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"Liberiamoci del carcere" è nata sull'emergenza dettata dal rifiuto di prorogare la sospensione della pena per motivi di salute a Salvatore Ricciardi, ha saputo poi elaborare in maniera sempre più approfondita un discorso abolizionista che riguardasse i vari aspetti dello strumento repressivo per eccellenza: il carcere.
Partendo dalla drammaticità del rapporto carcere - malattia abbiamo individuato i vari settori su cui intervenire.
Abbiamo dato vita a occupazioni, sit-in e visite-denuncia nelle carceri di Roma.
Nel Maggio 98 si è svolta la Street Parade che ha portato oltre 5000 persone a circondare il carcere di Rebibbia.
La vicenda di Salvatore Ricciardi ci ha accompagnato lungo tutto questo percorso: il suo arresto a Marzo, il ricovero d'urgenza in ospedale a Maggio, le udienze del Tribunale di Sorveglianza per una nuova sospensione della pena sono state anch'esse occasioni di mobilitazione.
Il lavoro più impegnativo è stato la stesura della Piattaforma.
Pensare al carcere nel suo complesso ha significato affrontare questioni mai elaborate approfonditamente da parte del "movimento".
Non abbiamo voluto fermarci ai casi individuali, alla questione della detenzione politica o della repressione nei nostri confronti.
Abbiamo invece voluto allargare il discorso a tutte le persone che soffrono la repressione carceraria e riuscire a interloquire anche al di fuori del "movimento".
Abbiamo così dato alla luce questa parziale e lacunosa Piattaforma che intendiamo come un lavoro in divenire: cambierà man mano che il dibattito e l'esperienza cresceranno.
Questa che vedete è già una seconda versione rispetto a quella presentata alla Street Parade.
Le azioni effettuate hanno visto la collaborazione tra l'Assemblea e strutture di movimento e associazioni. E' una pratica che ci auguriamo funzioni anche in futuro e sappia estendersi anche a quel che riguarda la discussione concernente questa Piattaforma.

SALUTI E LIBERTÀ

Assemblea permanente Liberiamoci del carcere


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