionisti hanno parlato
in nome della campagna internazionale e l’amministratore delegato
della compagnia, Neville Isdell, ha terminato l’assemblea prima
del tempo affinché altri 15 azionisti non potessero parlare in nome
della campagna. Gli azionisti all’interno dell’assemblea sono
stati accompagnati all’esterno da un gran numero di attivisti
determinati e con enormi striscioni che dicevano “Coca-Cola:
distrugge esistenze, stili di vita e comunità”.
Un’altra
signifcativa vittoria della campagna negli Stati Uniti è stato il
voto favorevole dell’Università di Hofstra nell’Hempstead, New
York, per rescindere il suo contratto con la multinazionale a causa
dei suoi crimini in Colombia e in India. Questo voto è giunto
esattamente due settimane dopo che gli studenti dell’Università
avevano votato a favore in un referendum per chiedere
all’amministrazione di sciogliere il contratto con Coca-Cola.
Agli
inizi di Giugno il Balliol College JCR ha approvato una mozione per
vietare i prodotti Coca-Cola nei suoi uffici. La mozione segnalava
che “Coca-Cola non è una compagnia né etica né con alcuna
responsabilità sociale”. JCR stava già boicottando Nestlé da
alcuni anni.
Ad
ogni modo, una delle vittorie più importanti della campagna negli
Stati Uniti, è quella che è stata ottenuta nell’Università del
Michigan. Dopo più di 10 mesi di indagine su Coca-Cola da parte di
una Commissione Universitaria sui crimini in Colombia e in India, è
stato sancito che questa compagnia viola il codice di condotta che
vige nell’Università nei confronti dei venditori di prodotti, a
causa delle sue azioni in Colombia e in India. La Commissione “ha
riscontrato che Coca-Cola può aver violato il codice di condotta
per quanto riguarda i pesticidi in India e le pratiche di gestione
del personale in Colombia.
La
multinazionale è tenuta ad accettare per iscritto prima del
Settembre 2005 un’indagine indipendente su questi fatti che le
sono imputati in Colombia e in India. L’indagine dovrà essere
completata prima del 31 marzo 2006. Si attende inoltre che
“Coca-Cola proponga un piano di correzione di questi fatti prima
del 31 Maggio del 2006”. La Commissione ha inoltre deciso che se
Coca-Cola non si attiene alle decisioni prese e non viene
riscontrato un progresso soddisfacente, le relazioni commerciali con
Coca-Cola termineranno.
Questa
azione dell’Università del Michigan è il risultato di una
formidabile campagna da parte di una coalizione degli studenti di più
di 20 differenti gruppi che rappresentano più di 5000 studenti
nell’Università.
Coca-Cola
ha cercato di inserirsi nella Commissione, ma la pressione degli
studenti è riuscita ad escluderla e ci si è accordati sul fatto
che si svolgeranno riunioni degli amministratori dell’Università
con lgi studenti e delegati del Sinaltrainal e delle Comunità
indiane, nei primi giorni del mese di Agosto.
Altri
sindacati cotinuano ad appoggiare la campagna mondiale:
Service
Employees International Union (SEIU), con 1,7 milioni di iscritti.
Communications Workers of America (CWA), 700,000 iscritti.
The American Federation of Teachers (AFT), con 1,3 milioni di
iscritti.
The International Longshore and Warehouse Union, con 60,000
iscritti.
In
questo secondo anno si è svolto un numero molto importante di
riunioni e conferenze nelle Università da parte dei compagni che si
preoccupano in questo paese per gli attentati e le minacce commesse
in Colombia dai gruppi paramilitari. Il loro lavoro insieme ai
gruppi di appoggio e solidarietà è stato determinante per la
conquista degli obiettivi della campagna in questo secondo anno,
riuscendo a raggiungere la grande maggioranza delle Università e
dei College degli Stati Uniti. Esprimiamo immensa stima per
l’appoggio dei compagni/e di United Students Againts Sweatshops
–USAS-, Studenti Uniti per la Giustizia Sociale.
Il
lavoro dei compagni ha contribuito anche alla relazione con le
organizzazioni venezuelane, in particolar modo con i Circoli
Bolivariani e in questi giorni ci prepariamo a partecipare ai
convegni sull’impatto della politica delle multinazionali nel
Congresso delle Gioventù a Caracas.
