La rete “Ebrei Contro
l'Occupazione” ed il “Movimento Palestinese per la Cultura e la Democrazia”
esprimono la propria solidarietà al movimento ISM, da tempo attivo nella protezione
del popolo palestinese contro i soprusi e gli assassinii che vengono continuamente
compiuti dall'esercito di occupazione israeliano.
Il 9 maggio, il movimento di solidarietà internazionale ISM ha avuto il suo
ufficio devastato dall'esercito e dalla polizia israeliani e tre dei militanti
arrestati. E' evidente il piano israeliano di impedire l'attività di questo
movimento pacifico, che protegge le persone e le case palestinesi dalla distruzione
sistematica messa in atto dalle autorità ed informa il mondo esterno di quanto
accade in Palestina.
Quest'ultimo aspetto, l'informazione, è evidentemente insopportabile a chi,
come il governo israeliano, viola sistematicamente tutti i principi etici e
politici di comportamento civile e le Convenzioni internazionali che pure Israele
ha sottoscritto. Ai nostri amici dell’ISM, Palestinesi, Israeliani, Europei,
Americani e di ogni Paese, va la nostra più viva ed impegnata solidarietà. Al
governo Israeliano, ai militari tutti, di ogni grado e livello di responsabilità
che progettano e mettono in atto questi attentati contro la vita e la libertà
delle persone e delle libere associazioni, la nostra più severa condanna. Soldati
ed ufficiali prendano esempio dai coraggiosi Refuseniks, che giustamente antepongono
i valori etici agli ordini disumani ed ingiusti.
EBREI EUROPEI PER UNA PACE GIUSTA
Desideriamo esprimere il nostro sdegno per il raid compiuto da polizia ed esercito
israeliani contro l’ufficio dell’ISM di Beit Sahour. Quest’azione è ulteriore
prova del fatto che il governo e l’esercito israeliani vogliono eliminare ogni
forma di opposizione all’occupazione illegale di terre palestinesi, incluso
il semplice monitoraggio e la protesta non-violenta. Negli ultimi mesi, il governo
israeliano ha evidentemente dichiarato guerra agli attivisti internazionali
per la pace e per i diritti umani. L’escalation di violenza contro internazionali
e giornalisti nei territori palestinesi occupati è un ulteriore tentativo di
nascondere alla comunità internazionale la brutalità della vita quotdiana sotto
occupazione.
Chiediamo all’Unione Europea di esercitare pressioni su Israele
a) per porre immediatamente fine alla repressione nei confronti di tutti quegli
attivisti per la pace e per i diritti umani che sostengono sia il popolo palestinese
che i pacifisti israeliani nella loro lotta per il rispetto dei principi democratici
e dei diritti umani e per la fine dell’occupazione con la sua cieca ed insensensata
violenza;
b) di rispettare la libertà di informazione e coloro che la promuovono;
c) di includere il monitoraggio di questi settori nelle attività di monitoraggio
previste dalla Road Map.
per conto di “Ebrei Europei per una Pace Giusta”
(*) Il comitato esecutivo
(*) è una rete di 18 gruppi di ebrei per la pace in Medio Oriente provenienti
da nove Paesi europei.
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