Racconti/Commenti/Saluti/Poemetti


PRIMA...

28 maggio 2004

Semo finarmente giunti
ar fatidico ventotto
li ciclisti, da più punti,
so' arivati, e pure 'n botto.

C'è chi vole fa na corza,
chi vo anna' pianin pianino,
chi c'ha i feri ne la borza
e chi la frutta ner cestino.

C'è la fiabbe, vo' dibbatte
co' ciclisti iriverenti.
Ma a sti qui nun je ne sbatte
de segnasse l'interventi.

Chi cucina, chi 'mpecetta,
chi le bici nòve acchitta,
chi se move in tutta fretta
però senza la marmitta.

Se domani ar Colosseo
ce trovamo le madame,
noi je famo marameo
e partimo co lo sciame.

Caro Busce, er benzinaro
che comanna tutto er monno,
oramai ce pare chiaro
che le bici nun te vonno.

Er petrolio dell'Iracche
resti puro sottotera.
Nun volemo più patacche:
figuramose la guera.

La benzina costa cara?
Sai quanto se ne fregamo...
Co na bella carbonara
hai da vede 'ndo arivamo.

E pe' l'automobbilisti
che soridono de noi,
nun ce stanno gesucristi:
qua li matti sete voi.

Giobbeppe Giobbini Giobbi

Dalla mailnig list - 4 marzo 2004

Mi sto vergognando di far parte de na lista de verminoni
Brutti sgommarelli de vomito
Gamberi de fogna
Mostri de zanzibare
nun posso continuà a legge frasi der genere:
"...tanto che mi sono iscritta di nuovo a questa fighissima lista!"
"...a differenza della ciemme romana e aree attigue (ciclo-officine, troglociclisti ecc.) che mi sembrano marciare a gonfie vele."
"Come si dice da queste parti: daje cor fomento!"
">E una senza copertoni sulle rotaie del tram?"
"organizziamo una velocity anche per bici a ruota fissa e senza freni?"
"...può essere fighissima ma se mai fichissima,"
strano che ancora nselegge gnente der warnere (natelo a svejà)
Come direbbe er prof. Dott. Ilbianconiglio
C'è chi ara la terra e chi agita le zolle
C'è chi pedala............
VOI SETE AGITATORI DE PEDALI
Er poro Caligola se sta a rivortà natomba.
Se semo chiesti ner biunvirato
Ma davero questi vonno portà li stranieri a core ar cinodromo?
Ndo coreveno li cani?
O drento li binari?
Possibile che sò tarmente cori de latta che ngne viè nmente quello chè OVVIO?
Nun c'anno er coraggio d'organizzà ma manco de pensà a l'evento che rimarrebbe na storia da città santa?
"La mitica CORSA DELLE BIGHE ar CIRCO MASSIMO"
Co tanto de spuntoni frustre (e scommesse clandestine)
NUN V'AREGGE LA POMPA
QUO VADISE NDOVAI giggè?
A cercà de straccià er mitico equipaggio UNAUICCHE ma!
te sei scordata li bozzi l'artranno?
warnere vo rientrà
l'ozioso ariva sempre SECONDO
er bustina nviè mai
giobbo nconta
erboscajolo ncosò
trocorasulu ncè più
pedalino lassamo perde
ce pare de sparà su la croce rossa.
A cicloveeeeeeeg nte mette nmezzo tanto riempimo li copertoni.


Bona giornata a tutti
er "porartacus biunviratibus"

gaudamus at notitiam quid facea riferimentum er poro!
gaudamus et condividemus in toto,
melior, participamus!

gladiatorii attenti!
forniremus pasti ad hoc stylo romano,
farro, orzo, e ceci. vinum vinum vinum,
olii, ovo, melam, et quant'altrum. ave

in gratiella plenam,

Pio X di Pignone
(e riporto tre de corona)

Giuso il ciLcoCuoCo
"penso cose che non condivido, poi ci ripenso, anzi no"

 



DOPO...

