INIZIATIVE

ROMA
venerdi 26 ottobre ore 20.30

Cena di sottoscrizione per Roberta
mostre, cena, proiezione film
c/o c.s.a. I PO' Marino

Cene benefit per le spese legali:
Martedi' 30 Ottobre Torre Maura via delle Averle
Venerdi' 9 Novembre L38 Squat/Laurentinokkupato - Via Giuliotti, 8 (6° ponte) - Metro B Laurentina + bus 776

ROMA

Venerdi' 21 settembre a Roma c'e' stata una bella iniziativa sotto il Ministero di Giustizia organizzata dalle compagne femministe e lesbiche (quasi cento, ha contato qualcuna).
Mostre con la storia di Roberta, striscioni, volantinaggio, speakeraggio, una lunghissima corda tesa con appese centinaia di tessere telefoniche "pericolose" in quanto tali. Tanto affetto tra di noi e incredulita' tra le forze dell'ordine per tutte quelle sovversive cosi' prive di paura e di rispetto per la sacralita' del posto. Siamo riuscite a raggiungere la soglia del Ministero per consegnare al signor Ministro Castelli, o ad un suo subordinato, purché autorevole, l'intera collezione di carte telefoniche e una copia del dossier su Roberta e la sua storia giudiziaria, caso mai non se la ricordassero, e chiederne ovviamente l'immediata liberazione. Dopo un lungo e spassoso tira e molla con le guardie allibite, una compagna e' penetrata nella tana del lupo e ha "offerto" ad un tipo professionale (non ha voluto dare le sue generalita!! sara' stato il portiere?), fatto scendere apposta dai piani alti, le carte e il dossier.
Non ci importa tanto l'uso che ne sara' fatto, perche' l'iniziativa ha comunque portato fuori dal silenzio, in piazza al centro di Roma e fin dentro il Ministero dell' Ingiustizia, il caso di Roberta e gli effetti devastanti della rinnovata strategia repressiva che usa e riusa lo strumento dei reati associativi, della carcerazione preventiva di lunga durata e di tutta la "vecchia" legislazione speciale. Su cui, visti i tempi, sarebbe necessaria una riflessione e una mobilitazione ampia, più ampia e continua. Che sarebbe l'unico modo veramente possibile a tirare fuori Roberta, e non solo, dalla galera.

BOLOGNA

SOLIDARIETA' A ROBERTA E A TUTTE/I LE/I PRIGIONIERE/I POLITICHE/CI
Il 16 luglio a Roma, Roberta e' stata arrestata nel corso di un'inchiesta con l'accusa di associazione sovversiva. Con lei un altro compagno finisce in carcere e altri vengono inquisiti. Cosi' abbiamo visto la sua faccia sbattuta nei TG e l'etichetta famigerata di nemico pubblico e terrorista stampata sul suo volto. Il tutto mentre i Grandi e le forze repressive si preparavano ad ammazzare Carlo e a torturare chi manifestava a Genova.
Negli ultimi anni inchieste fantasiose e montature giudiziarie hanno colpito diverse compagne/i portando anche alla morte di qualcuno/a, vedi Edo e Soledad. Ci abituano cosi' ad un clima di routine repressiva creando un callo di indifferenza che porta all'isolamento di chi finisce intrappolato nelle maglie della cosiddetta giustizia.
Roberta e' una nostra compagna conosciuta nei percorsi dell'autodifesa femminista attenta nell'apprendere generosa nell'insegnare.
Le hanno rifiutato anche gli arresti domiciliari ed e' stata respinta l'istanza di scarcerazione per una presunta pericolosita' sociale. L'inchiesta che la vuole in carcere riguarda fatti (un cancello annerito della sede dei D.S.) accaduti durante il periodo della guerra alla Serbia, quando il nostro governo (allora di centro sinistra) insieme ai governi "amici" si apprestava a bombardare allegramente la popolazione jugoslava, ad inquinare di uranio impoverito terra e mare ed a mettere un popolo in ginocchio. Difficile non capire chi sono i pericolosi terroristi.
Robertina e' rinchiusa a Rebibbia in regime speciale di massima sicurezza, senza prove.
Gli assassini ci governano!!
Per noi terrorista e' chi licenzia, chi bombarda popoli inermi, chi stupra, chi incarcera, chi potenzia e veicola la cultura della violenza sessuale sulle donne, chi sfrutta animali e persone per il profitto imperialista
Terrorista e' lo stato patriarcal-democratico.
ROBERTA LIBERA !!! LIBERE TUTTE/I !!
Alcune compagne di Bologna

