| Campagna di boicottaggio Coca-Cola | ||
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C O M U N I C A T I |
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A partire dalle sei di mattina del 15 marzo del 2004 noi lavoratori della Coca-Cola organizzati nel Sinaltrainal in Colombia, ci troviamo in sciopero della fame come risposta ai fatti violenti commessi dalla multinazionale nel suo percorso di repressione per annullare la nostra organizzazione sindacale. Uno dei fatti denunciati è la chiusura illegale degli stabilimenti di produzione di Monteria, Cartagena, Valledupar, Pereira, Villavicencio, Pasto, Cucutà, Barrancabermeja, Neiva, Popayan, Ibaguè. A questi si sommano le chiusure degli impianti imbottigliamento a Buenaventura, Mariquita, Bogotà, Girardot, disposte qualche mese fa. Dal 9 settembre del 2003, data in cui ha deciso unilateralmente di chiudere, l' impresa ha ottenuto attraverso pressioni indebite la rinuncia di più di 500 lavoratori. Una volta chiuse le industrie, Coca Cola ha richiesto al Ministero della Protezione Sociale il permesso per licenziare 300 lavoratori, ottenendo lo scorso 25 Febbraio del 2004 l'autorizzazione per licenziarne 91. L' impresa rifiuta di eseguire una sentenza, che gli ordina di ricollocare i lavoratori delle linee di produzione chiuse, secondo quanto stabiliscono gli accordi contrattuali. E' evidente la chiara intenzione da parte dello Stato colombiano e della multinazionale di annientare l' organizzazione sindacale attraverso il licenziamento massiccio dei lavoratori. Per questa ragione abbiamo iniziato lo sciopero della fame e ci troviamo di fronte alle imprese di imbottigliamento della multinazionale di Bucaramanga, Medellin, Cucutà, Barrancabermeja, Cartagena, Valledupar,Cali e Bogotà. Aspettiamo il vostro sostegno che si potrà manifestare visitando gli scioperanti e contribuendo con la denuncia della politica violenta dell'impresa. Esigiamo dalla Coca-Cola il rispetto degli umani, l'applicazione della sentenza che tutela il nostro diritto al lavoro e che finisca la persecuzione contro i lavoratori del Sinaltrainal. VERSIONE ORIGINALE HUELGA DE HAMBRE EN COCA COLA A
partir de las 6.00 a.m. del 15 de marzo de 2004, trabajadores de
COCA COLA, organizados en SINALTRAINAL - Colombia, nos encontramos
en huelga de hambre, como respuesta a los hechos violentos ejecutados
por la multinacional en su agresivo camino por aniquilar nuestra Uno
de los hechos denunciados, es el cierre ilegal de las plantas de
producción de Montería, Cartagena, Valledupar, Pereira,
Villavicencio, Pasto, Cúcuta, Barrancabermeja, Neiva, Popayán, La empresa desde el 9 de septiembre de 2003, fecha en que ejecuto unilateralmente los cierres, ha logrado a través de chantajes y presiones indebidas el retiro de más de 500 trabajadores. Una vez cerradas las plantas, Coca Cola solicitó al Ministerio de Protección Social permiso para despedir 300 trabajadores (ya sobrepaso ese número), obteniendo el pasado 25 de febrero del 2004 autorización para despedir 91 trabajadores. La
empresa se niega a cumplir el fallo de una tutela, que le ordena
reubicar a los trabajadores de las líneas de producción
cerradas, según lo establecen los acuerdos convencionales.
Existe una clara Por esta razón iniciamos la HUELGA DE HAMBRE y nos encontramos ubicados frente a las embotelladoras de la multinacional en Bucaramanga, Medellín, Cúcuta, Barrancabermeja, Cartagena, Valledupar, Cali y Bogotá. Esperamos su acompañamiento visitando los huelguistas y contribuyendo con la denuncia masiva de la política violenta de la empresa. En Bogotá estamos ubicados en la carrera 94 No 42-94 Fontibón. Exigimos de Coca Cola el respeto a los derechos humanos, la aplicación del fallo que tutela nuestro derecho al trabajo y que cese la persecución contra los trabajadores y Sinaltrainal. Les pedimos enviar notas de protesta a JUAN MANUEL ARBELAEZ Director de Recursos Humanos de Panamco Colombia S.A. Coca Cola al fax No 4011687 de Bogotá; al mail@na.cokecce.com Fraternalmente, EDGAR
PAEZ M.
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