From: "luca" ildepa67

Grazie cm roma

grazie del colore, del rumore, del sapore che questa 3 giorni mi ha regalato


Sono arrivato pedalando dopo 7 giorni e non mi aspettavo tanto!

su-per-la-ti-vi!

la snia è un isola bellissima!

la ciclofficina è un gioiello!

dal trapano a colonna alla sezione cicloriviste per finire alle 7 (giusto?)
7 pulite postazioni di riparazione.

e poi quel prato con tante tende bologna-bergamo-pescara-milano-roma

Cazzo è stata una ciclo-woodstock!


E poi la cm colorita divertita e gli scambi di battute agli incroci con gli
autosauri!!

Bacio tutti e tutte (e che tutte! Azz!)


Luca


PS-rubati: peccato per i cavalli rubatio spero di leggere prossimi positivi
esiti di ricerca.....

PPS-velocity: porcaccia ]+#$%/() alzarsi alle 5 e beccarsi un cancello
chiuso non e' il massimo per un gatto randagio! La prox velocity vado a
dormire sulla linea di partenza!!!!!! Bhe sapevate di non farcela sulla
panoramica di monte mario :-))))

PPPS-bella: Date un bacio alla bellissima con bici corsa azzurra occhi verdi
grossi cosi e con panta della tuta rossi alla cm di sabato...venerdi aveva
i panta della tuta azzurri....

PPPPS: felice di rivedere gli amici che dormirono qui a mi dopo calata di
genova.......a presto vero!?!? Tipo fine luglio.......


PPPPPS: stasera il letto è davvero è troppo scomodo dopo 10 giorni di ciclodeliriokaotico!


From: "Marco Simone"

...

Ora arriviamo ai complimenti:
Complimenti alla massa critica romana, all'impegno, alle idee, all'organizzazione (seppure non ancora dagna delle lande bolzanine da cui provengo, questa era per Giobbo);
Grazie alle masse critiche da ogni dove, ci avete fatto un regalo magnifico!
Giuso ciclocuoco ci sorprende ogni volta...la cena alla snia è stata la prova che abbiamo un Ciclocuoco con la C Maiuscola...a quando la prossima?
I velocitysti sono i nuovi paladini della cm romana, Arnaldo in testa...alla prossima massa critica ti incorono di alloro!
Grazie dei sorrisi, dei palloncini, delle caramelle, della musica, grazie al tempo che ha resistito fino a domenica e ha ceduto mentre io tornavo a casa dalla stazione ostiense...e grazie pure a me pesa er culo che mi ha ospitato a dormire da lei (oh, i biscottini ai cereali dell'amica tua erano magnifici)...
Ecco, mi chiamano, devo andare a riordianre i libri...annate a lavorà co quelle biciclette! Io ho già cominciato stamattina! Che orrore, ho ceduto alla flessione dialettale! =)

Ciao ciclisti, vi adoro..meglio se in massa

Marco Criticalmassone


From: giuso

buongiorno (si fa per dire col sonno che me ritrovo)

grandi, non c'è che dire, il mio plauso va a tutti voi, ciclisti di roma e
del mondo, che avete coronato il sogno di vedere mille e piu bici invadere
roma. è stato commovente, io ne ho pianto, e non nel senso letterario del
termine. grandi nel numero, grandi nella grinta e la determinazione,
grandissimi striscioni e slogans, grande la bandierona ciemme gialla che
dall'alto di via labicana sembrava segnare l'inizio di una nuova era a roma.