BREMA

Giovedi' 20.9.2001
Oggi abbiamo manifestato di fronte al consolato italiano a Brema. Abbiamo manifestato per chiedere la liberazione di Roberta. Eravamo circa 15 tra donne lesbiche e bambine sotto la fredda pioggia della ventosa Brema.
Donne e lesbiche di Brema e Göttingen

AMBURGO

Mercoledi' 19.9.2001
In 20 donne e lesbiche siamo andate sotto al consolato italiano ad Amburgo.
E' stata un'azione veloce durata 30 minuti.
In 5 siamo entrate nel consolato e abbiamo aperto uno striscione con scritto in tedesco "Siamo tutte sovversive. Roberta libera!" Abbiamo chiesto di parlare con il console per consegnargli la lettera di protesta che segue. Durante l'attesa abbiamo urlato slogan. Dopo una breve trattativa il console e' arrivato: gli abbiamo consegnato una copia della lettera che lui ha firmato con l'impegno di comunicare l'iniziativa al governo italiano. Le altre fuori hanno aperto un altro striscione e hanno cantato canzoni di lotta femministe. Quando siamo andate via abbiamo lasciato gli striscioni li' appesi.

Nota di protesta per il governo italiano(tradotta in italiano)

Nel 1999 le saracinesche di due sedi del partito DS (Democratici di Sinistra) sono state danneggiate con degli esplosivi. Il DS in quel periodo era al governo e' percio' responsabile per i bombardamenti in Serbia e in Kosovo.
In quest'ambito, il 16 luglio 2001 e' stata arrestata una donna di 25 anni, impegnata in diversi gruppi femministi, Roberta Ripaldi. Viene accusata di aver fatto una chiamata telefonica a un giornale, nella quale avrebbe rivendicato l'azione. Da allora Roberta e' detenuta a Roma. Dopo aver passato tre giorni in isolamento, e' stata trasferita al braccio di massima sicurezza, dove si trova fino ad oggi. Non esiste nessuna prova per l'accusa nei suoi confronti.
Roberta e stata arrestata perche' e' una donna politicamente attiva. Ovviamente il nuovo governo italiano ha bisogno di inventarsi dei risultati nella cosiddetta lotta contro le forze sovversive, per raggiungere un consenso interno sulla sua politica della violenza e per distogliere l'attenzione dai propri atti criminali.
Per mesi governanti e mass media hanno creato un clima di terrore intorno alle manifestazioni che ci sarebbero state a Genova. Cosi' cercano di giustificare il fatto che le cosiddette forze dell'ordine a Genova hanno maltrattato, detenuto e torturato nelle questure delle persone a caso. Un giovane uomo e' stato ammazzato. Chiunque sceglie di muoversi e di esprimere la propria opposizione alle decisioni economiche, culturali, politiche e sociali dei nostri governi, rischia di ritrovarsi in una tale sospensione dei diritti da essere in pericolo.
Rivendichiamo che Roberta Ripaldi venga immediatamente rilasciata dal carcere!

MONACO

Giovedi' 20.9.2001
In una decina di lesbiche siamo andate sotto al consolato italiano di Monaco alle 10 di mattina, era chiuso e siamo tornate più tardi; abbiamo incontrato una funzionaria che ci ha riferito che era letteralmente ammattita per i tantissimi fax di protesta pervenuti.
Abbiamo incontrato il console e gli abbiamo consegnato le lettere (ognuna di noi ne aveva una) e lo abbiamo costretto a firmarle e timbrarle tutte!
Siamo poi andate alla statua dell'angelo d'oro (che si trova in una delle principali piazze di Monaco) e abbiamo appeso uno striscione arancione in modo che fosse visibile anche da lontano (e lo era!).

COLONIA

COLONIA Giovedi' 20.9.2001
Care femministe, lesbiche, donne,
abbiamo manifestato di fronte al consolato italiano, abbiamo dato volantini per Roberta libera, cantato canzoni e urlato!! La lotta va avanti, vi mandiamo il nostro amore, baci e forza.
Le femministe di Colonia

BERLINO

Giovedi 20.9.2001
Oggi siamo andate all'ambasciata italiana e abbiamo consegnato una lettera (la traduzione in tedesco del testo che segue). Nei prossimi giorni il testo sarà ancora diffuso, con la speranza che venga sottoscritto e inviato alle ambasciate. Chi vuole puo' utilizzare il testo.

