Cresce il consumo di auto, malgrado disagi e costi. Successo
della Patente a punti: 4 italiani su 10 cambiano stile di
guida! Tiene il mercato. Assicurazione e carburante le spese
"più ingiuste". Polizze RCA "meno
guidi, meno paghi": 62% di sì. 6 su 10 favorevoli
ai 150 in autostrada.
Roma,
19 gennaio 2004
Il
2003 sarà ricordato come l’anno della "rassegnazione
al primato dell’auto" e quello con il "più
alto tasso di disagio per gli automobilisti", anche
sotto il profilo dei costi, sempre più elevati
(quasi 4.500 euro l’anno, +19% rispetto al 2002). Sostanzialmente
delusi dal trasporto pubblico, gli italiani hanno aumentato
il consumo dell’auto, sempre più indispensabile per
razionalizzare le necessità quotidiane.
Decisamente
positivo, invece, l’impatto della patente a punti.
Gli italiani l’hanno accolta bene: 4 automobilisti su
10 hanno cambiato il proprio stile di guida e sono diventati
più prudenti. Ancora alta, tuttavia, la disinformazione
sui punti che si perdono per ciascuna infrazione.
Sei
intervistati su dieci favorevoli ai 150km/h in autostrada.
Nella
graduatoria dei beni durevoli posseduti dalle famiglie
italiane, l'auto occupa la terza posizione, dopo
lavatrice e televisione a colori: quasi il 78.0% delle
famiglie ne possiede almeno una. Tra tutte le economie
avanzate ed all'interno dell'Unione Europea, il nostro
paese mantiene saldamente il primato del più elevato
numero di autovetture in rapporto alla popolazione.
Aumenta anche il numero delle auto in circolazione: 1,2milioni
in più negli ultimi due anni, come risulta dal saldo
tra rottamazioni e nuove iscrizioni.
Tiene
il mercato, cresce il diesel, assicurazioni
e carburante le spese "più ingiuste",
assistenza post-vendita decisiva nella scelta, antifurti
e navigatori satellitari gli optional preferiti.
E’
questo, in estrema sintesi, ciò che emerge dalla
tredicesima edizione del Rapporto Automobile ACI-Censis
"L’avanzata dei consumi", presentato, questa
mattina a Roma, dal Segretario Generale del Censis,
Giuseppe de Rita e dal Presidente dell’ACI,
Franco Lucchesi, con la partecipazione del Presidente
di IP Italiana Petroli, Marcello Lanzafame. La
ricerca è il frutto di una indagine incrociata: un
campione nazionale di 4mila automobilisti ed un panel di
1.500 soci ACI.
CONSUMI
Recrudescenza
dei consumi: "auto-dipendenti" battono "auto-intolleranti"
3 a 1!
La
frequenza d’uso dell’auto è entrata in una fase di
turbolenza. Rispetto allo scorso anno, gli "auto-dipendenti"
(chi fa un ricorso più massiccio all’auto) sono aumentati
del 13.0%, mentre gli "auto-intolleranti"
(chi, con sempre maggiore frequenza, rinuncia all’auto)
sono cresciuti soltanto del 4.6%. In altre parole, gli auto-dipendenti
sono cresciuti tre volte di più rispetto gli auto-intolleranti.
Frequenza
d’uso dell’auto rispetto allo scorso anno (% di colonna)
|
2003
|
2002
|
Stessa
frequenza
|
24.9
|
42.5
|
Di
più
|
40.9
|
27.9
|
Di
meno
|
34.2
|
29.6
|
Totale
|
100.0
|
100.0
|
XIII
Rapporto Automobile –ACI Censis– 2003
Questa
recrudescenza dei consumi fa del 2003 l’anno
con il più alto tasso di disagio per gli automobilisti
dell’ultimo decennio. Il 51.4% degli intervistati dichiara,
infatti, di aver modificato, almeno una volta a settimana,
la propria agenda a causa del traffico, mentre il 9.5% (soltanto
il 5.6% nel 2002) è stato costretto a modificare
l’agenda quasi tutti i giorni lavorativi! Un dato decisamente
preoccupante, che evidenzia come, per 10 automobilisti
su 100, l’agenda quotidiana sia subordinata al traffico.
Maggiori i disagi per gli automobilisti del Centro e Sud
Italia, mentre il Nord Ovest è l’area del Paese dove
il traffico appare meno invasivo del budget time della vita
quotidiana.
Più
per "dovere" (lavoro e studio), meno per
"piacere"…
Restano
costanti le occasioni d’uso. Sia per gli uomini che per
le donne, l’auto è utilizzata soprattutto per
lavoro o studio. Ben il 51.4% degli automobilisti ricorre
al veicolo a quattro ruote per trasferimenti lavorativi
(+ 4.2% rispetto al 2002). Il 30.9% la utilizza in città,
per lavoro e/o studio, (+2.0%) rispetto allo scorso anno;
il 20.5% fuori città (+2.2%). Lievemente in calo,
invece, il ricorso all’auto privata per impegni familiari
o per il tempo libero.