DOBBIAMO RIPETERE QUESTA FESTA!!!!!

sul lungotevere mi sono messo a piangere quando dopo aver contato circa
settecento e piu ciclisti vedevo che il grosso doveva ancora venire... poi
arrivò un papà, col bimbo nel carrellino, e io sono scoppiato a piangere....
non so, cose del genere fanno bene al cuore, no?


per quanto concerne le cucine del sabato abbiamo sfamato qualche 450
ciclisti, a giudicare dalla quantità di roba cucinata e in particolare:

- 20 kili di insalata di riso (finito fino all'ultimo chicco)
- 20 kili di pasta fredda
- 25 kili di insalata di farro
- due bacinelle (25 lt) di verdure varie
- 300 salsicce
- 60 mezzi polli
- 400 litri di vino
- 16 pani
- 4 litri di maionese
- 14 kili di pasta al forno

domenica le cose sono andate altrettanto bene, diciamo che circa duecento
ciclisti sono partiti alla volta del mare, su una via del mare sempre piu
intasata da automobili ferme e scottanti... inutili e vane le offese e
proteste degli automobilisti, che tanto gridano ma poi alla fine sempre in
fila stanno....

proponevo, con acclamazione in loco, di promuovere la CRITICAL MASS SUMMER
VERSION per tutti i mesi estivi (giugno, luglio, agosto, settembre) ci si
vede l'ultima domenica del mese alle 11 a piazza masse critiche e si va
tutti insieme al mare. al ritorno si può scegliere il ritorno in treno o in
bici (secondo me molto bello anche il ritorno, specie lungo il fiume di via
dei pescatori).

grazie alle belle milanesi, specie coda di lupo, ("non piangere, giuso" e li
giu lacrime)
grazie a espy, a pierone e nunzio per le bici riparate, a chi si è fatto il
culo per cercare e trovare le bici sparite (io michele di vicenza marta e
fabrizio rastamanno siamo persino andati a porta portese in spedizione)

e infine, ma non per ultimo,
grazie ai cucinieri, senza di loro io non sarei niente...
- selene
- elio
- eleonora
- iosè
- livio
- rossella
- sara saretta
- la bella paladina di santa catena
- marco e stefano e il motociclista di snia che stavano alle braci
- tutti gli aiuti che da dietro i banconi svuotavano fiotti di birra e vino
e cibo.


giuso il ciclocuoco lacrimante


From: luca@bicycling

grazie anche a te Giuso!!!

e' stato bello anche incontrarti cosi' commosso, ma anche vederti sollevare una bici rosa - non mi ricordo dove stavi arrampicato - e sentirti urlare a squarciagola alla maniera del dottor Frankestein jr

SI

PUO'

FARE

:-)))


From: Aldo

Siamo un gruppo di ciclisti da Pozzuoli (NA).
Letto sulla rete della CM di domenica, abbiamo prenotato due pullmini e siamo corsi a Roma sabato mattina in 14 con 13 bici (Alessandro di 5 anni stava sul sellino col papà).
E' stata una esperienza straordinaria.
Perfino mia moglie, trascinata quasi a forza, si è entusiasmata. (Sabato che è il suo compleanno le regalo una nuova bici).
Peccato che la sera stessa siamo dovuti ripartire.
Alla prossima CM saremo certamente di più (gli assenti si stanno mangiando le mani), ma quando bisognerà aspettare?
A proposito, eravamo quelli con le tammorre. Saluti al trombettista che ha improvvisato la jam-session al Colosseo e poi a Piazza del Popolo.
Ciao,
Aldo del gruppo "Pedalaldo"


From: "brake"

In alto le bici e fuori la voce:
SI
PUO
FARE


Dal ciclovangelo secondo mepesaerculo (preparatevi arigurgiti ciclocelebrativi)

Carerrimi fedeli del dio Sellino, ke dire? Come riassumere a scapito della mia logorrea questa treggiorni di bibliche proporzioni???

La moltiplicazione dei pani (14 dal vangelo sec. Il Ciclocuoco, no?) e dei cicli (1500?dumila?),

l’ordalia dell’auto-eretico,

il Golgota dei ladroni d’ossigeno!!! :))))

Il dotto lacrimale straripa, l’aorta s’allarga…ma kuel maledetto kualcosa sempre pesa, l’animadelimortà! Pensate, sono ridotta ormai ad una tumefazione ambulante (e pedalante) perkè mi aparekkiai sull’asfalto, ebbene sì, maledetta legge gravitazionale!

