29 dicembre 2001 Anche oggi a Ramallah Palestinesi e membri del movimento di solidarietà con il popolo palestinese hanno rimosso i blocchi dalle strade per aprire il checkpoint a Ramallah. I soldati israeliani hanno attaccato i gruppi internazionali disperdendoli con i gas lacrimogeni e le bombe stordenti. Il check point militare israeliano è illegale secondo le risoluzione delle Nazioni unite. Alle macchine non è permesso passare, e migliaia di palestinesi, vecchi e giovani devono per forza scavalcare le montagne facendo molti chilometri per passare da un territorio all'altro. Ai palestinesi che vogliono passare vengono confiscate le carte di identità e sono costretti ad aspettare per molte ore. Sono previste altre rimozioni di blocchi nelle prossimi giorni. Ci saranno inoltre altre due grosse marce che partiranno da Betlemme e Ramallah e si congiungeranno a Gerusalemme per la giornata del 31 dicembre. Nelle foto il check poiint di Betlemme presidiato dall' esercito israeliano all' interno dei territori occupati che dovrebbero essere sotto il controllo palestinese (accordi di Oslo 1993). Ogni giorno i palestinesi devono subire perquisizioni e code estenuanti, senza la sicurezza di poter passare, come un ragazzo del campo profughi di Dheiseheh, dove siamo ospitati in questo momento, che non frequenta l'università da mesi perche non gli permettono di passare la linea di confine. Per questo motivo è impossibile per le/i Palestinesi intraprendere qualunque attività anche lavorativa. Il campo profughi in cui siamo ospitati conta più di 11.000 persone, esiste dal 1949 a causa dell'espulsione dei palestinesi da 45 villaggi tra cui Zakaria, è situato su una collina da cui si possono vedere le postazioni dei coloni, come l'insediamento di Ghilo, che assomigliano a delle cittadelle fortificate. Ci e' arrivata notizia dell' uccisione di una ragazza, a Betlemme, durante il tentativo di arresto del fratello domani ci sarà il funerale a cui presenzieremo. |
FOTO check point tra Gerusalemme e Betlemme
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