Comunicato stampa del
FRONTE POPOLARE DI LIBERAZIONE DELLA PALESTINA
9 ottobre 2001 Ramallah:
Dati gli eventi sfavorevoli che si sono presentati ieri pomeriggio nella regione
di Gaza, in un momento in cui i sionisti stanno intensificando i loro attacchi
sulle masse del nostro popolo, e all'interno del contesto dell'attacco imperialista
americano sull'Afghanistan teso a rinforzare il dominio americano e ad imporlo
ai popoli del mondo, invitiamo le masse del nostro popolo, le loro forze politiche
vitali e l'Autorità Palestinese ad esercitare il più alto grado di autocontrollo.
Li invitiamo a sforzarsi per rinforzare i legami di unità popolare nazionale
che sono stati consacrati dal sangue dei martiri del nostro popolo sui campi
di battaglia lungo i fronti dell'Intifada. Li invitiamo a rinforzare la resistenza
armata dappertutto nella nostra cara madrepatria. Non dobbiamo permettere che
i nemici rompano i legami della nostra unità interna.
Noi del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, in base alla nostra
responsabilità verso il nostro popolo e verso i loro interessi nazionali supremi,
crediamo e dichiariamo quanto segue:
1. Il diritto del nostro popolo ad esprimere il loro parere e la loro solidarietà
con il popolo dell'Afghanistan è un diritto sacro che nessuno è autorizzato
a violare.
2. Il principio che è stato accresciuto dalle tradizioni del nostro lavoro nazionale
ed è stato rinforzato dall'Intifada, richiede che osserviamo la logica del dialogo
responsabile e democratico per risolvere ogni manifestazione di differenze interne.
3. Condanniamo la scelta di ricorrere all'uso delle armi per risolvere problemi
di differenze interne e per richiediamo che coloro che violano questo principio
siano portati in giudizio.
4. Invitiamo la direzione dell'Autorità Palestinese, le forze nazionali ed islamiche
e gli attivisti politici e popolari a lavorare per limitare gli effetti divisori
di questo evento sfavorevole e ad impedire agli occupanti e ad altri di distruggere
la nostra unità nazionale o gli interessi supremi del nostro popolo.