O fu forse che il Pantheon tutto si risentì perckè accompagnavomi allo Scomunicato? Ma andiamo con ordine (e con logorrea)…

SABATO 29 MAGGIO

ore 16:45 punta al Mostro con lo Scomunicato

ore 16:45 ca**o sto in ritardo

ore 16:46 ca**o sto in ritardo

ore 16:47 ca**o sto in ritardo

ore 16:48 ca**o sto in ritardo

ore 16:49 ca**o sto in ritardo

ore 16:50 pörco ca**o sto proprio in ritardo

ore 16:51 porcacciaccio di quel ca**o sto in ritardoooooooooooo

ore 16:52 mannagia a me devo solo attraversà la strada e riesco comunque a sta in ritardooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!

ore 16:55 ciao fabbrì, jè lò fatta namo namo

ore 16:59 (N.d.A. sto pedalando in piedi su viale della Pedivella) lo Scomunicato proferisce testuali parole: “a Chià, anvedi! hai proprio migliorato il tuo coefficiente di sportività!!”

ore 16:59:01 l’asfalto entra in sciopero e/o un bastone prende vita zompandomi tra i raggi, boh ancora non ho capito ku fu, fatto sta ke mi ritrovo in promisquità col marciapiede. Lo Scomunicato, ke fortuna è pure medico, coadiuvato da un passante (due ce ne so voluti, aò) mi estraggono dalle lamiere fumanti e accartocciate ancora viva. Danni riscontrabili sulla mia persona: sgrugnamento avambraccio destro; ekkimosi kiappa e polpaccio, sempre destri; sindone a forma di sellino, al centro. Ma nulla di grave. Fiuuuh. Bella pe me. Ma comunque intimo allo Scomunicato il silenzio, a scopo precauzionale.

ore 17:05 ok si riparte

ore 17:06 nooo fermete!!!!!! Il sellino di Johnny-oh tende ad assumere posizioni decisamente centrifughe, nonostante il peso specifico di colui che lo sovrasta (Colui ke pesa, come in terra così sul sellino)

ore 17:07 ok si riparte

ore 17:08 nooooooo alt!!! Il manubrio è destrorso

ore 17:09 ora è sinistrorso

ore 17:10 ora destrorso

ore 17:11 sinistrorso

ore 17:12 destrorso

ore 17:13 sinistrorso

ore 17:14 destrorso

ore 17:15 centrista!!!!!

E così finalmente si riparte, tra sellini imbizzarriti, manubri ballerini e movimenti centrali tremolini, per rifermarsi altre n volte (dove n è un numero naturale tendente a +-infinito) per le seguenti cause:

- ops, mi squilla il telefono

- ops, mi sono caduti i flyers

- ops, mi è caduto il telefono

- ops, meno male che i flyers non squillano

- toh, incontriamo una mia omonima in bici (omonima nel senso di Chiara, non nel senso di zavorrata) e ce la portiamo dyetro

- ops, ho caldo

- ops, ho freddo

- ops, ho una scarpa slacciata

- ops, ho una ciglia nell’occhio

- ops, ho una ciglia nella scarpa

- ops, ho un cammello nella cruna dell’ago

- ops.

Nonostante ciò, più ci avviciniamo al punto X, più la sfiga nulla puote di fronte al vistoso aumento della densità ciclistica: è tutto un salutarsi, un sbracciarsi, un sorridersi!!! Sarà ke in fondo in fondo sò una romantica e che c’ho l’orgoglio ciclista smosso dalla CM di ieri, ma già c’ho la lacrimuccia calcificata ai lati degli occhi!

