Alcuni
racconti
Virus misterioso: allarme in Europa
Il microrganismo sconosciuto arriva dall'Estremo Oriente
ROMA - E' allarme in Italia e in altri paesi europei per il virus misterioso
che arriva dall'Oriente. L'infezione, che colpisce automobili di tutte
le case produttrici, ha già mietuto alcune vittime in Asia, e ha
indotto l'Organizzazione Mondiale della Sanità dei Trasporti (OMST)
a parlare di una possibile "minaccia mondiale".
In allerta i Paesi europei: in Italia, il ministro dei Trasporti Solardi,
in concerto con il ministro della Sanita' Ladyrchia, ha allertato le Regioni
e i due centri specializzati per le malattie improbabili, lo Sballanziani
di Milano e l'ospedale Sacco di Roma.
Secondo il responsabile della Sanità Stradale di Fileferru, Diego
Salsiccione: "La scoperta di un parassita specifico delle automobili
a stretto rigore non dovrebbe stupire. A chiunque consideri l'estrema
capacita' di adattamento che la vita manifesta sul nostro pianeta, non
puo' che apparire naturale l'esistenza di un virus altamente specializzato,
il cui substrato unico e obbligatorio e' costituito dalle strutture interne
e esterne degli autoveicoli. "
"La sua comparsa - ha spiegato Solardi - si localizza con notevole
precisione nell'estate del 1999. Essa e' probabilmente da mettere in relazione
con l'avvento degli smalti gliceroftalmici nella rifinitura delle carrozzerie.
In tali smalti, impropriamente detti sintetici, non a caso sono presenti
i radicali altamente reattivi dell' olestra in associazione con il residuo
catalitico dell' aspartame."
La patologia è stata definita "SALS", "Severe Acute
Locomotory Syndrome". Il campanello d'allarme è rappresentato
dal manifestarsi di surriscaldamento, rossore, singhiozzo, perdita direzionale
e meteorismo flatulento. Il virus responsabile di questa grave disturbo
locomotorio può condurre al fatal sospiro nel giro di poche ore.
Il centro di diffusione si troverebbe nell'entroterra di Hong Kong, dove
è stata riscontrata la maggior parte dei contagi. Ma "non
abbiamo ancora una precisa diagnosi dell'agente - ha puntualizzato Ladyrchia
- e, sebbene i casi più frequenti siano stati segnalati in Estremo
Oriente, "con i sistemi di comunicazione esistenti - ha aggiunto
il ministro - sarà interessata anche l'Europa, dunque bisogna essere
pronti ad intervenire".
(16 marzo 2003)
Campionamento verbale a cura di ©WJ-ARPY con i contributi di CNN
Italia, La Repubblica, The New York Times, ispirato e contaminato da Primo
Levi.
Automotite: i segreti del virus che sta beffando gli scienziati
L'incubo di una maxi epidemia: "Mai visto nulla di simile".
Undici laboratori dell'OMST non riescono ad identificarlo
ROMA - Gli scienziati non credono ai fantasmi, ma da qualche settimana
virologi e microbiologi hanno perso il sonno. "L'allarme sanitario
mondiale" lanciato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità
dei Trasporti li ha improvvisamente messi di fronte all'incognita di un
virus nuovo, sfuggente e letale. Ma ha soprattutto risvegliato uno spettro
del passato, un incubo che l'umanità ha cercato di dimenticare:
l'incubo della "carretta" ed il secolo buio dell'attacco alle
diligenze.
Al momento non è lecito andare oltre gli indizi. Che pure non mancano.
C'è la novità dell'agente patogeno, che nonostante la massiccia
mobilitazione dei laboratori dell'OMST sparsi per il mondo e del Centro
per il Controllo delle Malattie Motorie (CDCM) di Atlanta non è
ancora stato possibile individuare. "Non assomiglia a nient'altro
di già esistente", ha ammesso ieri Anthony Gin (meglio noto
come Gin Anthony), direttore dell'Istituto americano per le malattie allergiche
e infettive.
A preoccupare c'è soprattutto il luogo da cui la Sindrome Locomotoria
(SALS) sembra essere partita: la regione del Guanodoc, nella Cina meridionale,
dove già da novembre sono stati diagnosticati 300 casi di "locomotite
anomala" e venti vittime. Quel brandello di Asia è infatti
da sempre il serbatoio naturale di virus letali. I produttori del ricercato
guano, sono gli storni, che, migrando, trasportano il contagio fino alle
popolose aree urbane.
Gli uccelli non possono infettare direttamente l'auto, ma il virus della
SALS è un grande trasformista, e per arrivare fino agli esseri
automoventi si serve di un altro animale, questa volta domestico: il cane.
I "canini", come dicono i tecnici, sono gli shaker dell'automotite.
Il virus li contagia, e si trasforma al loro interno in un nuovo patogeno,
capace di attaccare il baule posteriore e tutte le parti metalliche delle
automobili fino a raggiungere il cofano anteriore. Proprio in queste regioni,
note anche per i aver dato i natali al "Pechinese da Salotto",
gli stabilimenti automobilistici si trovano in stretta promiscuità
con gli allevamenti del migliore "amico" dell'uomo.
