COMUNICATO
SULL'ARRESTO DEL SEGRETARIO GENERALE
DEL FRONTE POPOLARE PER LA LIBERAZIONE DELLA PALESTINA
Nella giornata di ieri si è compiuto in Palestina un’ennesima
dimostrazione della debolezza politica e della mancanza di strategia dell’Autorità
Nazionale Palestinese per contrastare l’occupazione israeliana.
La polizia di Arafat ha proceduto all’arresto del Segretario Generale del Fronte
Popolare per la Liberazione della Palestina Ahmad Saadat. Riteniamo questo atto
gravissimo e destabilizzante per tutto il movimento di liberazione palestinese
e chiediamo quindi l’immediato rilascio del compagno Saadat e di tutti quei
militanti ingiustamente imprigionati dalle forze di sicurezza palestinese.
In un momento molto delicato della lotta palestinese questo atto può provocare
una pericolosa guerra fratricida che nuocerebbe solamente al Popolo Palestinese.
L’arresto del compagno Saadat non fermerà la brutalità dell’occupazione sionista
anzi crediamo che ciò la favorirà ancor di più. Possiamo anche comprendere il
vicolo cieco in cui si trova Arafat ma egli ha sbagliato il modo di uscirne;
le vicende di questi ultimi sette anni dimostrano che più si concede agli israeliani
più loro continuano a chiedere e non dare nulla in cambio, si potrebbe immaginare,
in un futuro forse non molto lontano, che Sharon possa chiedere allo stesso
Arafat di arrestare se stesso per dimostrare la sua reale volontà di combattere
il terrorismo…
Il Segretario Generale del Fronte Popolare è stato arrestato come mandante dell’omicidio
del ministro del Turismo israeliano Zheevi compiuto dall’ala militare del Fronte
Popolare in risposta all’ennesimo assassinio su commissione eseguito dalle forze
d’occupazione, in quel caso i terroristi israeliani uccisero il 27 Agosto 2001
con due missili il precedente Segretario Generale del Fronte Popolare Abu Ali
Mustafa, il più alto dirigente dell’OLP assassinato nei Territori Occupati.
Per quel delitto come per altri 77 delitti "mirati", l’ultimo compiuto due giorni
fa contro un responsabile militare di Fatah, nessun terrorista israeliano ha
mai pagato, come nessun soldato o colono ha mai pagato per gli assassini di
donne, bambini ed anziani palestinesi uccisi mentre andavano al mercato, a scuola
o al lavoro nei campi. Vogliamo quindi affermare con forza che ogni popolo ha
il diritto di resistere con ogni mezzo all’occupazione della propria terra,
ciò è sancito dal diritto internazionale mentre la potenza occupante non può
infierire sulla popolazione civile e su i suoi rappresentanti, proprio quello
che invece accade in Palestina con la continua violazione della Quarta Convenzione
di Ginevra.
Il Fronte Popolare è una legittima organizzazione del Popolo Palestinese ed
è sempre stato in prima fila contro l’occupante sionista sia nella prima Intifada
sia durante l’Intifada di Al-Aqsa pagando un prezzo alto, in termini di vite
umane, questo impegno.
Il F.P.L.P. non ha mai accettato gli Accordi di Oslo sapendo bene i pericoli
che tali accordi nascondevano. I compagni e le compagne italiane si schierano
senza timore al fianco del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina
che sta conducendo una lotta di liberazione contro l’occupante sionista ma allo
stesso tempo come forza laica e di sinistra anche una battaglia culturale, sociale
all’interno della società palestinese per la costruzione di uno stato laico
e democratico dove donne ed uomini abbiano pari dignità.
Né Arafat né Sharon potranno fermare il grido di rivolta e di libertà che sale
dai campi profughi palestinesi, dalle città e dai villaggi sotto assedio, non
si potrà ripetere ciò che accaduto nel 1993 con gli infamanti Accordi di Oslo.
L’Intifada è come il mare niente e nessuno la può fermare.
Per l’immediato rilascio del Segretario Generale del Fronte Popolare Ahmad Sadaat
e di tutti i militanti ingiustamente arrestati.
CENTRO SOCIALE "ASILO POLITICO"(Sa)- ASS. "ANDREA PROTO"(Sa)- Confederazione
Cobas di Cosenza e Vibo Valentia
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