I Nemici del Futuro - Le dieci peggiori corporation del 2000


FORD/FIRESTONE: OMICIDIO PER IMPRUDENZA DELIBERATA?

Nel 1998, a Corpus Christi, Texas, il diciassettene Matthew Hendricks stava recandosi dalla sua fidanzata.

Guidava una Ford Explorer, il cui cerchione ha strappato via uno dei pneumatici Ford Firestone, causando la perdita di controllo del mezzo.

Matthew è stato sbalzato fuori dalla macchina ed è morto.

La morte di Matthew Hendricks è uno degli oltre 150 decessi avvenuti nel mondo e collegati alla separazione tra cerchioni e pneumatici Firestone.

Ford e Firestone erano a conoscenza di almeno 35 decessi e 130 ferimenti prima che il governo federale USA avviasse un esame all’inizio di quest’anno.

Lo sapevano in quanto le famiglie delle vittime hanno fatto loro causa (i genitori di Matthew Hendricks hanno avviato la loro causa contro la Firestone all’inizio dell’anno.).

Come condizione di patteggiamento delle cause, la Ford e la Firestone chiedevano che i legali incaricati dei casi non rivelassero a nessuno quanto scoperto durante le inchieste.

Ford e Firestone dovrebbero essere perseguite penalmente per omicidio causato da imprudenza deliberata, in collegamento con oltre 90 decessi e centinaia di ferimenti avvenuti quando i pneumatici standard, forniti con la popolare vettura modello Ford Explorer si sono rivelati inaffidabili, causando incidenti catastrofici in tutto il Paese.

Joan Claybrook, Presidente di Public Citizen, ha presentato chiare prove della colpevolezza dell’azienda durante la sua testimonianza rilasciata al sottocomitato per il trasporti del Comitato Senatoriale di riferimento per il Congresso, a settembre.

Ecco quanto detto dalla Claybook nella testimonianza resa al Sottocomitato per i Trasporti del Comitato dei Senatori incaricato del caso, "Il modello Ford Explorer è stato messo in vendita per la prima volta nel marzo del 1990, i documenti interni della Ford dimostrano che gli ingegneri dell’azienda hanno raccomandato l’apporto di modifiche al progetto del veicolo dopo che un modello si era cappottato durante i test precedenti l’introduzione sul mercato, ma ad eccezione di alcune modifiche minori, non sono stati cambiate né le sospensioni né la larghezza del battistrada.

Invece, la Ford, che definisce le specifiche per la manifattura dei propri pneumatici, ha deciso di togliere aria dalle gomme, abbassando il psi raccomandato a 26. Lo psi raccomandato dalla Firestone nelle gomme, per il carico massimo è di 35."

"Dopo un anno dall’uscita," continua la Claybook, "le cause aperte contro la Ford-Firestone riportavano di cedimenti dei pneumatici risultati in scontri e cappottamenti di automobili.

Almeno cinque casi sono stati registrati entro il 1993, molti altri sono seguiti nei primi anni ’90.

Quasi tutte le cause sono state patteggiate, e sistemate con l’ordine-bavaglio che proibiva agli avvocati ed alle famiglie delle vittime di rivelare pubblicamente le informazioni relative ai casi.

Quando si verificano denunce giudiziarie contro un’azienda riguardo difetti di sicurezza, essa organizza una indagine interna per raccogliere informazioni ed analisi in merito alle accuse, i dirigenti sono informati di qualsiasi denuncia, in particolar modo quando se ne accumulano diverse legate ad un medesimo problema.

È fuori dubbio che l’azienda fosse al corrente dell’esistenza di un problema, ma ciò è stato tenuto segreto."

Nel 1996, agenzie statali in Arizona riportavano di problemi con i modelli Explorer che montavano gomme Firestone.

Nel 1998, Ford e Firestone si trovavano in contenziosi dovuti ai pneumatici, con le autorità di paesi mediorientali, asiatici e del Sud Amerca.

"La Ford ha quindi deciso di condurre i propri appelli senza la Firestone ed ha proceduto alla sostituzione delle gomme difettose nei vari paesi tra il 1999 ed il 2000"

Eppure l’azienda non è intervenuta per rimediare al problema negli Stati Uniti sino a quando quest’anno, la National Highway Traffic and Safety Administration (Amministrazione per la Sicurezza del Traffico Nazionale) ha iniziato ad investigare sulla questione.

La Senatrice Arlen Specter, della Pennsylvania, ex procuratore distrettuale, ha dichiarato che se rivestisse ancora quella carica le sarebbe bastato "uno schiocco di dita" per trascinare le aziende nei tribunali di stato.

Sfortunatamente sono pochi coloro dotati delle risorse e del coraggio necessario a portare avanti l’accusa di omicidio contro due Giganti come Ford e Firestone, e sinora ciò non si è verificato.

La Legge proposta dai Senatori John McCain, dell’Arizona, e Specter avrebbe previsto un rimedio strutturale come deterrente contro futuri insabbiamenti nel tipico stile Ford-Firestone, imponendo misure carcerarie nei confronti della dirigenza aziendale, con l’accusa di aver venduto veicoli o loro parti pur sapendo che avevano difetti pericolosi per l’incolumità dei clienti.

Purtroppo, questa iniziativa è stata battuta da una grande lobby del business (anche se la Ford aveva dato il suo apparente sostegno).

Invece, il congresso ha approvato solo alcune leggi minori, le quali impongono alle aziende automobilistiche di notificare al governo U.S.A. eventuali sostituzioni di parti difettose dei veicoli a motore effettuate all’estero e di inoltrare ai regolatori federali i dati relativi ai ricorsi alla garanzia dei veicoli.

Mentre ormai non ci sono più dubbi sulla pericolosità della combinazione Firestone-Ford Explorer, le due aziende hanno tentato di evadere dalle loro responsabilità accusandosi reciprocamente.

Ecco quanto dichiarato dalla Firestone "Ci assumiamo piena responsabilità quando si verifica un problema con i nostri pneumatici," ha dichiarato John Lampe, all’epoca vice presidente esecutivo e attuale amministratore delegato della Firestone, al Comitato del Congresso lo scorso settembre.

"Ciononostante siamo fermamente convinti che i pneumatici fossero solo una parte del problema generale di sicurezza, emerso da questi tragici incidenti."

"Signor Presidente, signori membri del Comitato, permettetemi di essere molto chiaro; potremmo togliere tutti i nostri pneumatici dal modello Explorer, ma ciò non impedirebbe il verificarsi di altri incidenti."

L’amministratore delegato della Ford, Jac Nasser, ha così contestato in un’altra seduta del medesimo Comitato: "Il mio scopo non è quello di puntare il dito contro qualcuno, ma quello di dirvi che la Ford, in ogni momento ha preso l’iniziativa di svelare questo problema di pneumatici e trovare una soluzione".

È stato solo quando abbiamo potuto vedere i dati confidenziali della Firestone in merito alle accuse, che si è chiarito quanto andava messo in atto. Il mio unico rimpianto è stato quello di non aver posto prima le domande giuste."