QUANDO IL CRIMINE DIVENTA LEGGE
(Multinazionali dell'alimentazione e rapina dei semi)


Se una lezione viene da Seattle per la sinistra antagonista è quella di non rinchiudersi nel guscio della parziale visione di temi, e di collegarsi ad una iniziativa più ampia e variegata contro il nuovo ordine mondiale. Infatti, un limite che abbiamo finora avuto, è stato di affrontare i temi in maniera settorializzata e spesso legata alla moda del momento, guidati spesso dalle esigenze del capitale e dei media.
Per esempio, chi si occupa, in questo momento, della pulizia etnica di SERBI e ROM da parte dell'UCK?
Che fine ha fatto l'Iraq nel nostro intervento politico?
Su TIMOR EST non abbiamo più niente da dire?
E il COMANDANTE MARCOS ?
Che iniziative stiamo prendendo dopo che la Turchia ha reiterato la condanna a morte per APO?

Come incide nella nostra pratica politica l'estinzione di UN INTERO CONTINENTE COME L'AFRICA?

Potremmo continuare all'infinito!!!
Ad un provincialismo della politica ufficiale fa da contraltare una sorta di provincialismo antagonista. Eppure il capitale mondiale sta disegnando un nuovo scenario planetario (globalizzazione) che si imporrà non solo nel campo economico e militare, ma in tutti gli aspetti della vita dei popoli. Bisogna capire, che alla globalizzazione si deve contrapporre una visione antagonista del mondo che sia globale. In questo scenario disegnato dal capitale uno degli aspetti principali, se non quello centrale, è quello legato al campo alimentare e cioè alla questione dei semi. Questo problema è stato affrontato da ambientalisti e altri soprattutto dal punto di vista igienico-sanitario. Il dilemma "nocività o meno" dei semi transgenici è ormai talmente inflazionato da venire utilizzato anche dalle imprese tagliate fuori dall'affare. Ma l'aspetto principale, finora marginalizzato dal dibattito pubblico, è quello legato al POSSESSO DEI SEMI (transgenici e naturali), detenuto da pochissime multinazionali soprattutto americane e australiane. Infatti, già ora, 10 MULTINAZIONALI CONTROLLANO IL 40% DEI SEMI E 5 MULTINAZIONALI CONTROLLANO IL 97% DI QUELLI TRANSGENICI. Alla faccia della concorrenza!!!.

Comunque, si prevede, che fra 5 anni 5 MULTINAZIONALI CONTROLLERANNO QUASI IL 100% DI TUTTI I SEMI.
COME FARANNO?

Tutti hanno sentito parlare della RAPINA DEI SEMI. I semi che, da sempre, sono proprietà comune, adesso vengono prelevati e brevettati dalle multinazionali, che per questo scopo utilizzano emissari non meglio identificati, magari collegati alle mafie locali. E questo non succede solo (e sarebbe già gravissimo) solo nei paesi del terzo mondo, ma dovunque. Per esempio, il trifoglio, da sempre, utilizzato dai pastori sardi per il pascolo delle greggi, è adesso proprietà di una multinazionale australiana.

In parole povere, l'alimentazione dell'intero pianeta è nelle mani di pochissime multinazionali, che per mantenere questo controllo inseriscono dei virus cosiddetti suicidi che, modificando geneticamente il seme, ne impediscono la riproduzione. Ribadiamo che, come già detto nel documento "La situazione internazionale" (vedi sul sito alla pagina collettivo Azad) questo meccanismo di controllo alimentare è nuovo nella storia VISTO CHE NEANCHE LA SOCIETA' TEOCRATICA DELL'ANTICO EGITTO ESPROPRIAVA IL POPOLO (COMPRESI GLI SCHIAVI) DEL POSSESSO DEI SEMI. Quando poi qualche prodotto sfugge al controllo, si utilizzano le regole del WTO per metterlo fuori commercio. Un esempio è quello delle banane somale, che l'Italia aveva provato a commercializzare. Puntuali sono venute le ritorsioni delle multinazionali USA con l'avallo del WTO. Di fronte alla criminalità di dette multinazionali, la risposta antagonista è stata debole e frammentaria. Il boicottaggio della Nestlè, oltre che parziale, è stato debole e sfumato nel tempo.

Riprendere queste forme di lotta, non solo contro la Nestlè, ma anche contro altre multinazionali o aziende (anche nostrane, come la Cirio, che sotto il marchio Del Monte, utilizza lavoro schiavista, anche minorile) è un primo passo importante.

Ma un altro passo importante è quello di appoggiare, con tutta la forza di cui disponiamo, ogni iniziativa presa a livello mondiale. Appoggiare e dare il più ampio risalto, per esempio, alle molteplici cause antimonopolio intentate dalla fondazione per le tendenze economiche di Jeremy Rifkin autore del libro "La fine del lavoro" ), insieme alla coalizione nazionale delle famiglie agricole e ad agricoltori di cinque continenti, può essere un passaggio per tentare un'inversione di tendenza. MOBILITARE I PASTORI SARDI (e non solo) CONTRO LA RAPINA DEI SEMI può inserirci in una lotta al dominio totale, non solo a livello ideologico, ma calati nella realtà fattuale.

USCIRE DAL PROPRIO ORTICELLO E COMINCIARE A PENSARE GLOBALE CI POTRA' FAR TOGLIERE DALLE RISERVE INDIANE IN CUI HANNO PROVATO A RINCHIUDERCI E FARCI TORNARE AD ESSERE PROTAGONISTI.

Lecce, 2 dicembre 1999
L'AVAMPOSTO DEGLI INCOMPATIBILI
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