La bomba meteorologica di Aldo Iacomelli (Greenpeace) su Sherwood Tribune gennaio 2000 |
Il cambiamento globale del clima è una delle maggiori minacce al Pianeta, un problema reale, sulla cui serietà tutti gli scenziati non hanno più dubbi. Nel vertice mondiale sul clima, svoltosi a Kyoto lo scorso anno, i paesi industrializzati hanno concordato, almeno sulla carta, di ridurre la quantità di emissione nell'atmosfera del diossido di carbonio e degli altri gas da effetto serra. Ma i trattati internazionali, che segneranno il successo o il fallimento degli accordi presi a Kyoto, sono ancora in fase di negoziazione e, nel frattempo, si fa poco o niente per affrontare il problema.
Quest'estate bizzarra ed un ottobre stranamente mite sono
dovuti al mutamento climatico? E' colpa di El Nino? O della Nina? E'
presto per dirlo secondo il rapporto sugli impatti della Campagna Clima
di Greenpeace Italia, ma sicuramente
quello che comincia ad essere evidente è il mutamento climatico a cui
stiamo andando incontro.
La temperatura media dell'intero Pianeta sta aumentando drammaticamente.
I cinque anni più caldi da quando i dati sono stati registrati fin dalla
metà del 1900, si sono verificati tutti negli anni 90, e 10 degli 11
anni più caldi si sono avuti dal 1980. Il 1995 è stato l'anno più caldo
mai registrato. Il 1997 potrebbe essere il secondo più caldo. Nessuno
scienziato serio dubita degli effetti del riscaldamento del Pianeta
negli ultimi decenni. Le notti diventano più calde del 50% più velocemente
rispetto alle ore diurne. Il centro statunitense per i dati climatici
ha riportato nel luglio 1997 che la differenza di temperatura tra il
giorno e le notte sta diminuendo in molte parti del mondo, con più forti
cambiamenti nell'inverno dell'emisfero boreale. Le gelate invernali
stanno velocemente sparendo in molte regioni; questo accade perché i
gas serra intrappolano il calore efficientemente durante la notte.
"La primavera nell'emisfero nord arriva una settimana prima che 20 anni
fa", dice Charles Keeling della Scripps Istitution of Oceanography in
California. Questa variazione è rilevabile nella riduzione a primavera
della concentrazione di CO2 poiché le piante la consumano per crescere.
Le direzioni di migrazione dell'uccello canterino e del caribù stanno
già cambiando col variare della primavera. Almeno 20 specie di uccelli
canori sono stati visti nel Regno Unito depositare e covare le uova
con più di una settimana di anticipo. Molti eventi meteorologici stanno
diventando sempre più estremi. L'indice delle condizioni climatiche
estreme, sostengono nel centro statunitense dei dati per il clima, sono
stati consistentemente alti alla fine degli anni '70, che fu un periodo
di forte riscaldamento del Pianeta.
"È probabile che l'incremento sia dovuto a cause umane", dice Thomas
R Karl, scienziato del centro. Gli Stati Uniti hanno avuto un significante
incremento negli eventi meteorici estremi dal 1911. C'è anche evidenza
di più frequenti depressioni lungo la costa orientale dell' Australia
e un incremento dei cicloni nel Sudest Pacifico fino al nord della Nuova
Zelanda.
Perdite economiche da clima?
Le perdite economiche associate al cambiamento climatico sono grandi:
uragani e ondate di caldo hanno comportato la spesa di 60 miliardi di
dollari nel 1996 e si stima che raggiungeranno i 100 miliardi di dollari
nel 1999. C'è una crescente evidenza che il mondo sta affrontando il
più grande disgelo dalla fine dell'ultima glaciazione, avvenuta circa
10000 anni fa. Questo è il segnale più forte dell'effetto dell'inquinamento
sul clima del Pianeta.
"L'Artico", dice il climatologo Besty Weathered dell'università del
Colorado, "può essere la regione che maggiormente risentirà del cambiamento
climatico". Nel 1995 l'ufficio meteorologico del Regno Unito ha riportato
che gran parte della Siberia era di 3°C più calda del passato. Il suolo
artico si è riscaldato di 4 gradi. La temperatura media di 9 stazioni
meteorologiche nell'Artico è cresciuta di 5 °C dal 1968. Gran parte
dell'oceano Artico si è riscaldato di 1 grado o più dal 1987 e più del
5% del suo ghiaccio è sparito negli ultimi 15 anni. Il clima Artico
è noto per essere naturalmente variabile, ma questi cambiamenti sono
senza precedenti. Ricercatori europei hanno esaminato la registrazione
di migliaia di anni di temperature, conservati negli anelli annuali
dei larici artici, e hanno osservato che la temperatura più alta si
è avuta durante il ventesimo secolo. Questo andamento sta accelerando.
La crescita di alberi negli Urali è esplosa.
Questo suggerisce un maggiore riscaldamento, dice il capo del gruppo
di ricerca dell'Università dell'Est Anglia, Keith Briffa. Lo scioglimento
dei ghiacci è adesso un fenomeno di tutto il Pianeta, e lo scioglimento
dei ghiacciai è una delle maggiori indicazioni che il clima sta diventando
più caldo. I ghiacciai delle Alpi in Europa hanno perso metà del loro
volume dal 1850, cioè da quando la regione si è riscaldata, come sostiene
Wilfried Haeberli dell'Università di Zurigo, direttore del Servizio
di Monitoraggio di Ghiacciai delle Nazioni Unite.
Un tipico esempio è il ghiacciaio Grüben, nel sud della Svizzera. Ha
iniziato a sciogliersi dalla metà del secolo scorso ma la sua diminuzione
è fortemente accelerata durante l'ultimo secolo. Oggi la sua estremità
è 200 metri al di sotto della montagna rispetto alla posizione che aveva
all'inizio del decennio. "Non c'è dubbio che il responsabile di questo
è il riscaldamento del Pianeta", dice Haeberli.
Nella vicina Austria, il 90% dei ghiacciai mostrano una sostanziale
riduzione. "Quando i ghiacciai si sono ridotti, hanno causato una intensa
azione chimica sulle rocce, causando un drammatico flusso di agenti
inquinanti nei laghi", dice Roland Psenner dell'Università di Innsbruck.
L'inquinamento da solfati, normalmente associato con le piogge acide,
è aumentato di 4 volte in alcuni laghi alpini e i Governi continuano
solo a fare summit internazionali ma nessuno sembra intensionato a ridurre
i consumi di energia e combustibili e così arriveremo alla bancarotta
climatica del Pianeta?