· COSA SONO UN POPOLO, QUELLO CURDO, SENZA DIRITTI, REPRESSO, MASSACRATO, RISPETTO A UN BUCO IN UNA SARACINESCA?

· COS’E’ LA VERGOGNA DI UN GOVERNO CHE, SPAVENTATO DA UNA PATATA BOLLENTE, MANDA IL PRESIDENTE DEL PKK OCALAN IN BOCCA AI SERVIZI SEGRETI TURCHI E QUINDI NELLE CONFORTEVOLI CARCERI TURCHE, RISPETTO A QUALCHE PETARDO?

· COSA SONO I TRAFFICI DI ARMI, CON CUI I CURDI SONO MASSACRATI, CHE L’ITALIA INTRATTIENE CON LA TURCHIA, RISPETTO A QUALCHE SCUDO E A QUALCHE CASCO USATI IN PIAZZA ESEDRA?

Sei nostri fratelli sono finiti in galera, una cinquantina perquisiti e denunciati, in una retata denominata "Operazione Girasole", mandanti Governo e magistratura, condotta dalle forze dell’ordine e sponsorizzata da televisioni e giornali, tesa a sgominare una banda di irriducibili sognatori, convinti che a volte ci sia bisogno di rischiare i propri corpi e la propria libertà per una solidarietà concreta verso il popolo kurdo, privo di sponsor e del diritto all’esistenza.

PRETENDIAMO LA LIBERTA IMMEDIATA PER I NOSTRI COMPAGNI IL RICONOSCIMENTO DELL’ASILO POLITICO DA PARTE DEL NOSTRO GOVERNO PER ABDULLAH OCALAN LA FINE DEL COMMERCIO DI ARMI CON LA TURCHIA DIETRO QUELLI SCUDI IL 20 FEBBRAIO C’ERAVAMO ANCHE NOI KURDISTAN LIBERO

A piazza Kurdistan noi c’eravamo. Dal primo giorno, con tè caldo e coperte, ben prima che la Croce Rossa e il Comune di Roma mandassero aiuti ai curdi in sciopero della fame per il loro Presidente. Questa è la lettera che Ocalan ha scritto per ringraziarci. La data è il 2/12/98:

:- "Cari compagni, complimenti per la ‘sacra’ solidarietà che avete dimostrato nella storica manifestazione a Roma del popolo kurdo e del suo Presidente. Io credo che questa forte solidarietà internazionale aumenterà e che giocherà un ruolo storico come ponte fra la sacra Roma e la sacra area geografica del medio oriente Kurdistan. Per questo sono venuto qui e il mio desiderio più grande è uscirne con successo.
Speriamo di rivederci. Salute e affetto,"
Abdullah Ocalan

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