Ancora bombardamenti sulla Palestina, ancora uccisioni di centinaia di persone, donne, uomini e bambini, rappresentanti riconosciuti di organizzazioni palestinesi. Mai prima di ora altri Stati che si dicono "civili e democratici" si sono comportati in questo modo indegno, assassino, paragonabili solo a quello delle peggiori dittature fasciste e naziste del secolo appena passato.
Israele non sta combattendo per la propria sicurezza, non sta lottando contro il "terrorismo islamico", Israele vero e proprio Stato nazista, sta uccidendo una popolazione intera per allargare i suoi confini, per la sua mira espansionista che dalla sua nascita (dopo la II guerra mondiale) ha cercato di realizzare con l'aiuto dei suoi grandi alleati Stati Uniti di America.
Israele sta ora dimostrando la sua forza assoluta, la sua capacità bellica e tecnologica in grado di difendere o meglio di assassinare tutti coloro che fermano il cammino della sua espansione. Non è un caso infatti che nessuno intervenga per fermare questo massacro, dall'America a i suoi servi europei. Israele sta dimostrando di fatto all'America di essere in grado di potersi difendere e di essere quindi una buona componente per il grande progetto di scudo spaziale.
Le uccisioni mirate di alti dirigenti dell'OLP hanno alzato ora il livello dello scontro che sicuramente porterà ad una risposta sempre più violenta. Ma è solo così che Israele potrà giustificare davanti all'opinione pubblica il suo operato di genocidio di massa.
Abu Ali Mustafà era il rappresentante del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina, era da qualche anno ritornato dall'esilio, prendendo il posto di George Habbash. Nella sua posizione di fermezza contro gli accordi di Oslo firmati da Arafat, il Fronte Popolare stava ricostruendo un dibattito ed una organizzazione su basi laiche e democratiche per il futuro Stato di Palestina. Attraverso questa seconda Intifada il popolo palestinese stava cercando di porre ancora una volta all'attenzione del mondo il dramma del popolo palestinese. Ricercare una pace vera però, non è negli intenti israeliani, e l'uccisione di esponenti di sinistra lo dimostrano.
E' una vergogna enorme rimanere impassibili di fronte a tanta arroganza nazista dello Stato militare di Israele, che non ha fatto altro che alimentare un altra guerra inutile e allontanato sempre più la possibilità di una pace vera in quel pezzo di terra maledetto e nel resto del mondo!
Ricordiamo con tanta tristezza questo compagno che abbiamo conosciuto e che insieme a tante altre donne e uomini sono stati uccisi durante un percorso di liberazione.
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