MESSICO
- http://www.ciepac.org/otras%20temas/campanas/boicot-coca/index.html
Il
Messico è uno dei principali consumatori di Coca-Cola a livello
mondiale e il Chiapas è uno degli Stati che consumano più
Coca-Cola nella Repubblica Messicana. In Chiapas, ci sono terribili
lotte tra le comunità per l’utilizzo e la distribuzione
dell’acqua, mentre in una comunità si ammazzano per un pozzo
d’acqua e viene interrotto il servizio per debiti da 50 pesos. La
Coca-Cola è l’impresa che maggiormente estrae l’acqua pubblica
e si giova di tutti i benefici e le facilitazioni per farlo. Per
questi motivi e in solidarietà con i lavoratori colombiani, è
stata lanciata la campagna “Prendi coscienza, boicotta
Coca-Cola”, condotta dal CIEPAC.
Per
la diffusione ed il posizionamento della campagna in questo paese è
stato molto importante l’apporto dei compagni del CASIFOP.
L’invito a partecipare alla riunione “in difesa dell’acqua”
con la partecipazione delle organizzazioni sociali dell’America e
del Caribe e ad un giro per Città del Messico, è stata una grande
opportunità per far conoscere la campagna e potersi relazionare con
i membri della campagna contro questa multinazionale in Chiapas.
SPAGNA
- http://www.cgt.es/aragon/NOCoke.htm
Il
sindacalismo libertario ha dato il suo appoggio alla campagna contro
la Coca-Cola con l’adesione della Confederazione Generale dei
Lavoratori (CGT). A saragozza, il Comitato di Solidarietà
Internazionalista, il Collettivo Pedalea – collettivo
cittadino/ecologista, il Collettivo Ikike – lavoratori
dell’Università di Saragozza, il Collettivo autogestito degli
studenti – studenti della UZ, il Foro Palestina Libera di
Saragozza, Protesto – creazione per la resistenza globale e la
Gioventù Comunista di Aragona. Le università di Saragozza e Teruel
continuano i preparativi per organizzare un referendum per escludere
prossimamente la Coca-Cola dai loro locali.
Nei
Paesi Baschi LAB Sindikatua si è unito alla campagna,insieme al
Komité Internazionalistak e CCREH-Bachué.
Il
collettivo “Railes Verdes” di Madrid ha lanciato una pagina web
sui crimini della Coca-Cola (www.cocacolanogracias.tk).
Ci
sono altri gruppi attivi nella campagna in Valencia, Asturias e
Catalogna come SERPAL, Servicio de Prensa Alternativa.Reus,
Catalunya.
In
questo secondo anno di campagna nuove organizzazioni, su impulso
della CGT, si sono aggiunte a questa battaglia per la vita:
1.
Sección sindical de CGT de limpiezas del Hospital Ramón y Cajal de
Madrid
2. Colectivo de limpiezas del Hospital Clínico de Madrid
3. Colectivo de limpiezas del Hospital de la Paz de Madrid
4. Sección sindical de CGT de limpiezas del Hospital Puerta de
Hierro de Madrid
5. Grupo Autogestionado de Consumo (GAK) del Caes de Madrid
6. Centro de Asesoría y Estudios Sindicales de Madrid
7. Sección sindical de CGT de Altamira. Artes Gráficas de Madrid
8. Colectivo de trabajadores de ABC. Prensa de Madrid
9. Colectivo de trabajadores de IBM. Metal de Madrid
10. Colectivo de trabajadores de Cymen. Metal de Madrid
GERMANIA
- http://www.labournet.de./internationales/co/cocacola/
A
Wuppertal è stato distribuito molto materiale sulla campagna e si
sono realizzati dibattiti pubblici, il che ha fatto sì che molte
persone abbiamo smesso di consumare Coca-Cola.
Si
è ottenuta l’espulsione di questi prodotti dal Centro Bar Caribe,
Autonomes Zentrum, Koehler Liesel, Café Hans, Club 45 RPM, Danhan,
Studentencafe in Eingangshalle-Foyer der Uni am Haspel (presso
l’Università di Wuppertal).
Alla
campagna hanno aderito il Sindacato VERDI, la maggiore
organizzazione di lavoratori del mondo. Allo stesso modo il
sindacato metallurgico.
A
Berlino il Comitato di Solidarietà con la Colombia ha realizzato
campagne di diffusione e un buon numero di riunioni pubbliche con
delegati del Sinaltrainal presenti in questo paese.