Mezzi
pubblici? No grazie…
Il
ricorso ai mezzi pubblici non costituisce una scelta gratificante
per l’automobilista. Il gradimento dei mezzi pubblici appare
scarso e in ulteriore flessione. Su una scala da 1 a 10,
solo la metropolitana raggiunge la sufficienza (6.3), seguono
treno urbano (5.2) e autobus/tram (5.0). In coda, i taxi
(4.4). Una classifica invariata rispetto allo scorso, ma
che evidenzia una lieve ma trasversale contrazione del gradimento.
In
crescita (13.3%; + 1.2 rispetto al 2002), invece, il
ricorso alla vettura privata per inadeguatezza dei mezzi
pubblici
Secondo
gli intervistati, le scelte alternative all’auto per essere
credibili, devono avere un livello di qualità analogo
a quello della vettura privata. Ecco i cinque i criteri
indicati:
- capillarità:
devono essere raggiungibili tutti i punti del tessuto
urbano;
- velocità
media uguale, se non maggiore, rispetto al veicolo privato;
- disponibilità:
libertà di partire quando si vuole e andare dove
si vuole;
- accessibilità:
malgrado la difficoltà a trovare parcheggio, l'auto
resta molto più accessibile delle alternative;
- piacevolezza:
il livello di comfort delle auto è elevatissimo,
anche in vetture non di lusso. Anche le alternative devono
essere piacevoli.
Aumenta
l’uso dell’auto in forma collettiva (soprattutto per
il tempo libero)
Aumenta
l’utilizzo dell’auto in forma collettiva. Il 49.7% (+ 5.5%
rispetto al 2001) dei soci Aci, nei tre mesi precedenti
la rilevazione, ha utilizzato almeno una volta l’auto in
forma collettiva, concordando i trasferimenti con gli amici.
In
valori assoluti, gli spostamenti per il tempo libero
sono la prima motivazione d’uso dell’auto in forma collettiva,
ma, rispetto alla media nazionale, si manifestano alcune
specializzazioni d’area. Al Sud si sceglie l’auto collettiva
in misura sensibilmente superiore alla media per spostamenti
di lavoro (+5.8%); nel Nord ovest per gite ed escursioni
(+ 4.7%); nel Nord Est e al centro per il tempo libero (+5.3%).
COSTI
Aumentano
i costi (+19%), tiene il mercato
Possedere
un'auto costa sempre di più. Sommando spese fisse
(bollo, assicurazione), correnti (carburante, garage, parcheggi,
ecc.) e costi di manutenzione ordinaria e straordinaria,
l’auto costa mediamente circa 4.414 euro l’anno,
contro i 3.744 euro dello scorso anno. Un aumento di
700 euro, pari al 19.0%. Rivalutando la spesa del 2002,
secondo i prezzi al consumo per le famiglie (+2.4%), l’aumento
effettivo registrato nel 2003, si attesta a € 580,00, di
gran lunga superiore al tasso di inflazione ufficiale.
Il
costo oscilla da un minimo di circa € 3.689,9 (fino
a 5.000km annui) ad un massimo di € 6.542,7 (oltre 30.000
km), a seconda dei chilometri percorsi. Se guardiamo alla
cilindrata, a parità di chilometri percorsi, il costo
varia da € 3.311,00 per le vetture più piccole (fino
a 800 cc), fino a €7.707,4 per le auto di cilindrata superiore
a 2.000 c.c.
Tab.19
Stima dei costi sostenuti mensilmente (in euro)
|
2003
|
2001
|
Carburante
|
160,8
|
145,8
|
Garage
|
12,3
|
13,7
|
Parcheggio
tariffato
|
11,9
|
7,9
|
Pedaggio
autostradale
|
31,8
|
20,9
|
Multe
|
7,7
|
4,0
|
Altro
|
13,7
|
9,0
|
XIII
Rapporto Automobile –ACI Censis– 2003
Tab.20
Costi medi di gestione dell’auto annuali (in euro)
|
2003
|
2002
|
Bollo
|
216,6
|
181,38
|
Assicurazione
|
797,1
|
578,73
|
Manutenzione
ordinaria
|
281,6
|
234,21
|
Manutenzione
straordinaria
|
209,6
|
164,7
|
Danni
non rimborsati dall’assicurazione
|
50,6
|
38,53
|
Totale
|
1.555,5
|
1.197,54
|
XIII
Rapporto Automobile –ACI Censis– 2003
Costo
medio giornaliero: 16 € (13,5 nel 2001)
Se,
nel 2001, il costo medio giornaliero destinato alla
mobilità su quattro ruote risultava di circa € 10,
nel 2003 è salito a €12. Considerando, però,
i 281 giorni l’anno di utilizzo effettivo (stime Censis
rilevano che l’auto non è utilizzata per soli 7 giorni
al mese), nel 2003 il costo giornaliero di una
vettura privata si eleva a € 16,00 (€13,5 nel 2001).