Il nuovo virus preoccupa per la sua aggressività. "Fa pensare
che siano rimasti colpiti anche auto della polizia e ambulanze, che normalmente
sono protette dalla stragrande maggioranza delle malattie infettive",
spiega Donato Sangue, direttore del laboratorio di epidemiologia dell'Istituto
superiore di sanità motoria (ISSM).
Il dispiegamento di forze dell' OMST rende, al momento, ingiustificati
gli allarmismi. La sindrome locomotoria acuta, d'altra parte, sembra avere
modalità di contagio non eccezionali. E poi, come spiega ancora
Sangue "il mondo non è impreparato".
Resta però il timore dell'ignoto, l'ansia di avere risposte che
la scienza non è stata ancora capace di dare, il terrore tramandato
di untori e epidemie. Fantasmi che, 118 anni dopo le stragi della "carretta",
oggi tornano a fare paura.
Intanto, nel mondo intero, ispirati dalle recenti imprese di Warner Von
Franckfurt, cominciano a sollevarsi i primi dubbi sull' utilita' del progresso
automobilistico. La cronaca narra che il prode Von Franckfurt, per ripararsi
da un improvviso acquazzone, si sarebbe rifugiato in una grotta nei pressi
di Neanderthal ove con sua grande sorpresa avrebbe ritrovato un esemplare
sconosciuto di biciclo paleolitico. In preda all' entusiasmo della sua
scoperta, il Von Franckfurt, dopo un sommario ingrassamento della catena,
si sarebbe lanciato a perdicollo per le colline della Vestfalia superando
l'imbattuto record dell' ora di Francesco Mose' (71 kilometri), al modico
consumo di tre birre e due suppli'.
(19 marzo 2003)
Campionamento verbale a cura di ©WJ-ARPY con i contributi di CNN
Italia, La Repubblica, The New York Times, ispirato e contaminato da Primo
Levi.
Individuato il virus della locomotite atipica
Isolato dai paraurti di due vittime, il microrganismo sarebbe simile a
quello che provoca l'ingolfamento
ROMA - Sarebbe un virus simile a quello che provoca l'ingolfamento il
responsabile della misteriosa malattia locomotoria che sta mettendo in
allarme il mondo intero, causando fino ad oggi la perdita di almeno 50
automobili e il blocco del traffico nelle principali metropoli. I virologi
dell'università di Francoforte e dell'università cinese
di Hong Kong hanno infatti identificato nei paraurti di due delle vittime
della SALS (Sindrome Locomotoria Acuta) un microrganismo che, dicono,
assomiglia molto a quelli della famiglia dei "fridomvirus",
un gruppo di virus di cui fanno parte alcuni importanti patogeni, e contro
i quali non esistono cure ma solo la prevenzione attraverso il piu' stretto
isolamento. Allo stesso gruppo appartengono anche virus animali, ad esempio
quello dell' alitosi dei cani.
Nello specifico il temuto virus sarebbe stato classificato come una nuova
forma di democrathiavirus (il Democrathia Critica), diversa da ogni virus
finora noto.
La notizia è stata accolta con grande cautela dai dirigenti dell'OMST,
l'Organizzazione Mondiale della Sanità dei Trasporti, che hanno
sottolineato la necessità di ulteriori ricerche, ma rappresenta
il primo concreto successo rispetto ad un'epidemia che sta togliendo il
sonno a molti automobilisti.
Nel frattempo, sull'andamento dell'epidemia si alternano notizie discordanti.
Le autorità di Hong Kong non hanno diffuso dati riguardo al numero
delle auto contagiate, ma si parla di almeno 47 tra berline e monovolume
ricoverate nei nosocomi della città. E proprio ad Hong Kong è
deceduta nei giorni scorsi un' auto da rappresentanza americana, cosi'
come da Hong Kong provenivano, due esemplari appartenenti alla stessa
famiglia spirati in Canada. Casi di contagio si segnalano in Asia meridionale,
soprattutto a Shangai, Hanoi, Singapore, e in diversi centri dell'Indonesia,
delle Filippine e della Thailandia. Per combattere il contagio, le autorità
di Hong Konk hanno deciso, a scopo preventivo, di chiudere i principali
stabilimenti automobilistici da domani al 6 aprile.
Come temuto, il virus sembra essere arrivato anche in Italia. Sono stati
posti sotto controllo quattro autoveicoli provenienti da Singapore, dove
uno degli esemplari aveva accusato sintomi della misteriosa infezione.
Secondo il responsabile della Sanità di Fileferru, Diego Salciccione,
gli autovicoli sospetti sarebbero in buone condizioni, tuttavia "sono
sotto una sorveglianza sanitaria che consiste in una sorta di osservazione,
senza limitazione di movimento". Nel frattempo è stata avviata
una stringente vigilanza sanitaria anche negli autoscali di Laghicino
e Benpensa e nei porti di Trieste, Trento e Bolzano.
(23 marzo 2003)
Campionamento verbale a cura di ©WJ-ARPY con i contributi di CNN
Italia, La Repubblica, The New York Times, ispirato e contaminato da Primo
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