Figurarsi quando vi ho visti tutti insieme, quando siamo partiti, quando ho beccato un sacco di gente che non vedevo da tempo…e vogliamo parlare di quando ho visto er sor Paolo con la figliuola sulla rotafissa? o er Pipino col sellino rosa?? e Apelo col body de Barbie??? che momenti, che tenerezza!!!!!

Comunque per farla breve, (e qui credo che il medico scomunicato possa confermare) sbaglio o l’adrenalina è una sostanza dopante, stupefacente e mirabolante??pensate che io, proprio io, Mepesailtutto, mi sono ritrovata sulle salite a spronare gringos e nativi novizi dei 7colli, utilizzando una semplice ma efficace formula! tale incitazione, appositamente coniata per la CM, consta di un “DAJE DE” seguito alternativamente da appellativi di elementi anatomici appartenenti all’arto inferiore umano, quali ad esempio:

- quadricipite

- tricipite femorale

- menisco

- rotula

- polpaccio

- e, ultimo ma non ultimo, gluteo.

Ed ora, per la sezione “Er Mejo”: non mi scorderò mai la discesa e il conseguente svacco a piazza del Popolo, e poi, come non parlare di quell’automobilista che ha spento il motore e s’è fatto un pezzo de strada a spigne?? ma soprattutto ragà, l’imbocco sulla sopraelevata e relativa calata in massa sulla Prenestina, con la gente affacciata alle finestre finalmente senza lo spauracchio dello smog!!tanto ormai lo sapete come la penso, no?SOPRAELEVATA CICLABILE!!! (anche se altro che 7colli!).

Per la sezione “Er Pegio”: come al solito, che palle cosmiche gli sbrocchi con gli automobilisti, le risposte alle provocazioni, le alzate de mani ecc ecc!!!!! (vedi San Pietro, anche se non ho visto molto bene come è andata)…ma anzi, in generale temevo l’Apocalisse, invece c’è stata molta ragionevolezza! Comunque: pis en lov, recchie da mercante e resistenza passiva, questo è il mio motto!

Pessimi pure alcuni degli articoli che ho letto in giro…ma sui TG han detto qualcosa?

Ah, inoltre, volantinare per quella cosa del Cespuglione è cosa buona e giusta, però io sono una purista della Cm e avrei preferito fosse fatto in altre occasioni, onde evitare che l’attenzione pubblica si concentrasse su quello e non sull’utilizzo della bicicletta, o che associasse le due cose più del dovuto (vedi sotto, rubrica “Epiteti”)

Per la sezione “Ringraziamenti”:

- in primis, il Capomeccanico per gli sbocchi di sangue da sempre profusi su quello scassone di Johnny-oh

- Cicloveg per il caffè notturno

- Maria Teresa per il ripristino della glicemia

- Marco Biscottone per le vitamine e i sali minerali

- Il Ciclocuoco e gli addetti alle ciclocucine per permettermi di mantenere alto l’onore del mio nickname

- sor Paolino per la questione fissa e per il vino

- Felix per i due tiri al cubano

- Rent per la parrucca viola

- Hello Kitty tarocca per lo sponsor

- Johnny-oh per non aver ceduto

- e, manco a dirlo, lo Scomunicato per l’attesa, la pazienza e i tempestivi soccorsi

Dimentico qualcuno? Sicuro…

Per la sezione “Grandi Assenti”:

- Softeron

- Mr. Lariccia, ma non c’eri o non t’ho visto?

- l’evaporato Anarcoelvis

Infine, per la rubrica “Epiteti”:

in un punto imprecisato dell’Urbe (largo Argentina, me sa), signora con occhio strabuzzato e bocca a forma di O, esclama: “Ma perché siete tutti in bicicletta???”

CAZZO, MA DICO, E’ TANTO DIFFICILE ARRIVARCI?!?!!?!!?!!?!!?!!!?!!?!!!?!?