Assicurazione
e carburante: le spese "superiori al giusto":
In
valori assoluti è il carburante la voce di spesa
che grava in misura maggiore sul budget mensile (€ 1.929,6
annui), ma la più gravosa è l’assicurazione,
salita a ben € 797,1 l’anno, con un aumento di €218,4 rispetto
al 2002. Assicurazione e carburante rappresentano, dunque,
le voci di spesa ritenute superiori al giusto.
Tab.21 Voci di spesa ritenute superiori al giusto (
valori % )
|
2003
|
2002
|
Carburante
|
72.9
|
82.8
|
Bollo
|
27.2
|
31.0
|
Assicurazione
|
85.1
|
67.9
|
Costo
di acquisto dell’auto
|
27.3
|
33.4
|
Riparazione/
manutenzione
|
25.4
|
26.9
|
Pedaggi
autostradali
|
18.6
|
13.9
|
Garage
|
3.7
|
3.3
|
Parcheggio
a ore
|
18.9
|
15.0
|
XIII
Rapporto Automobile –ACI Censis– 2003
*
il totale non è uguale a 100 poiché erano
possibili più risposte
Il
62% preferisce il noleggio al possesso
Costi
di gestione così elevati spiegano come mai, a parità
di costo, il 62.0% degli automobilisti preferirebbe il
noleggio all’acquisto di una vettura. Una tendenza che
sollecita politiche di prodotto e servizi che tengano conto
della nuova propensione all’uso, anziché al possesso
dell’auto.
MERCATO
Mercato:
auto nuova per il 19% entro il 2004; diesel in forte crescita
(+29,9%)
Malgrado
questi costi, l’indagine conferma la tenuta del mercato
intorno ai livelli 2002 e registra un’intenzione d’acquisto
"entro un anno o due" (2003/2004) del 19.1% del
campione. Forte crescita del diesel (+22.9%) anche
in considerazione di un notevole aumento dell’offerta, che
ormai coinvolge anche le auto di piccole dimensioni o le
marche di prestigio che fino a poco tempo fa risultavano
riottose al gasolio.
Tab.32
La vettura che verrà acquistata (% di colonna)
|
SOCI
ACI
|
CAMPIONE
NAZIONALE
|
|
2003
|
2002
|
2001
|
Benzina
|
36.2
|
54.5
|
60.1
|
Diesel
|
52.8
|
29.9
|
22.5
|
GPL
|
4.5
|
5.7
|
5.6
|
Metano
|
4.6
|
3.6
|
3.2
|
Elettrica
|
1.9
|
6.3
|
4.5
|
Non
sa
|
/
|
/
|
4.1
|
Totale
|
100.0
|
100.0
|
100.0
|
XIII
Rapporto Automobile –ACI Censis– 2003
Optional
preferiti: navigatori e antifurto satellitari
Cresce
l’attenzione agli optional. Se, oggi, ben il 24.5% delle
vetture non dispone di nessuno degli optional monitorati,
questa condizione riguarderà soltanto il 4.7% dei
prossimi acquisti. L’interesse maggiore è per le
tecnologie satellitari: antifurto (oggi sul 4.7% delle vetture,
nel prossimo acquisto richiesto nel 20.1% dei casi) e strumenti
di navigazione (oggi 4.6%; prossimo acquisto 24.8%).
Consistente
(42.6%) la quota di automobilisti che si doterà di
strumentazione elettronica di controllo computerizzata (oggi
presente nel 18.4% delle vetture). Cresce l’appeal del tetto
apribile: oggi sull’8.1% dei veicoli, in futuro sarà
acquistato dal 14.1% degli automobilisti.
Tab.36
Optional attuali e del prossimo acquisto (valori %)
|
Il
prossimo acquisto
|
La
vettura attuale
|
Antifurto
satellitare
|
20.1
|
4.7
|
Navigatore
satellitare
|
24.8
|
4.6
|
Tetto
apribile
|
14.1
|
8.1
|
Predisposizione
per TV
|
4.8
|
1.6
|
Predisposizione
per il pc/fax
|
4.3
|
1.2
|
Cambio
automatico
|
16.1
|
4.8
|
Strumentazione
elettronica computerizzzata
|
42.6
|
18.4
|
Nessuno
|
4.7
|
24.5
|
XIII
Rapporto Automobile –ACI Censis– 2003
*
il totale non è uguale a 100 poiché erano
possibili più risposte
Assistenza
post-vendita decisiva: condizionerà prox acquisto
nel 49,5% dei casi
Sale
dal 29 al 45,9% la percentuale degli intervistati che considerano
"molto" importanti le condizioni di assistenza
post-vendita nella scelta del prossimo acquisto. Percentuale
che sale al (79,6) se si considerano anche quanti hanno
risposto "abbastanza" (33,7%).
