COLOMBIA: IL GENOCIDIO CONTINUA

Oggi riceviamo la notizia dalla Federazione Internazionale del settore agro-alimentare IUF che un altro dirigente sindacale colombiano, REYNEL DUQUE RAMIREZ ha pagato con la sua  vita per l'impunità di cui gode la violenza istituzionalizzata dei paramilitari nella incessante guerra contro i sindacalisti in Colombia.

REYNEL DUQUE RAMIREZ era un leader contadino del sindacato locale di Montanita, affiliato alla UNAC (Union Nacional Agroalimentaria de Colombia) aderente alla IUF. E' stato trovato morto nella sua canoa la mattina del 16 settembre, solo 5 giorni dopo che un altro dirigente sindacale, LUCIANO ENRIQUE ROMERO MOLINA, operaio alla NESTLE' e dirigente del SINALTRAINAL, era stato torturato ed ucciso e per il quale è in corso un'azione di denuncia e pressione a livello internazionale verso il Governo e la magistratura colombiana affinchè sia fatta giustizia (nel nostro sito
www.fim.cisl.it trovate le relative informazioni e la lettera inviata dal segretario generale della CISL, Savino Pezzotta al presidente Uribe).

Quando tempo fa abbiamo parlato di "genocidio" a giustificazione della nostra adesione alla campagna di boicottaggio della Coca Cola (un piccolo e modesto gesto di fronte allo sterminio di sindacalisti in Colombia), molti hanno storto il naso e pensato che stessimo esagerando. Eppure in qualsiasi vocabolario alla parola genocidio corrisponde: "delitto di chi tenta di sterminare, con metodi organizzati, un intero gruppo etnico o religioso". Esattamente quello che sta succedendo in Colombia (con oltre 4 mila sindacalisti assassinati negli ultimi 18 anni) se alla parola "gruppo etnico o religioso" sostituiamo o aggiungiamo "gruppo sociale".

E purtroppo, nonostante la politica d'immagine all'estero del presidente Uribe, il genocidio continua al punto che anche la IUF (e l'insieme del sindacalismo internazionale) sembra più determinata nell'azione di denuncia e solidarietà di quanto lo fosse in passato.

Non possiamo rassegnarci all'impotenza, nè stancarci dei "piccoli gesti" che ci vengono richiesti.
Chiedo a tutti di impegnare 5 minuti del loro tempo per inviare un messaggio alle autorità colombiane andando nel sito:
http://www.iuf.org/UNAC
e inserendo i vostri dati in un messaggio già predisposto che sarà inviato con un semplice clic.
 
In solidarity.
Gianni Alioti - Responsabile Area Internazionale FIM-CISL