(boh, bah, per eventuali ipotesi vedi sopra, sezione “Er Pegio”)

Vabbè, regà, sto partendo (il 5), per me niente CM estive a Capocotta

(e ancora niente ruotafissa…Paolo conservami i pezzi, ti prego, ke quando torno si fa!)

per chi sa ki sono ci si vede a settembre

in alto le bici

AMEN!


PS. Domenica pomeriggio so imboccata in metro a/r…un po’ lotta con gli omini addetti, un po’ delirio nei vagoni, ma ce l’ho fatta! Secondo me co sta storia delle metro vale il principio un po’ napoletano di uso capione. Cominciamo a praticare l’imbocco selvaggio, vojo vedè se poi non arriva il condono!!!daje de metro, rigà!


da Giacomo boscaiolo

sabato 29 maggio.


l'avro ripetuto milioni di volte... IO VI AMO..un emozione fortissima... da venerdi a domenica!.. dall'arrivo dei campeggianti alla partenza di tuttu.!

io non mi sento di fare polemiche di nessun tipo.. sento solo di potervi dire:

che tra breve: ci sara la ciclowoodstock..

la località è da definire.. i giorni pure..ma siate fiduciosi.!

... per la velocity: mi spiace non aver partecipato.. anche perchè avrei sicuramente preso monte mario prima di tuttu.. ( questa volta vi siete salvati) se volete farvi una trasferta io sono a favore.... ( berlino è ottima)

... per il mare, come disse un vecchio saggio.. quello che conta non è la bici ma le gambe.! apppproposito... sulla cristoforo colombo il guidatore del treno bianco, accostato da un motorino a segnato il record d tandem-graziella-- 72km/h.. il limite di velocità su quel tartto era di 60...

... per la mia preparatrice milanse ( con il suo famosissimo massaggio alla coda di lupo...)a te te amo piu de tuttu... quando voi veni famme sape.. !
ormai è amore!

... alla fine ci vediamo presto.! e buona pedalata per le strade di roma!

abbiamo vinto!

sono 5 giorni che non lavoro...


Ciao ciao,

appena imboccata Via del Corso una guida con il suo gruppo di turisti grida verso gli stessi un po' spauriti per la nostra colorata e pacifica invasione: "Attenzione ai portafogli!" (Boh forse avrà letto dei furti che sono accaduti aH aH aH!)

Comunque solo ora mi sono ripresa dalla meraviglia di sabato...semplicemente stupenda e poi a leggere i resoconti mi sono morta dalle risate (Chiar a Mepesaer.... sei grande mi hai fatto taja').
Pensate che mentre pedalavo mi chiedevo...ma chi sarà Giobbo, dove sarà Chiara, forse lui sarà...., chi è quello....avevo veramente tanta voglia di conoscervi ma ero talemente tanto presa dalla folla ed avevo una faccia da ebete stampata per la felicità che è stato meglio così.
Tale faccia è prosegiuta per tutta la serata, sopraelevata compresa, soprattutto per la cucina ottima così come l'oraganizzazione...bravissimi!!!!
Bella anche la Snia non ci ero mai entrata (UFFI quante cose mi sono persa fino ad ora!)


La mia prima Critical Mass

di Matteo Rizzolli. In corso di pubblicazione su Cooperazione tra Consumatori, Luglio 2004

Certo, ho scritto l'articolo dedicato alla critical mass, nel numero di aprile della rivista, senza aver mai preso parte ad una di esse. Ho rimediato il 29 Maggio, alla prima critical mass nazionale organizzata a Roma, e posso ora riportare le impressioni di un'esperienza vissuta per davvero e non solamente le speculazioni di un fenomeno di cui fino ad allora avevo letto solo sui libri, sui giornali e nei siti internet. La critical mass, è bene ricordarlo, è il tentativo da parte del popolo dei ciclisti, di riappropriarsi dell'uso delle strade di una città per un breve spazio di tempo. Il traffico cittadino - lo sappiamo- è ostaggio delle auto e delle moto, soprattutto nelle grandi città. Muoversi con la bici diventa spesso un atto di temerarietà perché un mezzo umile ed indifeso come la due ruote fa fatica a farsi rispettare in mezzo ad un fiume di grosse e prepotenti automobili. A meno che i ciclisti non siano molti. A meno che non siano una "massa critica" sufficiente a paralizzare il traffico di una città per qualche ora.