ASSICURAZIONI
Assicurazioni:
personalizzare. Tariffe proporzionate ai chilometri percorsi
E’
questa la richiesta degli automobilisti intervistati che
vorrebbero parametrare i costi ai chilometri percorsi (42.2%),
un riconoscimento del comportamento responsabile dell'automobilista
(32.2% registrazione delle violazioni del codice stradale),
tenendo anche conto della professione svolta e della frequenza
d’uso che questa richiede (6.4%).
Tab.47
Parametri da assumere per la personalizzazione delle tariffe
(% di colonna)
|
2003
|
2002
|
Percorrenza
media annua
|
42.2
|
24.2
|
Professione
|
6.4
|
4.2
|
Età
|
10.2
|
6.3
|
Sesso
|
0.5
|
0.5
|
Anzianità
di patente
|
8.5
|
12.9
|
Numero
di infrazioni commesse dal conducente
|
32.2
|
51.9
|
Totale
|
100.0
|
100.0
|
XIII
Rapporto Automobile –ACI Censis– 2003
Effetto
liberalizzazione: cresce cultura della scelta, ma 1 su 2
resta fedele
Malgrado
la crescita della cultura della scelta e del livello di
consapevolezza dei consumatori, nel 2003 il 48.1% ha
confermato la fiducia al proprio assicuratore senza
informarsi su proposte alternative (percentuale scesa di
19.3 punti, dal ‘95, esordio della liberalizzazione delle
tariffe RC auto). Dal ’95 a oggi, passano da 6.1 a 15.5%
quelli che cambiano compagnia e dal 26.5 al 36.4 quelli
disposti a cambiare in caso di offerte convincenti.
Prossimo
rinnovo: infedeltà in calo, cresce la speranza in
tariffe meno care
In
occasione del prossimo rinnovo, la quota di automobilisti
che rinnoverà la fiducia all’assicuratore abituale
sale al 52.0% (40.6% nel ’97), mentre la ricerca di offerte
più convincenti in termini di prezzo/qualità
scende al 19.0% degli intervistati (30.5% nel ‘97)
Sebbene
l’automobilista appaia meno propenso a impegnarsi nella
ricerca di offerte più vantaggiose, la speranza che
la liberalizzazione porti a prezzi più convenienti:
ben il 61.9% degli automobilisti, si attende una riduzione
dei costi delle RC auto.
Tab.50 Attese in tema di RC auto (% di colonna)
|
2003
|
2002
|
Più
scelta
|
3.3
|
5.5
|
Un
miglior servizio alla clientela
|
9.0
|
17.1
|
Tariffe
meno care (per l’accentuarsi della concorrenza)
|
61.9
|
48.5
|
Tariffe
più care
|
9.5
|
9.8
|
Nessun
cambiamento rilevante
|
16.3
|
19.1
|
Totale
|
100.0
|
100.0
|
XIII
Rapporto Automobile –ACI Censis– 2003
Polizze
"meno guidi, meno paghi": sì dal 62% del
campione
Lo
scarto tra costo di gestione annuo e costo per gli effettivi
giorni di utilizzo spiega anche l’interesse, manifestato
dal 61.9% del campione, per una polizza auto da pagare per
i soli giorni di utilizzo della vettura. Tendenza in
linea con il crescente interesse per il noleggio auto.
Tab.51
Interesse al possesso di una polizza auto solo per i giorni
utilizzati
(%
di colonna)
|
totale
|
Molto
|
38.4
|
Abbastanza
|
23.5
|
Poco
|
22.9
|
Per
nulla
|
15.2
|
Totale
|
100.0
|
XIII
Rapporto Automobile –ACI Censis– 2003
CARBURANTI
Distributori
e marche: così cambia la fedeltà
Nell’arco
degli ultimi cinque anni (‘98-’03), la fidelizzazione
al distributore è cresciuta (+8.1%) fuori
città (passando dal 2.6 al 10.7%) e diminuita
(-7.8%) in città (dal 71.7 al 63.9%), al contrario
della fedeltà alla marca che, nello stesso
intervallo di tempo, è cresciuta (+ 2.7%)
in città, (dall’11.6% al 14.3%) e diminuita
(-11.0%) fuori città (dal 46.8% al 35.8%).
