Sabato 14 giugno, anche noi di .Zip siamo ad Amsterdam alla marcia contro la precarietà e l’esclusione (non la marcia per il lavoro, come Rif. Com. ha voluto per l’italia), per protestare contro la costruzione della fortezza Europa neo-liberista e le scelte monetariste delle banche. Ma noi quattro di .Zip di Amsterdam abbiamo visto soltanto sbirri, manette e galera.
Siamo tra i centotrenta compagni letteralmente RAPITI dai reparti speciali anti-sommossa alla stazione di Amsterdam, prima assediati per tre ore dentro il treno da cui era impossibile uscire mentre oltre duemila compagni venivano caricati all’esterno della stazione, poi fatti uscire uno a uno, ammanettati, perquisiti, caricati su quattro autobus e scortati fino al carcere di Amsterdam. Qui siamo stati divisi per sesso, fatti scendere a gruppi di dieci, fatti inginocchiare di fronte a vari muri con l’impossibilità di parlare fra noi e di guardarci attorno, filmati in faccia, finalmente liberati dalle manette e rinchiusi per un’ora nel cortile dell’ora d’aria o in palestra. Dopo mezz’ora a gruppi di cinque riammanettati e rifatti inginocchiare, poi riportati sui pullman fino ad una stazione periferica, caricati ancora in manette sul treno. Solo a mezzanotte i poliziotti ci hanno portato da bere e da mangiare (visto che non potevamo muoverci dallo scompartimento presidiato dai birri). Alle due di notte siamo finalmente partiti sul treno blindato, scortati. Nuova sosta alla frontiera: la Germania non vuole farci passare. Dopo più di tre ore il via libera, ma cambiano solo gli sbirri, ora sono tedeschi. La Svizzera cambia tattica, per paura di infezioni, non ci fa fermare in nessuna stazione da Basilea a Chiasso. Dopo ventiquattr’ore finalmente a Milano, dove la stazione di Milano è circondata dai cellulari.
Con una scusa del tutto inventata (la mai avvenuta distruzione di un vagone) ci è stato impedito di partecipare ad una manifestazione europea, di esprimere un nostro diritto elementare, siamo stati ammanettati, incarcerati ed espulsi da un paese europeo senza che ci venissero mai chiesti i documenti, senza che ci sia mai stata formulata un’accusa, senza che ci sia stato dato uno straccio di foglio di via. Alla faccia della loro legalità.
Certo noi non volevamo solo passeggiare ad Amsterdam, e non siamo certo di quelli che pensano che la festa sia stata rovinata da qualche vetrina della Deutsche Bank andata in frantumi, anzi...
Sbirri di tutta Europa, vi abbiamo visto in faccia, siete solo Robocop
telecomandati, con tanti muscoli, ma senza testa e senza cuore, stupidi
burattini gonfiati dagli estrogeni e dall’arroganza dei vostri padroni: non
ci avete spaventati.
Abbiamo vissuto la tipica avventura che ogni immigrato non comunitario vive
quotidianamente nelle questure di tutta europa. Per un giorno siamo stati
sans papiers anche noi. Cresce solo la nostra rabbia e la nostra
determinazione.
Siamo contenti di aver praticato quel diritto alla libera circolazione delle persone che rivendichiamo per tutti, siamo contenti di aver infranto tre frontiere all’andata senza controlli, senza pagare nessun biglietto del treno.
In Europa ci avete fatto entrare dalla porta di servizio, dal carcere, ma anche di questo vi ringraziamo. Così ci siamo convinti ancora di più di aver ragione noi. La vostra Europa è solo euro e galera.
Vi lasciamo ai vostri incubi e alle vostre paure.
A noi sovversivi di tutta Europa il desiderio e la gioia della rivolta.
Punto Zip!
(Torino)
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