Ore 16.45. Partenza da casa. Io e Lucia, la mia compagna, passiamo porta Pia e poi via Nazionale attraverso una Roma primaverile che sorride ai turisti e si prepara alla festa nazionale del 2 giugno. Lungo via dei Fori Imperiali scorgiamo da lontano una massa che affluisce all'ombra del Colosseo.
Ore 17. Siamo all'anfiteatro più famoso del mondo. Una quantità considerevole di ciclisti (1500 ci diranno poi) si gode il sole caldo nei pochi lembi di verde, stretti tra la via madre di tutte le parate e le antiche arcate romane. Sono una folla variopinta, di giovani attivisti e di famiglie con bambini, di signori attempati (forse ex-sessantottini) con voglia di mobilitazione e di ciclisti radical-chic. Di bici poi, ce n'è per tutti i gusti: dalle antiche grazielle alle mountainbike più accessoriate. Non mancano tandem, monoruote, ed altre stravaganze come quei ragazzi che hanno montato il barilotto sul portapacchi, rivenedicando l'invenzione del primo mezzo che funziona a vino e non a benzina. Bandiere al vento annunciano che "noi non blocchiamo il traffico, noi siamo il traffico". Un bimbo con il caschetto colorato dal suo sellino scampanella divertito. Si distribuiscono i volantini e gli adesivi. Si scattano fotografie.
Ore 17.30. Si parte. È un movimento vociante ma silezioso. I rombi molesti e le esalazioni dei motori sono lontani. C'infiliamo nuovamente su via dei fori imperiali, direzione sud, seguiti dalle telecamere della televisione. Giriamo attorno al Colosseo e già una grossa mercedes prova ad infilarsi nella massa di ciclisti. I più navigati gli si piazzano davanti e rallentano fino a fermare l'auto. Il signore e la signora sono ben vestiti, con il fiore all'occhiello, forse diretti ad un matrimonio. Il signore si spazientisce e sordo alla preghiera di farsi da parte urta la bici di un ciclista. L'esile ruota si piega obbediente alla prepotenza del paraurti ma cosi non intendono fare lo sfortunato proprietario del mezzo, l'avvocato-ciclista che interviene ed il fotografo che immortala la scena. "E' lui che mi si è messo sotto"- proverà a difendersi il paffuto signore (vorrei usare un epiteto più colorato) tra le risate generali. Certamente a quel matrimonio ci sarebbe arrivato prima se avesse avuto la pazienza di aspettare…
Ore 17.40. Stiamo per arrivare al circo massimo. Il primo grande incrocio da attraversare. L'organizzazione è perfetta. Una fila di ciclisti si ferma ed ostruisce il passaggio ai mezzi che vogliono attraversare. Il fiume di bici scorre tranquillo mentre dalle auto bloccate si alzano le prime reazioni. C'è chi impreca. Chi osserva sconcertato. Chi cerca di capire chiedendo ai ciclisti, a loro volta pronti a spiegare l'idea della critical mass. Qualcuno comincia a guardarci con simpatia, spegne il motore e chiede quando è il prossimo appuntamento.
Saliamo per via dei Cerchi, girando attorno all'ovale verde che un tempo era percorso a folle velocità dalle bighe. La vista sull'Aventino? è magnifica cosi come il colpo d'occhio delle schiene incurvate dinanzi a noi. Cominciamo a parlare con i compagni di sella. Da dove vieni? Quante critical mass hai fatto? Come è bello esserci oggi.
17.55. Siamo sul lungo Tevere. Un motorino si infila spazientito tra i ciclisti. La tecnica è ormai collaudata, viene circondato fittamente da alcune bici e rallentato. Proviamo a convincerlo a spegnere il motore, visto che gli vogliamo parlare. Anche lui respira i miasmi ma non desiste. E' spazientito e rimarrà quasi certamente refrattario al messaggio. Ma tant'è, era comunque pericoloso lasciarlo sfrecciare avanti.