I
fattori di influenza: comodità, vicinanza e…
Indipendentemente
da marca e caratteristiche relazionali del gestore, è
soprattutto la comodità/vicinanza della stazione
di rifornimento a influenzare la scelta. Ecco la graduatoria
dei fattori di influenza: comodità vicinanza
(87.0%); minore prezzo del carburante (80.1%); cordialità/gentilezza
del gestore (77.1%); professionalità
del gestore (73.1%); velocità del servizio
(70.5%); pulizia del distributore (63.9%); accettazione
carte di credito/bancomat (64.4%); marca del carburante
(56.6%); offerta spontanea di servizi da parte del
gestore (50.7%); rifornimento assistito dal gestore
(50.2%); aspetto/immagine del distributore (45.3%);
presenza di altri servizi (37.4%); ampiezza della
dimensione del distributore (34.7%).
Self-service:
battuta d’arresto (-6.3%)
Dopo
una crescita costante fino al 2002, l’autorifornimento
registra una battuta di arresto. Non effettuano quasi
mai rifornimento in self-service il 17.0% degli automobilisti.
Una percentuale lontanissima da quella registrata del 2002,
che porta l’autorifornimento prossimo ai valori registrati
nel 1998 (14.2%). Chi effettua il rifornimento da solo "sempre
o quasi sempre" si attesta al 35.3% del campione, con
una riduzione del 6.3% rispetto allo scorso anno.
Tab.41
Frequenza dei rifornimenti self-service nell’ultimo anno
(% di colonna)
|
2003
|
2002
|
2001
|
2000
|
1998
|
Sempre
o quasi sempre
|
35.3
|
41.6
|
42.5
|
35.5
|
26.2
|
Spesso
|
21.5
|
23.1
|
17.6
|
17.7
|
23.7
|
Quando
è possibile
|
11.7
|
16.4
|
19.1
|
23.2
|
16.9
|
Qualche
volta
|
14.5
|
14.7
|
13.4
|
14.2
|
19.0
|
Raramente
|
17.0
|
4.2
|
7.4
|
9.3
|
14.2
|
Totale
|
100.0
|
100.0
|
100.0
|
100.0
|
100.0
|
XIII
Rapporto Automobile –ACI Censis– 2003
Rispetto
al passato, il ricorso al self-service è in aumento
sulle tratte autostradali: 11,3%, (8,8 nel 2002).
Sebbene
all’automobilista italiano non piaccia fare rifornimento
al self-service, l’attenzione al prezzo porta la maggior
parte degli automobilisti (62.9%) a scegliere l’autorifornimento
con prezzi scontati. Anche questo comportamento registra,
tuttavia, una lieve flessione rispetto al 2001 (-1.9%).
Tab.46
L’appeal dei prezzi (% di colonna)
|
2003
|
2001
|
2000
|
Prezzi
scontati con il self service
|
62.9
|
64.8
|
55.2
|
Prezzi
non scontati ma con servizio servito
|
24.3
|
23.8
|
29.1
|
Prezzi
non scontati ma con promozioni interessanti
|
12.8
|
11.4
|
15.6
|
Totale
|
100.0
|
100.0
|
100.0
|
XIII
Rapporto Automobile –ACI Censis– 2003
Promozioni:
raccolte punti (55.4%) meglio degli sconti su prezzo carburanti
(25%)
Tra
le formule promozionali (che interessano, soprattutto, gli
intervistati tra i 35 e i 44 anni d’età) il consenso
maggiore (55.4%) va alla raccolta punti (+5.7% rispetto
al 2001). Al secondo posto, ma con solo il 25% delle adesioni,
gli sconti sul prezzo del carburante.
Tab.44 Partecipazioni alle promozioni realizzate nell’ultimo
anno dalle società petrolifere ( valori %)
|
2003
|
2001
|
2000
|
Sì,
concorsi
|
5.5
|
8.3
|
8.1
|
Sì,
raccolta punti
|
55.4
|
49.7
|
50.3
|
Sì,
regali
|
21.7
|
18.8
|
17.3
|
Sì,
sconto sui prezzi dei carburanti
|
25.0
|
25.9
|
25.7
|
No,
non ho partecipato ad alcuna promozione
|
25.4
|
29.4
|
31.5
|
XIII
Rapporto Automobile –ACI Censis– 2003
*
il totale non è uguale a 100 poiché erano
possibili più risposte
TRASGRESSIONE E SICUREZZA. PRIMA DELLA PATENTE A PUNTI.
Premessa:
i vantaggi del duplice sistema di indagine
Il
duplice sistema di indagine, svolto in tempi diversi, ha
permesso di mettere a confronto il comportamento degli automobilisti
italiani, prima e dopo l’introduzione della patente a punti.