VENEZUELA
Il
governo venezuelano ha chiuso temporaneamente 34 centri di
distribuzioni e i 4 impianti di imbottigliamento della Coca-Cola
FEMSA in questo paese per proseguire un’indagine sulla
multinazionale per frode fiscale.
PERU
A
seguito di infruttuose negoziazioni con l’impresa, che ha
continuato a non applicare le risoluzioni del Ministero del Lavoro
per reintegrare decine di lavoratori licenziati, il sindacato della
filiale peruviana di Coca-Cola ha iniziato uno sciopero che è
durato più di 15 giorni durante il mese di ottobre e nel corso del
quale vari iscritti sono stati arrestati e perseguitati. Il
ministero del Lavoro, l’impresa e il sindacato sono giunti ad un
accordo per reintegrare i lavoratori. Tuttavia i lavoratori, stanchi
delle manovre dell’impresa per non applicare le risoluzioni delle
autorità lavorali peruviane, sono scesi di nuovo in sciopero nello
scorso mese di Maggio.
INDIA
- www.indiaresource.org
Più
di 1500 persone hanno partecipato ad una marcia contro Coca-Cola il
24 Novembre a Mehdiganj. 350 persone sono state arrestate dopo un
brutale attacco della polizia di fronte all’ingresso
dell’imbottigliatrice della Coca-Cola in questa città. Più di
500 resistenti di Mehdiganj e della sua zona rurale hanno marciato
di nuovo fino all’ingresso dell’impianto di imbottigliamento di
Mehdiganj il 6 di Gennaio. I manifestanti hanno marciato tenendosi
per mano e con la bocca tappata da fazzoletti di color nero per
dimostrare la natura pacifica di questa marcia e protestare contro
la brutalità della polizia manifestatasi nella marcia precedente.
300 metri prima di arrivare all’impianto sono stati nuovamente
affrontati da più di 100 poliziorri che non gi hanno permesso di
avvicinarsi allo stabilimento. Alcuni degli organizzatori di questa
marcia sono stati arrestati e accusati di una serie di danni da
incendio. Una volta in più è stato dimostrato come lo Stato
indiano e la Coca-Cola collaborano per contrastare le organizzazioni
sociali.
Il
15 di gennaio del 2005 migliaia di persone hanno marciato fino alla
imbottigliatrice più grande della Coca-Cola in India, a Plachimada
nello stato del Kerala, per chiedere la sua chiusura definitiva. In
questo giorno la veglia che permane di fronte all’impianto di
imbottigliamento del Kerala ha compiuto 1000 grioni. Da 1000 giorni
una gran numero di persone stazionano fuori dagli impianti, in gran
parte donne e indigeni, colpiti dal furto dell’acqua delle loro
comunità da parte di Coca-Cola. Va ricordato che questo impianto è
chiuso da più di un anno grazie alla pressione e all’azione delle
comunità.
L’8
Giugno più di 700 membri delle comunità hanno marciato verso gli
ingressi dello stabilimento di Plachimada per chiedere nuovamente la
sua chiusura definitiva. 500 di loro sono stati brutalmente
attaccati dalla polizia e arrestati. Nonostante gli arresti e
l’intimidazione, le comunità colpite promettono di proseguire la
lotta e di non permettere che l’impianto venga riaperto.
Il
14 Giugno le autorità locali (Perumatty panchayat) hanno rifiutato
il sollecito di Coca-Cola a riaprire il suo impianto di
imbottigliamento a Plachimada. Coca-Cola, come prova ulteriore delle
sue politiche antidemocratiche, non riconosce il danno e cerca di
delegittimare le autorità locali, affermando che lo stabilimento
non si trova nella loro giurisdizione. Il caso sarà esaminato
prossimamente dalla Corte suprema di giustizia indiana.
Un’altra
comunità indiana, a Gangaikondan nel Tamil Nadu, ha deciso che non
vuole un impianto della Coca-Cola. Ciononostante la compagnia lo sta
costruendo, utilizzando una franchigia. La comunità chiede che la
licenza non venga concessa.
Nel
frattempo, il 19 Maggio, un carico di prodotti della Coca-Cola non
è stato accettato dalla “US Food and Drug Administration”
(Commissione di controllo sugli alimenti e i prodotti chimici degli
Stati Uniti) negli Stati Uniti, poiché non erano salutari e
non rispettavano le leggi del mercato statunitense. Va ricordato che
Coca-Cola ha continuato a vendere bevande gasate nel mercato indiano
con presenza di pesticidi, compreso DDT, e con una percentuale
di prodotti chimici 30 volte più alta di quella permessa negli
Stati Uniti. Il parlamento indiano ha proibito la vendita di
Coca-Cola nella sua caffetteria, da quando gli studi hanno
confermato la presenza di questa alta percentuale di residui
tossici.
