1° report Carovana "Sport sotto l'assedio"
Gaza Palestina 17 Aprile 2006
2°
edizione della carovana sportiva, sport per la pace, sport per il dialogo,
...sport sotto l'assedio che purtroppo continua a caratterizzare questo
territorio.
Sono le ore 12 di Lunedi, 17 aprile....giorno di pasquetta....purtroppo
da Tel Aviv arriva la notizia di un attentato...dopo cosi tanto tempo
di tregua...perche'???
Un giovane di 18 anni, proclamatosi della Jahd islamica si dice essere
stato preso con una borsa...e poi l'esplosione.....ancora morti e feriti.
Siamo tutti insieme qui a Gaza, le associazioni sportive, gli atleti,
la sicurezza, la televisione, pronti con il nostro bus ad andare a prendere
al chek point di Erez i ragazzi e le ragazze che arrivano dall'Italia
per giocare questa seconda edizione di "sport sotto l'assedio".
Ci guardiamo,
increduli e dispiaciuti, immediatamente le forti esplosioni ci tolgono
il sorriso per l'attesa di questo evento.......ancora una volta purtroppo
la violenza vince sulla volonta' di vivere in pace.
Ritorniamo indietro, verso la sede dell'associazione sportiva del campo
profughi di Jabalia....ci hanno avvisato che ci sono difficolta' all'entrata
di Erez per la nostra squadra italiana.
Non possiamo rimanere sotto le bombe ad aspettare, dobbiamo risolvere
la situazione altrove.
Solo verso le ore 18 la situazione viene sbloccata, e la squadra riesce
ad entrare a Gaza.......
L' entrata purtroppo avviene con i forti frastuoni delle esplosioni,
che si intensificano proprio in quei momenti; I palestinesi pero' non
vogliono rovinare questo arrivo, e l'accoglienza si fa subito calorosa.
Seguono i saluti e la presentazione del programma.
E' fitto il calendario degli incontri, non ci sono solo le partite del
girone previste, ma anche gli incontri con la popolazione, la comunita'
locale, universita', sindaci e governatori.
Le partite
si dovevano svolgere nello stadio "Palestine" di Gaza City,
un bombardamento precedente lo ha reso inagibile poprio in questi giorni!!!
:-(
Veniamo quindi ospitati nel piccolo campo dell'Universita' di Al Aqsa.
Giocheremo
contro le due squadre: Jabalia Sporting Club, Al Aqsa Team.... la partecipazione
e' grandiosa...la tifoseria di Gaza arriva al campo, applausi, canti
...l'accoglienza e forte ...fischio di inizio.........il primo gol e'
per l'italia......poi il declino.....perdiamo tutte e due le partite.
Nella finale tra le due squadre palestinesi ci sara' il pareggio....ci
vedo delle grosse irregolarita' ........come puo' un torneo finire in
pareggio???!!! :-)) ma e' chiaro....questa carovana non e' qui per una
competizione atletica...e' la solidarieta' che conta, riuscire ad incontrarsi
in posti cosi lontani e difficili, la felicita' di un attimo, e' una
mano tesa verso una chiusura troppo forte nei confronti di questo popolo...la
difficolta' per i governanti di trovare un dialogo che invece è
possibile e necessario per la gente. Dovranno ancora morire in tanti
purtroppo prima di arrivare a capire..... cosi come anche ieri è
morto un altro giovane mentre giocava a pallone...una scheggia volante
sotto quelle maledette bombe....Abed Mamduah....e' a lui che dedichiamo
questo torneo qui a Gaza.
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