Prima
della patente a punti: in crescita tutte le infrazioni più
gravi…
Prima
dell’introduzione della patente a punti, la trasgressione
al volante non mostrava cenni di cedimento, soprattutto
per le infrazioni più gravi. Più inversioni
a U, (17.7%; contro il 15.8% del 2002), passaggi con il
rosso (26.8%; contro il 24.2%); superamento dei limiti di
velocità (77.7%; 75.8% del 2002), mancato rispetto
della precedenza (22.0%; 19.7% del 2002); più guida
frequentemente in stato di ebbrezza (3.1%; 1.3% del 2002).
Uniche
infrazioni in calo: guida contromano (3.5% nel 2002; 2.0%
nel 2003) e mancato uso delle cinture di sicurezza (65.9%
nel 2002; 63.0% nel 2003).
Tab.25
Frequenza delle infrazioni commesse negli ultimi 12 mesi
(% di colonna)
|
2003
|
2002
|
2001
|
Inversione
a U
|
|
|
|
Spesso
|
0.5
|
1.1
|
0.8
|
Qualche
volta
|
17.2
|
14.7
|
14.1
|
Mai
|
82.3
|
84.2
|
85.1
|
Sorpasso
a destra
|
|
|
|
Spesso
|
1.1
|
1.1
|
0.6
|
Qualche
volta
|
14.3
|
14.4
|
15.8
|
Mai
|
84.6
|
84.5
|
83.6
|
Passaggio
con il rosso
|
|
|
|
Spesso
|
2.0
|
1.3
|
0.8
|
Qualche
volta
|
24.8
|
22.9
|
25.3
|
Mai
|
73.2
|
75.8
|
73.9
|
Guida
contromano
|
|
|
|
Spesso
|
0.4
|
0.7
|
0.1
|
Qualche
volta
|
1.6
|
2.8
|
1.7
|
Mai
|
98.0
|
96.5
|
98.2
|
Mancato
uso delle cinture di sicurezza
|
|
|
|
Spesso
|
19.6
|
18.3
|
12.2
|
Qualche
volta
|
43.4
|
47.6
|
54.4
|
Mai
|
37.0
|
34.1
|
33.4
|
Parcheggio
in divieto di sosta
|
|
|
|
Spesso
|
6.6
|
4.1
|
5.2
|
Qualche
volta
|
49.3
|
45.6
|
48.4
|
Mai
|
44.1
|
50.3
|
46.4
|
Parcheggio
in doppia fila o sul marciapiede
|
|
|
|
Spesso
|
2.7
|
2.0
|
3.0
|
Qualche
volta
|
29.6
|
27.1
|
32.7
|
Mai
|
67.7
|
70.9
|
64.3
|
Mancato
uso degli indicatori direzionali
|
|
|
|
Spesso
|
2.4
|
1.7
|
2.0
|
Qualche
volta
|
35.4
|
34.4
|
35.4
|
Mai
|
62.2
|
63.9
|
62.6
|
Occupazione
della corsia di emergenza
|
|
|
|
Spesso
|
0.4
|
0.5
|
0.1
|
Qualche
volta
|
4.5
|
3.9
|
3.1
|
Mai
|
95.1
|
95.6
|
96.8
|
Superamento
dei limiti di velocità
|
|
|
|
Spesso
|
19.0
|
13.5
|
15.7
|
Qualche
volta
|
58.7
|
62.3
|
63.2
|
Mai
|
22.3
|
24.2
|
21.1
|
Mancato
rispetto della precedenza
|
|
|
|
Spesso
|
1.0
|
0.5
|
0.3
|
Qualche
volta
|
21.0
|
19.2
|
21.3
|
Mai
|
78.0
|
80.3
|
78.4
|
Accesso
con l'auto a zone pedonali
|
|
|
|
Spesso
|
0.8
|
0.4
|
0.5
|
Qualche
volta
|
8.4
|
7.0
|
7.3
|
Mai
|
90.8
|
92.6
|
92.2
|
Guida
in stato di ebbrezza
|
|
|
|
Spesso
|
0.1
|
0.3
|
0.1
|
Qualche
volta
|
3.0
|
1.0
|
1.1
|
Mai
|
96.9
|
98.7
|
98.8
|
XIII
Rapporto Automobile –ACI Censis– 2003
…ma
in caduta libera quelle più multate
Confermata
la correlazione positiva tra punibilità e frequenza
delle infrazioni. Ad un elevato tasso di "punibilità"
corrisponde un comportamento più rigoroso. A fronte
di una crescita generalizzata dei comportamenti trasgressivi,
le infrazioni multate appaiono in caduta libera.
