Presenza internazionale in Palestina - giugno 2002

Corrispondenze dai territori occupati


Gaza, 18 luglio

Un proverbio dice: "la nazione che capisce solo attraverso la forza, decide di usare la forza per esprimersi" Ed e' cosi' che dopo giorni, settimane, mesi di soprusi, coprifuoco, umiliazioni e morti, un'altra esplosione ha ridato il via agli attentati.

Dopo molte settimane di silenzio dove comunque nei territori palestinesi si continua a vivere sotto continuo attacco da parte delle forze di occupazione israeliane,c'e' stato un nuovo attacco ai coloni israeliani e un duplice attacco suicida a Tel Aviv.

Tutto questo avviene mentre americani e israeliani continuano a fare meeting di antiterrorismo e lavorano per costruire un governo palestinese fantoccio stile coloniale, a loro piacimento, in grado di soddisfare tutte le necessita' che questi padroni del mondo hanno su tutta quest'area.

Nei campi profughi di Gaza, intanto, Israele attacca con gli F16 fabbriche, fanno esplodere case.

Nel campo di Alamari vicino Ramallah due bambini sono stati uccisi dai proiettili sparati al passaggio di un tank israeliano.

Attaccato il provider palestinese che ancora permette alla popolazione di comunicare con l'esterno.

Ma di tutto questo non se ne parla, questo ormai non fa notizia, non fa parte dei "vili attentati di
terrore"....e' solo normalita'.

2 milioni di persone vivono da mesi sotto totale coprifuoco,riducendo l'intera popolazione alla fame e
alla poverta'.

Una distruzione umanitaria di portata enorme, si sta consumando in luoghi vicini a tutti noi, per importanza e amicizia...eppure tutto questo non si condanna, non si ferma, nessuno ha il coraggio di dire a Israele di ritirarsi...anzi e' notizia di poco fa la decisione da parte israeliana di continuare a tenere sotto coprifuoco questa popolazione per altri 6 mesi!!!

Altri sei mesi per annientare tutti/e e nello stesso tempo continuare a fare affari sulla loro pelle, sulle
loro "inutili" vite.

E se tutto questo non merita condanna...sara' sempre la forza che decidera' di esprimere se stessa.