La capitale ha ormai superato Milano, metropoli con la quale
si contendeva fino a qualche anno fa il particolare primato.
Colpa del traffico caotico e di strade che non permettono
vie di fuga. Ma anche di mezzi di trasporto sovraffollati
con una pessima qualita' dell'aria, che puo' essere causa
scatenante di crisi di panico.
Lo
ricorda Rosario Sorrentino, neurologo dell'Unita' italiana
attacchi di panico della Paideia a Roma. ''E' ormai senza
dubbio Roma - spiega Sorrentino - a detenere un record di
certo non invidiabile. E questo perche' sono molte le barriere
che impediscono, nella mente di chi soffre di attacchi di
panico, una via di fuga''.
Imputato
numero uno il traffico che, in certe ore della giornata
non offre 'via di scampo' quando si rimane 'imbottigliati'.
''Le strade piu' rischio - continua l'esperto - sono il
Raccordo anulare e la tangenziale. E d'estate le strade
che portano al mare, soprattutto nei week end''. ''Ci sono
poi l'autobus e la metro - aggiunge Sorrentino- che gia'
di per se' sono ambienti a rischio per chi soffre di attacchi
di panico, soprattutto d'estate''. Colpa dell'alta concentrazione
di anidride carbonica in grado di favorire, nelle persone
predisposte, l'insorgere della crisi di panico.
Pericoli
anche negli uffici pubblici - affollati e con alte concentrazioni
di anidride carbonica nell'aria - e alle manifestazioni
pubbliche come i concerti dove la folla e' spesso immensa
e, per chi soffre di panico, rappresenta un 'muro' insormontabile.
fonte
adnkronos 29.06.2005
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