Tab.26
Infrazioni multate (valori %)
|
2000
|
2001
|
2002
|
2003
|
Inversione
a U
|
1.0
|
0.3
|
2.0
|
1.2
|
Sorpasso
a destra
|
0.7
|
0.2
|
109
|
0.8
|
Passaggio
con il rosso
|
3.2
|
2.5
|
7.6
|
2.7
|
Guida
contromano
|
0.6
|
0.3
|
1.9
|
0.9
|
Mancato
uso delle cinture di sicurezza
|
6.9
|
5.3
|
24.2
|
7.0
|
Parcheggio
in divieto di sosta
|
28.0
|
23.6
|
62.8
|
28.1
|
Parcheggio
in doppia fila o sul marciapiede
|
4.6
|
3.8
|
9.0
|
3.3
|
Mancato
uso degli indicatori direzionali
|
0.6
|
0.4
|
2.1
|
0.9
|
Occupazione
della corsia di emergenza
|
0.5
|
0.2
|
1.6
|
0.8
|
Superamento
dei limiti di velocità
|
10.8
|
9.0
|
20.5
|
9.5
|
Mancato
rispetto della precedenza
|
0.9
|
0.4
|
2.1
|
1.6
|
Accesso
con l’auto a zone pedonali
|
1.7
|
1.2
|
3.2
|
2.1
|
Guida
in stato di ebbrezza
|
0.4
|
0.1
|
1.0
|
0.7
|
Uso
del cellulare senza viva voce
|
/
|
/
|
/
|
2.5
|
Non
multato
|
/
|
/
|
/
|
58.7
|
XIII
Rapporto Automobile –ACI Censis– 2003
*
il totale non è uguale a 100 poiché erano
possibili più risposte
PATENTE A PUNTI: LA RIVOLUZIONE DEI COMPORTAMENTI
La
rivoluzione dei comportamenti
Quattro
automobilisti italiani su 10 (39.3%) dichiarano di essere
diventati più prudenti grazie alla patente a punti.
Percentuale che cresce fino 43.3% quando i punti
sono stati sottratti ad un familiare e raggiunge il
59.6% tra coloro che hanno perso punti personalmente.
Tab.77 Comportamento di guida adottato dopo l'introduzione
del nuovo codice della strada ( % di colonna )
|
Perso
punti personalmente
|
|
Sì
|
No
|
Media
nazionale
|
Più
prudente
|
59.6
|
39.0
|
39.3
|
Non
ha modificato il comportamento di guida
|
37.7
|
60.6
|
60.3
|
Più
imprudente
|
2.7
|
0.4
|
0.4
|
Totale
|
100.0
|
100.0
|
100.0
|
|
Perso
punti in famiglia
|
|
Sì
|
No
|
Media
nazionale
|
Più
prudente
|
43.3
|
39.2
|
39.3
|
Non
ha modificato il comportamento di guida
|
55.2
|
60.4
|
60.3
|
Più
imprudente
|
1.5
|
0.4
|
0.4
|
Totale
|
100.0
|
100.0
|
100.0
|
XIII
Rapporto Automobile –ACI Censis– 2003
Il nuovo codice è
risultato un incentivo ad una guida più prudente
soprattutto per gli automobilisti più giovani.
Tab.78 Comportamento di guida adottato
dopo l'introduzione del nuovo codice della strada per età
( % di colonna )
|
da 18 a
29 anni
|
da 30 a
44 anni
|
da 45 a
59 anni
|
da 60 anni
e oltre
|
Totale
|
Più prudente
|
50.4
|
41.0
|
38.2
|
31.2
|
39.3
|
Non ha modificato il comportamento
di guida
|
49.6
|
58.5
|
61.2
|
68.3
|
60.3
|
Più imprudente
|
|
0.5
|
0.6
|
0.5
|
0.4
|
Totale
|
100.0
|
100.0
|
100.0
|
100.0
|
100.0
|
XIII Rapporto Automobile –ACI
Censis– 2003
Ma la patente a punti
non modifica solo il comportamento dei singoli, ma aumenta
la percezione (80%) che tutti gli automobilisti abbiano
modificato, in meglio, il loro comportamento al volante.
Tab.79 Percezione
del livello di prudenza degli automobilisti sulle strade
dopo l’introduzione della patente a punti (
% di colonna)
|
totale
|
Molto più prudenti
|
23.0
|
Abbastanza più prudenti
|
57.0
|
Poco prudenti
|
15.5
|
Per nulla prudenti
|
4.5
|
Totale
|
100.0
|
XIII Rapporto Automobile –ACI
Censis– 2003
Sistema-punti: questo
sconosciuto.
Il dato che resta
allarmante è il livello di conoscenza dell’effettivo
meccanismo che regola la sottrazione dei punti.
Ai 4.000 automobilisti intervistati è stato fatto
un test su nove infrazioni selezionate: c’è solo
un’infrazione (mancato uso delle cinture di sicurezza) per
la quale più della metà (56.4%) degli automobilisti
sa quanti sono i punti sottraibili.