Il
30 Maggio il Dipartimento del Kerala ha multato la compagnia per 3
milioni di rupie ($70.000 più o meno) per evasione fiscale.
COLOMBIA
- www.sinaltrainal.org
Nelle
città in cui siamo presenti, la diffusione della campagna e la
realizzazione di attività per diffonderla sono state permanenti.
L’appoggio
delle organizzazioni sociale e dei difensori dei diritti umani
all’iniziativa ci hanno sostenuto e questo continua ad essere un
esempio di lotta e resistenza contro le politiche delle
multinazionali.
Il
lavoro nei centri formativi, nel club sociali, nei negozi e negli
altri luoghi pubblici continua, ma non sono molti i luoghi da cui
siamo in grado di cacciare la multinazionale. Contrariamente, è
immensa la quantità di persone che hanno smesso di consumare
prodotti della Coca-Cola, sia per i danni alla salute che per gli
effetti devastanti del suo comportamento.
Gli
organi della compagnia hanno riconosciuto gli effetti della
campagna, vedendo scendere le vendite e quindi i profitti
dell’affare. Per noi questo non è stato motivo di atteggiamenti
trionfalistici, ma di soddisfazione, poiché l’apporto nella
nostra gente è stato importante per i risultati della campagna.
L’impresa
continua imperterrita ad annientare il sindacato ma i suoi sforzi
non bastano per raggiungere lo scopo. Sinaltrainal, anche in mezzo a
molte difficoltà, mantiene la sua decisione irrevocabile di far
rispettare i diritti della popolazione e di ottenere la mitigazione
del dolore delle vittime.
Coca-Cola
mantiene la sua scelta di non riconoscere le cause della campagna e
al contrario continua a penalizzare l’attività sindacale e a
maltrattare i lavoratori. I processi giudiziari proseguono presso le
Corti degli Stati Uniti e la campagna si rafforza giorno per giorno,
tuttavia è urgente portarla ad un profilo che obblighi la
multinazionale a dare una risposta soddisfacente alla proposta che
le abbiamo presentato nel Gennaio del 2003.
Al
fine di mantenere l’impunità rispetto alla violazione dei diritti
umani dei lavoratori, continuare a rimanere in silenzio di fronte
alla proposta di riparazione integrale che SINALTRAINAL ha
presentato e quindi per far cadere nell’oblio questi fatti
aberranti, ha creato la “Fondazione Colombia per l’educazione e
l’opportunità”, che ha ricevuto una donazione iniziale di 10
milioni di dollari, con il pretesto di occuparsi della popolazione
più sfavorita e dei desplazados, finanziare programmi accademici e
di lavoro nei settori dove gli indici della violenza sono elevati;
tuttavia, Coca-Cola non modifica la sua politica di violazione dei
diritti umani dei lavoratori e delle comunità. Lamentiamo che
persone come Carlos Rodriguez, presidente della Central Unitaria de
Trabajadores de Colombia “CUT”, che ci è stato accanto nel
lancio della campagna, oggi fa parte di questa fondazione il cui
unico obiettivo è distrarre l’attenzione pubblica dalla realtà
che hanno subito le vittime di questa violenza.
Il
caso Coca-Cola Colombia sarà parte dell’Udienza Pubblica che si
realizzerà nel mese di Marzo 2006 a Bogotà come parte del
Tribunale Permanente dei Popoli; lì nuovamente legittimeremo la
Campagna Mondiale con la presentazione di nuovi casi che attentato
contro la sicurezza e la vita del nostro popolo. Le transnazionali
Nestlè e Chiquita Brands saranno ugualmente giudicate per i
benefici ottenuti dal terrorismo di Stato in Colombia.
E’
molto probabile che in questa breve informativa manchino numerose
attività realizzate nei diversi angoli del mondo e i nomi di
centinaia di organizzazioni che con il loro affetto per il nostro
popolo hanno contribuito alla costruzione della campagna, gli
chiediamo di scusarci e di farci pervenire le informazioni utili per
parlarne e mostrare al mondo una volta in più che la
globalizzazione della lotta e la solidarietà sono garanzia di
vittoria e libertà. In questo modo proseguiamo nella costruzione di
questo Altro Mondo Possibile che i popoli sognano.
