falastin
Campo Internazionale di Solidarietà

kefiah

Considerazioni del 1 gennaio 2001

Stando qui pare che la guerra la vogliano tutti...

I giochi politici tra le parti sono molti e sottili, e la gente, che e' comunque molto attenta a cio' che succede, pare non si renda conto di cio' che ancora potrebbe succedere.
Israele sta facendo la sua campagna elettorale promettendo ai coloni che non lasceranno gli insediamenti. Per almeno l'87% dei settlements sono gia' organizzati per uno sviluppo futuro.

La questione dei rifugiati e' stata scartata categoricamente.
Intanto continuano gli scontri; molti di piu' di quelli che si possa immaginare. Ma la particolarita' sta nelle uccisioni dei palestinesi. Ora Israele cerca di uccidere persone mirate, importanti attivisti e organizzatori di grosso calibro.

Per quanto riguarda le bombe a Netanya, gli islamici hanno negato la loro appartenenza. Qua sono quasi tutti convinti che Israele se le metta da solo per alzare e giustificare la tensione e il possibile intervento.
Stasera, mentre Arafat si recava in America , Barak ha allertato tutto l'esercito per una grossa operazione.

La soluzione con questi presupposti e' impossibile!!!

La questione dei coloni e' forse in questo momento la cosa piu' grave che sta succedendo.
Forse non si guarda abbastanza a fondo quanto questo problema sia il motivo di una ulteriore nakba per il popolo palestinese.
Affermare che l'87% dei settlemets rimarranno dove sono, e anzi si sta sviluppando il futuro di questi insediamenti, significa volere una guerra non solo strisciante, gia, la stanno facendo, ma significa dichiararla apertamente.

Ogni giorno le strade che dovrebbero passare da una citta' all'altra dei territori sono chiuse, bloccate dai soldati o dai coloni armati, alternativamente.
Ogni giorno centanaia di persone devono rinunciare ad andare a lavorare per questo.
Ogni giorno ognuno\a di loro rischia di essere colpita dall'arroganza di Israele, dal fuoco dei coloni.

E' vero che i palestinesi hanno una grande pazienza, ma quanto possono durare.
Inoltre le forze di sicurezza stanno cercando di colpire in modo preciso le personalita' attiviste e importanti tra di loro. La caccia all'arabo messa in atto da parte degli estremisti ebrei a Gerusalemme Ovest e' ormai continua e evidente.

Arafat si trova chiaramente in una situazione molto difficile, le alternative politiche in Israele sono praticamente inesistenti, o Sharon o Barak non cambierebbe nulla, sono uguali.
I palestinesi premono, cosi' non possono chiaramente piu' vivere, non vogliono piu' vivere, e lui non puo' non tenerne conto, soprattutto ora che si e' rialzato dall'attacco diretto del proprio popolo.

Sulla questione del ritorno dei profughi, insieme alla questione di coloni si gioca la soluzione di questo conflitto. Se Israele, e solo lui, non accettera', la temuta guerra potrebbe avvenire.

Le speranze sono veramente quasi inesistenti.