Per le altre le percentuali
decrescono fino al preoccupante 2.5% di quanti sanno che
l’inversione del senso di marcia "costa" 8 punti.
Appena un automobilista
su cinque (22.6%), infine, sa quanti punti possono essere
sottratti (15) per più infrazioni accertate contemporaneamente.
Tab.65 Test: percentuale
di risposte corrette - numero di punti sottraibili per infrazione
(valori %)
Mancato uso delle cinture
di sicurezza - 5 punti
|
56.4
|
Uso di apparecchi non consentiti
durante la guida, come il telefonino senza il supporto
di accessori di viva voce - 5 punti
|
48.4
|
Superamento dei limiti
massimi di velocità oltre 40km/h - 10 punti
|
42.9
|
Passaggio con il rosso
- 6 punti
|
9.6
|
Mancata percorrenza della
corsia più libera a destra - 4 punti
|
5.2
|
Mancato uso della segnalazione
luminosa di pericolo - 1 punto
|
3.8
|
Trasporto su ciclomotori
di altre persone oltre al conducente - 1 punto
|
3.7
|
Circolazione su corsie
d’emergenza in autostrada o su strade extra-urbane
principali - 10 punti
|
3.3
|
Inversione del senso di
marcia in prossimità di incroci, curve, dossi
- 8 punti
|
2.5
|
XIII Rapporto Automobile –ACI
Censis– 2003
Ma
l’auto non te la presto più…
Il nuovo Codice prevede,
nel caso di impossibilità di identificare l’autore
dell’infrazione, che i punti siano tolti a chi risulta proprietario
dell’auto. Questo ha modificato radicalmente la disponibilità
a dare in prestito il proprio veicolo. Risultano "molto"
e "abbastanza" più restii il 30.7% degli
automobilisti, mentre ben il 43.9% continuerà a non
dare in prestito la propria macchina.
Tab.74 Intervistati
che ritengono di modificare la propensione a dare in prestito
il veicolo personale con l’entrata in vigore del nuovo codice
stradale (% di colonna)
Sì, molto più
restio
|
15.5
|
Sì, abbastanza più
restio
|
15.2
|
Sì, poco più
restio
|
8.0
|
No, già prima non
davo in prestito
|
43.9
|
No, perché posso
comunicare i dati del trasgressore
|
17.4
|
Totale
|
100.0
|
XIII Rapporto Automobile –ACI
Censis– 2003
I
costi del recupero punti
I timori di quattro
automobilisti su dieci risiedono proprio nel costo che avranno
i corsi per recuperare i punti perduti. Diffusa anche la
preoccupazione del tempo che dovrà essere destinato
alla frequenza; mentre il 25.8% è preoccupato della
fatica di dover affrontare le lezioni d’aula.
Tab.82 Le maggiori
preoccupazioni rispetto alle modalità di recupero
dei punti per età ( % di colonna)
|
Totale
|
Il costo dei corsi
|
41.8
|
La perdita di tempo per
garantire la frequenza
|
32.4
|
La fatica di dover affrontare
lezioni d'aula
|
25.8
|
Totale
|
100.0
|
XIII Rapporto Automobile –ACI
Censis– 2003
Limiti di velocità:
quanti li conoscono?
La conoscenza dei limiti
di velocità sui diversi tipi di strada è scarsa,
soprattutto sulle extra-urbane principali e secondarie.
Tab.67 Test: percentuale
di risposte corrette - conoscenza del limite massimo di
velocità (valori %)
|
2003
|
Autostrade km 130
|
76.8
|
Strade extra-urbane principali
a carreggiata separata km 110
|
33.7
|
Strade extra-urbane secondarie
e extra-urbane locali km 90
|
40.7
|
Centri urbani km 50
|
80.8
|
XIII Rapporto Automobile –ACI
Censis– 2003
150km/h
in autostrada: 6 su 10 favorevoli
Rispetto all’ipotesi
di un aumento della velocità massima in alcune tratte
autostradali a tre corsie sono favorevoli 6 automobilisti
su dieci. Ma l’innalzamento del limite di velocità,
per oltre 5 automobilisti su dieci, appare accettabile non
solo se agganciato al tipo di tratta, ma anche alle condizioni
atmosferiche.
Tab.72 Grado di accordo
con l’ipotesi di un aumento della velocità massima
a 150 km in alcuni tratti autostradali (% di colonna)
Pienamente d'accordo
|
32.4
|
Abbastanza d'accordo
|
28.6
|
Poco d'accordo
|
19.8
|
Per nulla d'accordo
|
19.2
|
Totale
|
100.0
|
XIII Rapporto Automobile –ACI
Censis– 2003
|