La Battaglia di Seattle
Voci, immagini e documenti dall'evento destinato a cambiare l'agire politico del nuovo secolo.
Firenze, Comunicazione Antagonista Edizioni, 2000.
Cm. 21x15: 60 fotografie; pp.160: 12.000 lire

Dall'indice:
Perché Seattle
Come siamo arrivati a Seattle? Manifesto dell'Azione Globale dei Popoli FMI, Banca Mondiale, WTO: le istituzioni che governano l'economia mondiale
La settimana
Cronaca della mobilitazione
L'orizzonte globale
Terza via, modello unico. Il processo di globalizzazione. Colonialismo di mercato. Il meccanismo del debito. Economia globale dal basso costo del lavoro. Lo scenario europeo
Contributi
Chiapas: la guerra tra il satellite e il microscopio. Lo sguardo dell'altro 20 novembre '99 -SUBCOMANDANTE MARCOS Solo un'altra forma di imperialismo - MUMIA ABU JAMAL Comunicato di una sezione del Blocco Nero (Black Bloc) Alcuni intellettuali in appoggio agli anarchici - AA.VV. Impressioni dalla battaglia di Seattle - O. DE MARCELLUS (AGP)
In appendice un elenco dei siti web militanti

 
DALLA PREFAZIONE:
Tutto era pronto a Seattle, lo scorso 30 novembre, per celebrare l'inarrestabile marcia del capitalismo nell'epoca della globalizzazione. L'apertura del "Millennium round", il nuovo ciclo di incontri negoziali dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, doveva stabilire le regole universali in grado di rimuovere ogni ostacolo alla libera circolazione di capitali e merci, ed arrivare ad una totale liberalizzazione degli scambi internazionali. L'avvenimento era stato preparato dai media di tutti i continenti. Ma sui canali televisivi sono apparse immagini non previste. Seattle invasa da decine di migliaia di manifestanti, la sede della Conferenza dell'OMC (WTO) assediata; i delegati che vi dovevano partecipare bloccati per le strade, chiusi nei loro alberghi. Mentre l'avvio della Conferenza veniva posticipato di ora in ora a e la cerimonia di apertura saltava, dai cortei spuntavano cartelli con parole d'ordine ed obbiettivi che chiarivano, con un linguaggio comprensibile in tutti gli angoli del pianeta, la portata distruttiva dell'OMC e delle regole che voleva definire. I protagonisti e le protagoniste, arrivati dalle altre parti del mondo, portavano con sé un bagaglio di sofferenze, ma anche di esperienze di lotta: dalle rappresentanze delle comunità indigene, ai movimenti ambientalisti, agli agricoltori, alle organizzazioni di base… La battaglia di Seattle ha rappresentato proprio questo: la necessità e la possibilità di ribellarsi agli effetti delle politiche neoliberiste, imposte nell'ultima parte del Novecento. Decisivo è stato saper costruire la propria forza dentro le loro contraddizioni: la mobilitazione ha creato il clima e le condizioni perché i contrasti (tra Usa ed UE, tra i poli imperialisti ed i paesi del terzo e quarto mondo…) non potessero essere sanati dentro la conferenza OMC. Parole d'ordine immediate, un linguaggio chiaro, obbiettivi precisi, il metodo dell'azione diretta per unire i soggetti materiali che subiscono i diktat economici, la repressione militare e politica che li accompagna… la mobilitazione di Seattle rappresenta una svolta, un'anticipazione del futuro prossimo, contiene indicazioni fondamentali per l'agire politico in tutti i luoghi. La battaglia di Seattle crea il giusto quadro di riferimento: una comunicazione ed un'agenda di scadenze ed appuntamenti mondiali; il collegamento e la circolazione internazionale delle lotte. Per il movimento antagonista toscano la scelta di essere presente a Seattle non è dipesa né dal caso, né dalla curiosità. E' stata la diretta conseguenza dei nostri percorsi di iniziativa e di analisi. Elaborazioni che compaiono in questo libro insieme alle comunicazioni, alle testimonianze, alle immagini che abbiamo raccolto per far capire quello che è successo a Seattle prima, durante e dopo il 30 novembre.
Si puo ordinare in contrassegno tramite e-mail: com_antagonista@hotmail