18.05. In largo Argentina un'Alfa Romeo prova a tagliare la strada al corteo. E' immediatamente circondata. Qualcuno nota che i due all'interno sembrano agenti di sicurezza armati. Quello al volante insiste che deve passare. C'è stallo. Lui taglia il corteo. Il corteo bocca lui. Scatta l'applauso ironico al suo comportamento arrogante e lui sembra cambiare atteggiamento, spegne il motore, poi lo riaccende per fare retromarcia. Ora l'applauso è sincero e lui ricambia con un sorriso.
Ore 18.10. Sotto l'altare della Patria due ciclisti cinguettano con un autista di un'autobus bloccato. "Siamo dalla tua parte"- gli dicono e lui sorride sornione e compiaciuto con la faccia di uno abituato a ben altri ingorghi.
18.10 Il gruppo arriva a piazza Venezia un po' sfilacciato. Cosi è facile preda delle infiltrazioni dei mezzi motorizzati. Due ragazzi in moto si arrabbiano. Dicono che anche loro hanno fatte le critical mass, ma devono assolutamente passare. Ci insegnano che il punto non è prendersela con gli automobilisti ma con le automobili che guidano. E' una bella lezione. Subito avanti c'è una sposa in abito nuziale. Si muove a piedi con il suo sposo. Vengono circondati ed applauditi.
18.15. Via del corso. Un altro automobilista inviperito mette sotto una bici. Qualcuno alza la voce. I vigili appostati a poca distanza se ne lavano le mani. "Chiamate i carabinieri", dicono. L'automobilista ora ha paura ed alza il finestrino. Fortunatamente tutto si conclude con una ruota sfondata e lo scherno generale.
Ore 18.25. Alla salita di via Dei Due Macelli siamo stanchi e ci fermiamo. Mi avvicina un signore che sostiene di condividere gli obiettivi della battaglia ma non è d'accordo con il metodo. "Non siete democratici perché non lasciate libertà di movimento agli automobilisti"- sostiene. Io provo a rispondere che in fondo l'automobilista si arroga il diritto di ingorgare le città tutti i giorni, mentre noi ciclisti lo facciamo solo per pochi minuti. Non lo convinco. Mi viene in soccorso un veterano delle critical mass che risulta più persuasivo. Abbiamo conquistato un altro alla causa.
18.25. Passiamo sopra Trinitá de'Monti, davanti all'accademia di Francia e poi giù verso Piazza del Popolo. La discesa è emozionante. Ci concediamo un po' di riposo nella meravigliosa elisse all'ombra del Pincio. Siamo alla conclusione di questa bellissima giornata e ci rilassiamo condividendo le emozioni con il resto del popolo della bicicletta. Poi via verso casa, di nuovo soli in sella, di nuovo impauriti e bistrattati dal fiume di automobili, di nuovo intossicati dai gas di scarico. Domani probabilmente saremo anche noi in un'automobile bloccata nel quotidiano traffico della città.
Ne è valsa la pena? Io credo di si. Non avevo certo la pretesa di insegnare le virtù della bicicletta agli automobilisti che ho incontrato, io che spesso per primo non rinuncio all'automobile. Ma davvero mi è sembrato di capire che un'altra città è possibile. Roma sembra ancora più magnifica se la si può ammirare senza il filtro di un finestrino o di una visiera di un casco, senza dover respirare le esalazioni dei motori, senza correre il rischio di rimanere bloccati nell'inferno di un'ingorgo. La bicicletta è gentile, la bicicletta è civile. Questi piccole cose mi porto a casa dopo questo magnifico pomeriggio primaverile nella Capitale.