Una delle concause, forse la piu' importante (non citata nell'elenco del Centro Mysteria), della variazione su lungo periodo della temperatura superficiale terreste e' la variazione NATURALE della concentrazione in atmosfera dei gas serra - che sono: acqua (H2O), anidride carbonica (CO2) e metano (CH4). L'equilibrio cosiddetto radiativo (ovvero temperatura risultante dal grado di trattenimento dell'energia irradiata dal sole) in ASSENZA di gas serra e' stimato in una temperatura media globale di -20 gradi centigradi (meno venti), mentre la presenza dei gas serra NATURALE, garantisce una tempreratura media di +15 gradi. Vedete un po' voi se l'impatto dei gas serra e' trascurabile no.
L'installazione scientifica russa di Vostok (che si trova in Antartide sopra uno strato di ghaccio spesso 3500 metri, accumulatosi nel corso delle ere geologiche) ha analizzato la concentrazone di gas serra in atmosfera e la tempreratura degli ultimi 420 mila anni (attraverso le bollicine d'aria imprigionate nel ghiaccio e dati paleoclimatici). Prima di tutto c'e' una STRETTA correlazione tra oscillazioni del gas serra e temperatura. Poi ci sono state delle oscillazioni naturali di gas serra (e corrispondenti di temperatura) lunghe alcune centinaia di migliaia di anni, con concentrazioni minime di CO2 in atmosfera di 180 ppvm (parti per milione in volume) e massime di 300 ppvm. Per l'esattezza i cicli sono stati 4, tra un minimo ed il massimo successivo intercorrono un 100-150 mila anni. Le differenze di temperatura tra i minimi e i massimi dei cicli sono nell'ordine dei 6-8 gradi centigradi. La concentrazione naturale di gas serra prima del 1850 e' stimata in circa 280 ppvm - stabile da alcune migliaia di anni. La misura attuale e' di 364 ppvm (1998), pari ad un aumento del 30% circa. L'attivita' antropica ha ora portato quindi a SUPERARE il valore massimo mai raggiunto negli ultimi 420.000 anni, e non nell'arco di centinaia di migliaia di anni, ma in SOLI 150 ANNI.
C'e' una forte correlazione (statisticamente r=0.995. I valori vanno da 0.000= nessuna correlazione, a 1.000= massima correlazione) tra crescita del WIP (prodotto industriale mondiale, una specie di PIL mondiale) ed emissioni di CO2. Ovvero: un aumento della crescita economica necessita di un aumento del consumo di energia, che e' prodotta per il 95% bruciando combustibili fossili (petrolio e carbone), che determina un aumento di emissione di CO2. Diventa quindi semplice prevedere l'aumento dell concentrazione di CO2 sulla base della previsione di crescita economica (in assenza di cambiamenti rilevanti nelle tecniche di produzione di energia, cosa che oggi e' ben lontana): il RADDOPPIO del valore preindustriale (col raggiungimento dei 560 ppvm) e' previsto entro 35 anni. Entro la fine del secolo ventunesimo e' previsto piu' che un QUADRUPLICAMENTO.
Ultima perla: tra l'emissione in atmosfera di gas serra e il manifestarsi dell'aumento di temperatura intercorrono 50-80 anni, il che vuol dire che il surriscaldamento attuale e' dovuto al CO2 del 1950 (in cui la concentrazione era di circa 315 ppvm). Per le emissioni attuali ci vediamo nel 2050...
Tutti questi dati sono stati desunti da un articolo di Alberto Di Fazio, inserito in "Imbrogli di guerra. Scienziate e scienziati contro la guerra" a cura di Franco Marenco, Odradek ed. Il libro (peraltro assolutamente interessante) e' incentrato sull'ultima guerra della Nato nei Balcani. L'articolo delinea il contesto in cui si svolgono e si svolgeranno le guerre per il controllo delle risorse mondiali. Contiene molti altri dati, un elenco di eventi a medio termine che si verificheranno in conseguenza del riscldamento planetario; e in bibliografia tutte le fonti da cui i dati sono desunti, spesso istituzioni scientifiche internazionalmente riconosciute, e/o finanziate dagli Stati Uniti, i quali sono interessati a prevedere non per cambiare, ma per meglio poter individuare le risorse di cui appropriarsi. Non sto facendo pubblicita', io il libro l'ho preso in biblioteca.
Buona crisi climatica globale a tutti
Francesco