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CARLOS FONSECA AMADOR

p_stella.gif (811 byte) COMANDANTE DEL p_stella.gif (811 byte)

FRONTE SANDINISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE

F.S.L.N.

Nasce il 23 Giugno del 1936 a Matagalpa, nel quartiere "El Laborìo, nel nord del Nicaragua. Figlio di Justina Fonseca, umile lavoratrice e di Fausto Amador, contabile.

Trascorre la sua infanzia e adolescenza nel mezzo del duro rigore della vita proletaria, alternando gli studi con diverse occupazioni. Ciò non gli impedisce di diplomarsi nel Febbraio del 1955 con la tesi "Il Capitale e il Lavoro", ma abbandona gli studi universitari, successivamente intrapresi, al secondo anno di Giurisprudenza.
Nel 1954 organizza numerose attività politiche tra gli studenti dell’Istituto Nazionale del Nord a Matagalpa distinguendosi come dirigente studentesco. Con Francisco Buitrago, altro futuro fondatore del F.S.L.N., organizza il primo "Centro Culturale" nello stesso Istituto.
Ad Agosto del ’54 fonda e dirige la Rivista "SEGOVIA", organo del Centro Culturale dell’Istituto Nazionale del Nord.
Insieme a Tomas Borge entrano, nel ’55, nel partito Socialista Nicaraguenze.
Nel Giugno 1956 viene nominato Capo Redattore de "L’Universitario", organo del Movimento Studentesco Universitario nell’Università Nazionale. Nello stesso periodo prende parte alla prima cellula marxista universitaria, composta inoltre dai successivi fondatori del FSLN, Silvio Mayorga e Tomàs Borge.
Il 27 Settembre del ’56 viene arrestato a Matagalpa dalla Guardia Somozista durante le indagini sull’assassinio del tiranno Somoza Garcìa.
Il 24 Luglio del ’57, parte per Mosca dove partecipa come delegato della Gioventù Nicaraguenze nel "VI Festival della Gioventù e degli Studenti per la Pace e l’Amicizia".
Dal 4 al 15 Ottobre 1957 partecipa al "IV Congresso Sindacale Mondiale" realizzato nella Repubblica Democratica Tedesca.
Al ritorno dal lungo viaggio in URSS e DDR, viene catturato dalla polizia politica nicaraguenze all’aeroporto di Managua. Inquisito per ipotetiche relazioni oltre frontiera con obiettivi destabilizzanti per il regime, viene successivamente rilasciato.
Nel gennaio del 1958 scrive il suo primo libro "Un Nicaraguenze a Mosca" che, nel Maggio dello stesso anno, circola in tutto il paese.
Il 23 Luglio ’58 dirige le assemblee patriottiche nell’Università Nazionale ( U.N.A.M. ) in ripudio della presenza di Milton Eisenhower in Nicaragua, riuscendo ad impedire la cerimonia di consegna del Dottorato "Honoris Causa".
Il 29 Novembre ’58 viene arrestato nello Stadio Nazionale con altri studenti mentre raccoglie fondi per l’organizzazione dell’Assemblea Nazionale degli Studenti.
E’ il 1959. Poco dopo il trionfo della Rivoluzione Cubana, Carlos abbandona il Partito Socialista Nicaraguenze la cui linea filosovietica esclude totalmente la lotta armata.
Nel Marzo 1959, insieme a Silvio Mayorga, organizza la "Gioventù Democratica Nicaraguenze" J.D.N.
L’ 8 Aprile dello stesso anno, viene espulso in Guatemala con un aereo militare. In Guatemala apre nuove relazioni con il Movimento Studentesco Universitario.
Tra Maggio e Giugno del 1959, arriva in Honduras per unirsi alla Colonna Guerrigliera "Rigoberto Lòpez Pérez" che si preparava ad entrare in Nicaragua ed iniziare la lotta armata contro la dittatura somozista. Ma il 24 Giugno, nella zona conosciuta come "El Chaparral" durante uno scontro combinato con le truppe honduregne e somoziste, è gravemente ferito al torace. Fatto prigioniero dall’Esercito dell’Honduras, viene successivamente liberato dopo le forti pressioni delle mobilitazioni del popolo honduregno.
Sempre in rappresentanza della J.D.N., dall’Honduras viaggia verso Cuba e di lì in Costa Rica fino in Venezuela.
A Giugno rientra clandestinamente in Nicaragua aprendo relazioni con "Gioventù Patriottica Nicaraguenze" J.P.N., ma già il 18 dello stesso mese viene arrestato nella capitale, Managua. JPN si mobilita e ottiene la sua liberazione. Dopo solo due giorni, il 20 Luglio, viene espulso per la seconda volta dal paese e confinato a Poptùn, nella regione del Petén, in Guatemala, dove entra in contatto con le Forze Armate Ribelli del Guatemala.
