DA SEATTLE A GINEVRA
AL 1° MAGGIO a Roma
II° round del WTO a Ginevra
17 Febbraio 2000
Il 2000 è arrivato. La terra conosce un nuovo Evo di conquistatori ben più
barbari dei feroci colonizzatori.
I grandi imperi finanziari e le multinazionali, tramite le loro
sovrastrutture F.M.I.- B. M. – WTO – NATO e la funzione leader degli USA,
stanno imponendo il loro dominio globale sui governi e sulle politiche
nazionali.
La guerra non è più lo strumento occasionale per dirimere le controversie,
ma diventa nella globalizzazione l'elemento politico funzionale ai processi
di accumulazione capitalistica.
Il confronto tra Nord e Sud del mondo è esasperato dal mercato globale e
dalle politiche neoliberiste che rendono incolmabili le disuguaglianze
sociali e il divario tra ricchi e poveri.
Nuove povertà, nuove ondate migratorie, nuove catastrofi ambientali vanno ad
aggiungersi alle vecchie piaghe dell'umanità sofferente.
Questo triste primato del sistema capitalistico ha subito un prepotente
rovescio proprio dentro la metropoli imperialista.
A Seattle, i gioiosi e vincenti manifestanti hanno creato il panico facendo
fallire la convocazione del WTO.
Con Seattle si è riscoperto su scala planetaria il sapore della politica
fatta di partecipazione e azione diretta, per difendere valori semplici
legati ai bisogni e ai diritti primari e universali.
Centinaia di organizzazioni di base dei lavoratori, degli ambientalisti,
dell'agricoltura biologica, dei consumatori, degli immigrati, dei nativi
d'America dei movimenti di liberazione latino-americani, dei contadini
poveri, degli “ultimi” delle favelas, dei partecipi della teologia della
liberazione, delle minoranze etniche e i mille segmenti di lotta al
neoliberismo hanno ridicolizzato agli occhi del mondo la superpotenza USA e
i suoi satelliti, annunciando che alla sfida del dominio economico sul
pianeta va contrapposta quella della globalizzazione della politica e che
soprattutto questo è possibile oltre che necessario.
Partendo da ciò crediamo che la generosa eredità del movimento di Seattle
vada recepita dai movimenti antagonisti italiani ed europei nella sua
interezza e si costruisca una grande mobilitazione a Ginevra dove a partire
dal 17 febbraio è previsto il 2° round del WTO.
Una convocazione che pensiamo debba porre all'ordine del giorno la sconfitta
dell'”Accordo Multilaterale sugli investimenti” (AMI) e dello stesso
strumento di coercizione sul commercio mondiale WTO: ovvero la sfida che
metta al centro i diritti dell'umanità e non quelli del profitto.
Punti programmatici irrinunciabili sono:
. La necessità della cancellazione del debito, in quanto da secoli il
capitalismo è in debito con 4/5 dell'umanità colonizzata, schiavizzata,
sfruttata;
. L'inaugurazione di un sistema di cooperazione tra i popoli che dia a tutti
la possibilità di godere degli stessi standard di vita e dunque
l'eliminazione delle barriere confinarie per la libera circolazione delle
persone, con relativi diritti di accoglienza, asilo, cittadinanza;
. La salvaguardia dell'ecosistema sconvolta da terrificanti calamità e
catastrofi a causa dei continui attentati dell'economia capitalista basata
sullo sfruttamento intensivo dei cicli agro-industriali e sulla devastazione
ambientale;
· Riduzione del danno con l'eliminazione delle fabbriche nocive ed
inquinanti e risanamento dei territori
· Divieto delle coltivazioni transgeniche (biotek) che producono nuove e più
gravi malattie, che spopolano e desertificano i territori, che distruggono
le colture locali e i semi naturali
. La progressiva abolizione del lavoro salariato; dalla lotta contro lo
sfruttamento minorile, alla ripresa della sfida per la riduzione della
giornata lavorativa mondiale, a quella per il reddito vitale garantito, a
quella per gli standards dei diritti salariali, normativi e sindacali validi
in tutto il mondo.
Proprio a partire dal rifiuto e dal contrasto delle politiche neo liberiste
sul lavoro condivise dai manifestanti di Seattle, nasce la proposta del 1°
maggio 2000 a Roma in collegamento con le manifestazioni di New York,
Londra, Manila, Città del Messico e di tutto il mondo.
Il 1° maggio simbolo della lotta dei lavoratori contro lo sfruttamento
capitalistico del lavoro salariato, in molti paesi assume il valore del
riscatto dei popoli e delle minoranze oppresse.
Oggi, per i moderni schiavi del 2000, resi ancor più deboli e precari dalla
competizione impressa dalla globalizzazione capitalistica che impone l'unico
modello di vita del “vivere per lavorare”, si ripropone l'imperativo de
“proletari del mondo uniamoci”, quale speranza e alternativa al dominio
presente.
L'appuntamento è per una grande manifestazione laica, solidarista,
internazionalista il 1° maggio a Roma.
Città posta sotto sequestro dal Giubileo Vaticano dove CGIL-CISL-UIL hanno
delegato la festa del lavoro al Papa conquistatore, che rappresenterà un
lavoratore pacificato tutto dedito al lavoro e alla famiglia.
Al Vaticano dello sterminio di tutti gli eretici, dei roghi di Giordano
Bruno e delle “streghe”, dell'aggressione ai diritti delle donne, non
consegneremo mai il 1° maggio che nasce e rimane giornata internazionale di
lotta e di conflitto contro lo sfruttamento comunque e dovunque si eserciti.
Pe riprogrammare la partecipazione al II° round del WTO a Ginevra e avviare
la discussione sul 1° maggio 2000 è previsto un incontro sabato 22 gennaio
presso la sede Cobas di Via Appia Nuova, 357 Roma dalle ore 17.00
CONFEDERAZIONE COBAS – COORDINAMENTO DI LOTTA PER LA CASA – MOVIMENTO
ANTAGONISTA TOSCANO – COORDINAMENTO ANTAGONISTA PUGLIESE – CSOA OFFICINA
'99/SCA (NA) - ASILO POLITICO (SA) - TEMPO ROSSO (CE) - EX CASEIFICIO (CE)
– COPPOLA ROSSA (BA) – MONCADA (SS) – MAGAZZINO 47/CONSOLATO RIBELLE (BS) –
ASKATASUNA/MURAZZI (TO) – TRANSITI (MI) – RICOMINCIO DAL FARO-MACCHIA ROSSA
- VITTORIO EMANUELE – MAGMA - COMITATO ANTAGONISTA ROMA NORD.
ADESIONI E INFORMAZIONI: TEL. 06/78348282 – 06/70452452 – (FAX 06/78348283 –
06/777206060) – 0335/6437214 – 081/5522399 – 0347/6848051
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