MANIFESTAZIONI IN PALESTINA CONTRO IL MURO
Tante proteste contro il muro...ma nessuno ci ascolta!!
Il muro sara' lungo 350 Km circa, costruito con blocchi di cemento alti fino a 8 metri, reti elettriche e fili uncinati. Soldati armati controlleranno di continuo le aree murate, spareranno a chi si avvicina. 20 villaggi saranno divisi e isolati, 95.000 palestinesi saranno prigionieri del ghetto murato. Le popolazioni dei villaggi che saranno divisi dai muri, dovra' decidere, se rimanere intrappolati per tutta la vita, con la sola possibilita' di chiedere permessi per muoversi, oppure andarsene via da queste terre. Abbandonare ancora una volta tutto e cercare luoghi migliori!!!Ma dove? e perche' ancora una volta essere costretti a fare questo? L'assurdita' di questo muro dovrebbe far ragionare l'intera comunita' internazionale, pensando che non possiamo richiedere una pace per questa regione e poi lasciare che Lo Stato di Israele calpesti senza ritegno i diritti degli altri. Molti di questi palestinesi staranno gia' pensando a come fargliela pagare per questo ennesimo sopruso...su alcuni purtroppo prevarra' la disperazione, che portera' ad altre tragedie, ad altre violenze e il "gioco della guerra" non avra' mai fine. Ieri ed oggi in tutta la Cisgiordania si sono tenute manifestazioni di protesta, incontri tra la popolazione locale e le organizzazioni internazionali che appoggiano con le proprie forze la protesta contro il muro. Forte anche la presenza di una parte della societa' civile israeliana. Ta'yush, pacifisti e giovani, hanno organizzato e incontrato le popolazioni di alcuni villaggi. A SAWARHA un villaggio di 400 abitanti alle spalle di Gerusalemme dietro al Monte degli olivi l'8 novembre 700 persone hanno raggiunto la popolazione del villaggio, hanno manifestato insieme, davanti agli orribili blocchi di cemento, hanno scritto ovunque su questi muri in tutte le lingue, che questo disastro deve essere fermato, che il muro deve cadere. L'esercito appostato sulla collina controllava, non e' intervenuto, con i soliti gas e spari per fermare la protesta, ma oggi o domani continuera' ad innalzare le barriere. Se non li fermiamo ora non ci sara' piu' speranza. Questa purtroppo e' la drammatica situazione che si vive in questo momento in questa terra, dove sembra non avere mai fine la continuita' di questo conflitto. Altro territorio sara' espropriato alla popolazione palestinese, altri morti in queste ultime ore si stanno aggiungendo alla lista e tutto questo in nome di una sicurezza che non ci sara' mai!!!
|