The Age of Intelligent Machines (MIT Press, 1990)
The 10% Solution for a Healthy Life, How to Eliminate Virtually All Risk
of Heart Disease and Cancer (Crown, 1993).
The Age of Spiritual Machines, When Computers Exceed Human Intelligence
(Viking, 1999).
Il MIT (Massachusetts Institute of Technology) lo nominò l'inventore
dell'anno nel 1988. Inventore di molti estensori mentali, rivolti a
diverse disabilità come la macchina per leggere e il riconoscimento
vocale per i non vedenti,il sintetizzatore musicale e altro ancora.
Nel suo libro ha dato una splendida sintesi della mente e della macchina.
In una serie di argute, ingegnose e profonde meditazioni, ha esplorato il
momento di metamorfosi quando le macchine raggiungeranno e sorpasseranno le
capacità del cervello umano.
"The Age of Spiritual Machines" non è una mera lista di presagi ma
un disegno profetico per il futuro. Kurzweil ci guida attraverso l'inesorabile
avanzamento che sarà il risultato del superamento delle capacità
della memoria e delle abilità computazionali del cervello umano. Secondo
Kurzweil, le macchine compieranno tutto questo entro il 2020. Cominceremo
ad avere relazioni con personalità automatizzate e le utilizzeremo
come insegnanti, compagni ed amanti.
Fra 10 anni, l'informazione sarà alimentata direttamente dal nostro
cervello attraverso dirette vie neurali. La distinzione tra noi e i computer
sarà sfocata a tal punto che le macchine pretenderanno di essere coscienti.
Inoltre il 21° secolo di Kurzweil promette di essere un'età in cui
l'unione della sensibilità umana e dell'intelligenza artificiale fondamentalmente
modificata migliorerà la nostra vita.
La sua produzione letteraria in questa materia è di importanza fondamentale:
Engine of Creation Nanosystems: Molecular Machinery, Manufacturing and
Computation
Ha fondato il " Nanotechnology Study Group" con lo scopo di fronteggiare le
possibilità e i pericoli presentati da questa nuova materia. E' il presidente
del Foresight Institute, una organizzazione educativa nata per prepararsi
alle tecnologie avanzate. Nei primi anni '80 Drexler cominciò a sviluppare
il modello di Von Neumann calandolo a livello atomico e molecolare.
La sua macchina è un assemblatore costituito da un computer molecolare e da
un costruttore molecolare. Quest' ultimo, dotato di uno o più braccia robotiche
o di appositi dispositivi, è caratterizzato da due proprietà peculiari: la
capacità di controllo posizionale, per un assemblaggio di precisione di atomi
e molecole, è quella di avviare reazioni chimico-fisiche in corrispondenza
dell'estremità dell'arto robotico, per permettere la sintesi delle strutture
di interesse. Per quanto riguarda il computer molecolare di cui si parla sempre
più spesso (è un sistema formato da 10.000 elementi logici - sufficienti a
costituire un processore) avrebbe un ingombro contenuto nei 100 nanometri
di lato. Pertanto un microcomputer potrebbe essere contenuto in un volume
inferiore agli 0.001 nm³.
L'assemblatore di “DrexIer”, compresi gli eventuali dispositivi di alimentazione
e connessione, avrebbe dimensioni così ridotte, inferiori a 100 nm³ , da permettere
l'interazione a livello cellulare dove il volume medio è nell'ordine dei migliaio
di nm³. Simili dimensioni rendono possibile l'immissione in circolo di nanomacchíne
dotate di sensori ed effettori (“utensili”), con la possibilità di penetrare
nelle cellule dei sangue e dei tessuti guidati dall'esterno o capaci di operare
con un grado di indipendenza variabile in base alla programmazione dei computer
di bordo. Drexler prevede la fine del problema posto dal riciclaggio dei rifiuti
industriali e domestici: un esercito di nanorobot disgregherà atomo per atomo
la nostra immondizia e la trasformerà in nuove materie prime. I beni di primaria
sussistenza avranno dei costi di produzione così economici da essere gratuiti.
Si preannuncia, inoltre, l’aumento esponenziale della potenza dei processori;
facilmente la nanotecnologia permetterà di sviluppare le prime forme d’intelligenza
artificiale (IA) degne di essere definite tali.