Nel Luglio 1961, fonda il "Movimento Nuova Nicaragua", organizzazione che anticipa la costituzione del F.S.L.N.
A Giugno del ’62 penetra in Nicaragua e realizza una perlustrazione nelle zone di Raitì - Bocay dove successivamente opereranno delle colonne guerrigliere.
Il 23 Luglio 1962, nasce il FRONTE SANDINISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE.
Nel Settembre ’62 elabora un comunicato con cui si denuncia l’aggressione imperialista contro Cuba e si sottolinea l’importanza, nell’area centro americana, dell’esistenza della Rivoluzione Cubana. Il documento viene firmato dal "Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale" F.S.L.N.
A Maggio del 1964, entra clandestinamente a Managua e si riunisce con José benito Escobar e Victor Tirado Lopez.
Un mese più tardi, il 29 Giugno mentre operava nel quartiere "San Luis" a Managua, viene catturato con Victor Tirado Lopez.
Dalla prigione, l’8 Luglio, firma il manifesto di denuncia "Dal carcere, io accuso la dittatura". Viene condannato a 6 mesi.
Il 6 Gennaio 1965, per la terza volta, viene espulso in Guatemala dove solo dopo nove giorni, sotto minaccia di morte, gli organismi repressivi guatemaltechi lo obbligano a passare la frontiera messicana.
Il primo Aprile, in Messico, si sposa con Maria Haydee Teran.
In Agosto viaggia clandestinamente verso il Costa Rica.
Tra Marzo ed Aprile del ’66 rientra clandestinamente in Nicaragua per mettersi al fronte dei preparativi nella nuova tappa della lotta armata rivoluzionaria.
Il 7 Dicembre del 1966, si trasferisce nella zona di Pancasan ed assieme agli altri compagni torna ad esplorare le zone dove successivamente opereranno le colonne guerrigliere dell’FSLN.
Tra Febbraio e Marzo del 1969, parte clandestinamente verso il Costa Rica per elaborare le linee strategiche e programmatiche del Fronte di cui è nominato Segretario Generale.
Il 31 Agosto, ad Alajuela, in Costa Rica, viene nuovamente catturato dalla polizia costaricense. Ma il 23 Dicembre un commando dell’FSLN tenta un’operazione militare per farlo evadere. Nell’azione, che fallisce, restano feriti Rufo Marìn ed Humberto Ortega. Nel corso dell’anno viene realizzata un’intensa campagna di solidarietà internazionale per il rispetto dell’incolumità dei compagni catturati. Tra i tanti sostenitori vi sono Roque Dalton, salvadoregno, Jean Paul Sartre e Simone de Beauvoir, Francia e Esteban Pavletich, Perù.
Il 21 Ottobre, dopo il sequestro di un aereo costaricense ad opera di un commando dell’FSLN, tutti i sandinisti detenuti vengono liberati e trasferiti in Messico. Da lì a Cuba.
Con Altri compagni, il 27 Marzo del 1971, parte dall’Habana verso Mosca per poi raggiungere la Corea, dove sostiene un severo addestramento militare, per poi raggiungere la Cina.
Dopo numerosi viaggi all’estero ed un intenso lavoro politico-militare, a Novembre del ’75 rientra in Nicaragua per preparare nuovi quadri politico-militari in una casa di sicurezza a Managua.
Tra Marzo e Maggio del 1976, parte definitivamente per le montagne di Jinotega, verso Bocaycito, nel nord del paese.
Nel periodo che intercorre tra Giugno e Luglio, entra nella colonna guerrigliera principale che si fa carico di trasferire lui, il Comandante in Capo della Rivoluzione Popolare Sandinista, nell’accampamento centrale della Colonna "Pablo Ubeda", sito sulla vetta "La Posolera", nelle vicinanze di Waslala, nella Zelaya. Durante questo trasferimento sono intercettati dalla Guardia Nazionale somozista che li bombarda anche con l’ausilio di elicotteri.
Gli attacchi del’esercito non si fanno attendere e a Settembre la colonna guerrigliera viene individuata e bombardata dagli elicotteri della Guardia Nazionale, costringendoli a ritirarsi nella profondità della montagna. In uno di questi scontri viene ferito ad una gamba.

L’8 Novembre 1976, nella zona conosciuta come Zinica, nella regione della Zelaya Nord, CARLOS FONSECA AMADOR, dopo un interminabile conflitto a fuoco, viene ucciso dalla Guardia Somozista.

Altre foto

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