Infine
alcuni College e Università che appoggiano la Campagna Mondiale
contro Coca-Cola
American University, Washington, DC
Amherst College, Massachusetts
Antioch College, Ohio
Bard College, New York*
Boston College, Massachusetts
Bowdoin College, Maine
Brandeis University, Massachusetts
Bristol University, England
California State University — Dominguez Hills, California
Carleton College, Minnesota *
Carnegie Mellon University, Pennsylvania
College of DuPage, Illinois *
Cordozo Law School, New York
DePaul University, Illinois
DePauw University, Indiana
Evergreen State College, Washington
Georgetown University, Washington, DC
Georgian Court University, New Jersey
Grinnell College, Iowa
Haverford College, Pennsylvania
Hofstra University, New York
Holyoke Community College, Massachusetts
Illinois State University, Illinois
Illinois University, Illinois
Indiana University, Indiana
Indiana University Northwest, Indiana
Iowa State University, Iowa
Kent State, Ohio
Lake Forest College, Illinois *
Leeds University, England
Loyola University, Illinois
Loyola University, Louisiana
Macalester College, Minnesota
Malaspina University College, Canada
Maynooth University, Ireland
McMaster University, Canada
Michigan State University, Michigan
Middlesex University, England
Mt. Holyoke College, Massachusetts
National College of Art and Design, Ireland *
National University of Ireland, Ireland
New College of Florida, Florida
New York University, New York
Northeastern Illinois University, Illinois
Northern Arizona University, Arizona
Northland College, Ashland, Wisconsin
Oberlin College, Ohio *
Oklahoma City University, Oklahoma
Purdue University — Calumet, Indiana
Purdue University — West Lafayette, Indiana
Queens University, Canada
Roma Tres, Rome, Italy *
Rutgers University, New Jersey *
St. Louis University, Missouri
Salem State College, Massachusetts *
San Francisco State University, California
Smith College, Massachusetts
SUNY Geneseo, New York
SUNY Oswego, New York
SUNY Stony Brook, New York
Swarthmore College, Pennsylvania
Trinity College, Ireland *
Truman State University, Missouri
Union Theological Seminary, New York*
University College Dublin, Ireland *
University of California — Berkeley, California
University of California — Santa Barbara, California
University of California — Santa Cruz, California
University of Chicago, Illinois
University of Detroit Mercy, Michigan
University of Edinburgh, Scotland
University of Guelph — Student Union, Canada *
University of Illinois at Chicago, Illinois
University of Illinois — Urbana-Champaign, Illinois
University of Iowa, Iowa
University of Massachusetts, Massachusetts
University of Michigan, Michigan
University of Missouri (Kansas City), Missouri
University of Montana, Montana
University of San Diego, California
University of San Francisco, California
University of Santa Clara, California
University of Toronto, Canada
University of Washington, Washington
University of Western Ontario, Canada
University of Wisconsin — Madison, Wisconsin
University of Wisconsin — Milwaukee, Wisconsin
West Virginia University, West Virginia
Western Michigan University
Universidad Distrital de Bogotá *
Universidad de Roma 3*
Ames High School, Iowa
Golden Valley School, Minnesota
Notre Dame High School, Canada
St. Peter's Prep, New Jersey *
The Student School, Canada *
* Campus che hanno sciolto I contratti con Coca-Cola a causa delle
notizie di violazioni dei diritti umani in Colombia. Anche molti
sindacati e altri come Park Slope Food Coop a Brooklin, NY
(Cooperativa alimentare di New York) hanno sciolto i loro contratti
e hanno eliminato i distributori automatici di questa compagnia dai
loro locali .
Il
comitato della Scuola Gill-Montague del Massachussets ha votate per
non accettare un nuovo tabellone elettronico per la pista di
atletica in cambio di un contratto di sette anni per vendere i
prodotti Coca-Cola nella scuola. Gill e Montagne sono due piccole
cittadine nell’est del Massachussets.
In
ogni mobilitazione e riunione le nostre grida di ribellione e la
nostra domanda di verità devono risuonare e ottenere che ci siano
giustizia e libertà.
Globalizzando
la lotta e l’unità... globalizziamo la speranza e la dignità.
Colombia: Mai più impunità. Verità, Giustizia e Riparazione!!!
Un
forte abbraccio dalle nostre amate terre di Colombia.
EQUIPO
CAMPAÑA MUNDIAL CONTRA COCA COLA
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