Altri
due bambini palestinesi colpiti da pallottole per il semplice fatto
di essere a casa propria
Rafah,
Gaza
17 aprile 2003
Oggi,
alle ore 18, è stato parcheggiato un carro armato dellesercito
israeliano davanti alla moschea di Rafah. Dal carro armato sono state
sparate due raffiche di mitragliatrice lungo la strada. Sono stati colpiti
Alva Omar, di 7 anni, alla spalla, mentre era all'interno della sua
abitazione, e Ahmed Radwan, di 17 anni, che si trovava sulla soglia
di casa sua. Attivisti dellInternational Solidarity Movement hanno
accusato lesercito israeliano di posizionare spesso carri armati
davanti alla moschea e di sparare in maniera del tutto casuale per strada
in un quartiere residenziale. Nel tentativo di evitare che avvenisse
proprio quello che è successo oggi, gli attivisti dellISM
avevano recentemente deciso di erigere una tenda nel punto in cui di
solito vengono parcheggiati i carri armati. Sfortunatamente, non sono
mai riusciti a mettere in atto la loro decisione. Proprio in questa
zona uno degli attivisti, Tom Hurndall, è stato colpito alla
testa da un proiettile , mentre cercava di togliere un bambino dalla
linea di fuoco di una torre israeliana dove erano appostati cecchini
dellesercito.
Questa
mattina, alcuni membri dellISM a Rafah avevano ricevuto dai palestinesi
la richiesta di aiuto per calare dal tetto della moschea delle cisterne
dacqua per ripararle. Durante la notte erano state bucate da colpi
sparati dall'esercito. Alle 12.10 il gruppo di attivisti si è
avvicinato alla moschea e ha informato lesercito delle proprie
intenzioni con un megafono. Cè voluta quasi mezzora
per svuotare le cisterne e calarle dal tetto della moschea alla strada.
Sulle cisterne erano visibili sei fori di proiettile. Durante tutta
loperazione non ci sono stati spari da parte dei soldati israeliani
o azioni di disturbo di alcun tipo.
Circa
venti minuti dopo che il gruppo di attivisti era andato via, un gruppo
di soldati si è avvicinato per controllare il lavoro fatto. Si
sono quindi ritirati solo per tornare poco dopo con un carro armato
Merkava e un bulldozer. A questo punto hanno cominciato a sparare e
hanno colpito i due ragazzi.
Per ulteriori informazioni contattare:
Raf 054 389 466
Esercito
israeliano uccide ragazzo di 15 anni e continua la politica del terrore
a Tulkarem
Tulkarem
17 aprile
2003
Tre membri
dellInternational Solidarity Movement sono stati posti in stato
di fermo oggi per aver scattato fotografie fuori dallospedale
di Tabith mentre lesercito israeliano circondava ledificio
nel tentativo di arrestare un paziente che vi era ricoverato. Circa
alle 7.30 di mattina, Mike, svizzero, Dimitri, statunitense e Osama,
uno dei coordinatori palestinesi, sono stati portati al commissariato
distrettuale (DCO) di Tulkarem, e trattenuti per circa due ore. Mentre
erano al DCO, hanno parlato con cinque detenuti palestinesi che erano
stati rinchiusi in una piccola cella di circa 2,5 metri quadrati. Erano
rimasti bendati e ammanettati per quasi 48 ore, provvisti di solo due
coperte e di acqua e cibo insufficienti. Gli attivisti dellISM
sono riusciti a dar loro dellacqua e delle sigarette. I tre attivisti
sono poi stati condotti al posto di blocco di Jubara e rilasciati.
Lassedio
allospedale è continuato per tutto il giorno. In unaltra
parte della città, soldati israeliani hanno sparato a un ragazzo
di 15 anni, Jusef. Il ragazzo è morto dissanguato perché
i soldati hanno ritardato larrivo dellambulanza. Lesercito
ha continuato a mantenere il coprifuoco sparando sia proiettili che
gas lacrimogeni e impedendo ai residenti di raggiungere scuole, negozi
e uffici.
Il funerale
di Jusef si è svolto alle 14. Già alle 16, lesercito
è nuovamente entrato in città sparando proiettili di gomma
e ferendo più di dodici giovani prima di ritirarsi.
Per ulteriori informazioni contattare:
Charlotte 067 657 349
Piccolo
gruppo di persone si raccoglie a un mese dalluccisione di Rachel
Corrie
West
Jerusalem
Bea
dal Kansas
16 aprile 2003
Ieri,
a un mese dallassassinio di Rachel Corrie a Rafah, un gruppo di
attivisti pacifisti israeliani e due attiviste dellISM (Bea e
Abby, entrambe statunitensi) si sono raccolti davanti al King David
Hotel durante la Pasqua ebraica per ricordare Rachel. Ai sostenitori,
sia palestinesi che stranieri, che intendevano partecipare al raduno
è stato impedito il passaggio ai posti di blocco mentre le forze
occupanti israeliane celebravano la Pasqua ebraica applicando restrizioni
maggiori alla mobilità in tutta la West Bank e a Gaza.
I partecipanti
riuniti davanti al King David Hotel si sono scambiati le foto di Rachel
e di altri stranieri recentemente uccisi o feriti dallesercito
israeliano e hanno sostenuto pacificamente il popolo palestinese. Oltre
a Rachel, sono stati ricordati ed è stato reso tributo anche
a Ian Hook, Caoime Butterly, Brian Avery e Tom Hurndall. Il gruppo ha
condiviso le testimonianze degli interventi sulle case rase al suolo
e ricostruite, sull'osservazione dei posti di blocco, sulla resistenza
al servizio nellesercito e ha ricordato anche tutti quelli che
sono in prigione per essersi rifiutati di prestare servizio. Abbiamo
condiviso le nostre esperienze individuali di opposizione alle ingiustizie
delloccupazione e del nostro lavoro insieme verso la pace.
È
stato un evento con poco clamore, ma per niente silenzioso dato che
avevamo molte cose da condividere e di cui parlare. Ho lasciato nello
zaino le bandiere palestinesi e americane che avevo con me dato che
gran parte del gruppo ha preferito per l'occasione un raduno tranquillo.
Sono stata felice di aver incontrato altri amici attivisti israeliani
e mi sono sentita sollevata dal loro sostegno e dal nostro mutuo incoraggiamento
a continuare gli sforzi verso la pace e la giustizia.
Tom
ISM Media Coordinator
Beit Sahour, Occupied Palestine
ism-alert@palsolidarity.org
02 277 4602
052 360 241
067 862 439
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