Torture
e maltrattamenti a Marwan Barghouti
membro del Consiglio Legislativo Palestinese
Questa mattina, Khader Shkirat, Direttore Generale di LAW, e Hassan Jabareen, Direttore Generale di Adalah, hanno fatto visita a Marwan Barghouti, membro del Consiglio Legislativo Palestinese, arrestato il 13 aprile scorso a Ramallah e detenuto presso il centro per gli interrogatori e la detenzione Russian Compound ('Moscowbiya') di Gerusalemme.
Ieri Marwan Barghouti è stato ricoverato al centro clinico del carcere.
Soffre di dolori alla schiena e alle mani , a causa di una posizione forzata in cui è stato tenuto. E' rimasto ammanettato con mani e gambe a una piccola sedia, costretto a piegarsi in avanti, in modo tale da non poter stare in una posizione stabile. A causa dei chiodi sporgenti dalla sedia su cui è stato costretto per ore, la sua schiena sanguina.
Questa posizione forzata, nota come shabeh, è il metodo più comune di sopruso fisico applicato dal Servizio di sicurezza israeliano 'Shin Bet'. Barghouti è tenuto in isolamento e privato del sonno per venti ore al giorno, da quando è stato trasferito al Russian Compound. Come la costrizione di una posizione, anche la deprivazione del sonno è una tattica comune usata dai servizi di sicurezza israeliani, che mina la concentrazione del detenuto e l'autocontrollo. Israele è firmatario di una convenzione di base per i diritti umani , riguardo alla tortura e ai maltrattamenti, la Convenzione Internazionale per i Diritti Civili e Politici (articolo 7), e Convenzione contro la Tortura e altri Trattamenti crudeli, Inumani e Degradanti o Punizioni. Israele è per questo legalmente vincolato da questi divieti.
La legge israeliana proibisce la tortura e l'introduzione, nelle prove, di confessioni estorte, e sancisce che i pubblici ufficiali che usano o ordinano l'uso della forza per estorcere la confessione di un reato o informazioni relative a un reato sono passibili di incarcerazione. Coloro che interrogano Bargouthi lo hanno minacciato, dicendogli che suo figlio era detenuto ad Ashkelon e che stavano per ucciderlo.
Lo hanno minacciato anche con non meglio specificati soprusi, dicendogli che avrebbero usato una nuova strategia per ucciderlo politicamente e fisicamente. Gli hanno detto che la sua confessione era una decisone del Primo Ministro, che avrebbero fatto ulteriori pressioni su di lui e lo avrebbero fatto apparire come un terrorista.
Le minacce contro i prigionieri palestinesi sono una routine.
Sono praticate con apparente impunità, nonostante la natura illegale. La legge israeliana proibisce rigidamente l'uso di minacce negli interrogatori.
Domenica 19 maggio 2002, la corte militare nell'insediamento illegale di Beit El, ha prolungato di 20 giorni la detenzione di Barghouti. Barghouti è stato arrestato a Ramallah dalle forze d'occupazione israeliane il 13 aprile 2002 e tenuto nel centro per interrogatori e detenzione al Russian Compound ('Moscowbiya').
Da allora, Barghouti è stato interrogato dai Servizi di sicurezza israeliani dello 'Shin Bet'.
Alla luce di quanto detto sopra, LAW fa appello per l'immediato rilascio di Marwan Barghouti e richiede un intervento internazionale immediato per salvaguardarlo da ulteriori abusi fisici e psicologici. Barghouti è un membro eletto del Consiglio Legislativo Palestinese e gode dell'immunità parlamentare. I metodi utilizzati dal servizio di sicurezza generale israeliano, durante gli interrogatori di Barghouti, costituiscono metodo di tortura e maltrattamento.
LAW fa appello affinché si ponga fine all'uso sistematico della tortura e dei maltrattamenti.
21 Maggio 2002 LAW - The Palestinian Society for the Protection of Human Rights and the Environment, PO Box 20873, Jerusalem Tel: +972-2-5833530 Fax: +972-2-5833317 email: law@lawsociety.org, web www.lawsociety.org
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