Alla cortese attenzione dell'Ambasciata/Consolato Italiano a …
Oggi, 20 Settembre 2001, noi femministe e lesbiche di … siamo qui di fronte all'Ambascita Italiana per protestare contro l'arresto e per chiedere l'immediata liberazione della nostra amica e compagna Roberta Ripaldi.
Questa manifestazione e' parte di una piu' larga protesta che si sta svolgendo oggi contemporaneamente in molte città europee (Paris, Dijon, Le Mans, Marsiglia, Rennes, Toulouse, Berlin, Hamburg, Bremen, München, Kohln, Ljublijana, Belgrad, London), dove centinaia di donne stanno protestando di fronte alle Ambasciate e Consolati Italiani e stanno mandando lettere e fax di protesta alle rappresentanze all'estero del Governo Italiano.
Il 16 Luglio 2001, una donna del movimento femminista di Roma, Roberta Ripaldi, è stata arrestata nell'ambito di un'inchiesta relativa all'incendio di saracinesche di due sedi del partito dei Democratici di Sinistra, avvenuta due anni fa durante la guerra del Kosovo. L'unico indizio sul quale si basa questo arresto è una presunta scheda telefonica con la quale Roberta avrebbe rivendicato l'azione. L'accusa neri suoi confronti è molto grave: associazione sovversiva.
Roberta è stata in isolamento nei primi tre giorni e ora è detenuta sella sezione di massima sicurezza del carcere di Rebibbia a Roma.
Tutte le donne che la conoscono e i gruppi femministi e lesbici di tante citta' europee stanno portando avanti una campagna perché questa storia assurda, alla quale Roberta è del tutto estranea, si concluda il più presto possibile e lei possa tornare alla sua vita di sempre.
Chiediamo quindi l'immediata liberazione di Roberta Ripaldi.
Chiediamo inoltre che questa nostra iniziativa di protesta di oggi venga comunicata da questa sede diplomatica al Governo Italiano.
Fax sono stati mandati anche da KASSEL e FRANCOFORTE.

LONDRA

Giovedì 20.9.2001
Nei giorni scorsi abbiamo fatto firmare la lettera a 50 donne e oggi in delegazione siamo andate all'ambasciata italiana a consegnarla, insieme ad altre lettere di protesta per la liberazione di Roberta. Nei prossimi giorni abbiamo intenzioni di organizzare iniziative per raccogliere soldi.

LUBIANA E BELGRADO

Giovedi' 20.9.2001
Oggi abbiamo mandato fax all'ambasciata e in più abbiamo informato i principali mezzi di comunicazione sul motivo per cui protestiamo a proposito della storia di Roberta.Pubblicheremo un articolo su Roberta nel prossimo numero della rivista lesbica.

PARIGI

Giovedi 20.9.2001
L'appuntamento davanti all'ambasciata e' andato bene. Abbiamo fatto rumore per 100 donne femministe e lesbiche anche se eravamo un po' di meno. Abbiamo dato il comunicato alla segretaria delegata dell'ambasciata che ha detto che trasmetteva e che " lo stato italiano è uno stato di diritto e quindi che se Roberta non ha fatto niente sarà liberata". Quando non si e' capito.
Avevamo diversi striscioni: Roberta libera, Roberta non e' sola, uno striscione con una donne che rompeva le sue catene, siamo tutte sovversive, libere di essere "carina", libere di chiuderci la bocca, libere di non muoverci, contestazione = prigione. Abbiamo cantato diverse canzoni italiane con i testi modificati. C'erano percussioni e tanta tanta energia.
Una cosa del genere e' avvenuta a TOULOUSE.
CONTINUEREMO!!!
Sappiamo che anche da DIGIONE, LE MANS, E RENNES sono stati inviati fax di protesta.

VIENNA

Giovedi' 20.9.2001
Abbiamo inviato fax di protesta all'ambasciata italiana in Austria.
Abbiamo anche mandato i fax al Ministero di Giustizia e al Ministero degli Interni in Italia e all'agenzia di stampa Asca.
Inoltre abbiamo messo tutte le informazioni che abbiamo nel network delle donne austriache


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